Gennaio 2025
Monthly Archive
Inserito da admin il 30 Gen 2025 7:20 am. Categoria:
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Ci si appella alle vecchie e sane leggi del calcio: il portiere e chi fa gol non puoi costruirli in casa, per gli altri ruoli ci sono i fuoriclasse, leggi alla voce Maldini, Scirea, De Rossi e via andare, e poi ci sono quelli molto bravi, a cui potresti pure rinunciare senza soffrire troppo
Oltre dieci anni fa la Fiorentina ha venduto Nastasic, che pareva un fenomeno, per una vagonata di soldi più Savic, che si è dimostrato poi molto più forte di chi se ne andava
Il preambolo è necessario per spiegare come sia folle un’offerta di 35 milioni per un ragazzo di vent’anno con poche partite in serie A e come sia ancora più folle rifiutarla
Pagare 35 milioni per Comuzzo, che ha moltissimo da dimostrare, è un problema del Napoli, tenerlo resistendo alla tentazione di incassare tutti quei soldi diventerebbe un problema della Fiorentina, che poi verrebbe messa alla prova là dove ha già più volte fallito con Chiesa e Vlahovic: spendere bene questo tesoro inaspettato per rinforzare la squadra, ma questa è tutta un’altra storia
Inserito da admin il 27 Gen 2025 7:35 am. Categoria:
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Ieri ho scambiato dei messaggi con Aldo Cazzullo, complimentandomi per la sua risposta fulminante ad un lettore del Corriere della Sera che contestava una presunta e velleitaria occupazione culturale degli ebrei a proposito della Giornata della Memoria.
Cazzullo ha risposto che il primo seme dell’antisemitismo, e quindi del razzismo, nasce dal linguaggio e ha citato la frase “voi ebrei”, espressione odiosa ed insopportabile che personalmente mi sono sentito ripetere da più di mezzo secolo, anche da persone a me vicine di religione .cattolica
Voi chi?
E noi chi?
Dire “voi ebrei”, “voi negri”, “voi gay”, “voi meridionali” è come piantare il primo seme per poi far crescere la putrida pianta del razzismo: è una viscida presa di distanza tra chi si sente superiore e chi è diverso solo perché nato in un altro contesto
“Chi parla male, vive male”, urlava il grande Nanni Moretti ad un’allibita giornalista che in Palombella Rossa lo guardava come se fosse un marziano, e aveva perfettamente ragione
Cominciamo dal linguaggio, che poi sarebbe l’abc delle relazioni umane
Inserito da admin il 25 Gen 2025 6:58 am. Categoria:
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Si può dire che la Fiorentina abbia smesso di avere una propria personalità calcistica nei tragici secondi in cui Bove si è accasciato a terra contro l’Inter; da quel momento, al di là dei risultati, ci sono state solo fiammate o fiammelle innervate dal solito passaggio lungo a Kean e che poi si arrangi lui
Un po’ poco in tutti i sensi, e un po’ troppa l’importanza di Edoardo nel peso collettivo di una squadra che ha smarrito se stessa, ma che soprattutto ha visto calare sensibilmente il rendimento di quasi tutti
Bisogna ricominciare a giocare a calcio, partendo dalla semplicità, senza troppi voli tattici pindarici, verificando anche le reali condizioni atletiche di chi pare corra molto meno, vedi alla voce Adli, forse indicato un po’ troppo presto come il nuovo genio del centrocampo viola
E oltre a Bove, manca soprattutto Cataldi, l’equilibratore dinamico di tutto e le sue assenze stanno ormai diventando un caso
Bisogna ripartire, più con la prestazione che con il risultato perché il rischio è quello di ingolfarci definitivamente fino al termine della stagione
Inserito da admin il 22 Gen 2025 5:48 am. Categoria:
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Quando ero un ragazzo, volevo in tutti i modi fare il giornalista, era il mio desiderio più grande che superava perfino l’immotivata idea di giocare a calcio a certi livelli, immotivata per via di una lentezza al cui confronto Kubik era Dodo
Il giornalista e basta, anche se poi ho fatto molte altre cose nella vita
In qualche modo, non so neanch’io come, credo di avercela fatta, ma mai avrei immaginato di avere un mio giornale, che mi impegnasse tutti i giorni e a ogni ora del giorno, e invece è andata proprio così
Ancora fatico a crederci
Esattamente un anno fa nasceva Firenzedintorni.it: con Luca, Filippo, Niccolò, Giovanni, e Matteo avevamo una vaga idea di ciò a cui saremmo andati incontro, io ancora meno degli altri
E’ vero che avevo 45 anni di esperienza giornalistica alle spalle, ma sapevo pochissimo del web e nonostante questo ci siamo buttai con entusiasmo, facendo poi crescere la squadra con l’arrivo di Gianni, Michela, Alessandro, Rebecca e Corrado: sono aumentati i servizi, abbiamo rotto le scatole a qualcuno (forse anche a più di qualcuno…) e ogni giorno raccontiamo Firenze e dintorni con passione, che è l’ingrediente principale di quello che ancora fatico a definire un lavoro
I lettori di Firenzedintorni.it in pochi mesi sono decuplicati, ma in qualche modo mi sento e ci sentiamo ancora ai nastri di partenza perché la penso esattamente come il gruppo di giovani che ho il piacere di guidare: il bello deve ancora venire
Inserito da admin il 20 Gen 2025 7:02 am. Categoria:
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Partita dopo partita la Fiorentina dura sempre meno sul piano dell’intensità, in molti trotterellano per il campo non offrendo quasi mai al portatore di palla soluzioni che vadano oltre la triste banalità perché sono pressoché fermi
Puoi avere gli schemi più innovativi del mondo, ma se vai a due all’ora gli altri ti fermano e ripartono.
E magari, senza essere eccezionali come il Torino ieri, pareggiano pure le partite in trasferta, giocando per un’ora abbondante con un uomo in meno
Gli allenatori si arrabbiano spesso quando si parla di condizione atletica, perché pare un reato di lesa maestà, come se si volesse mettere in dubbio la professionalità di chi guida la squadra, ma una domanda, dopo gli accartocciamenti dinamici degli ultimi quaranta giorni, bisognerà porsela
E non importa che Palladino risponda in sala stampa, ci basterebbe vede alzato il livello medio dinamico di una Fiorentina che sta facendo veramente fatica con tutti
Inserito da admin il 14 Gen 2025 7:10 am. Categoria:
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Plotone di esecuzione per Palladino e lo si può ben capire, da sempre il calcio funziona così: via l’allenatore e poi guardiamo cosa succede
Il tecnico si è incartato, appare chiaro, ha molte responsabilità, ma al di là che non si vedono all’orizzonte sostituti credibili, a meno che non si punti su Sarri, e mi sembra quasi impossibile, o si cerchi una ciambella di salvataggio con Tudor, che comunque vorrebbe un accordo almeno fino al 2026, non è che licenziando Palladino si risolvono i problemi
Male dunque Palladino, ma vogliamo parlare dei singoli?
Di calciatori che durano trenta minuti, che si accartocciano su se stessi tecnicamente e psicologicamente alla prima contrarietà?
Se poi De Gea e soprattutto Kean tornano ad essere normali, la Fiorentina evapora velocemente, arrivando a giocare partite di cui vergognarsi come quella di ieri a Monza
La situazione sta diventando maledettamente seria, sembra che si sia persa la fiducia e che gli acquisti di fine agosto si siano adeguati al triste andamento generale: ci vuole un cambio di passo e di mentalità più che un cambio di allenatore
Inserito da admin il 12 Gen 2025 7:27 am. Categoria:
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Fatico a comprendere questa indecisione nel mettere Gudmudsson dal primo minuto, come se poi avessimo chissà quali alternative
Per dire: quando Malesani, sbagliando, teneva in panchina il fremente ed incazzatissimo Edmundo, in attacco accanto a Batistuta giocava Oliveira, mentre qui si manda il campo Beltran, sempre meno attaccante, sempre meno decisivo e purtroppo sempre più avviato ad essere uno dei flop di mercato più clamorosi degli ultimi dieci anni viola
Perché Gudmudsson non gioca dall’inizio quando sta evidentemente tanto bene da poter andare in panchina ed entrare eventualmente a partita in corso?
Mistero, mentre se ne è andata la prima parte della stagione e non si è ancora capito se abbiamo preso uno più forte di Nico oppure l’ennesimo giocatore che non riesce a fare il salto di qualità nel passare da una squadra che lotta per la salvezza alla Fiorentina, che non sarà il top in Italia, ma che ha ben altre ambizioni e pressioni
Gudmudsson però non è Colpani, che invece gioca sempre, e sarebbe finalmente arrivata l’ora di abbandonare reticenze e paure per farci vedere se è quello che tutti noi speriamo che sia
P.S. A me Beltran piace come persona ma se un attaccante pagato 25 milioni fa 8 gol, di cui 3 su rigore, in 43 partite e con pochissimi assist come lo vuoi definire? Un acquisto azzeccato?
Mah
Inserito da admin il 9 Gen 2025 8:29 am. Categoria:
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Il mio sogno sarebbe vivere in un Paese dove chi si contende il primato della politica considera l’altra parte un avversario e non il nemico da abbattere e mai da ascoltare
La radicalizzazione dello scontro è il male peggiore dell’Italia, si dirà che accade un po’ ovunque, ma è come per i cori razzisti allo stadio: se li fanno quelli che della mia tribù calcistica mi incazzo (scusate il francesismo) il doppio
La bellissima liberazione di Cecilia Sala ha generato un momento di tregua da tutto questo e anche la sinistra ha riconosciuto (o ha dovuto riconoscere…) i grandi meriti del Governo e soprattutto di Giorgia Meloni.
Sarebbe accaduto lo stesso a parti invertite? Non lo so, può essere, soprattutto me lo auguro anche se so benissimo che questo momento di grande sollievo nazionale non diventerà la pietra angolare per un diverso approccio al confronto con chi sta dall’altra parte del tavolo, o del Parlamento
Inserito da admin il 5 Gen 2025 7:20 am. Categoria:
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Se uno non avesse visto la partita, e si limitasse quindi ad ascoltare quello che hanno detto nel post gara Palladino e Sottil, penserebbe ad una congiunzione astrale che ha costretto la Fiorentina a subire la terza sconfitta in quattro partite al termine di una prova, a sentire tecnico ed esterno, molto positiva
Purtroppo non è così
La squadra batte in testa, è stanca e se non ci sono i colpi di classe di De Gea e Kean, ieri entrambi al limite della sufficienza, è al momento ben poca cosa
Ieri sono andati in campo sette undicesimi della formazione della passata stagione e già questo è un segnale importante, ma soprattutto la squadra ha giocato davvero bene per non più di trenta minuti: i primi quindici, gli ultimi dieci del primo tempo e una manciata di intensità nel secondo, davvero troppo poco
Come si fa ad essere soddisfatti del gioco, della difesa a tre, dell’approccio alla gara?
L’approccio va bene, ma poi conta il resto, perché si sta andando come i gamberi: un tempo a Bologna, trenta minuti con l’Udinese, meno di venti ieri
Non credo e non vedo soluzioni salvifiche nel mercato di gennaio, meglio guardarsi in casa, serrare le fila e ripartire con la testa, tenendo conto della realtà attuale
Inserito da admin il 3 Gen 2025 7:16 am. Categoria:
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Un grande, da conoscere, Aldo Agroppi è stato un compagno di viaggio unico, non voglio cercare di scrivere qualcosa di originale e quindi vi ripropongo quello che ho scritto per il web del Corriere della Sera
In direzione ostinata e contraria. Sempre. Per dirla alla maniera di Fabrizio De André, uno dei suoi amati cantautori, perché Aldo Agroppi, scomparso ieri all’età di 80 anni, è stato soprattutto contro.
E già il suo esordio da calciatore faceva presagire un futuro da romanzo popolare, perché il giorno del suo esordio in serie A col Torino (vittoria di 4 a 2 contro la Sampdoria) coincide con il tragico incidente stradale in cui perse la vita Gigi Meroni, con cui forse il Toro avrebbe vinto prima del 1976 lo scudetto. Innamorato pazzo della maglia granata, dopo aver rinnegato il suo passato di juventino e di fan sfegatato di Sivori, se ne va insieme a Cereser proprio l’estate prima della fantastica galoppata della squadra di Radice, un segno del destino. Smette anche il “suo” capitano, quel Giorgio Ferrini, che molto gli ha insegnato nello spogliatoio e che morirà pochi mesi dopo per emorragia cerebrale ad appena 37 anni. Ancora un anno ed è in campo col Perugia quando si accascia senza vita Renato Curi: sono tragedie che lo segnano per sempre, insieme alla prematura scomparsa a causa della leucemia dell’amato fratello Livio, che aveva solo vent’anni.
Ottimo centrocampista di contenimento, a lui tocca sempre il più bravo degli avversari: Rivera, Antognoni, Mazzola e sono duelli aspri, ma senza cattiveria. Si toglie anche il gusto di segnare il gol alla Sampdoria che nel 1972 potrebbe dare al Toro il primo scudetto dopo Superga, ma Barbaresco inspiegabilmente annulla ed è un’altra ferita, stavolta calcistica, da portarsi dentro
Avrebbe tutte le caratteristiche per diventare un grande allenatore, ma la partenza è rallentata dalla depressione, figlia dei tanti lutti, che lo costringe un paio di volte alle dimissioni, pratica quasi sconosciuta in Italia. Il sogno neanche tanto segreto sarebbe allenare il suo Torino, ma a 41 anni arriva la chiamata da Firenze ed è la sua stagione migliore, con annesso scontro con Antognoni, che stava faticosamente recuperando da un grave infortunio. Arriva quarto, sostenuto nello spogliatoio dal trio Passarella-Oriali-Galli, ma poi non viene confermato dal neo presidente Pier Cesare Baretti e comincia la discesa
Va a Como, resiste alle pressioni di Berlusconi che vorrebbe vedere il costosissimo Borghi (prestito dai rossoneri in campo) e dopo poco viene esonerato. Dopo qualche altra esperienza negativa, torna a Firenze nel gennaio 1993, ma non è più lo stesso, lui se ne accorge, soffre, vorrebbe dimettersi e invece viene esonerato a poche giornate dalla fine, ma la Fiorentina finisce lo stesso in serie B dopo 55 anni
Nel frattempo si era imposto come straordinario polemista sulla Rai, umiliando in diretta alla Domenica Sportiva il presidente federale Matarrese e ancora come seconda voce per la Nazionale, ma dura poco: troppa verve e assoluta mancanza di diplomazia. Quando decide di appendere la panchina al chiodo trova ancora il tempo di una disputa all’arma bianca con Lippi, una frattura che non verrà mai ricomposta. Toscani sanguigni, uomini di mare, uno di sabbia (Lippi), l’altro di scoglio (Agroppi), troppo diversi per cercare una riconciliazione
Amato e detestato, generoso con gli amici, la battuta sempre pronta, ottimo giocatore di carte, profondo cultore della musica italiana e un amore solo nella vita, Nadia, la donna che filtrava le negli ultimi tempi le telefonate e che smussava gli angoli di un uomo difficile da scordare