Proprio non riesco ad arrivarci, sarà una mia mancanza: come si fa a tifare contro l’Italia, magari martedì per la Francia, una delle nazioni storicamente più combattute a livello sportivo?
Io provo al massimo una simpatia per la Spagna per ragioni di affinità, li considero davvero i nostri cugini, oppure per la Danimarca, per una questione personale, cioè un indimenticabile viaggio nel 1980.
Ma godere se l’Italia, come è molto probabile, verrà buttata fuori dall’Europeo è assurdo.
Scusate, ma non vi girano le scatole quando siete all’estero e sentite tirare fuori i classici stereotipi dell’italiano: mafia, mandolino, spaghetti, inaffidabilità?
A me moltissimo e poi negli altri sport che fate: tifate per la Russia nel basket, Cuba nella pallavolo, contro la Trillini e la Vezzali nella schema, contro Bettini nel ciclismo?
No, ragazzi miei, datevi davvero una regolata, non è che se l’Italia perde ci restituiscono la vecchia Fiorentina pre-fallimento o il tiro di Carnevale il 6 giugno del 1993 entra dentro.
Quella è storia, molto amara e da cui siamo usciti penalizzati come pochissimi altri e il vostro atteggiamento sa proprio di autolesionistico provincialismo.