Lavoro da 32 anni, di cui 26 a ritmi che a me sembrano normali, ma che stando al comune sentire forse molto normali non sono: 13/14 ore al giorno per 6 giorni alla settimana.
Sono stato molto fortunato, almeno per ora: la salute mi ha fermato pochissime volte e non ho mai avuto troppe bischerate per la testa.
Per questo motivo credo di essere nella parte più alta della forbice sociale, cioè tra quelli che non si fanno mancare niente e riescono a mantenere in modo più che soddisfacente una famiglia di cinque persone, non rinunciando quando è possibile ad aiutare chi sta peggio di me.
Ebbene, pur non avendo alcuna colpa specifica per il disastro in cui ci stanno conducendo i nostri politici, ed avendo anzi sulle spalle il destino lavorativo di diverse persone, sono pronto al salasso economico pur di uscire da questo stillicidio.
Quanto potrà essere la patrimoniale per me?
Quattro, cinque mila euro?
Va bene, pago io e paghiamo tutti quelli che se lo possono permettere, in proporzione ai propri averi
Poi però azzeriamo tutto e si riparte.
Dimezzando il costo della politica (via le province e metà tra senatori e deputati, via molta gente che è parassita rispetto a noi che lavoriamo), mandando in una delle sue ville faraoniche un Presidente del Consiglio di cui mi vergogno ogni giorno di più, facendo curare un potente settantenne malato che fa le pernacchie (a quando le puzzette?) e minaccia la guerra, bonificando la sinistra da ogni deriva insurrezionalista e terrorista, creando finalmente in Italia un clima respirabile.
Io pago, ma voglio che ci tornino a rispettare in Europa e nel mondo.
E soprattutto vorrei lasciare ai miei tre figli un minimo di speranza, invece che farli vivere in questo continuo pensare che domani sarà peggio di oggi.