Ottobre 2007


In un mondo governato politicamente da sempre e con pessimi risultati dagli uomini, esiste pure il razzismo della bellezza.
Quello strano retropensiero, cioè, secondo il quale se sei una bella donna è molto difficile che tu sia abbia avuto in dono pure il dono dell’intelligenza.
Un caso paradigmatico è quello della ministra Melandri: molto carina (almeno secondo me, ovvio), molto preparata (ricordate quando nel 1996 nella sfida a squadre dimostrò di conoscere il programma del centro-destra meglio di Berlusconi e fece guadagnare consensi decisivi a Prodi?), molto determinata.
Dal nostro punto di vista viola si potrà obiettare su un paio di uscite verbali a vuoto ai tempi di Calciopoli e sulla scelta alla fine infelice di Guido Rossi, ma certamente senza di lei e i suoi ultimatum saremmo ancora qui a commentare le dichiarazioni di intenti di Matarrese, le battute di Cellino e i lazzi di Zamparini.
Ed invece finalmente si sono messi d’accordo sui diritti televisivi, con una ripartizione che mi pare tutto sommato equa e che attenuerà non di poco il vergognoso divario che c’era tra le grandi e le altre.
Dal 2010 conterà un po’ di più la bravura e la programmazione ed un po’ di meno il dio quattrino ed io sono curioso soprattutto di vedere cosa accadrà all’Inter e al Milan, dove Moratti e Berlusconi dovranno drenare almeno il doppio di risorse personali se vorranno mantnersi su questi assurdi livelli (ricordo l’ingaggio netto di Bonera: 2,1 milioni a stagione).
La Fiorentina non ha neanche partecipato alla riunione per una precisa scelta strategica che non è stata spiegata.
E comuqnue non siamo arrivati troppo lontani da quello che predicava Diego Della Valle nel 2004 tra l’ostracismo generale.
In mezzo ci hanno quasi mandato in B e tolto 2 partecipazioni alla Champions: forse i Della Valle non hanno torto ad essere “leggermente” risentiti verso il sitema calcio.

Stavo ascoltando il GR1 stamani durante la corsa che dovrebbe aiutarmi a non infrangere la terribile barriera dei 90 chili e ad un certo punto mi sono detto che non era possibile, non poteva esere vero: nei titoli di apertura dell’edizione delle 6 si parlava ancora “dei due rigori fasulli fischiati contro la Juve”.
Nei titoli di testa! Al terzo giorno successivo la partita!
Ma non è più concepibile continuare con questi piagnistei e non mi riferisco solo al fuorigioco di Trezeguet a Firenze o al gol molto sospetto nel derby.
Qui mi pare in atto una deliberata campagna della lacrima e del lamento che punta ad ottenere veloci risarcimenti e che giustifica perfettamente il fatto che noi ci si ricordi ancora dei fattacci di Catanzaro il 16 maggio 1982 (costarono uno scudetto, mica un punto come a Napoli!) o che a Roma siano giustamente furibondi per il famoso gol annullato a Turone “per una questione di centimetri”.
Cobolli Gigli ha più stile di Moggi e cercamente meno arroganza di Bettega, ma il circo mediatico è lo stesso: non se ne può più.
E stasera sull’argomento, tanto per non farci mancare niente, voglio sentire cosa ne pensano Damascelli e Bucchioni.
ALLORA PROPRIO NON RIUSCIAMO A CAPIRCI: A BUCCHIONI E DAMASCELLI VOGLIAMO CHIEDERE COSA NE PENSANO DI QUESTA ASSURDA CAMPAGNA DI PIAGNONI CHE SI LAMENTANO ANCORA DEI DUE RIGORI?
CHIARO IL CONCETTO?
RAGAZZI, SCUSATE, MA A VOLTE VERAMENTE MI FATE PERDERE LA PAZIENZA

Guardate che non era affatto facile uscire imbattutti da Genova, con quel pubblico e con quella fatica accumulata in Spagna.
Va bene, anch’io all’altezza di Sestri Levante ho pensato al secondo posto e alla possibilità di essere l’anti Inter, ma non siamo ancora a quei livelli.
Continuo però a chiedermi quanto siamo distanti dalla Roma e al tempo stesso confermo quanto intuito all’inizio della stagione e cioè che la Juve ci può essere superiore solo perché non gioca le Coppe.
Ci saranno delle contestazioni per il mio 6 a Pazzini, eppure anche a freddo non credo di essere stato troppo buono, perché Giampaolo ha giocato un ottimo primo tempo ed è forse caduto nel “solito” errore di eccesso di generosità che lo porta ad essere poco lucido quando deve finalizzare.
Mostruoso Gamberini: ma come si fa a dare la palma del migliore in campo a Leon?
Misteri del calcio e di Sky.

Proviamo a sbagliare insieme: giocano Pazzini, Montolivo, Pasqual, Semioli e Gamberini e mi stupirei se non fosse così, visto che hanno riposato a Villareal.
La grande incognita è Liverani.
Lo scorso anno a Marassi giocò molto male, ma in Spagna è stato fondamentale per dare equilibrio a centrocampo ed allora io punto sul classico trio: Liverani, Montolivo e Donadel.
Certo che a guardarla bene questa rosa non è poi così esigua, almeno numericamente, visto che andranno (penso) in panchina Vieri, Balzaretti, Kuzmanovic, Kroldrup, Jorgensen e Pazienza, tutti titolari a Villareal.
Fossi in Prandelli farei come i grandi manager, o presunti tali.
Aggiungerei infatti sul contratto una sorta di stock option, cioè una percentuale sulla differenza dei valori di mercato dei 26 giocatori tra un anno e un altro; anzi per essere più precisi, tra agosto e giugno.
Io dico che verrebbe fuori come minimo un altro ingaggio stile Mancini…

Pare proprio che dovrò mettere mano al portafoglio: diavolo di un Corvino, l’ha azzeccata anche con Vieri, non più vecchia scarpa finita, ma attaccante vero, spesso decisivo.
Ormai sono quasi certo di essermi sbagliato, chiedo scusa a Vieri e a Corvino, rivendicando però il fatto che quella fosse la mia (grossa) perplessità della campagna estiva.
Grande Fiorentina, che spettacolo vedere imporre il proprio gioco in Spagna, dove spesso ci hanno fatto a fette proprio sul piano della manovra.
Ricordo prove imbarazzanti con Barcellona (1999), Valencia (con furto, è vero, ma giocammo malissimo),Deportivo (amichevole 1998), Atletico (1989, tutti in difesa) ed invece ieri il Madrigal applaudiva la Fiorentina dopo il gol di Bobone.
TORNO STASERA DALLA SPAGNA E QUINDI NON POSSO RISPONDERE AI COMMENTI, MA SOLO MODERARLI, A DOMANI

Ad un certo punto è stato davvero imbarazzante, oltre che pericoloso.
E’ successo durante le due ore di volo da Pisa a Valencia: una decina di tifosi viola hanno sinceramente esagerato e si sono messi a “molestare verbalmente” tutto il gruppo, compresi ignari viaggiatori a cui del calcio non importava assolutamente niente.
Un po’ di cori vanno bene, ma il turpiloquio gratuito, l’ostentazione della volgarità, no.
Ne è uscito un quadro desolante che ad un certo momento ha rischiato di diventare incendiario, nel vero senso della parola.
Perché uno di questi ragazzi (che magari sono pure miei ascoltatori) si è messo ad appiccare il fuoco ad un giornale, così, tanto per fare una bischerata, dimenticandosi di essere dentro un aereo.
So benissimo che questo è un post politicamente scorretto, perché secondo una corrente di pensiero molto in voga “i nostri tifosi sono sempre i migliori, a prescindere”, ma bisognerebbe un po’ riflettere sul perché poi arriviamo alle esagerazioni di non far entrare allo stadio i ragazzi con le magliette anti-Juve.
Per la cronaca i dieci sono stati fermati dentro l’aereo dalla Guardia Civil, che qui non scherza.
E ora via con la partita: qui a Valencia non gliene importa niente a nessuno, ma a Villareal, mi racconta il giovane Russo (nettamente migliorato con l’inglese), sono tutti eccitatissimi.
Sull’assenza di Montolivo devo dire che mi ha un po’ sorpreso, ma un giorno scrissi che Prandelli avrebbe potuto allenare pure nudo, tale era il credito conquistato.
Figuriamoci quindi se non può lasciare a casa Gobbi, Semioli e, appunto, Montolivo.

Questa volta mi piace molto di più, anche se sono ancora in Italia.
Sarà la Spagna, sarà l’avversario, sarà che ci vado con mia figlia Valentina, sarà quel che sarà, ma sento nell’aria molta più elettricità rispetto a settembre e quasi mi spiace che non sia ad eliminazione diretta.
Lo so che avremmo rischiato, ma vuoi mettere il brivido?
Questa sì che è una prova di maturità: se usciamo imbattuti anche dal Madrigal, potremmo davvero cominciare a pensare in grande.
Lascio alle spalle tutta l’amarezza personale per la sconcertante serata di domenica in televisione, tendo metaforicamente la mano a Corvino e mi preparo a vivere un full immersion viola in una città che già conosco ai tempi di Bati e Rui.
Sembra un’era geologica fa ed invece era solo il duemila.

Premessa: se questo è il prezzo da pagare perché la Fiorentina vada come sta andando, io sono perfettamente d’accordo.
Se cioè Corvino o altri nel togliersi qualche sassolino dalla scarpa sparano nel mucchio e mi coinvolgono in ricostruzioni perlomeno parziali di come sono andate le cose, va benissimo: a me interessa soprattutto che la Fiorentina voli come sta facendo da oltre due anni.
E però un po’ di chiarezza bisogna che si faccia, almeno qui a casa mia e vostra (nel blog) e anche alla radio.
I fatti: ieri sera a Golden Gol Corvino si è lanciato contro il sottoscritto e Radio Blu dicendo che
1) ero ed eravamo contro Pazzini perché convinti che la coppia Pazzini-Mutu non fosse all’altezza di quella formata da Toni e Mutu;
2) per l’intera estate abbiamo attaccato la campagna acquisti della Fiorentina.
Diciamo subito che con Corvino non esiste difesa possibile per due insormontabili ragioni:
1) poiché per fortuna Corvino e altri dirigenti lavorano 12 ore al giorno per il bene della Fiorentina, è quasi certo che il 90% delle loro convinzioni si sia formato su cose riportate da altri (leggi a questo proposito il post precedente su Pazzini). E ne conosco diverse di persone che ascoltando il Pentasport si ingegnano a creare casino riportando mozziconi di concetti o frasi estrapolate dall’idea portante.
2) Radio Blu ha nella propria squadra una quindicina di opinionisti di livello nazionale in esclusiva ed è quasi certo che quanto riportato con tanto calore da Corvino sia stato in effetti detto da qualcuno dei suddetti opinionisti.
Il primo esempio che mi viene in mente è quando uno dei giornalisti che stimo di più, Alberto Polverosi, fece un paragone tra Lazio e Fiorentina, esaltando (secondo me a torto) la capacità della Lazio di arrivare in Champions con molte meno risorse dei viola. La linea editoriale di Radio Blu era un’altra, Pestuggia e Russo in studio tornarono sull’argomento per spiegare quale fosse la nostra posizione, ma poi rimane il discorso (soprattutto se riportato) che “a Radio Blu è stato detto che….”.
Dunque, almeno con Corvino non c’è difesa contro questo tipo di veleni, che certamente si ripeteranno in futuro, ma credo che sia giusto precisare cosa invece è stato detto e scritto a proposito di ciò di cui vengo e veniamo accusati da DS viola.
1) Pazzini è sempre stato difeso, secondo alcuni fin troppo, proprio per la grande fiducia nelle sue potenzialità e ho sempre detto e scritto che su di lui si gioca la scommessa più importante della Fiorentina di questa stagione.
Certo, se poi uno pensa che nell’immediato sia più forte di Toni, allora non ci siamo.
Se fosse così giocherebbe Giampaolo in Nazionale ed il Bayerm avrebbe offerto a lui e non a Toni 5 milioni e mezzo netti a stagione. Secondo Corvino avremmo dovuto affermare tout-court che senza Toni non era cambiato niente, il che mi pare un po’ eccessivo. Senza contare le innumerevoli volte in cui ho rintuzzato i rimpianti di Ciuffi e degli ascoltatori/lettori per la partenza del centravanti della Nazionale, perché trovo giustissima la politica degli ingaggi attuata dalla Fiorentina.
2) Nessuno della redzione di Radio Blu, a cominciare da me, si è mai sognato di attaccare in toto la campagna acquisti della Fiorentina, che invece, dopo l’arrivo di Semioli, fortemente voluto da Prandelli, è stata definita molto buona.
Come contraltare alle ingiustificate accuse di Corvino potrei raccontare dei tanti sms o delle email in cui mi e ci davano di filo-governativi, ma sarebbe tempo perso, perché poi alla fine dobbiamo rispondere solo alla nostra coscienza professionale.
Come detto più volte la mia unica perplessità era legata a Vieri.
Da lui sono pronto a sentirmi dire di tutto (ovvaimente nell’ambito del rispetto reciproco), perché avrebbe ragione: io ho dubitato e Bobone è andato bene, dunque ho sbagliato.
Ma il resto davvero no, e comunque abbiamo le spalle abbastanza larghe (e soprattutto un ascolto che non ha paragoni) per sopportare questo ed altro.

Strano titolo per una domenica da leccarsi i baffi, ma questa ve la voglio raccontare.
Capita che scambi due parole con Pazzini prima del a classica intervista del dopo partita e rivendichi il fatto di averci sempre creduto e lui mi risponde che non è vero, perché alcuni “amici” gli avevano riferito che avrei detto che era lui il problema della Fiorentina”.
Siccome l’ho sempre considerato un ragazzo intelligente, non mi arrabbio e gli psiego che forse è bene non fidarsi troppo del sentito dire e dei discorsi riportati.
E’ un po’ come la storia con Prandelli dopo Livorno dello scorso anno: io sono sempre pronto a prendermi le mie responsabilità quando esprimo giudizi negativi (ed infatti ho litigato con mezzo mondo, da Batistuta a Malesani, da Rui Costa ad Antognoni), ma santo cielo è possibile che uno inventi di sana pianta per il solo gusto di seminare zizzania.
Tra l’altro se la vicenda di Prandelli era ridicola (e ci ho messo un po’ di tempo per fargli capire che gli avevano riferito cose false), questa di Pazzini è paradossale perché proprio sulla difesa di Giampaolo mi sono preso le critiche più feroci dell’ultimo mese
La cosa è sbollita in tre minuti e se non fosse stato così non ci avrei potuto fare niente perché mica si può combattere contro i multini a vento del pettegolezzo.
Vabbeh, non pensiamoci più e godiamoci questi giorni perché forse non ci rendiamo del tutto conto di quanto siano formidabili e come sia eccezionale la normalità che stiamo vivendo con Prandelli, Corvino, i Della Valle e la squadra (compreso Vieri, che mi sta facendo passare dalla parte del torto, per fortuna).

Il titolo è un po’ provocatorio, lo ammetto, ma credo che sia venuta l’ora di aiutare Pazzini, soprattutto dal punto di vista tecnico.
Il pubblico dovrà fare la sua parte ed evitare di mugugnare al primo (eventuale) errore.
Il rientro di Jorgensen promette bene in questo senso: Giampaolo va infatti sfruttato con cross che arrivano dal fondo e comunque cercando la profondità col palleggio.
Che ci pensino quindi Martin e Semioli ad innescare il suo ottimo tempismo.
E’ inutile invece provarci con il “lancione” ed è forse venuta l’ora in cui Pazzini dovrà diventare meno altruista.
Insomma, che provi un po’ più spesso a tirare, anche a costo di fare brutta figura.
Mi aspetto molto dalla sua prestazione di domani e non vorrei, in caso di partita negativa, che ci fossero alibi tecnici.
Per questo proviamo a giocare un po’ diversamente dal solito.

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