Me lo sono chiesto: ma io cosa avrei fatto se non avessi avuto la fortuna di essere addirittura pagato per seguire la Fiorentina?
Mi sarei abbonato oppure no?
La risposta è sì, avrei sottoscritto la tessera, come è sempre successo dal 1973 al 1978, in curva ferrovia per vedere quella squadra che non sapevo sarebbe poi passata la storia: la Fiorentina dei Bertarelli, Zuccheri, Gola, Rossinelli.
Oggi sembra che aver visto quei giocatori sia come aver fatto il militare, una specie di iniziazione, a saperlo me li sarei goduti di più…
Non sarei quasi certamente andato in curva, per una questione di età e mi sarei permesso lo stravizio di una poltroncina o di una maratona e comunque non avrei rinunciato allo stadio.
Certo, mi rifaccio al ragazzo che ero 35 anni fa, a quello che sentivo, ma in questo credo di essere veramente cambiato poco e dunque, considerando il calcio un piacere e la Fiorentina una passione, non avrei fatto troppe disquisizioni.
E, come ho già detto altre volte, se c’era da prendere la famigerata tessera del tifoso, beh avrei riempito il modulo e l’avrei ritirata senza problemi.
Questa naturalmente è solo una considerazione personale e non ha certo la pretesa di incentivare qualcuno, ma non sarebbe male se ogni tanto si cercasse di capire qual è la vera radice della nostro essere tifosi.