Mi rendo conto di spararla grossa, eppure sono convinto: se ci fosse stato Pazzini al centro dell’attacco della Nazionale, non sarebbe certo andato peggio di Toni.
E’ questo il pensiero in qualche modo rassicurante che ha un po’ alleviato il dispiacere per l’eliminazione azzurra, peraltro meritata.
Era sconfortante sentire il commento di Bagni (ma perché non rimettono Mazzola, anche se ilmigliore resta Capello), che cercava in tutti i modi di difendere il suo quasi concittadino.
Credetemi, non ho nulla di personale contro Toni, ma, accidenti, in 11 partite delle fasi finali tra Mondiale e Europei ha segnato solo 2 reti, tra l’altro inutili, e procurato un rigore.
Andate un po’ a vedervi le medie di Rossi, Baggio e Vieri e fate voi la differenza.
Sul piano fisico, un disastro e ha pure tolto la palla gol a Grosso.
Non dico certo che bisognasse portare agl Europei Pazzini o Gilardino, ma almeno provare Borriello quello sì, tanto peggio di Toni non poteva fare.
Se continua così, ho l’impressione che il Bayern tra dodici mesi avrà qualche mal di pancia a spendere 11 milioni di euro a stagione per il suo stipendio.
E veniamo agli imbecilli, cioè al centinaio di mancamentati mentali che a Milano hanno aggredito pochi tifosi spagnoli.
A meno che non ci siano state gite non annuciate di tifosi viola, andati in Lombardia per prendere il caldo laggiù, dovrebbe trattarsi di energumeni locali che sarebbe bene individuare e schedare, sempre che non scatti l’omertà.
Questi sono gli idioti per cui a volte ci si vergogna di essere italiani.

Non mi sforzo neanche più: ho preso una battuta di Tremonti che mi sembrava emi sembra molto efficace e l’ho riportata, sperando di trovare un grado di maturità maggiore.
Macché, è impossibile, c’è un clima da post guerra civile che atterrisce, mai che si riconosca le ragioni dell’altro.
No, si pensa sempre alla malafede, io, elettore di centrosinistra, provo a sforzarmi a non farlo, ma vedo che siamo in pochi, veramente in pochi a ragionare così.
Passiamo ad altro, di più divertente e di più calcistico.
Ieri sera ho rivisto a Sky per la prima volta il gol di Osvaldo alla Juve.
Sembrerà impossibile, ma si corre talmente tanto da non avere la possibilità di fermarsi un attimo per riassaporare sensazioni bellissime (e la storia della velocità vale anche a giustificazione per le mie mancate risposte).
Ho fatto una cosa da malato: ho alternato Croazia-Turchia a Juve-Fiorentina, di cui sapevo già tutto, io che non vado al cinema a vedere un film tratto da un libro che ho letto perché conosco già la trama…
Devo dire che il gol è molto più bello di quanto mi ricordassi, anche perché a Torino ero dalla parte opposta e quindi ho visto il cross di Papa Waigo e poi la palla dentro.
Bello, bellissimo e mi faceva ridere pensare che in tanti telefonini la suoneria è il mio urlo su quell’azione di cui non ricordavo la dinamica.
E sono andato a dormire soddisfatto, saltando pure i supplementari.

Ormai sapete che non ho proprio una gran passione verso Forza Italia, ma il ministro Giulio Tremonti mi è sempre rimasto istintivamente simpatico, ritenendolo nettamente al di sopra della media dei politici italiani.
D’altra parte mi ero ripromesso di non avere alcun pregiudizio verso questo Governo, che almeno sta provando a decidere, e devo dire che la battuta del Ministro del Tesoro sembra quel “qualcosa di sinistra” urlato da Nanni Moretti dvanti a D’Alema che parlava in televisione.
Per chi se la fosse persa, la battuta era rivolta ai Moratti che protestavano per il rincaro delle tasse a carico dei petrolieri.
“Vorrà dire che pagheranno un po’ meno Mourinho”, ha risposto Tremonti a Moratti ed io, sinceramente, la trovo una battuta splendida.

P.S. Salto un giro e rispondo da questo post in poi, sorry…

Ma perché ne fate una questione politica? A me pare che la risposta sia splendida e metta in risalto le contraddizioni di una famiglia che ha stravolto il calcio con i milioni di euro buttati via.
Non ho detto che la politica di Tremonti è perfetta, o qualcosa del genere, sarà il tempo a darci la misura del suo lavoro e di quello del governo Berlusconi.
Cerchiamo di essere un po’ più sereni, per favore

Sono molto soddisfatto del passaggio del turno dell’Italia.
Le perplessità su Donadoni rimangono tutte, ma di fronte ad una Francia inguardabile e a una Romania che non ha fatto veramente niente, meritiamo davvero di passare il turno.
Gli Europei di Mutu, diciamocelo, sono stati una delusione e non contribuiscono certo ad aumentare il suo valore sul mercato e d io sono contento, così nessuno viene ad offrire 25 milioni e lui rimane a Firenze.
Tornando agli Europei, a me facevano più paura gli azzurri che il presunto biscotto olandese e penso che stasera sia stata scritta una bella pagina di calcio.
Chissà se qualche anti italiano viola si è convertito all’ultimo momento, davvero non riesco a capire come si possa essere così autolesionisti: la Fiorentina viene prima di tutto (ovviamente nel calcio, perché nella vita ci sono ben altre priorità), ma poi c’è il senso di appartenenza ad una Nazione.
Il migliore? Scoccia dirlo, ma è stato Cassano, che continuo a trovare insopportabile, però non ha sbagliato un pallone.

UNA PICCOLA AGGIUNTA ED UNA PROMESSA.
L’AGGIUNTA RIGUARDA DE ROSSI: IERI SERA A CALDO SONO STATO TROPPO PRECIPITOSO, LUI E’ STATO IL MIGLIORE, MA CASSANO SECONDO ME HA GIOCATO ALLA GRANDE
LA PROMESSA E’ CHE DOMANI RISPONDO A TUTTI
SU MUTU, GRANDE MOSSA DISTENSIVA DI ADV, GUARDIAMO ADESSO COSA INVENTANO MOGGI E ADRIAN

Vi ricordate la storia dell’arbitro di colore insultato da qualche genitore, uno in particolare, dello Scandicci al termine di una partita di ragazzini classe 1995?
Fu mia figlia, che assisteva alla partita, a raccontarmi dell’episodio.
Una volta verificato il fatto, lo scrissi nel blog, un paio di giornali ripresero la notizia e su questo spazio scoppiò un mezzo finimondo.
Mi accusarono un po’ di tutto, specialmente quel genitore che doveva avere le idee un po’ confuse, ed io mi misi a disposizione per una serata di incontro proprio a Scandicci (tra l’altro la società venne multata, segno che era tutto vero).
Ebbene, ieri sera ho lasciato gli Europei televisivi e, invitato dal PD, sono andato a moderare un dibattito incentrato sul tema delle scuole calcio come possibili cattivi esempi.
Dei genitori contestatori sul blog neanche l’ombra e questo mi ha molto deluso: facile offendere protetti da una tastiera, molto più difficile il dialogo, il confronto.
Poca gente, a dire il vero, ma certo non si parlava di Mutu o dell’arrivo di Vargas.
E però ho sentito qualcosa di positivo e lo capivo dall’attenzione con cui da sotto il piccolo palco preferivano seguire i vari interventi piuttosto che Germania-Austria, in onda contemporaneamente.
C’erano soprattutto i due rappresentanti fiorentini più importanti degli arbitri, Tepsich e Petrioli, e da loro sono uscite le cose più interessanti.
Per una rivoluzione culturale, che eviti le degenerazioni genitoriali con annesse contestazioni verso arbitro, avversari, allenatore che non fa giocare il pargolo, serve gettare questi piccoli semi.
E se poi non si disperdono del tutto nel vento, tanto meglio.

La scelta di fare capitano Montolivo è molto suggestiva, non fosse altro per la tradizione del ruolo e della posizione.
E meno male che non avrà la maglia numero, 10 perché altrimenti sarebbe stato come giocare con uno splendido fantasma ad inseguirlo per tutta la stagione.
Il ragazzo si deve essere un po’ stufato a sentir dire che era troppo buono e così nei mesi scorsi ha tirato fuori una grinta che per ora è, come dire, un po’ introspettiva e che dalla prossima annata diventerà certamente più visibile anche esteriormente.
La nuova responsabilità lo aiuterà in questo, e quindi l’idea di Prandelli è ottima.
L’unico dispiacere è per Donadel, oltre che per Jorgensen e Dainelli, che però non sono meno certi del posto da titolare.
Ho sempre considerato Donadel molto più maturo dei suoi anni, fin da quando neanche ventiduenne è arrivato a Firenze.
Sarebbe stato un grande capitano, alla Dunga, tanto per capirci.

Vista la massa dei post davvero incredibile per un giorno di quasi festa e di metà giugno, e visto che i temi sono più o meno gli stessi, provo a replicare a mia volta con un post.
Capitolo provincialismo. Lungi da me voler essere offensivo, il mio intento è solo quello di uscire da quel cono d’ombra che è stato il nostro passato che conosco almeno quanto voi, perchè il senso di spaccatura tra vecchia e nuova Fiorentina si è forse definitivamente saldato al gol alla Juve di Osvaldo.
Questo per dire quanto mi sia rimasto dentro l’assurdo fallimento viola e quindi la disparità di trattamento tra noi e gli altri.
E’ da provinciale pure considerare Fiorentina-Juve la partita più importante dell’anno ed io lo faccio da sempre, ma tifare contro l’Italia mi pare proprio un esercizio sterile.
Capitolo fischi e cori anti Fiorentina. Io non li ho sentiti, ma certamente ci saranno stati una cinquantina di imbecilli che si sono adoperati per creare casino. E noi vogliamo dare solo soddisfazione? Ma per piacere…
Comunque sia, vedo che qui una larga fetta degli utenti è contro l’Italia del calcio e ne prendo atto con rammarico, non cambiando però di una virgola il mio pensiero.

Proprio non riesco ad arrivarci, sarà una mia mancanza: come si fa a tifare contro l’Italia, magari martedì per la Francia, una delle nazioni storicamente più combattute a livello sportivo?
Io provo al massimo una simpatia per la Spagna per ragioni di affinità, li considero davvero i nostri cugini, oppure per la Danimarca, per una questione personale, cioè un indimenticabile viaggio nel 1980.
Ma godere se l’Italia, come è molto probabile, verrà buttata fuori dall’Europeo è assurdo.
Scusate, ma non vi girano le scatole quando siete all’estero e sentite tirare fuori i classici stereotipi dell’italiano: mafia, mandolino, spaghetti, inaffidabilità?
A me moltissimo e poi negli altri sport che fate: tifate per la Russia nel basket, Cuba nella pallavolo, contro la Trillini e la Vezzali nella schema, contro Bettini nel ciclismo?
No, ragazzi miei, datevi davvero una regolata, non è che se l’Italia perde ci restituiscono la vecchia Fiorentina pre-fallimento o il tiro di Carnevale il 6 giugno del 1993 entra dentro.
Quella è storia, molto amara e da cui siamo usciti penalizzati come pochissimi altri e il vostro atteggiamento sa proprio di autolesionistico provincialismo.

Dopo due anni e mezzo di blog mi sono arrogato un diritto, il diritto di cancellare i post che ritengo inutilmente offensivi e che puntano solo a vedere se mi arrabbio.
E’ stata una decisione molto sofferta, ma credo di avere già dato, nel senso che con molti che razzolavano da queste parti solo per il gusto di insultare me o altri frequentatori del nostro spazio (ed i secondi vi assicuro che sono più dei primi) mi sono azzuffato abbastanza.
Mi vengono in mente tutti quelli che giusto un anno fa volevano rivoluzionare l’universo radiofonico e che mi avevano eletto a capro espiatorio per la dipartita del loro eroe, cosa tra l’altro a cui ero totalmente estraneo.
Per un mese mi hanno tormentato con i loro post offensivi e io, bischero, a provare a rispondere per imbastre un dialogo impossibile com gente che non stava neanche ad ascoltare: chissà che fine hanno fatto…
E’ chiaro che la mia è una scelta opinabile e vagamente liberticida, ma davvero non si poteva più andare avanti.
Qualcuno poi è sparito del tutto perché aveva oltrepassato ogni limite e così, anche nei rari casi in cui scriveva cose normali, è stato cassato.
Spero che tutto questo contribuisca al ritorno di alcuni cari e vecchi compagni di viaggio, che mi auguro ci siano sempre anche se non scrivono.
Da oggi poi torno a rispondere: credo che la super produzione di Radio Blu nell’ultimo mese vi abbia fatto capire l’intensità degli impegni.
E per stasera io tifo per l’Italia.

DOPO LA PARTITA DELL’ITALIA, LE RISPOSTE!

Applaudiamo il ritorno a casa del figliol prodigo e facciamo finta di esserci tutti sbagliati o di aver capito male.
Moggi non ha mai chiesto aumenti, Mutu è contento di rimanere a Firenze e magari la colpa è dei giornalisti, nostra di Radio Blu in particolare perché da cinque giorni stiamo facendo la cronaca sul posto delle vicende viola con il diretto interessato.
Sono sinceramente contento così, perché se veramente finisce tutto in una bolla di sapone la Fiorentina non ha il problema di sostituire una dei più grandi giocatori europei.
Il migliore, lo ribadisco, della Fiorentina.
Cerchiamo di dimenticarci in fretta di questa settimana e ricominciamo da dove eravamo rimasti la scorsa settimana: ma Vargas quando firma?

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