Strano titolo per una domenica da leccarsi i baffi, ma questa ve la voglio raccontare.
Capita che scambi due parole con Pazzini prima del a classica intervista del dopo partita e rivendichi il fatto di averci sempre creduto e lui mi risponde che non è vero, perché alcuni “amici” gli avevano riferito che avrei detto che era lui il problema della Fiorentina”.
Siccome l’ho sempre considerato un ragazzo intelligente, non mi arrabbio e gli psiego che forse è bene non fidarsi troppo del sentito dire e dei discorsi riportati.
E’ un po’ come la storia con Prandelli dopo Livorno dello scorso anno: io sono sempre pronto a prendermi le mie responsabilità quando esprimo giudizi negativi (ed infatti ho litigato con mezzo mondo, da Batistuta a Malesani, da Rui Costa ad Antognoni), ma santo cielo è possibile che uno inventi di sana pianta per il solo gusto di seminare zizzania.
Tra l’altro se la vicenda di Prandelli era ridicola (e ci ho messo un po’ di tempo per fargli capire che gli avevano riferito cose false), questa di Pazzini è paradossale perché proprio sulla difesa di Giampaolo mi sono preso le critiche più feroci dell’ultimo mese
La cosa è sbollita in tre minuti e se non fosse stato così non ci avrei potuto fare niente perché mica si può combattere contro i multini a vento del pettegolezzo.
Vabbeh, non pensiamoci più e godiamoci questi giorni perché forse non ci rendiamo del tutto conto di quanto siano formidabili e come sia eccezionale la normalità che stiamo vivendo con Prandelli, Corvino, i Della Valle e la squadra (compreso Vieri, che mi sta facendo passare dalla parte del torto, per fortuna).