Marzo 2023


Quella sera in Versilia non camminavo: volavo.

Che periodo meraviglioso, estate 1980, avevo vent’anni, un grande amore che poi ho rovinato, un sacco di capelli e una passione inestinguibile per il giornalismo.

Mi piazzavo davanti al Teatro Tenda munito di un registratorino da poche lire e soprattutto di una faccia tosta che a pensarci oggi quasi me ne vergogno.

Passarono in tanti e molti furono intervistati senza che nessuno dall’alto me lo chiedesse perché già all’epoca ero l’editore di me stesso. Editore un po’ squattrinato ad essere sinceri: diecimila lire per mettere dieci secondi di pubblicità nel Pentasport e a fine mese difficilmente si arrivava a 200/300 mila lire, ma era tutto bellissimo.

Una sera passa Gianni Minà, mi butto senza paracadute e lo intervisto. Dopo averlo ringraziato, lui non va via è incuriosito dalle mie domande e mi chiede un riferimento perché ha bisogno di ragazzi in gamba che abbiano voglia di fare qualcosa: scrivo emozionato e comincio a sognare.

Ce l’ho fatta! Ce l’ho fatta! Senza uno straccio di raccomandazione, vado dove mi chiede di andare, vado ovunque, la fidanzata capirà: sono un giornalista.

Quella telefonata non è mai arrivata e dopo qualche mese ho pure smesso di pensarci, nel senso che avevo ormai metabolizzato il fatto che non ci sarebbe stata alcuna chiamata al soglio pontificio del giornalismo.

E ogni volta che lo vedevo in televisione ci pensavo, con un pizzico di rammarico che è poi diventata nostalgia per i miei vent’anni.

E ogni volta mi dicevo: ma quanto è bravo.

E come sarebbe stato bello averlo avuto come maestro.

Non capisco e neanche mi sforzo di farlo: perché tutta questa ansia mista a frenesia per i due anni lontano dal Franchi?

Lo sapevamo da quando si e’ deciso che bisognava ristrutturarlo perche’ in un triste balletto di scaricabarile, con Pessina protagonista assoluto, non e’ stato possibile fare altro, tipo costruirne uno nuovo a Campi o da altra parte

È un grave danno per tutti, tifosi e Fiorentina, ma come raccontava il grande Jannacci ”bisogna saperlo prima”

E tutti noi lo sapevamo

Partita parecchio scadente, ma bisogna essere in due per giocare bene e la Fiorentina era veramente stremata, fisicamente e psicologicamente.

A me piace vincere così, ammiro il calcio di Sacchi e di Guardiola, ma sono figlio degli anni settanta, in cui contava soprattutto il risultato e se vincevi non meritandolo alla fine c’era anche più gusto.

Sfido chiunque a dire però che il Lecce avrebbe meritato di più, perché ha fatto ancora meno di noi, che abbiamo combinato poco.

Settima vittoria consecutiva, quarta in campionato e con una panchina che promette alternative interessanti, a cominciare da Castrosvilli: un mese fa un inizio di primavera così non se lo aspettava nessuno

A volte conta lo stato d’animo e allora devo dire che non ero neanche troppo preoccupato quando Erdogan, nome abbastanza impegnativo…, l’ha messa dentro ipotizzando scenari molto più complessi

La squadra ha carattere, oltre ad essere superiore tecnicamente a molti avversari, e alla fine i valori sono venuti fuori quasi per emersione naturale

Cabral continua a segnare e Mandragora a giocare bene, ci manca ancora Gonzalez, ma speriamo sia solo una questione di tempo

Quello che è successo a fine gara con Bianco ha dell’incredibile e non parlerei neanche di terzo mondo calcistico, ma di vergogna planetaria.

Una scena del genere dovrebbe essere trasmessa in tutto il mondo e mi ha ricordato cosa accadde al Milan nel 1969 con l’Estudiantes in Argentina, nel ritorno della finale della Coppa Intercontinentale: vediamo che provvedimenti verranno presi, ricordando Salerno e la squalifica del Franchi post Barcellona del 1997

Non è mai troppo tardi, però qualche volta sì nel calcio, ma forse siamo ripartiti in tempo per goderci due mesi molto interessanti

Giochiamo più velocemente e in verticale, pur non avendo in forma due tra i più talentuosi della rosa: Gonzalez e Castrovilli, ma è stato come se la squadra riprendesse coscienza della propria forza e, guarda caso, tutto questo è avvenuto dopo che gli attaccanti hanno cominciato a segnare

E’ cresciuto molto Mandragora, sta tecnicamente lievitando Barak e Amrabat, giocando più dietro e senza troppi compiti da suggeritore, comincia vagamente ad assomigliare a quello visto ai Mondiali

Tre vittorie consecutive in campionato, tutte assolutamente meritate e un solo gol preso, peraltro a fine gara: ora siamo una buona squadra, che per diventare ottima deve contare sulla continuità delle punte.

L’inquietudine viola è un venticello pericoloso che rischia di trasformarsi in tornado quando le cose si mettono male e molto credo abbia contribuito Commisso con la sua inesauribile verve polemica a creare un nutrito gruppo di contrari a prescindere, solo perché a queste persone non piace la dirigenza

Il preambolo è per spiegare l’inspiegabile (per me) insoddisfazione post vittoria di ieri: abbiamo vinto per la terza volta di seguito, la settima in Europa, abbiamo dominato sempre e abbiamo, come spesso accade, sprecato: si può essere soddisfatti?

Secondo me sì, senza essere trascinati in caroselli entusiastici, però abbiamo ottenuto quello che volevamo e chiedevamo, sia pure con un solo gol da portare in Turchia

E allora perché tutta questa acredine da parte di una minoranza abbastanza robusta e chiassosa?

Può darsi che voi abbiate altre spiegazioni, aspetto di leggerle

La migliore Fiorentina della stagione, senza alcun dubbio: forse troppo tardi per il campionato, ma ancora in tempo per raddrizzare la stagione, specialmente se troviamo continuità

Una vittoria meritata sotto ogni punto di vista, per esempio credo che sia un record aver battuto 9 angoli in trenta minuti contro la squadra Campione d’Italia

Abbiamo trovato gli attaccanti? Speriamo

Personalmente sono pronto a mettermi sui ceci, ben felice di essermi sbagliato, ma aspetterei almeno la fine della stagione per esprimere un giudizio completo

Manca ancora il miglior Gonzalez e ovviamente un Castrovilli al massimo della forma: se arrivano anche loro ci potremmo divertire, per adesso godiamoci questa domenica davvero speciale