Scusate il francesismo del titolo, ma non se ne può più.
Sto parlando della diatriba fra i Poli sua chi vada il merito per il dimezzamento del fabbisogno di cassa emerso a fine 2006.
Pare che finalmente ci si stia infilando in un circolo virtuoso, anche se il nostro deficit continua ad essere da terzo mondo e negli anni scorsi l’Euro ci ha certamente salvato da una fine simile a quella dall’Argentina.
Pur pagando personalmente più tasse dell’anno scorso, io sono completamente d’accordo con TPS (Tommaso Padoa Schioppa) sul non allentare la presa per non perdere l’occasione della ripresa economica.
Insomma, pare che l’economia stia finalmente cominciando a girare bene e quelli sono lì a becchettarsi per attribuirsi il merito del rilancio, peraltro appena accennato.
Ho come la sensazione che nessuno tra TPS, Tremonti, Prodi e Berlusconi si aspettasse la buona notizia, ma ora si mettono tutti a fare campagna elettorale postuma (o anticipata, a seconda dei punti di vista).
In questo la politica assomiglia davvero molto al calcio e mi fa venire in mente un’epica litigata di dieci anni fa a Canale Dieci tra Nassi e Corsi.
Oggetto del contendere, chi avesse portato Baggio a Firenze.
Naturalmente, se l’immenso Baggio avesse continuato a rompersi i due si sarebbero completamente dimenticati della trattativa col Vicenza.

Nessuno o quasi ha fatto caso ad un dato molto particolare che riguarda Pazzini: da quando è arrivato a Firenze, il suo valore è aumentato.
E’ un dato inoppugnabile che ha due spiegazioni: la serietà ed affidabilità del giocatore da un lato, la bravura di Prandelli dall’altro.
Fateci caso, Bojinov e Pazzini sono arrivati insieme, il primo pagato 15 milioni di Euro, il secondo 6 ed etichettato da Zoff come un ragazzo che si sarbbe formato solo in un futuro neanche vicinissmo.
Eppure adesso Pazzini vale 10 milioni di Euro (lasciamo stare quanto vale Bojinov per non farci del male…), e non è che abbia giocato e segnato più del bulgaro, ma è una questione di immagine.
Io credo che raramente si verfichi nel calcio un evento del genere, cioè di un giocatore che pur scendendo in campo una volta sì e due no aumenti, e neanche di poco, la propria quotazione.
Fosse stato così bravo Cimoli in Alitalia…

Buon anno a tutti, queste sono informazioni di servizio per i tanti che mi hanno chiesto quali saranno le novità del 2007 di Radio Blu a proposito del Pentasport.
Eccole qui:
1) Ogni giorno, da giovedì prossimo, avremo tre edizioni di un quarto d’ora ciascuna del Pentasport: alle 11.15, alle 13 e alle 16.15. Questo vuol dire che un giornalista resterà in redazione dalla mattina alla sera, pronto ad intervenire non appena ci fossero novità importanti in qualsiasi momento della giornata e non solo negli orari prestabiliti. Scompare pertanto il vuoto che avevamo dalle 20 alle 18 e che veniva interrotto solo dalla pillola di tre minuti delle 13.
2) Entro, spero, il mese di gennaio Radio Blu sarà ascoltabile con grande facilità via internet e quindi la partita (che sarà trasmessa in esclusiva regionale almeno fino al 2009) e le varie edizioni del Pentasport potranno essere seguite senza problemi dai tifosi viola di tutto il mondo.
3) Dal mese di febbraio alle 22 e alle 2 di notte andrà in onda il “Meglio del Pentasport”, con dentro le fasi più importanti della trasmissione.
4) Finalmente non staccheremo più per tutto il mese di agosto, ma saremo fermi solo nella settimana che comprende il 15 e per farvi capire che abbiamo aumentato il passo sabato prossimo (6 gennaio) saremo regolarmente in onda alle 18 con l’inviato in Spagna ed il giorno 10 trasmetteremo la partita di Algeri.
Sono impegni importanti ed estremamente stimolanti, io non vedo l’ora di iniziare.

Sempre più spesso mi viene da pensare: me lo avessero detto dodici mesi fa che le cose andavano in questo modo non ci avrei mai creduto.
Non so come mai, ma sono sempre stato morbosamente attaccato al passato, alle cose che ho fatto, che mi sembrano spesso di una bellezza unica ed irripetibile.
Ho cominciato a ragionare un po’ più (oh, solo un po’…) proiettato verso il presente ed il futuro solo da quando mi è saltato il primo matrimonio e ancora di più da quando sono nate le mie figlie.
Ecco perché oggi sono un po’ meno stupito dai cambiamenti che mi lascia in eredità questo 2006.
Cose a cui non avrei mai pensato il primo gennaio scorso e che penso e spero di aver affrontato con la giusta lucidità e determinazione.
Non è stato comunque, complessivamente, un brutto anno e parlo ovviamente a titolo personale.
Non è il caso di mettersi a fare bilanci in partita doppia tra il dare e l’avere, dico solo che è stato un anno “gestazionale”, nel senso che i cambiamenti veri li vivrò nei primi tre mesi del 2007 e chissà poi quali sorprese ci saranno prossimamente, eventi assolutamente impensabili oggi.
Un abbraccio e ancora un augurio a tutti i miei compagni di avventura in questo gioco molto stimolante che è diventato il “nostro” blog.

Primo punto da chiarire con grande forza: Bojinov non è Cassano, nel senso che tra i due c’è un abisso per quello che combinano fuori dal campo e ovviamente il bulgaro è nettamente superiore al barese.
Scrivo questo perché sui giornali passano spesso in coppia come geni incompresi del calcio italiano.
Ciò nonostante, Bojinov fa cadere le braccia per queste sue esternazioni fuori luogo e fuori contesto.
Non contento delle ripetute manifestazioni di amore (non richieste) verso la Juve che gli complicheranno certamente un possibile ritorno a Firenze, adesso Bojinov dichiara ad un sito bulgaro che lo vuole il Milan, bruciando di fatto una trattativa che deve ancora decollare.
Ma non è questo il punto, o almeno non è solo questo.
Bojinov negli ultimi 18 mesi ha fatto quasi sempre la riserva nella Fiorentina e nella Juve in B: è solo colpa degli allenatori che non lo capiscono?
Eppure adesso Bojinov rivendica con orgoglio di essere un obiettivo del Milan, che magari lo prende in prestito (così la Fiorentina non riprende un euro dal clamoroso investimento di due anni fa) per tenerlo nuovamente in panchina: ma un bel bagno di umiltà per almeno sei mesi, no?
E adesso mi aspetto qualche altra bella telefonata/avvertimento che mi spieghi urlando che ho torto marcio, che ce l’ho con Bojinov e che lui è tanto innamorato di Firenze e, naturalmente, che ha solo vent’anni.

Calciomercato, ovvero il regno dei bugiardi.
Il Palermo dichiara al mondo intero di non voler comprare nessuno per sostituire l’infortunato Amauri ed invece ha già chiesto Pazzini alla Fiorentina, che per ora non ci pensa nemmeno a darlo via.
Per ora.
Ecco, io spero che non ci pensi neanche dopo (evento peraltro molto probabile) perché un raffredore od una tallonite di Toni ci creerebbero grossi problemi in attacco, a meno di non voler riproporre di nuovo in attacco come centravanti l’improponibile Reginaldo.
Dice: ma se rientra dalla Juve Bojinov, non si potrebbe dare via in prestito Pazzini per vedere come si comporta da titolare in una squadra che lotta per la Champions?
Io penso proprio di no, perchè sono due giocatori molto diversi tra loro, in campo e nello spogliatoio.
Lo so, Pazzini morde il freno e muore dalla voglia di giocare, però, se davvero aspiriamo a diventare grandi, dobbiamo fare così: tenere in panchina anche quelli molto bravi.
A meno che Foschi non vada dal suo amico Corvino e gli sussurri: “che ne diresti di intavolare una trattativa Barzagli-Pazzini?” ed allora in questo caso sarebbe davvero il caso di pensarci.

Piccolo sforzo di fantasia: siamo nel dicembre 2005 e ci dicono che per rinforzare una difesa sinceramente non straordinaria come quella del passato campionato possiamo prendere Kroldrup, già ottimo difensore dell’Udinese. strapagato dall’Everton e ora acquistabile alla non indifferente cifra di tre milioni e mezzo di Euro.
Che facciamo?
Visto che Nesta e Materazzi non si muovono, che Cannavaro è una colonna della Juve di Capello e che per Barzagli Zamparini chiede una follia, rispondiamo quasi entusiasti che Kroldrup va benissimo, anzi ce ne fossero come lui.
Non è andata nei fatti proprio così, ma quasi, e oggi, ad un anno di distanza, il problema si ripete.
Canini (ancora mezzo rotto), Heitinga, Rinaudo, Loria, Zapata (25 milioni di Euro ha chiesto Pozzo!)?
Mah, non mi sembrano sulla carta tanto diversi dal Kroldrup del 2005 e capisco che non sia facile “rassegnarsi” a quelli che abbiamo (Krokdrup compreso), ma forse sarebbe bene ricordare che in questo momento la Fiorentina non può comprare se non vende, oppure se i Della Valle non ci mettono ancora una volta un extra budget.
Per andare un po’ più con le mani libere sul mercato bisognerebbe che la Juve ci facesse la grazia, e riscattasse a 6 milioni di Euro la metà di Bojinov, ma pare che quelli non ci pensino nemmeno e rimandino la pattata bollente a Corvino.
E per risolvere il problema del turbolento talento bulgaro ci vorrà davvero una giocata da fuoriclasse del più fantasioso tra i direttori sportivi.

Mi capita di scivolare sul terreno della retorica ed è per questo che stavolta ci sto attento e non metterò il popolo viola al primo posto della speciale classifica 2006 in chiave Fiorentina.
Troppo facile.
Il mio personale oscar lo consegno invece a Prandelli, per come ha retto il timone e per il pragmatismo dimostrato in questi dodici mesi difficili come non mai.
Straordinario costruttore di gioco, Prandelli è migliorato fuori dal campo nel capire ed in qualche modo guidare l’ambiente, perché Firenze è così: o bere o affogare, non ci sono vie di mezzo.
Al secondo posto certamente Toni, che si sta ripetendo e che va molto meglio in campo che fuori (intendo dire i terribili mesi di giugno e luglio, più l’inizio di agosto).
Poi i Della Valle, che hanno tenuto botta, speso ancora e dimostrato coerenza nel confermare uomini innamorati di Firenze e della Fiorentina (Mencucci, tanto per capirci) che la maggior parte dei presidenti loro colleghi avrebbe scaricato.
E Corvino? Non scandalizzatevi, ma è quarto perché lui è un Maradona tra i dirigenti calcistici ed il voto è molto alto (diciamo 7,5?), ma in mezzo a tante perle straordinarie, a cominciare da Mutu, ci sono un paio di operazioni che ho capito poco: Lobont (contratto quinquiennale) e Kroldrup, pagato tanto, molto probabilmente troppo.
Tutti i direttori sportivi penso che avrebbero sbagliato molto più di lui, ma siccome, appunto, è Maradona, da Corvino vogliamo, magari sbagliando, quasi la perfezione.
Tra un anno non mi stupirei se nell’Olimpo entrasse Mutu, ed è un augurio, oltre che una previsione.

P.S. HO VISTO SU CANALE DIECI UN GRAN BEL SPECIALE SULLA FIORENTINA DEL SECONDO SCUDETTO, COMPLIMENTI A LORENZO MARUCCI E MILKO CHILLERI CHE LO HANNO CONFEZIONATO.
SICCOME HO LAVORATO CON ENTRAMBI, MI FA PIACERE VEDERE CHE NON SI SONO FERMATI, ANDANDO AVANTI NEL LORO LAVORO CON PASSIONE E PROFESSIONALITA’.

Auguri a tutti quelli che mi hanno tenuto compagnia in questo 2006, anche quelli che mi hanno arrabbiare di brutto, sperando che continuino a contestarmi ma senza mai mettere in discussione la buona fede.
Stacco per qualche giorno, però non è detto che non mi venga voglia di intervenire se accade qualcosa di importante e se mi viene in mente qualcosa: in fondo la libertà e la bellezza del blog è proprio questa.
A prestissimo!

Come promesso, adesso ci rilassiamo e godiamo un po’, senza farcene troppo accorgere dal nostro straordinario frate trappista, che predica umiltà e sofferenza (ha ragione, ma noi, a cominciare dal sottoscritto, siamo degli impenitenti peccatori…).
Bellissima l’idea del saluto/ringraziamento iniziale, pareva avessero letto il post precedente, interpretandolo a modo loro, cioè alla rovescia.
Io chiedevo che fosse lo stadio a ringraziare squadra, Prandelli, Corvino e Della Valle a fine gara ed invece sono stati loro a ringraziare noi all’inizio, quando poteva anche portare male.
La partita è stata facile perché siamo davvero forti ed io ho rivisto Baggio nel gol di Mutu: come Robertino nostro, quello corre con la palla tra i piedi come se non la avesse ed è cattivo come lui in area di rigore.
E qui, alla faccia del grande Nanni Moretti, il dibattito è aperto.

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