Fiorentina


Io capisco che, quando stasera nel Pentasport avete sentito c’era in linea Guidolin, siate stati pervasi da un sentimento di rabbia e avreste quindi voluto vendicarvi per il suo vergognoso ‘atteggiamento di ieri.
La conseguenza alla vostra più che giustificata ira funesta è che qualsiasi cosa avessimo chiesto o domandato vi sarebbe sempre sembrato “troppo poco”, ma vorrei ricordare cosa abbiamo detto e chiesto:
1) Ho definito “gazzarra ignobile” il suo atteggiameto in campo, ricevendo come risposta l’ammissione che tornando indietro non si sarebbe comportato così, pur pensandola allo stesso modo su Prandelli.
2) Abbiamo confermato che secondo noi Mutu era in buonafede.
3) Gli ho chiesto che razza di infortunio avesse mai avuto Guana, che oggi si è allenato regolarmente (e lui si è inviperito).
4) Bardazzi gli ha fatto notare l’incongruenza con quanto aveva detto dopo la morte di Raciti e le sue parole/atteggiamento di ieri.
5) Gli ho fatto notare che se da 30 anni Prandelli è considerato a livello sportivo un esempio un motivo ci deve pur essere e che lui l’aveva offeso affermando “che non era un uomo”.
6) Abbiamo insistentemente ed inutilmente provato a farci spiegare quale fosse la differenza tra l’accasciamento di Guana e la botta in testa preso da Morrone ad opera dello stesso Guana nell’ormai famoso Palermo-Livorno 3 a 0, gol con uomo a terra di Amauri.
7) Gli ho consigliato di telefonare a Prandelli per ricomporre la vicenda. Lui ha risposto che doveva essere Prandelli a chiamare ed io ho ribattuto che era stato lui ad offendere e quindi a lui toccava la prima mossa, chiedendo scusa.
8) Gli ho detto che a parti invertite, noi ci saremmo arrabbiati molto, ma Prandelli della cosa avrebbe parlato solo a fine partita in sala stampa.
9) Gli ho chiesto di commentare le parole di Zamparini su Mutu
Se tutto questo non vi basta, sappiate che ho/abbiamo fatto quello che mi dettava la coscienza professionale e che sono/siamo completamente soddisfatto di quanto abbiamo offerto ai 200.000 ascoltatori del Pentasport.

Qui si tratta di essere onesti e di raccontarvi le mie sensazioni dal vivo, che sono poi le uniche che contano, perché dopo è troppo facile ed inutile parlare.
Io ho avuto l’impressione che qualcosa non andasse, soptattutto in quelli dietro a Mutu che hanno come rallentato la corsa in attesa che lui buttasse fuori il pallone.
E ho avuto anche l’impressione (sbagliata, rivedendo l’azione in televisione) che Mutu avesse Guana alle spalle e che quindi non potesse accorgersi che quello era a terra.
Il fatto stesso che non abbia esultato per il gol, a Palermo ed in una circostanza così importante, la dice lunga sulla stranezza della rete.
Ho pensato, e l’ho anche detto in radiocronaca: vuoi vedere che adesso Prandelli dà l’ordine di farli pareggiare?
Cesare ci ha pensato e poi non ne ha fatto di niente.
Detto tutto questo, la sceneggiata di Guidolin è stata vergognosa, perché avrebbe potuto dire le stesse cose che ha dettoa fine partita su Prandelli e sulla sua idea di sportività senza inscenare una gazzarra pericolosa per la tranquillità della partita e quindi dell’ordine pubblico.
Passa così in secondo piano la partita ed è un peccato, perché è stata una gara bella e giocata bene da una squadra sempre più convincente.
Ora, per quanto tempo si andrà avanti con questa polemica?

E’ folle pensare oggi ad una Fiorentina semza Prandelli.
Stiamo tutti un po’ calmi e aspettiamo che si mettano d’accordo su ogni particolare, perché é un accordo pluriennale e magari anche i soldi hanno la loro importanza.
Prandelli oggi potrebbe andare alla Juve ed essere in corsa per il Milan, ma resterà qui perché è una persona seria.
Esattamente come i Della Valle e Corvino.

E dai che adesso ci pensa seriamente anche l’immenso Prandelli alla Champions.
Ormai, senza penalizzazione, “vediamo” la Roma, giochiamo in scioltezza e ci divertiamo tutti.
Toni fa due gol quasi per sbaglio e sarebbe fantastico se vincesse ancora la classifica cannonieri, soprattutto su Totti.
Segna una doppietta Gamberini e ci possiamo pure permettere un errore di Frey, l’assenza di Liverani e la giornataccia di Montolivo.
Sono preoccupato per il Toro, squadra per cui ho notevoli pulsioni dal 1976, cioè da quando rimontò straordinariamente la Juve e vinse lo scudetto.
Se continua così, senza cuore e senza gioco, va in B di sicuro, ma è proprio per cercare il pelo nell’uovo di un pomeriggio fantastico.

Sono quasi certo che vinceremo contro il Torino, ma forse la stiamo facendo un po’ troppo facile.
Ieri nel Penta Giovanni Galli ha profetizzato un 3 a 0 per la Fiorentina e anche il grande e prudente Sandro Picchi ha affermato che non sarà poi così diffcile.
Io ho invece l’impressione che De Biasi stia preparando una partita particolare, tutta impostata a chiuderci ogni spazio a centrocampo e tagliare i rifornimenti per Toni e Mutu.
Era molto meglio se ci fosse stato Zaccheroni, allenatore bravo e presuntuoso che lascia sempre giocare gli avversari.
Non innervosiamoci dunque se dopo trenta minuti stiamo ancora sullo zero a zero.
Contano solo i tre punti e non sarà una bella partita.

Scusate il ritardo, ma a Reggio Calabria è sempre il solito problema: postazioni internet quasi inesistenti.
Brutto pareggio, dunque, e lo sa benissimo pure Prandelli, che doveva aver orecchiato qualcosa, visto che a fine partita ha confessato di aver avuto la tentazione di togliere uno tra Montolivo e Liverani, se Blasi dosse stato bene.
Toni ha chiaramente un passaggio a vuoto, ma mica possiamo pensare a rinunciare a lui.
Alla fine uno col suo fisico paga un po’ la mancanza di allenamenti regolari, magari buttiamo dentro un po’ più spesso a partita in corso Pazzini e le cose si aggiusteranno da sole.
Non mi è sembrata così scandalosa la difesa e non è che ci si può avventare contro il reparto ad ogni mezzo errrore.
Se si dovesse usare lo stesso metro con l’attacco, che avremmo dovuto dire di Toni contro l’Empoli?
Ci vuole un po’ di misura, senza dimenticare che la Champions è un bellissimo sogno e non un traguardo possibile.

RAGAZZI E RAGAZZE, SETTIMANA MOVIMENTATA.
IN SERATA RISPONDO E SMALTISCO GLI ARRETRATI, POI CI LANCIAMO VERSO IL MATCH CON I NOSTRI GRANDI AMICI DEL TORO

Non è che Udinese, Catania ed Empoli abbiano attacchi fantastici, però sono più di tre partite che la difesa non prende gol, per la gioia nostra e di Corvino che potrà così continuare a dirci che la nostra retroguardia è tra le migliori del campionato (ed infatti lo è, visto che è quarta).
Io continuo a pensare che ci voglia un grande rinforzo dietro, ma forse sono mutate le condizioni esterne.
Mi spiego: prima avevamo bisogno di un Passarella, di un Vierchwood, cioè di un campione che facesse reparto quasi da solo e che facesse crescere gli altri intorno a lui, sempre ammesso che giocatori dai 25 ai 30 anni abbiano ancora ampi margini di miglioramento.
Adesso comincio a credere che, grazie al lavoro di Prandelli, abbiamo invece bisogno di un gran talento che sappia adattarsi al modulo, ai tempi e alle caratteristiche del reparto.
E’ più facile o più difficile da trovare?
Non saprei e comunque non cambia la sostanza: sempre di un campione si deve trattare.
Altrimenti facciamo con quelli che abbiamo in casa e che nella maggioranza dei casi sono buoni, ma non ottimi.

Io ho avuto paura che pareggiassero perché avevamo sbagliato troppi gol, ma ormai siamo qualcosa in più di un’ipotesi di grande squadra e ci possiamo pure permettere di sfidare le leggi non scritte del calcio.
Adesso non “ammazzatemi”, ma il peggiore è stato Toni, cioè uno dei due goleador, ed è il contrario di quando si diceva che era grigia perché il migliore era Donadel.
Fantastico il gol di Mutu, splendidi i venti minuti centrali della ripresa, con la palla a terra e quelli dell’Empoli che non ci capivano più niente.
E un nome su tutti, il solito: Prandelli.
E’ lui l’uomo chiave di questi successi, più dei giocatori, che pure stanno rendendo al massimo.
Lui lo sa, ma è tanto intelligente da non farlo mai pesare.

Una premessa necessaria e doverosa: io devo molto al calcio.
Se non lo avessero inventato, non so cosa mi sarei inventato per realizzare quell’insano sogno che mi perseguita da quando avevo undici anni, cioè diventare giornalista.
Magari oggi sarei ad un desk di un giornale a passare le notizie di politica interna, un po’ frustrato e completamente sconosciuto.
E debbo quindi tantissimo alla Fiorentina, perché è avvenuto, come nelle favole, che l’oggetto del mio amore di bambino sia diventato anche una parte molto importante della mia quotidianità.
Sono quindi molto contanto che domani entrino gli abbonati e che presto si torni alla cosiddetta “normalità”.
Ma c’è un però che devo tirare fuori, un però che nasce dalla mia appartenenza alla società civile.
Mi chiedo: ma perché ci applichiamo in questo modo feroce, perché tiriamo fuori il meglio di noi solo quando c’è di mezzo il calcio e la Fiorentina?
Penso a quei problemi (non tantissimi, ma ci sono) che la città deve risolvere e che vengono rimandati in un rimpallo di responsabilità che coinvolge tutti.
Compresi noi dei media, che del degrado delle Piagge ce ne freghiamo, ma che facciamo una diretta continua della situazione “tornello per tornello”.
Risciremo mai ad avere un maggiore equilibrio?

Io comincio ad avvertirlo nell’aria questo profumo d’Europa, questa sensazione da impresa straordinaria, perché secondo me sarebbe già fantastico arrivare in Uefa.
Ci accorgeremo della grandezza del lavoro di Prandelli e degli altri solo fra qualche anno, guardandoci indietro e pensando alla media punti della Fiorentina nell’ultimo anno e mezzo.
Adesso ci sembra normale, direi quasi banale, battere l’Udinese in casa, il Catania in campo neutro e via a seguire, dimenticando che così fanno solo le grandi squadre.
E noi siamo un’ipotesi di grande squadra, non manca moltissimo per diventarlo.
Se fossi un giocatore viola (un nome a caso…Toni), avrei molti più stimoli professionali a Firenze piuttosto che a Torino o Milano e nella prossima stagione me la giocherei davvero a tutto campo.
Per adesso comunque godiamocela, come sinceramente non avremmo mai pensato di fare durante i foschi temporali estivi.

MI SCUSO CON COLORO AI QUALI, DA UN CERTO PUNTO IN POI, NON HO RISPOSTO MA, COME DIRE, LE GIORNATE SONO DIVENTATE UN PO’ PIU’ CAOTICHE DEL SOLITO ED IO STO CERCANDO DI AGGIUSTARE IL TIRO.
PROVERO’ A FARMI PERDONARE

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