Luca Toni è un uomo intelligente, io credo che stia rischiando molto sul piano del prestigio perché sinceramente mi pare difficile un recupero a certi livelli, però lui ci vuole provare.
E se da un lato ho delle perplessità, dall’altro penso all’orgoglio di un Campione del Mondo che torna nel luogo e tra la gente dove in fondo è iniziata la sua ascesa verso il tetto dell’universo calcistico e che non ci sta a farsi prendere a pernacchie e sorrisini di sufficienza.
Dopo le sue parole e il suo atteggiamento di ieri ho la quasi certezza che sul piano fisico e dell’impegno darà tutto per non fare brutte figure, innanzitutto con se stesso e poi con noi.
Se alla fine ci riuscirà, avremmo vinto una bella scommessa e quasi certamente potremmo iniziare a programmare le prossime trasferte europee per la stagione 2013/14.

Stavolta è andata meglio con la sindrome post intervista che mi prende inevitabilmente la mattina dopo sotto la doccia.
Ogni volta penso (a cose fatte): “certo avrei potuto chiedergli questo…”, “ma perché non mi è venuto in mente di domandargli di quella faccenda…”.
Stamattina sotto il getto dell’acqua mi è venuto in mente che avrei potuto sentire quale fosse il colpo mancato, a parte ovviamente Berbatov, ma insomma poteva andare peggio.
E devo dire grazie ai miei due badanti, Pestuggia e Loreto, che hanno secondo me integrato molto bene l’intervista alla fine.
Mediaticamente Pradé è molto efficace e ogni confronto con il recente passato è improponibile e allo stesso tempo ingeneroso, credo che il popolo viola si senta rassicurato nel sentirlo parlare.
Sui concetti espressi ogni giudizio è lecito, a me è molto piaciuta la richiesta di rimborso del biglietto aereo a Berbatov: è anche da queste piccole cose che si giudica una società.
Però spero che il discorso sull’attaccante che non si sa se arriva a gennaio sia solo pretattica…

Tendinopatia.
Per noi profani della medicina assomiglia un po’ alla fascite plantare, nel senso che è qualcosa di misterioso, ma per fortuna Alberto Aquilani non ha nulla da spartire con quel bel tipo di Morfeo, che accampava scuse di ogni genere pur di non giocare nella sciagurata Fiorentina prefallimentare di undici anni fa.
Però qui siamo sempre fermi agli allenamenti differenziati e non si vede ancora la fine del tunnel, con in più il fastidioso retropensiero delle tante assenze accumulate nel corso della carriera da uno dei più forti centrocampisti italiani.
Un giocatore che a noi farebbe un comodo immenso, perché mi pare sulla carta quello più adatto per gli inserimenti e anche per provare il tiro da fuori, che lui ha tra le caratteristiche migliori.
Attendiamo fiduciosi e un po’ preoccupati i prossimi report medici.

Ci deve essere un virus autolesionistico che da almeno trent’anni circola dalle parti di Firenze e che a volte si propaga negli ambienti viola fuori città.
Non si spiega altrimenti l’accanimento verbale e scritto di alcuni nei confronti di Emiliano Viviano.
Sembra per alcuni che un bel giorno Macia e Pradè uscendo dalla sede e facendo un giro lungo abbiano visto in una partitina alle Cascine un tipo alto con la maglia viola addosso, uno che parava qualcosa, gli abbiano chiesto se tifava per la Fiorentina, se fosse mai stato in Fiesole e dopo le sue risposte entusiastiche lo abbiano portato al Franchi, fatto firmare il contratto e mandato in porta.
Uno sprovveduto, insomma.
Uno che poteva essere chiunque altro e che ha avuto solo la fortuna di amare la maglia viola.
Basta, non se ne può più.
Io ho dato l’insufficienza a Viviano, perché a caldo e dal vivo non mi pare che sia stato reattivo nella carambola Hamsik-Borja Valero, ma da qui a definirlo una sciagura per la Fiorentina ce ne corre.
Gli si voleva dare la fascia di capitano, la maglia numero dieci e ora ci sono quelli certi che Neto sia meglio o addirittura che sia stata una disgrazia rinunciare a Boruc (infatti si è visto le corse che fanno per prenderselo…).
Emiliano Viviano è tra i quattro migliori portieri italiani, non è ancora la meglio della condizione e può pure darsi che abbia un eccesso di tensione per il fatto di essere il portiere della Fiorentina e allora noi che facciamo?
Lo martelliamo e ci martelliamo i testicoli per il solo gusto di farci del male.
Vediamo un po’ per quanto andrà avanti questa storia.

Primo tempo spettacolare, con il Napoli annichilito, ma quante volte abbiamo tirato nello specchio della porta?
Mai.
La prima vera parata De Sanctis l’ha fatta solo nel secondo tempo, sotto di due gol, su un bolide di Roncaglia e poco dopo dopo ha chiuso in uscita su Ljajic e allora mi chiedo: ma è possibile sprecare tutto questo?
Sia chiaro che siamo in un’altra dimensione rispetto agli ultimi due anni terribili e che avremmo assolutamente meritato di pareggiare, però quante altre volte rischieremo di mangiarci le mani perché non concretizziamo?
E El Hamdaoui non è andato nemmeno male, solo che è tutto un tic e toc, divertente e anche utile per arrivare ai sedici metri, ma poi alla fine chi tira?
Una soluzione sarebbero gli inserimenti dei centrocampisti e quindi speriamo che Aquilani recuperi presto la migliore condizione (non va mandato in Nazionale), oppure che Matias capisca alla svelta i meccanismi del calcio italiani e comunque Romulo pare spesso un corpo estraneo rispetto al livello tecnico dei compagni.
E’ stata una sconfitta amara e bellissima perché ci ha restituito definitivamente la Fiorentina e quindi bisogna proseguire su questa strada.
Certo, se avessimo pure un bomber vero sarebbe tutto molto più semplice, specialmente per Montella.

Pare che il signor lingua biforcuta Berbatov abbia chiamato Firenze per sentire se caso mai… nel caso in cui…
Detto che non esiste limite al livello di degradazione morale di questo piccolo uomo, io sono molto orgoglioso del fatto che gli abbiano riattaccato il telefono (ma la chiamata sarà stata a carico del destinatario?) senza nemmeno stare ad ascoltarlo.
Certo, con lingua biforcuta Berbatov avremmo risolto tutti i nostri problemi in attacco e la campagna acquisti cessioni viola sarebbe stata da urlo, ma io preferisco un Toni super-stagionato e di ritorno ad uno così.
Se me stia a casa sua con signora e prole (se ne ha) il signor Berbatov, meglio qualche punto in meno e tanta dignità in più.
Poi magari ha chiamato pure Marotta.
O forse no, perché furbo com’è deve aver capito che alla Juve delle sue prestazioni importava il giusto.
Ciò che interessava a quei maestri di correttezza e lealtà lo ha spiegato benissimo Andrea Della Valle nel suo comunicato di ieri.

Hanno rigirato la Fiorentina come un calzino ed è venuta fuori a costo zero (anzi con una robusta plusvalenza in fondo firmata Corvino) una squadra intrigante che la gente è tornata ad amare.
Hanno in pratica bonificato l’ambiente, facendo piazza pulita in uno spogliatoio pieno di gente veramente da dimenticare.
E’ saltato l’ultimo colpo, il più importante, quello che ha fatto infuriare Andrea Della Valle, autore di un comunicato straordinario che cementa il rapporto con il popolo viola perché mai si era sentito un presidente della Fiorentina così scatenato contro la Juve.
Non potevamo non prendere un attaccante e allora è arrivato Toni e qui il dibattito è aperto, perché le suggestioni del passato si vanno a scontrare con un presente pieno di incognite.
Sono stati complessivamente bravissimi, hanno lavorato a fari spenti e adesso dobbiamo guardare il bicchiere mezzo pieno.
Niente voti, ma per come si era messa alle 17 di oggi poteva andare peggio.

Consentitemi di fare i complimenti a Tommaso Loreto che è stato straordinario arrivando prima di tutti su Toni, riuscendo pure a farlo parlare in diretta a Radio Blu

A me piace sempre essere chiaro: il mercato della Fiorentina è stato oggi molto più soddisfacente delle attese e capisco che sulla cessione di Nastasic ci si possa dividere tra chi vede l’affare irripetibile e chi come me si chiede come giocheremo in difesa.
Però su un punto io credo che non ci possano essere discussioni: non possiamo ripetere gli sciagurati errori delle ultime due stagioni e presentarci a giocare con un solo attaccante di ruolo che è e resta un’incognita anche dopo i venti minuti buoni di sabato scorso.
Se non viene fuori niente entro le 19, io direi che siamo addirittura messi peggio di dodici mesi fa perché nell’agosto del 2011 mica lo sapveamo della luce di Gilardino che si accendeva e spengeva ad intermittenza e poi ci pareva che il Tanque fosse una cosa seria.
Ma oggi?
Per favore non scherziamo.
Io capisco tutto, comprendo i giramenti di Pradé e Macia per Berbatov, immagino che ci aspettino col fucile puntato per chiederci tanto per chi vale il giusto, però ci sono 8 milioni in cassa, mettiamoci sopra il sacrificio economico di ADV e andiamo a comprarci questo benedetto attaccante perché altrimenti saranno dolori

Provo a spiegarmi meglio: non esiste confronto con l’anno scorso come squadra e come ambiente, ma alla vigilia eravamo più tranquilli con Gilardino e il Tanque o ora con il solo El Hamdaoui di attaccante vero? Era questo il senso del discorso e ribadisco che ci vuole un attaccante

Scorretti sono ovviamente i dirigenti della Juve, che vanno su uno come Berbatov solo per il gusto di fare un dispetto alla Fiorentina per via del no a Jovetic.
Sarebbe lui il top-player da presentare ai tifosi?
Auguri, ci vediamo il 26 settembre a Firenze e non c’era modo migliore di questo per far dimenticare il 5 a 0 dello scorso marzo.
Questo sgarbo non rimarrà senza risposta, vediamo però adesso chi arriva a Firenze perché l’attaccante, un fortissimo attaccante, non è necessario, ma come direbbe il Ciuffi indispensabile.
Penoso è Berbatov, che si fa pagare l’aereo dalla Fiorentina, gioca su due tavoli e alla fine va dove lo pagano di più, fregandosene degli impegni presi nonostante le vagonate di milioni di euro guadagnati in carriera.
Non lo vorrei in maglia viola neanche se fosse l’unico attaccante sulla faccia della Terra.
Ingenui sono stati i dirigenti della Fiorentina che con il senno di poi avrebbero dovuto marcare più stretto questo bulgaro dalla lingua biforcuta ed evitare perlomeno di spedire Macia a Peretola.
Non ci abbiamo fatto una gran figura, diciamo la verità.

GRANDE COMUNICATO FINALE DELLA FIORENTINA, LA PAROLA ARROGANZA MI PIACE MOLTISSIMO: BRAVI
E LINGUA BIFORCUTA? FANTASTICO!
NON VA NEMMENO ALLA JUVE, QUESTO QUI CI AVREBBE COMBINATO TANTI DI QUEI CASINI E COMUNQUE CHISSA’ COSA DIRANNO ORA A TORINO, IO PENSO CHE (PURTROPPO) SIA ANDATA BENE PURE A LORO
ORA PERO’ PRENDIAMO L’ATTACCANTE

Poiché pare che il campionato della Fiorentina non possa continuare se non cediamo entro venerdì Nastasic, almeno facciamocelo pagare al prezzo giusto.
Per me il valore reale del giocatore, visto che Ramadani insiste e Mancini non desiste, è 16 milioni di euro più questo Savic che gioca (anzi giocava, visto che in un anno è stato quasi sempre fuori per scelta tecnica) a destra e che sinceramente mi lascia abbastanza indifferente, ma sono pronto a tornare sui miei passi.
Con quei soldi bisogna assolutamente prendere un altro buon difensore tendente all’ottimo, e soprattutto un attaccante con i controfiocchi.
Non Borriello, non Quagliarella, al limite Matri, per intendersi.
Se poi Pradé e Macia alla fine riescono a non far tirare fuori soldi ai Della Valle con una campagna acquisti del genere (ma la ferita di Nastasic per me faticherà a rimarginarsi) a noi che ce ne importa?

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