Ottobre 2023


Meritavamo il pareggio e non ha senso fare processi individuali: Milenkovic e’ fuori forma, ma lo dobbiamo mettere in panchina? Non mi pare il caso, senza la sua fisicita’ perdiamo parecchio

Molti se la prendono con Italiano, che rimane poco simpatico a tanti, ma che ci ha condotto ad avere risultati apprezzabili dopo tre stagioni terrificanti

Calma e gesso, nessuna reazione di pancia, sperando di trovare finalmente un centravanti, ma quelli che rimpiangono Cabral e Jovic hanno la memoria corta, oppure giocano al tanto peggio tanto meglio

Per la prima volta in quasi diciotto anni di vita di questo blog, che a quanto mi risulta è al quarto posto tra gli strumenti elettronici consultati da chi tifa viola, non ho scritto niente dopo la gran bella vittoria in Coppa

Non me la sentivo, e siccome questo spazio è nato solo per il piacere del dialogo con voi e non per mestiere e tanto meno per un guadagno personale, non mi pareva corretto mettere quattro righe in croce giusto solo per assolvere ad un compito che non esiste, perché qui non devo proprio fare niente di prestabilito e scrivo quando e come voglio, senza preoccuparmi del successo o della bocciatura delle mie parole

Non me la sentivo, perché quello che sta succedendo in Israele e a Gaza è devastante e occupa molto spazio di tutti quei pensieri che vanno oltre la mia famiglia

Siamo passati al rovesciamento delle parti: dalla Turchia ai centri sociali italiani, dall’Indonesia all’insopportabile Greta (lo avevo già sottolineato in epoca non sospetta), Hamas è diventata una forza di liberazione giusta e forse anche democratica, mentre Israele si sta avvicinando alle più feroce dittature sanguinarie degli ultimi cento anni

Quello che è successo il 7 ottobre? Nell’oblio, un accessorio della storia

Quello che sta succedendo a Gaza è intollerabile, nessuno conta più i morti e ricordo che fino al 6 ottobre scorso faceva notizia un attentato a Tel Aviv e la conseguente risposta israeliana, adesso siamo nell’ordine delle migliaia e migliaia di morti, che diventeranno solo un numero nella macabra contabilità post guerra

Vittime civili, bambini, donne, anziani, malati, ostaggi torturati e usati come scudi umani, uno stillicidio a cui un ebreo laico come me assistente impotente e con sempre maggiore preoccupazione, maledicendo ogni giorno di più l’assurda politica di Israele che per decenni ha e si è nascosto il problema palestinese, contando solo sulla propria forza economica e militare

Il fatto che sia una democrazia in tutto e per tutto peggiora ancora di più la situazione perché Netanyahu lo hanno votato gli israeliani, a cui evidentemente va benissimo una politica che divide gli uomini tra chi è di serie A e chi di serie B. E figuriamoci se chi sta sotto può aver diritto ad uno Stato

Mancano i pontieri, tra i falchi di Tel Aviv e chi vive a Gaza, ognuno nega alla controparte di esistere e intanto si continua a morire e a far crescere l’immonda pianta dell’antisemitismo

E’ la seconda cosa a cui ho pensato dopo aver appreso degli orrori perpetrati da Hamas: passato lo sgomento per quello che stava succedendo, ho immaginato alla reazione di Israele e ho avuto paura e anche purtroppo ragione

Non so dire quale potesse essere un’alternativa a ciò che sta succedendo a Gaza, certamente non è questa la strada giusta

Gli orrori che ci arrivano da quella zona martoriata da decenni straziano il cuore e alimentano l’odiosa equazione ebreo-Israele che è base e scusante per il vomitevole antisemitismo di queste settimane

E invece no, ci sono milioni di ebrei laici che la pensano come me, che da tempo immemore non sono d’accordo con la politica israeliana, con chi ha mandato al potere falchi che mai pronunciano quella parola magica che si chiama pace e negano la possibilità di avere uno Stato palestinese

Esattamente come i criminali di Hamas negano l’esistenza dello Stato di Israele

Una partita così, come la vogliamo analizzare al di là delle considerazione metafisiche, tipo che ci impalliamo spesso dopo la sosta o che quelli che non segnano mai poi ci fanno gol?

Non esistono spiegazioni logiche: eravamo più forti, c’era uno stadio meraviglioso che ha sempre spinto e sostenuto la squadra, anche quando stava affondando, la formazione era la migliore possibile e quindi?

Inspiegabile, appunto

Certo, i due centravanti in tredici partite hanno segnato un gol (inutile) e non sempre Nico e Bonaventura possono sostituirli, la difesa prende reti sempre nel solito modo, ma a Napoli?

Non ha funzionato niente, ma proprio niente e allora meglio per ora considerarlo un incedente di percorso. Per ora

Fagioli sette mesi, si legge di un anno per Tonali, che pare abbia scommesso sul Milan, vediamo che accade con Zaniolo, che secondo il nuovo premio Pulitzer Corona scommette per interposta persona

Una pagliacciata, come far tornare a giocare Masiello, che si era venduto le partite

Quanti anni prese Flachi per le idiozie commesse su se stesso?

Nessun ristoro morale, nessuna sensazione di giustizia per quello che sta accadendo a Gaza

Un bambino palestinese morto pesa come un bambino ebreo, vale per tutti, giovani, anziani, donne, soldati

Una mattanza allucinante che coinvolge le coscienze di tutti, per chi ha una coscienza, naturalmente

Non e’ questa la strada da percorrere, non so quale sia, ma certamente non e’ questa

E ancora non ho mai sentito parlare di pace da nessuno

Dove sono i portatori sani del pensiero illuminato, quelli che appendevano striscioni e passavano ore a dirsi indignati per le condanne a Zaki, quello che manifestavano per la liberazione di questo/ o quello/a, che andavano in piazza indignati?

Che fine hanno fatto i benpensanti italiani, i buonisti sempre a disposizione della giusta causa?

Magari erano ad insultare ieri la Meloni con epiteti vergognosi

Hanno trucidato 260 ragazzi in modo atroce, li hanno massacrati, altri li hanno rapiti, torturati, insieme ad anziani, ma esiste in Italia l’organizzazione di uno straccio di manifestazione contro i terroristi di Hamas?

Niente, di niente, un silenzio assordante

Perché sgozzare 260 ebrei non è poi così grave, viste le colpe che ha Israele, colpe che ricadono su quei ragazzi morti e anche sugli ebrei di tutto il mondo che da quando sono nati devono sopportare l’equazione Israele-ebreo, senza contare che nessuno chiede di nascere con appiccicata addosso una determinata religione, che se non è comune alla maggioranza della popolazione in cui vivi diventa una lettera scarlatta che ti porti addosso e dentro tutta la vita

L’ho detto mille volte e lo ripeto ancora: ci vogliono due Stati, la politica di Israele non mi piace da decenni, ma ho il voltastomaco nel vedere come non si sta facendo niente nel mio Paese per condannare questi assassini

P.S. A proposito di Zaki: non una parola sull carneficina in Israele, solo la definizione di serial killer per Netanyahu

Bravo, complimenti: che schifo.

La miglior partita dell’era Italiano, in considerazione di chi avevamo di fronte

Assolutamente inaspettata, dopo il secondo tempo di giovedì, una gara giocata senza cali mentali e fisici, col Napoli che ha sbagliato sei volte appoggi semplici proprio perché quasi soffocati dal pressing intelligente di Italiano

Meglio volare bassi, naturalmente, ma si potrà pensare che mancano totalmente i due centravanti e nonostante questo si viaggia ad una media gol sbalorditiva

Due settimane al terzo posto: bellissimo, alzi la mano chi lo avrebbe immaginato ad agosto?

Non era semplice cominciare una nuova avventura la mattina a Radio Bruno, come sempre e’ accaduto da quando guido il Pentasport sentivo il peso delle responsabilita’ delle scelte fatte e dell’impegno preso con l’editore

Ho un certo pudore a dirlo: per ora sta andando tutto benissimo, dal Luna Park Fiorentina a Firenze e dintorni, che la prossima settimana avra’ due ospiti davvero speciali

C’è passione, entusiasmo, voglia di fare cose diverse, di sperimentare

Gli ascolti tra qualche mese ci daranno i loro responsi e li accetteremo come abbiamo sempre fatto, intanto continuiamo a darci dentro

Sì, stavolta è stato come giocare coi pesi: Biraghi, Sottil, Maxime Lopez e in parte anche Beltran.

Non direi che si tratti di una formazione sbagliata, forse solo forzare il recupero di Biraghi è stato un azzardo, ma per il resto sono state scelte prevedibili e condivisibili, sono stati i protagonisti a steccare

Prendiamoci il buono, che non è soltanto il punticino rimediato con affanno, ma la mezz’ora finale, davvero di grande intensità con un Nico Gonzalez strepitoso proprio per come non è calato nella ripresa

Una partita ogni tre/quattro giorni è qualcosa di molto complicato da gestire, fisicamente e mentalmente e chi oggi fa processi alla Fiorentina non ha forse capito bene il contesto generale

Pagina successiva »