Mi vergogno per essere concittadino di quelli che continuano ad accostare il green pass alla persecuzione nazista, di quelli che hanno tirato fuori la stella gialla ebraica accostandola al green pass, di quelli che non vedono differenze tra il non entrare in un ristorante ed entrare in una camera a gas.

Sono nauseato dalla piega che sta prendendo la protesta dei no vax, non ho più la voglia di provare a capire le loro ragioni: non vi volete vaccinare? Bene, fate come vi pare, ma rispettatte le regole della maggioranza.

In quanto al resto, io, ebreo non praticante e solo per discendenza genitoriale, spero di non avere mai a che fare con qualcuno di voi in nessun momento della vita: sono nauseato dalla vostra ignoranza ed imbecillità.

Si va dunque profilando una modifica abbastanza marginale della rosa che negli ultimi due anni, per qualcuno tre, ha molto deluso è molto fatto dannare.

E’ un grande rischio, si punta tutto quelle capacità quasi magiche di Italiano che dovrà essere tanto, ma tanto, ma tanto più bravo del terzetto Montella/Iachini/Prandelli.

Spero con tutto il cuore che abbiano ragione loro, i dirigenti viola.

Io non l’avrei fatto e andrei ad incidere radicalmente sui nomi, ma la Fiorentina non è (purtroppo) mia e quindi tifo per un mio errore di valutazione.

Green pass obbligatorio e vaccini, è l’unica soluzione possibile.

E chi deliberatamente decide di non vaccinarsi sia responsabile delle sue azioni, in tutti i sensi.

La mia libertà finisce quando comincia la tua e viceversa, io non voglio pagare per scelte che considero folli, ma ognuno si regoli come crede basta che non comprometta la mia vita.

E’ suonata la campana dell’ultimo giro e ci sono ancora milioni e milioni di persone che non si vaccinano pur potendolo fare in qualsiasi momento e a me pare di vivere in un mondo di matti.

Chi ama la Fiorentina non può che lasciarsi alle spalle i tristi casi Gattuso e Ribery (inteso come versione diametralmente opposta fornita dalle parti) e il lacerante addio di Antognoni.

Non c’è altro da fare, la società è questa, ha un suo stile, che è dato dal carattere e dalle convinzioni di chi la guida.

Può piacere o non piacere, ma questo è, senza dimenticare che la Fiorentina non è un bene pubblico, ma una società privata e ad ogni protesta più o meno civile Commisso può rispondere (e lo ha già fatto) che lui a casa sua fa quello che gli pare.

Noi possiamo solo giudicare, esprimere auspici, fare previsioni per il futuro, un compito molto più agevole di chi deve guidare la macchina, ma ci sarà pure un motivo che giustifichi la differenza di stipendio tra me e Barone o Pradè.

Votiamo pagina e aspettiamo i nuovi acquisti, perché, sempre a proposito di previsioni, il semplice rattoppo della vecchia rosa mi pare un inizio niente affatto confortante. 

Io capisco che il coraggio uno se lo deve dare e apprezzo molto lo sforzo, però mi pare che si stia un po’ esagerando con le virtù attribuite al nuovo tecnico viola.

Che farebbe solo l’allenatore e non gol e neanche staziona davanti alla difesa: è stato un ottimo regista, ma ora è un po’ in là con gli anni per giocare ancora in serie A.

Paragonarlo a Mourinho in vista della prima di campionato è quantomeno pericoloso, per lui e per tutti. Poi uno si sveglia e ci rimane male.

Italiano è un’ottima prospettiva di presente e di futuro, ma comunque la si guardi, o la si voglia rigirare, rimane una seconda scelta di Commisso, che altrimenti lo avrebbe portato a Firenze a maggio e non a giugno.

Può darsi che come a volte accade nella vita da un male (Gattuso) nasca un bene, però un briciolo di prudenza non guasterebbe.

E soprattutto Italiano avrebbe bisogno di una rivoluzione radicale e non di aggiustamenti rispetto alla passata stagione, ma se lui porterà Biraghi, Callejon, Kokorin, Pezzella, Kouame, Amranat e Pulgar a rendimenti elevatissimi (pari al loro ingaggio) io sono pronto ad iscrivermi al club degli adoranti.

Per ora, 44 anni di racconti viola mi inducono a non esaltarmi troppo.

Quando viene ufficializzata la conferma di Pradè?

Quando sapremo cosa farà Antognoni?

Si vive benissimo anche senza avere risposte precise, e su questo siamo tutti d’accordo, ma non sarebbe male se si arrivasse alla fine delle due vicende.

Una persona speciale, un uomo di rara sensibilità, come dimostrato quel giorno in Piazza Santa Croce.

E chi contesta questo lo compatisco perché proprio non ha capito nulla della vita.

InaspettTo è molto emozionante, grazie Chiellini.

…non la potrò dimenticar!

Era Gianni Morandi che cantava la domenica sera, forse era Settevoci, certamente ero molto piccolo, ma mi è sempre rimasta in testa.

E quando raramente mi capita di risentirla per me è un gran tuffo nel passato, quando ancora non sapevo niente della vita.

Ecco, domani è una domenica storica, comunque vada a finire, qualcosa che solo ad immaginarla un anno fa ci avrebbero presi per matti.

Forza Matteo e Forza Azzurri.

Grande Italia, che sa soffrire e giocare bene, anche se peggio della Spagna, ma è il bello del calcio.

Possesso palla, inserimenti, tecnica sopraffina, però a livello di occasioni forse ne abbiamo avute più noi e non esiste sport in cui vinci anche subendo.

Comunque vada a finire, Mancini ha costruito un capolavoro, se pensiamo da dove è partito ed e’ un collante per la Nazione.

Adesso mi aspetto di tutto, rispetto chi ama la Fiorentina e la pensa diversamente, ma chiederei lo stesso atteggiamento per chi gode quando l’Italia vince il qualcosa di importante.

Ed io dal giugno del 1970, quando non ancora decenne rimasi incollato a Italia-Germania, tifo spudoratamente per la maglia azzurra.

Funziona così: fai una cosa e trovi sempre qualcuno che non è d’accordo, perché si si poteva agire diversamente, perché non è giusto, perché non c’è rispetto e via andare.

E così è inevitabilmente accaduto con il mancato rinnovo dei tre diversamente giovani: Ribery, Caceres e Borja Valero, 108 anni complessivi.

Non andava bene, bisognava confermarli, li hanno salutati male…

E invece, secondo me, la Fiorentina ha fatto benissimo a cambiare strada, Penso che non abbia alcun debito di riconoscenza verso professionisti che hanno fornito la loro opera e per questo sono stati regolarmente e lautamente pagati.

L’unico che aveva veramente radici viola era Borja Valero a cui è stato riconosciuto nel 2020 un ingaggio che era una specie di TFR per quello che aveva dato dal 2012 al 2017.

Giusto ripartire con idee e uomini nuovi, sperando che i cambi incidano ancora più in profondità, anche perché vedendo le ultime tre stagioni mi pare che ci sia davvero poco da rimpiangere.

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