Luglio 2011


Premessa: pur avendo coabitato qualche volta nella stessa pagina del Corriere Fiorentino, io non conosco personalmente Giangranco Teotino.
L’avrò incrociato qualche volta in sala stampa, ma ci siamo forse appena presentati.
Può darsi che tra due mesi lo consideri la peggiore scelta in assoluto della Fiorentina, ma oggi non capisco come lo si possa attaccare con questa veemenza e su questo aspetto vorrei fare tre considerazioni.
Primo: non so se Teotino sia juventino, romanista o altro, ma voi credete che tutti i responsabili della comunicazione siano stati sfegatati tifosi della squadra per cui lavorano? L’ottimo Gianluca Voulaz, milanese, che se ne è appena andato per esempio non lo era.
Secondo: non avevamo chiesto qualcuno di grande esperienza che sapesse comunicare? Avete letto il curriculum professionale di Teotino? Come si dice a Firenze, con quello che ha fatto e diretto “proprio un bischero non dovrebbe essere”.
Terzo: quelli inorriditi e schifati dalla scelta (manco fosse un rinforzo della Fiorentina, ma tutto va bene pur di sparare sulla viola attuale…) chi avrebbero proposto al posto di Teotino?
Chi ci sarebbe stato dei fiorentini indigeni e purosangue all’altezza per un compito di così grande responsabilità?
Ve lo dico io, solo due nomi: Alessandro Rialti e Luca Calamai.
Ebbene, se glielo avessero proposto, credo che nessuno dei due avrebbe accettato, sia pure per motivi diversi.
E allora cari amabili, inguaribili rompicoglioni, non sarebbe il caso di darci una regolata?

Me lo sono chiesto: ma io cosa avrei fatto se non avessi avuto la fortuna di essere addirittura pagato per seguire la Fiorentina?
Mi sarei abbonato oppure no?
La risposta è sì, avrei sottoscritto la tessera, come è sempre successo dal 1973 al 1978, in curva ferrovia per vedere quella squadra che non sapevo sarebbe poi passata la storia: la Fiorentina dei Bertarelli, Zuccheri, Gola, Rossinelli.
Oggi sembra che aver visto quei giocatori sia come aver fatto il militare, una specie di iniziazione, a saperlo me li sarei goduti di più…
Non sarei quasi certamente andato in curva, per una questione di età e mi sarei permesso lo stravizio di una poltroncina o di una maratona e comunque non avrei rinunciato allo stadio.
Certo, mi rifaccio al ragazzo che ero 35 anni fa, a quello che sentivo, ma in questo credo di essere veramente cambiato poco e dunque, considerando il calcio un piacere e la Fiorentina una passione, non avrei fatto troppe disquisizioni.
E, come ho già detto altre volte, se c’era da prendere la famigerata tessera del tifoso, beh avrei riempito il modulo e l’avrei ritirata senza problemi.
Questa naturalmente è solo una considerazione personale e non ha certo la pretesa di incentivare qualcuno, ma non sarebbe male se ogni tanto si cercasse di capire qual è la vera radice della nostro essere tifosi.

Serata particolare a trecento metri da casa mia, quelli che percorro con maggior fatica perché sono i primi la mattina alle 5.30, quando combatto la mia battaglia quotidiana per una forma appena accettabile.
Nella pubblica piazza di Grassina andrà infatti in scena un talk-show sulla Fiorentina a cui non potevo sottrarmi.
Per l’occasione verrà pure quasi tutta la famiglia (Valentina è data in forte dubbio), ma soprattutto ci saranno i protagonisti della trasmissione culto tra i tifosi, “Viola nel cuore”: Vonci, Brazzini e Vuturo, che giocheranno con un fuoriclasse come Mario Ciuffi e un classico regista come Saverio Pestuggia.
Non ci sono schemi e faremo quello che ci detterà l’istinto, sicuramente ci divertiremo.
Si parte alle 21.30 e se venite, l’ingresso è ovviamente libero, mi farà molto piacere.

Mi piace molto il Gilardino giocatore, mi sono piaciute pochissimo le sue dichiarazioni di oggi in occasione della presentazione del suo sito.
Quel voler ridiscutere con una certa fretta del suo contratto significa una sola cosa: una richiesta di aumento e/o un allungamento del suo rapporto, magari tutte e due le cose.
Mi risulta che Gilardino sia con Frey il giocatore più pagato della Fiorentina con 2 milioni abbondanti di euro l’anno netti, un contratto liberamente sottoscritto per cinque stagioni nel 2008, quando lui ha puntato sui viola per un suo rilancio.
Ma anche i viola hanno puntato su di lui facendo fuori Pazzini, ed era giusto così in quel momento.
Non mi sono piaciute le sue parole e mi è piaciuto ancora meno il momento: cercare di mettere adesso all’angolo i Della Valle e Corvino è un po’ mediaticamente come sparare sulla Croce Rossa, senza contare che Gilardino viene dalla sua stagione peggiore forse in assoluto della carriera, anche se non del tutto per colpa sua.
Non si può affrontare un problema del genere in estate, a meno che non arrivi davvero un’offerta da 18 milioni, una cifra che è perlomeno pretestuoso mettere in relazione ad un nuovo ingaggio più alto.
La Fiorentina è immersa nel suo assordante silenzio, ma sta lavorando per cercare di costruire una squadra competitiva ed io aspetteri l’inizio del campionato per dare un giudizio definitivo.
Fare pressioni ora vuol dire fregarsene di tutto questo, a due anni dalla conclusione del rapporto, quando ci sarebbe tutto il tempo per parlarne con calma.
Ed io tra Gilardino, di cui comunque non farei mai a meno, e la Fiorentina non ho dubbi da quale parte stare.

P.S. SUI POST PRECEDENTI RELATIVI AI CONDUTTORI MILIONARI DI SINISTRA CHE INCASSANO E STREPITANO SE NON VIENE RINNOVATO IL CONTRATTO ABBIAMO UN AGGIORNAMENTO: UNA STRAZIANTE LETTERA DI MEZZA PAGINA DI SERENA DANDINI AL CORRIERE DELLA SERA COSI’ INTITOLATA “NESSUNO SA DIRMI SE CE LA FARO'”.
IO HO PIANTO, E VOI?

Che tristezza alcune reazioni sul post legato ai vergognosi lamenti delle star televisive.
Quasi tutte le contestazioni partivano da un assunto che mi veniva attribuito e che invece non c’era assolutamente sul post: io non criticavo le trasmissioni di Santoro/Fazio/Floris e compagnia cantante.
Anzi, vi dirò di più: sono tra le poche che vedo in televisione e il loro valore corrisponde esattamente a quello che riescono a produrre in termini di ascolti e di entrate pubblicitarie.
Ergo: guadagnano quello che decide il mercato, ne’ più ne’ meno.
Le mie considerazioni riguardavano tutte le pressioni esercitate per rinnovare i contratti (vedi lettera strappalacrime di Fazio su Repubblica) e l’abnorme spazio dedicato dai giornali “liberi” a Santoro, che si era intascato una buonuscita di 2,5 milioni di euro, e che NON aveva firmato con la 7.
Mi accorgo amaramente che la propensione al dialogo da parte di alcuni proprio non esiste.
C’è chi mi ha dato del cerchiobottista, chi ha tirato fuori la solita bischerata che dovrei parlare solo di calcio (e certo, nel cervello ho un solo neurone, fatto a forma di pallone…), uno ha addirittura detto che non dovevo permettermi di nominare Socci (che avevo segnalato insieme ad altri di destra tra i flop televisivi, come esempio di come certi programmi riescano molto meglio alla sinistra).
Leggendo i vari attacchi, non molti per l averità, diciamo un 20% rispetto agli oltre 100 post, mi sono prima arrabbiato e poi sono caduto nella delusione perché ho capito che manca davvero la voglia di ascoltare la controparte.
Siete incattiviti, amici miei, imbevuti di pregiudizi e preconcetti, permeati di un odio politico viscerale che se dovesse espandersi non ci porterà, ve lo assicuro, molto lontano.

Ai giocatori della Fiorentina sarà quasi sembrato di tornare a scuola: in vacanza dal 25 maggio al 12 luglio, quando si ritroveranno per le visite mediche.
Non ho sinceramente capito il perché di questo stacco così anomalo, visto che di solito i calciatori hanno diritto ad un mese di stop, che sinceramente mi pare più che sufficiente.
Non mi è sembrata così stressante l’ultima stagione viola e nell’ultimo mese c’è voluto un ottimo Mihajlovic per evitare lo sbraco mentale e totale, perché buona parte della truppa dava l’impressione di essere già con la testa al mare.
Si potrebbe obiettare che la rosa non è ancora definita, ma è un ragionamento che convince poco, perché ormai siamo abituati alle partenze e agli arrivi dai ritiri.
Con sette settimane di ferie credo invece che la Fiorentina avrà battuto tutte le altre squadre della serie A, però può darsi che vada bene così.

Non sopporto più Santoro.
Lo dichiaro brutalmente, pur apprezzandone le doti giornalistiche, ma non reggo più la sua vocazione al martirio innaffiata da liquidazioni milionarie (in euro) che gli sono state corrisposte non ricordo nemmeno più quante volte, e comunque ad ogni burrascosa interruzione di rapporto.
Il fatto è che quelli di destra non sanno fare la televisione (penso a Socci, Sgarbi, Paragone, anche l’ultimo Ferrara) e quelli di sinistra sì (Fazio, Lerner, Floris, appunto Santoro).
Detto questo, non è possibile assistere alle manfrine che vanno in scena ad ogni loro rinnovo di contratto, ovviamente a molti zeri.
In questo apprezzo molto Grillo, che non ha rapporti con nessuno e che i soldi li fa con i suoi spettacoli, rischiando quindi in proprio.
Giustifico solo la Gabbanelli (bravissima), che fa bene a chiedere la protezione legale dalla Rai per i suoi programmi di inchiesta, ma gli altri e le altre non hanno proprio niente dei perseguitati.
Prendiamo Fazio, che nel 2001 prese una vagonata di miliardi per NON lavorare a Telemontecarlo, futura 7 e poi come se niente fosse è tornato alla Rai e per due giorni alla settimana parla di libri e cd con gli amici e con gli amici degli amici.
O l’Annunziata, già presidente della Rai, che occupa pagine di giornali perché ora se ne va dai Rai3: ma chi se ne frega?
Ha già collaborazioni straordinarie, qualcuno la imbarcherà certamente.
Tutti e tutte sono vittime del sistema quando è in pericolo il proprio contratto, si usa il termine “cacciati”, quando invece è solo la fine di un contratto milionario a cui per scelta aziendale (si possono ancora fare le scelte aziendali?) non è stato dato seguito.
Quanti miliardi in lire ha preso Celentano negli ultimi venti anni dalla Rai?
E ora denuncia che lo “tengono fermo”!
Ma hai quasi 73 anni, hai sempre fatto quello che hai voluto, combinando pure notevoli casini (ricordate la storia del referendum sulla caccia?), vorrai fare posto ad altri?
E invece no: occupazione di trasmissioni per farlo tornare e poi da settimane lenzuolate su Santoro, che dopo aver firmato una separazione consensuale con la Rai da 2milioni e mezzo di euro spara sulla 7 perché non l’ha preso, e Mentana (che considero un genio della televisione) che via etere vuole sapere il perché.
Ma girate un po’ nelle redazioni delle radio, delle televisioni locali, cari baroni e mandarini di questa professione, guardate un po’ come corrono o spesso si inceppano i modesti emolumenti di tanti padri e madri di famiglia.
Oppure fate un salto nei giornali, parlate con i precari, ma non solo con loro, per rendervi conto di quanto sia difficile arrivare ad avere uno stipendio decente di 1000/1300 euro al mese e vergognatevi di tutto quello che dite e scrivete quando vi prende la fottuta paura che non venga rinnovato il vostro contratto a molti zeri (qualche settimana fa c’era su Repubblica una lettera strappalacrime di quel gran furbone di Fabio Fazio che accusava la Rai di non volerlo fare più lavorare).
Quando si capirà che a parte pochissime eccezioni sono loro, queste star così fragili e così strapagate, a dover ringraziare il mezzo che li ha fatti diventare famosi e non viceversa?
Chiudo questa mia personale “avvelenata” con un’annotazione molto immodesta e molto personale: sono da sette mesi il direttore di una radio a diffusione nazionale che sta andando benissimo, ha un ascolto quotidiano superiore al mezzo milione di persone, ma che è pubblicitariamente penalizzata dall’assurda mancanza di diffusione dei dati Audiradio perché i santoni dei grandi gruppi radiofonici da otto mesi si stanno scannando tra loro.
Non soffro quindi assolutamente di invidia verso questa florida Spa del pensiero progressista, non farei a cambio con nessuno e vi farei leggere le decine di lettere che mi arrivano ogni mese via mail per chiedere di collaborare con Radio Sportiva.
Ci sono delle assolute eccellenze, ex ragazzi di 30/35 anni con esperienze assortite che non sanno dove andare a sbattere la testa e che sarebbero disposti a tutto pur di fare qualcosa con noi.
Di questo bisognerebbe preoccuparci, altro che “del conflitto di interessi per non farmi lavorare” come ha datto San-martire-Santoro.
Fermo restando che il conflitto di interesse esiste e che prima usciamo dalla palude berlusconiana e meglio è per tutti, anche e soprattutto per chi è di destra.

Nessuno ha fatto notare la totale dispersione viola estiva.
Riepilogo gli ultimi tre anni: nel 2008 si giocò Fiorentina-Barcellona, si onorò in una splendida cornice la memoria di Artemio Franchi e venne presentato il progetto della Fondazione con Platini, il presidente Uefa, a fare da testimonial.
Nel 2009 ci fu un notevole calo di interesse, soprattutto per via dell’avversario, il Paris Saint Germain, che proprio non accendeva la passione calcististica e lo spettacolo in campo e sugli spalti fu abbastanza triste.
Nel 2010 del Memorial Franchi si sono perse le tracce, ma in compenso venne lanciata l’estate viola, con tanto di show di Pantaleo Corvino, interessante per i tifosi e condotto alla grande da Gianfranco Monti.
Seguì pochi giorni dopo la presentazione sul palco di una Fiorentina liofilizzata (quattro giocatori e Mihajlovic, se ricordo bene) e comunque desiderosa di uscire allo scoperto.
E nel 2011? Niente di niente.
L’estate viola si è sciolta col caldo e ancora non si sa se, quando e come la nuova squadra si presenterà alla città.
Attendiamo fiduciosi future notizie.

« Pagina precedente