Chissà se i nostri eroi viola avranno capito che il vento è cambiato e che, a parte Corvino, molto tutelato direi a livello mediatico, sono loro adesso con la faccia al vento.
Sparito il comodo parafulmine Mihajlovic, ora non ne sarà perdonata una a questi ragazzi su cui la società doveva intervenire prima e con maggiore forza per evitare che sviluppassero il pericolosissimo concetto di impunità.
Vediamo se non gireranno più per Firenze le storie di gente sorpresa ben oltre mezzanotte a bere nei locali (che senso abbia non lo so, ma sono quasi astemio e quindi fuori concorso) o sui treni per Milano.
Alla fine poi i nomi sono sempre gli stessi e, per fare un esempio, uno come Pasqual in sei anni di militanza alla Fiorentina io non l’ho mai sentito “chiacchierato” neanche una volta.
Questione di carattere e di testa.

Avreste dovuto essere con me ieri sera a Milano, in uno scompartimento di un treno qualsiasi, mentre tornavo a Firenze.
Verso le 20 si è sparsa la notizia delle dimissioni del nostro Presidente del Consiglio e sono cominciate scene impensabili, stile addio di Mihajlovic: gente che chiamava casa per sapere se era vero, chi cercava una connessione internet, chi urlava “e vai!”, chi non ci credeva, chi pensava all’ennesima buffonata (purtroppo aveva ragione).
Tutti a sperare e pregare che fosse vero: erano tutti comunisti?
No, la verità è che siamo in guerra e che in questa situazione drammatica ci ha condotto lui, Silvio Berlusconi, l’uomo che ci ha sputtanato nel mondo, che ci ha fatto perdere di credibilità.
Conosco già le obiezioni: sì, ma gli altri?
Ok, qui dove ti giri è un pianto, ma è mai possibile che l’Italia rischi di fallire perché nessuno ci accredita più di essere seri.
E purtroppo hanno ragione: cosa cavolo abbiamo fatto negli ultimi 3 mesi (era l’8 luglio quando è cominciata la sofferenza) per migliorare una situazione insostenibile?
Niente, assolutamente niente, solo una serie tentativi abortiti di leggi ad personam o di giochi delle tre carte con finanziarie durate lo spazio di poche ore.
Io sono incazzato nero e ho una gran paura, ma forse leggo troppi giornali, il popolo è meglio che non sappia…
Stasera alle Iene mi veniva il vomito a vedere una quindicina di parlamentari di destra, centro e sinistra ignorare cosa fosse lo spread, il rating, il deficit, a quanto ammontasse il debito pubblico (uno del PD ha detto 15 miliardi, poi 15mila…).
Questa è la classe politica che mantengo con le mie tasse, questi sono i politici che si meritano Berlusconi e il suo codazzo.
Ma questo non è quello che merito io e neanche la maggior parte di voi, almeno spero.

Grande stile di Sinisa Mihajlovic nel momento dell’addio, mi ha sorpreso favorevolmente e lascia a tutti un ricordo molto dignitoso, perché alla fine ricorderemo anche queste parole di scuse, non proprio consuete nel mondo del calcio.
Bravo, veramente bravo.
E ottimo esordio mediatico di Delio Rossi, che è molto meno orso di quanto si voglia far credrer, basta pensare al tuffo nell’acqua gelida dopo un derby vinto.
Ho letto che a qualcuno non va bene perché usa troppo la gomma da masticare: via ragazzi, non cominciamo a farci del male da soli.
Piuttosto preoccupano le condanne di Calciopoli:possono due imprenditori del livello mondiale di Diego e Andrea Della Valle prendere una condanna penale per aver cercato di difendere la Fiorentina?
La domanda è retorica e la risposta scontata, solo che qui bisogna ritrovare un minimo comune denominatore, perché non vorrei che l’amarezza tracimasse in desiderio di chiudere baracca e burattini.
Perché io c’ero al Franchi in quella fredda e amarissima serata post Messina, quando tutti chiedemmo ai fratelli DV di fare qualcosa, di muoversi per evitare che la Fiorentina fosse ancora massacrata.
E chi di noi non suggerì alla dirigenza di rivolgersi al dirigente fiorentino più importante d’Italia per salvaguardare gli amati colori viola?
Eravamo tutti d’accordo in quell’aprile 2005, quando Diego e Andrea Della Valle (che stavano nel calcio da quasi tre anni!) manco sapevano che si potesse telefonare ai designatori arbitrali…
Anche altri, molti altri, hanno fatto “telefonate di difesa” ai potenti del calcio dell’epoca e non sono stati affatto puniti.
Ritroviamo quindi la compattezza in favore della Fiorentina e dei loro proprietari oggi giustamente infuriati, magari ripensando anche a quelle persone che per difendere i viola e i Della Valle da qualche anno vivono nell’angoscia per via di un risarcimento alle Ferrovie che non possono sopportare economicamente.

ACF Fiorentina comunica il cambio della guida tecnica della prima squadra.
A Sinisa Mihajlovic, che ha ricoperto questo ruolo con impegno e professionalità, vanno i più sentiti ringraziamenti della società e i migliori auguri perché la sua carriera possa continuare con crescenti soddisfazioni e meritati successi. Un ringraziamento particolare anche allo staff tecnico che lo ha assistito.
Il nuovo allenatore sarà Delio Rossi, che ha raggiunto un’intesa per guidare la prima squadra fino al 30 giugno 2013

Scusate, ma la vicenda di Montolivo e Gamberini (capitano ed ex capitano della Fiorentina!) è veramente incredibile e trovo triste che tutto finisca con delle scuse postume e posticce solo perché la tv li ha beccati (più Montolivo di Gamberini, a dire il vero) nel minuto di raccoglimento.
Il mio suggerimento è il seguente: per scusarsi davvero devolvano il 10% di un loro stipendio mensile alle popolazioni toscane e umbre travolte dall’alluvione.
Questo sarebbe un bel gesto, altro che poche parole messe insieme dopo ben otto ore.

Un finale dignitoso sarebbe stato questo: Mihajlovic si presenta nella tribuna stampa del Bentegodi e dice a tutti “grazie alla Fiorentina dell’opportunità offerta, purtroppo mi sono accorto che non esistono più le condizioni per andare avanti e dunque rassegno le dimissioni”.
Medaglina di Ciuffi e via andare.
Invece mi è toccato ascoltare di una squadra che ha giocato bene, di una sconfitta immeritata e ancora non ho capito se ci faceva o ci credeva veramente in quello che diceva.
Certo, mica è tutta colpa sua, una buona fetta di responsabilità ce l’ha pure Corvino e se continueranno a decidere di non decidere aumenteranno le colpe dei Della Valle, che comunque i soldi li hanno messi anche nella scorsa estate, tanto per restare alla cosa che più interessa i tifosi.
A questo punto mi arrendo anche su Montolivo: teniamolo fuori.
Dopo nove partite ad una media sul 5 è il caso di dire che ho perso la scommessa sul fatto che avrebbe giocato un campionato di gran livello, spinto dall’orgoglio.
Ma qui il problema è soprattutto Mihajlovic, anche perché fa da parafulmine a gente che dovrebbe baciare la terra sotto i piedi per il solo fatto di vestire la maglia viola e che invece delude ogni giorno di più.
Ed il più vergognoso di tutti è per me Vargas, ancora fuori forma a novembre inoltrato.
L’ho visto mentre si riscaldava: sembrava non toccasse a lui ed è sempre sovrappeso, ma si può.
Tiriamo una riga su diverse cose, chiamiamo Delio Rossi e proviamo a ripartire con i cocci che abbiamo in mano.

BRAVO SINISA: OTTIMA SCELTA QUELLA DI NON CONVOCARE KHARJA.
COERENTE E CORAGGIOSA.
QUESTO SPERO CHIUDERA’ LE POLEMICHE CON TUTTI QUELLI CHE HANNO CRITICATO SENZA MOTIVO LO SCOOP DI FIRENZE VIOLA, CHE DETTO PER INCISO SAREBBE PURE UN CONCORRENTE DEL SITO A CUI FACCIAMO RIFERIMENTO DA SEMPRE E CHE E’ VIOLANEWS

E SU CERCI, DI CUI LEGGERETE PIU’ SOTTO, UNA PRECISAZIONE: PUO’ DARSI CHE LE DIFFICOLTA’ DI ALLENAMENTO PROVENGANO DA PROBLEMI FISICI, MA CERTAMENTE NON DEPONE A SUO FAVORE L’EPISODIO DI QUESTA ESTATE A SAN PIERO A SIEVE E I TANTI ALTI E BASSI AVUTI IN 18 MESI.
VARGAS INVECE E’ SENZA ALCUNA GIUSTIFICAZIONE

Due tra i migliori esterni europei (ardita definizione di un ascoltatore del Pentasport) quasi certamente domani a Verona andranno in panchina per scelta tecnica e per la seconda volta consecutiva.
C’è qualcuno che pensa davvero che Lazzari sia meglio di Vargas e Romulo di Cerci?
Eppure io sono perfettamente d’accordo con Mihajlovic, che li prova tutti i giorni e che si deve essere arreso davanti all’indolenza di due presunti grandi giocatori.
Sottolineo il termine presunti perché questi signori, e non sono certamente i soli, non hanno proprio capito come funziona da qualche anno il calcio.
C’è una parolina magica che apre diverse porte: continuità.
Continuità in partita, ma soprattutto in allenamento, dove dovrebbe essere bandita l’apatia.
Certo, non tutti i giorni sono uguali ed è capitato pure a me di provare una gran stanchezza all’idea di mettermi in viaggio per una trasferta, anche se sapevo benissimo di essere un privilegiato, pagato (da me stesso, ma questo è un altro discorso…) per andare a vedere e commentare la Fiorentina.
Ma è proprio in quei giorni, che ai nostri due eroi mi sembra capitino un po’ troppo spesso, che bisognerebbe raddoppiare l’impegno e la fatica, ma forse sto sognando.

Prima di tutto i complimenti al sito Firenze viola: si vede che è tornato direttore Tommaso Loreto, si nota la sua mano nell’impostazione giornalistica della testata.
Cos’ha fatto Loreto?
Beh, quello che avremmo dovuto fare tutti noi che lavoriamo intorno alla Fiorentina.
Si è posto una domanda: ma Kharja avrà smesso o no di fare il pendolare tra Firenze e Milano?
Ha sguinzagliato un giornalista dietro al marocchino e ha scoperto che questo signore se ne è bellamente fregato di essere stato scoperto, della multa e della figura triste fatta dalla Fiorentina.
Il signor Kharja il giovedì pomeriggio, dopo l’allenamento, era alla stazione a prendere il suo bel Frecciarossa per la Lombardia.
Credo che meriti una punizione esemplare, come faccio io con i miei figli quando insistono in un comportamento che va fuori da ogni regola, sempre che non esistano gravi problemi familiari di salute a cui però nessuno ha mai accennato, ma non è solo questo il problema.
Il fatto è che le ultime situazioni in casa viola (l’allegria di Vargas fuori dal campo e la sua tendenza ad ingrassare, la depressione facile di Felipe scomparso dopo qualche mese disastroso, i posteggi di Cerci, questa vicenda grottesca ed incredibile di Kharja) mi portano a pormi e porre una domanda: ma Corvino quando prende un giocatore che costa quando una media azienda valuta con attenzione con quale testa ha a che fare?
Cosa sapeva per esempio di questo Kharja, di cui nessuno tra l’altro sentiva la necessità tecnica, nel momento in cui gli sono stati dati quasi due milioni e mezzo lordi all’anno?
Sarebbe gradita, penso anche dai Della Valle, una maggiore prudenza e accortezza in futuro.

A ME SEMBRA DI SOGNARE: VA BENE CHE I GIORNALISTI SONO UNA CATEGORIA A MOLTI INVISA, MA CHE SI DEBBA LEGGERE CASTRONERIE SECONDO LE QUALI SI SAREBBE INFRANTA LA LEGGE A FOTOGRAFARE KHARJA CHE PRENDE IL TRENO PER MILANO CE NE CORRE.
POI CI SONO QUELLI CHE PENSANO SIA NORMALE FARE IL CALCIATORE A FIRENZE, CIOE’ AVERE LA MASSIMA CURA DELLA PROPRIA MACCHINA/CORPO, E VIVERE A MILANO: IO UNA COSA DEL GENERE NON L’AVEVO MAI SENTITA E MI SEMBRA GRAVISSIMA, POI FATE VOI, PUO’ DARSI CHE MI SBAGLI IO E CHE KHARJA ABBIA FATTO BENE A FREGARSENE DELL’AMMONIZIONE DI MIHAJLOVIC E DELLA SOCIETA’.
COME DICEVA QUELLO: IL MONDO E’ BELLO PERCHE’ E’ AVARIATO….

Lavoro da 32 anni, di cui 26 a ritmi che a me sembrano normali, ma che stando al comune sentire forse molto normali non sono: 13/14 ore al giorno per 6 giorni alla settimana.
Sono stato molto fortunato, almeno per ora: la salute mi ha fermato pochissime volte e non ho mai avuto troppe bischerate per la testa.
Per questo motivo credo di essere nella parte più alta della forbice sociale, cioè tra quelli che non si fanno mancare niente e riescono a mantenere in modo più che soddisfacente una famiglia di cinque persone, non rinunciando quando è possibile ad aiutare chi sta peggio di me.
Ebbene, pur non avendo alcuna colpa specifica per il disastro in cui ci stanno conducendo i nostri politici, ed avendo anzi sulle spalle il destino lavorativo di diverse persone, sono pronto al salasso economico pur di uscire da questo stillicidio.
Quanto potrà essere la patrimoniale per me?
Quattro, cinque mila euro?
Va bene, pago io e paghiamo tutti quelli che se lo possono permettere, in proporzione ai propri averi
Poi però azzeriamo tutto e si riparte.
Dimezzando il costo della politica (via le province e metà tra senatori e deputati, via molta gente che è parassita rispetto a noi che lavoriamo), mandando in una delle sue ville faraoniche un Presidente del Consiglio di cui mi vergogno ogni giorno di più, facendo curare un potente settantenne malato che fa le pernacchie (a quando le puzzette?) e minaccia la guerra, bonificando la sinistra da ogni deriva insurrezionalista e terrorista, creando finalmente in Italia un clima respirabile.
Io pago, ma voglio che ci tornino a rispettare in Europa e nel mondo.
E soprattutto vorrei lasciare ai miei tre figli un minimo di speranza, invece che farli vivere in questo continuo pensare che domani sarà peggio di oggi.

Cambio di strategia nella Fiorentina, in particolare da parte di Sinisa Mihajlovic.
Questa valutazione è un qualcosa a metà tra la speranza e quanto ho percepito negli ultimi due giorni.
Il tecnico viola deve aver capito, o gli hanno fatto capire, che il muro contro muro non paga e che a pedere è solo la squadra viola.
Ecco quindi una maggiore apertura verso l’esterno, ecco l’allenamento a porte aperte di giovedì, ecco (mi auguro) una maggiore accortezza nelle dichiarazioni pre e post partita.
In particolare spero che Mihajlovic se ne freghi dell’appoggio esterno dei vari Mauro/Boniek e compagnia cantante e privilegi i suoi interlocutori naturali, che sarebbero poi i fiorentini.
Vedremo alla prossima conferenza stampa se ci ho azzeccato oppure no, se spariranno certi toni da far west dialettico, se eviteremo per almeno un mese la parolaccia gratuita che gli toglie carisma e lo rende volgare.
E naturalmente chi lo insulta era e rimane un imbecille.

Qui stiamo andando verso il corto circuito nervoso, qui ci vuole l’intervento di Andrea Della Valle.
Non possimo costruirci una trentina di orizzonti che durano solo una settimana, stritolati tra il machismo di scarsa qualità di Mihajlovic (“io non abbasso mai lo sguardo”, ma non è meglio se pensa a fare giocare bene la Fiorentina?) e l’autolesionismo di molti, anche se non la maggioranza, che preferirebbero perdere piuttosto che vederselo ancora tra i piedi.
Qui bisogna che Andrea Della Valle prenda una posizione forte, anche impopolare tipo “lo teniamo fino al termine del campionato, qualsiasi cosa succeda”.
Oppure decida dopo Chievo, comunque vada a finire la gara, di far ripartire la Fiorentina con un nuovo tecnico, preferibilmente Delio Rossi, ma se arrivasse Carlo Ancelotti sarebbe un gran colpo per tutti.
Io non ho ricordi nei miei 33 anni professionali, e neanche nei totali 45 da tifoso, di una cosa del genere.
Perché la Fiorentina non sta lottando per non retrocedere, non ha preso gli stessi schiaffoni dell’Inter o anche della Roma, che si è fatta pure buttare fuori indegnamente in Europa.
Eppure la contestazione è ai livelli Mancini/Giorgi/Carosi, il Franchi si è, come ha detto Ferrara, desertificato e questo allenatore lo sopporterà al massimo, ma proprio al massimo, il 20% del popolo viola.
Ma siccome i Della Valle ci hanno messo i soldi (13 milioni anche questa estate), hanno tutto il diritto di insistere su di lui e anche su Corvino, che a me pare un po’ il convitato di pietra di tutta questa incresciosa ed incredibile situazione.
Bisogna però dare un segnale netto e preciso, perché così si va poco lontano.

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