Siete veramente tantissimi e quindi provo a ribadire il mio punto di vista su alcune questioni che mi sembra siano emerse più delle altre nei vostri post.
Questione fischi: può anche darsi che tutto sia iniziato dalla curva rossonera, ma i fischi ci sono stati e mi pare difficile stare a sindacare su quale fosse il motivo di questo atteggiamento che trovo assurdo.
Ai cinici che parlano di una “vecchia di 97 anni”, rispondo che al di là della mancanza di rispetto verso la vita, la signora Rosa Bossi Berlusconi era la mamma del presidente della squadra avversaria e che quindi era giusto la fascia al braccio del Milan e per rispetto avere un atteggiamento dignitoso durante il minuto di raccoglimento. Ripeto: episodio da censurare senza mezzi termini.
Questione Corvino: ora qualcuno si è messo a darmi dell’aziendalista, ma ieri la Fiorentina ha giocato bene oppure no? E allora cosa c’entrano i mancati acquisti o, meno ancora, le cessioni di Balzaretti, Van Den Borre, Lupoli e Pazienza? Se siamo da tre anni in zona Champions sarà merito anche di Corvino, che vorrei meno aggressivo col mondo che lo circonda, ma ormai il discorso è vecchio.
Questione Pazzini: come si fa a dire che non ha giocato bene nel primo tempo? Ha sempre anticipato Nesta, ha provato a tirare in più occasioni, ha fatto gioco. Se poi uno rimpiange Toni, lo può fare tranquillamente perché Toni era ed è certamente più forte, ma ieri Pazzini è andato meglio di Gilardino.
Questione Santana: o ci crediamo oppure lo vendiamo. Ha sbagliato partita, ha sbagliato nell’azione del gol del Milan, ma lo vogliamo scaricare dopo aver detto per mesi che ne avevamo bisogno?
Questione scontenti: ragazzi, calma. Qui sembra che tutto sia crollato, che non ci sia più niente ed invece la Fiorentina ha forse giocato la migliore partita della stagione ed è quarta in classifica.

Avevo Corvino in diretta dopo la partita e davvero mi sforzavo di pensare a qualcosa di stuzzicante per rendere più interessante l’intervista, ma davvero non mi veniva in mente nient’altro che il rammarico per una partita giocata alla grande almeno per 75 minuti.
E, davvero, cosa vuoi chiedere di più ad una squadra che dà tutto, che mette in grande difficoltà i campioni del mondo e d’Europa, che prende pali e che spreca occasioni?
Vogliamo fustigare Santana sulla pubblica piazza per l’ennesimo inutile colpo di tacco o vogliamo invece dire che il Milan ha uomini tecnicamente straordinari, che il loro contropiede è da scuola del calcio, e che raramente in quarant’anni di partite ho visto uno come Pato?
Ha ragione Prandelli: si riusciremo a giocare sempre così, ne perderemo poche di partite, ma riusciremo a giocare sempre così?
La cosa peggiore della serata però non è stato il gol di Pato, ma i fischi di quegli idioti che si definiscono tifosi viola durante il minuto di raccoglimento per la morte della madre di Berlusconi: ci sono tanti modi per farsi riconoscere, loro hanno scelto il peggiore.

Ha ragione Prandelli: se giochiamo a viso aperto, se accettiamo orgogliosamente la sfida, perdiamo sicuro.
Perché loro sono più bravi tecnicamente, inutile stare a girarci intorno, e sanno preparare meglio queste partite che sono sfide da Champions.
Se invece giocheremo con un’umiltà straordinaria, se non smetteremo mai di correre, anche nei presunti periodi morti della partita, allora sì che abbiamo ottime possibilità di uscire indenni da questo crocevia.
Bisogna che Montolivo esca dal letargo, che Santana capisca che non siamo al campionato della “giorgina” (gran definizione coniata del mio compare Pestuggia e che i fiorentini comprendono benissimo) e che Mutu non si innervosisca troppo, perché é lui il nostro vero valore aggiunto.
Comunque sia, è una di quelle notti da calcio che mi piacciono moltissimo.

P.S. CHI STASERA FISCHIA O FA CASINO DURANTE IL MINUTO DI RACCOGLIMENTO PER LA MORTE DELLA MADRE DI BERLUSCONI E’ UN IMBECILLE: CERCHIAMO DI RICORDARCI CHE SIAMO FIORENTINI

Non capisco e non voglio capire: ma perché Corvino è così arrabbiato?
Non esistono proprio i presupposti per le incavolature a diluvio che piovono ad ogni sua conferenza stampa.
Corvino si arrabbia ogni volta con i giornalisti che non si presentano in sala stampa alle sue uscite.
Io sarei tra quelli, ma non mi risulta che faccia lui i piani di lavoro di Radio Blu e quindi mi vorrà perdonare se mando un giornalista invece di essere lì.
Poi tira in ballo Napoli (Mannini dal Brescia, pagato secondo lui un’esagerazione), la Roma a più riprese e la Juve, aggiungendo che non vuole assolutamente entrare nel lavoro degli altri: un modo davvero curioso per farlo.
Quindi il solito tormentone: la stampa non informa bene, non capisce il lavoro della società e quanta fatica debba fare lui a far quadrare i conti con soli 17 milioni netti di monte ingaggi.
Ce l’ha con Luca, Mario e Sandro, cioè quelli che fanno le domande e se andavo lì ce l’avrebbe avuta anche con David, ma perché?
Qui non esiste giornalista fiorentino che non riconosca a Corvino gran merito sulle fortune viola degli ultimi tre anni, ma è così scandaloso dire che forse l’ultima campagna acquisti non è stata così azzeccata se è vero che tre su cinque se ne sono andati a gennaio?
Non trovo invece niente da dire sulle ultime cessioni, perché si tratta di giocatori che non hanno convinto e che hanno (secondo me miracolosamente) portato in cassa un bel gruzzolo.
Io non riesco proprio ad arrabbiarmi con Corvino, anche se lui strapazza la stampa ad ogni intervento.
Continuerò con educazione a fargli delle domande e dare dei giudizi, partendo dal presupposto che il suo compito è molto più difficile del mio, ma forse proprio per questo esiste una certa differenza tra i nostri stipendi.

Io quasi quasi chiedo a Corvino se va a vendere gli spazi pubblicitari del Pentasport, perchè ne ho visti pochi di così bravi a piazzare pacchi e contropacchi.
Scusate, ma non riesco ad essere arrabbiato per la campagna acquisti (pochi) e cessioni (parecchie) invernale.
Pazienza ceduto a 4,5 milioni di euro è da manuale del rappresentante, così come riprendere i soldi spesi per Balzaretti.
Diciamocelo: non è stata una grande campagna estiva, però mi pare che saremmo stati più deboli se avessimo fatto giocare chi è partito.
Il problema semmai è nella comunicazione: tu fai una conferenza stampa a metà gennaio prendendotela con i giornalista e affermi sicuro che non succederà niente e nei dieci giorni successivi infili sei, dico sei, operazioni, due in entrata e quattro in uscita.
Siamo un po’ più corti nella rosa, ma gli unici da prendere veramente per i nostri parametri erano (forse) Comotto e certamente Simplicio e Zaccardo.
Come volevasi dimostrare Ufo se ne andrà e questo sarà un problema da risolvere da qui a giugno, perché abbiamo ben quattro centrali e pochi esterni, per giunta non di qualità straordinaria.
Sinceramente non me la sento di contestare Corvino perché ha venduto Pazienza, su cui nelle ultime 24 ore c’è stata un po’ di confusione, a tutti i livelli.
Per quello che ho capito, Prandelli ieri aveva detto di no alla sua cessione, poi lo ha mandato in campo da titolare, lui ha deluso, è stato sostituito e ha litigato col tecnico, passandogli davanti senza neanche salutarlo.
Lo avevo già scritto: qui ormai si sentono tutti dei fenomeni e se anche un ragazzo pacato come Pazienza decide di voler forzare la mano per giocare e/o essere venduto, allora vuol dire che siamo già un bel pezzo in là.

PROVO A RISPONDERE OGGI POMERIGGIO PRIMA DEL PENTASPORT, PROVO…

A me scoccia molto uscire in questo modo dalla Coppa Italia, contro una squadra inferiore sulla carta e pure sul campo.
In due partite hanno fatto quattro gol, di cui uno solo costruito, quello di Rocchi, mentre gli altri tre glieli abbiamo regalati.
Erano senza grinta nel momento decisivo della gara, quando andava chiuso l’incontro dopo il gol di Semioli.
Osvaldo continua a giocare come se gli altri non esistessero, Vieri è in caduta libera sul piano della condizione fisica, Montolivo è ancora dentro il tunnel, da cui (forse) sta uscendo Semioli.
Domenica sera è una partita che ci dirà davvero a che punto siamo della nostra corsa, però adesso niente allarmisimi, perché davvero non è il caso.

SICCOME IN MOLTI MI AVETE CHIESTO DI MERCATO, HO PREFERITO SCRIVERE UN NUOVO POST SULL’ARGOMENTO

Grande squadra quella di Radio Blu!
Come anticipato nel punto di mercato di ieri nel Pentasport, nella notte Corvino ha chiuso per Manuel da Costa (che nome impegnativo…), difensore portoghese e nazionale del PSV Eindhoven, alto 191 cm con 85 kg. di peso.
Di madre francese e padre portoghese, da Costa ha cominciato nel Nancy ed è stato acquistato a 4,5 milioni di Euro, con un ingaggio di 650.000 Euro a stagione, con un contratto credo di quattro anni.
Questa è quindi un’autentica corvinata, anche perché mi racconta Loreto da Milano che sul giocatore fossero arrivate Inter e Parma, pronte a prenderselo insieme in comproprietà.
Naturalmente non ho alcun merito nel dare in anteprima questa notizia, i meriti sono tutti della task force del mercato di Radio Blu (Biagiotti, Fabiani, Loreto, Russo) e al fatto di aver ingaggiato in esclusiva radiofonica toscana un autentico fuoriclasse come Gianluca Di Marzio.
Nell’ultima settimana abbiamo (hanno) dato in anticipo tre notizie: Do Prado al Mantova, l’ingaggio di Di Matteo e ieri da Costa.

Oggi la squadra l’ha trascinata lui, Giampaolo Pazzini, quello che secondo molti avremmo dovuto dare in prestito, quello che era troppo coccolato, quello che non aveva grinta.
Stiamo vincendo partite “sporche”, dove non giochiamo bene, o almeno non giochiamo come vorrebbe (credo) Prandelli.
Però vinciamo, spesso nei minuti finali, un altro ottimo segno di forza fisica e mentale.
Siccome qui c’è la sostanza, non starei troppo a sottilizzare e punterei diritto al quarto posto, forse pure il terzo, perché la Juve non è certo meglio di noi.
Qualcuno come Kuzmanovic e Montolivo è destinato a crescere, Santana può e deve fare meglio, Gamberini è da Nazionale.
E ora sotto con la Lazio perché vorrei tanto commentare un’altra finale di Coppa Italia.

CI SONO LE RISPOSTE

Devo essermi perso qualcosa negli ultimi mesi, anche se mi pare di aver visto tutte, ma proprio tutte le partite ufficiali della Fiorentina.
Ascolto Balzaretti a Radio Blu e a precisa domanda dell’ottimo Russo sento rispondere: “chiedete a Prandelli perché non ho giocato”.
Poi arriva il procuratore di Pazienza e fa capire che il suo assistito ha bisogno di più spazio e quindi è pronto a partire.
Sono un po’ in imbarazzo perché sia Balzaretti che Pazienza sono ottime persone, con il secondo che opera nel sociale con grande impegno, ma siccome il calcio non è un circolo del Rotary o dei Lions, dove sono importanti i rapporti sociali e le cene conviviali, si impone una considerazione.
Conta solo il campo, e qui purtroppo dobbiamo dire che Balzaretti ha piuttosto deluso, mentre Pazienza ha dato come sempre tutto, ma quel tutto lo colloca, temo irrimediabilmente, un gradino sotto quella che dovrebbe essere la soglia minima per aspirare al posto da titolare in una squadra ambiziosa come la Fiorentina.
Insomma, è giusto che ognuno cerchi di migliorare la propria posizione, ma un minimo di autocritica imporrebbe una maggiore riflessione quando si rivendicano i propri diritti.

Certo, alla fine a sentire i commenti, compresi i nostri, sembrava quasi che avessimo vinto e forse sarà stata la paura per un tracollo che alla metà del primo tempo non era poi così improbabile.
Vogliamo dire una volta per tutte che in questo momento della stagione Pazzini è più in forma di Vieri?
Poi magari ad Empoli giocherà di nuovo Bobone, ma non possiamo andare avanti per stereotipi e molto conta la stampa nazionale, tanto solerte a raccontarci la rinascita di Vieri da mistificare la realtà.
Un esempio?
Domanda a Prandelli subito dopo la gara alla Rai: “con questo gol Pazzini esce da una fase grigia…”
Ma se nell’ultima gara giocata aveva segnato una doppietta, dov’è il periodo grigio?
Per il resto, qualche segno di vitalità di Semioli, dopo un primo tempo inguardabile, l’ormai solito atteggiamento un po’ fuori dalle righe di Osvaldo e la scarsa ispirazione di Mutu.
Avremmo meritato il pareggio e possiamo tranquillamente passare il turno, però magari mercoledì sera sarebbe il caso di rimettere Frey in porta.

CI SONO LE RISPOSTE, A DOMANI

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