Che tristezza alcune reazioni sul post legato ai vergognosi lamenti delle star televisive.
Quasi tutte le contestazioni partivano da un assunto che mi veniva attribuito e che invece non c’era assolutamente sul post: io non criticavo le trasmissioni di Santoro/Fazio/Floris e compagnia cantante.
Anzi, vi dirò di più: sono tra le poche che vedo in televisione e il loro valore corrisponde esattamente a quello che riescono a produrre in termini di ascolti e di entrate pubblicitarie.
Ergo: guadagnano quello che decide il mercato, ne’ più ne’ meno.
Le mie considerazioni riguardavano tutte le pressioni esercitate per rinnovare i contratti (vedi lettera strappalacrime di Fazio su Repubblica) e l’abnorme spazio dedicato dai giornali “liberi” a Santoro, che si era intascato una buonuscita di 2,5 milioni di euro, e che NON aveva firmato con la 7.
Mi accorgo amaramente che la propensione al dialogo da parte di alcuni proprio non esiste.
C’è chi mi ha dato del cerchiobottista, chi ha tirato fuori la solita bischerata che dovrei parlare solo di calcio (e certo, nel cervello ho un solo neurone, fatto a forma di pallone…), uno ha addirittura detto che non dovevo permettermi di nominare Socci (che avevo segnalato insieme ad altri di destra tra i flop televisivi, come esempio di come certi programmi riescano molto meglio alla sinistra).
Leggendo i vari attacchi, non molti per l averità, diciamo un 20% rispetto agli oltre 100 post, mi sono prima arrabbiato e poi sono caduto nella delusione perché ho capito che manca davvero la voglia di ascoltare la controparte.
Siete incattiviti, amici miei, imbevuti di pregiudizi e preconcetti, permeati di un odio politico viscerale che se dovesse espandersi non ci porterà, ve lo assicuro, molto lontano.