Come volevamo e nel modo che volevamo.
In attesa che se ne riappropri completamente Andrea Della Valle, intanto la Fiorentina ce la siamo ripresa noi.
Una partita quasi perfetta, eppure decisa ancora una olta da Frey: non avesse compiuto quella prodezza dopo neanche due minuti, non so proprio come sarebbe andata a finire.
Adesso Mutu dovrà davvero lottare per riprendersi il posto, una situazione affascinante tecnicamente, che Prandelli dovrà gestire al meglio e con delicatezza.
Straordinario per me Donadel, anche per come ha saputo risalire la corrente, al contrario di altri giovanotti con poca voglia di lottare e soffrire (ogni riferimento a Kuz è puramente voluto).
Infine, mezione speciale per il proemio bollitura.
Stavolta lo vinco io per quel “Pazzini” urlato due i due “Gilardino”, chissà cosa mi è passato per la testa, forse era una rivincita inconscia per i tanti gol che Giampaolo ha segnato con la maglia “sbagliata”

Non riesco ad appassionarmi alla partita a scacchi tra Renzi e i Della Valle, anche se riconosco al sindaco di Firenze una vitalità ed una capacità oratoria che non ho mai visto in un ragazzo di 34 anni.
Eh sì, perché Renzi è più giovane di molti giornalisti e di tanti giovani che ancora purtroppo sono alla ricerca di un impiego fisso.
Quindi è vero, come diceva Cioni, che molto lo aveva sottovalutato, che è ancora un ragazzo, ma intanto ha rimandato alla grande la palla di là e giovedì vediamo come la giocheranno i Della Valle.
Intanto però ci sarebbe questa “partitina” con la Sampdoria da cui io mi aspetto molto sul piano caratteriale.
Ci vuole insomma la reazione, anche se l’ambiente mi sembra molto distratto un po’ da tutto.
Jovetic va fatto giocare, magari sulla sinistra, rischiando un po’, sul resto non ho idee precise, decida Prandelli anche se mi sembra che non ci sia molto da pescare per eventuali cambi rispetto a Roma.

Si può perdere in tanti modi, la Fiorentina ha scelto quello peggiore.
Senza lottare, adeguandosi al ritmo anni ottanta della Roma, che però è molto più forte tecnicamente.
Non ho ancora capito se sia stato un problema di testa o di gambe, comunque sia si è trattato di un black-out ingiustificato ed ingiustificabile.
Ha combattuto solo Comotto, e poi Jorgensen e Donadel, gli altri sono stati in alcuni momenti irritanti, specialmente Marchionni, Santana, Montolivo e Zanetti.
Fa male uscire umiliati così contro una Roma tra le più deboli che abbia mai visto in 28 anni di Olimpico.
Meno male che dopodomani si gioca, qui ci vuole il colpo di reni.
O di frusta, nello spogliatoio, da parte di Prandelli.

Me lo ricordo bene cosa avvenne quando nel giugno del 1984 morì improvvisamente a Padova Enrico Berlinguer.
Tra i tanti uomini politici che si presentarono a Botteghe Oscure per rendere omaggio ad una figura unica e carismatica spuntò all’improvviso in assoluta solitudine Giorgio Almirante.
Ex ragazzo di Salò, ex repubblichino, fondatore del MSI, acerrimo avversario dei comunisti, eppure capace di un gesto nobile, che nella sua atipicità non sembrò neanche clamoroso.
Perché gli altri erano, appunto, “solo” degli avversari e non dei nemici.
Si puntava a vincere e a confutare le tersi avverse, non all’annientamento di chi non era dalla tua parte.
Ed ecco invece il fior da fiore degli ultimi due giorni di questi fenomeni a cui abbiamo delegato la nostra vita pubblica.
Antonio Di Pietro: “Silvio Berlusconi farà la fine di Saddam Hussein”.
Renato Brunetta: “La sinistra vada a morire ammazzata”.
Penosi, semplicemente penosi.
Sono purtroppo lo specchio del degrado in cui stiamo vivendo e che per vicende personali ho toccato per mano ultimamente pure nel mio microcosmo.
Un mondo dove contano solo i soldi, il sesso, il potere, il pettegolezzo, senza uno straccio di senso etico, di attenzione per gli altri.
Annientate, demolite, spendete più di quanto guadagnate, rubate, qualcosa resterà.
E sono solo macerie, che vi frega?
L’importante è che l’altro, il nemico, sia morto.

A me ragazzi dispiace, ma un’idea precisa su quello che succederà nella prossima settimana non ce l’ho proprio.
Per questo non mi esprimo e non faccio previsioni precise, perché preferisco tacere piuttosto che esprimere sciocchezze.
Dubito che mercoledì sera contro la Sampdoria ci sia una clamorosa mozione di affetti verso i Della Valle, perché almeno questo l’ho percepito a “Viola nel cuore”.
I tifosi non sono condizionabili e vogliono certamente bene alla famiglia proprietaria della Fiorentina, la stragrande maggioranza considera Andrea il miglior presidente possibile, ma il loro non è un amore travolgente, questo è corretto dirlo.
Le mie sensazioni (attenzione: sensazioni…) sono che lunedì Matteo Renzi darà delle indicazioni sulla disponibilità a costruire la cittadella viola e su quella che potrebbe essere l’area, ma poi si fermerà lì.
Poi toccherà ai Della Valle e lì ogni ipotesi è oggi possibile. tranne quella della vendita della Fiorentina.
Leggo che qualcuno si è lamentato per alcune uscite nel Pentasport di stasera durante il filo diretto e allora sarà bene precisare che:
1 – tutti i nostri opinionisti, compresa ovviamente Manuela Righini che ha ben diciotto anni di anzianità nel Penta, dicono quello che vogliono, senza che nessuno si sogni di censurare.
2 – La stessa cosa vale per i tifosi. Se chiama uno e dice che quella dei Della Valle è, secondo lui, una semplice speculazione, dovremmo togliergli la parola? Io non la penso come l’ascoltatore, ma non siamo in dittatura.
Da lunedì faremo ancora di più i cronisti, dando notizie e raccogliendo opinioni.
E scusate se non rispondo quasi più, ma sono giorni frenetici.

Mi pare che la Roma di Ranieri non sia così diversa da quella di Spalletti, che arrancava soprattutto sul piano fisico.
Se noi abbiamo i nostri problemi, col CDA straordinario e la rosa corta, loro stanno molto, ma molto peggio e ora comincia a bubare pure Totti, che vorrebbe il prima possibile la firma sul contratto da 5 milioni di euro netti l’anno, cioè fino a quando non sarà trentottenne.
La sconfitta di Basilea non ci aiuta anche se ho l’impressione che affrontino l’Uefa con una certa sufficienza e ci tengano molto poco in assoluto.
Bisogna quindi in tutti i modi fare risultato all’Olimpico ed io, che in ventinove anni di trasferte lì ho visto solo una vittoria, mi accontenterei di un bel pareggio, che ci tenga nei piani alti della classifica.
Ci saranno probabilmente un po’ di cambi in formazione rispetto a Lione, anche perché poi c’è la Samp, ma non tocchrei la coppia difensiva centrale, che sta andando bene, meglio certamente di quanto si pensasse due mesi fa.

In questo gioco, si sa, c’è pure l’arbitro.
Purtroppo.
Almeno per noi ieri sera, perché campagna acquisti o no è chiaro che in undici sarebbe andata in in altro modo.
Non so nel risultato, ma sul piano del gioco avremmo visto certamente un’altra Fiorentina nel secondo tempo.
La squadra stava andando benissimo e alla fine Lione è ancora molto amara.
Temo che questa sia una sconfitta pesantissima per il secondo posto nel girone, poi ci si può pure illudere che anche il Liverpool sia in corsa, ma non è così .
Non ho capito il perché in Coppa continui a giocare Gobbi invece di Pasqual e mi pare che Marchionni si sia eclissato dopo la convocazione in Nazionale.
Ma il resto della squadra ha funzionato molto bene, soprattutto quelli che preoccupavano di più: Dainelli, Donadel e pure Comotto.
A me è piaciuto anche Montolivo e invito coloro che non sono d’accordo a rivedersi la partita con attenzione, perché il Montolivo dei primi tempi, bello a vedersi e discontinuo, ce lo dobbiamo scordare.
Ora è uno dei due mediani, e così si esprime.
Col Liverpool può darsi che giochi Castillo, nel qual caso tutti (a cominciare da me) dovremo avere pazienza.

Blog come luogo di confessione?
E sia, quindi vi racconto una cosa che farà sobbalzare chi conosce un po’ le cose del nostro cortile giornalistico (ma non conosce me…).
Ieri pomeriggio la migliore domanda della doppia conferenza stampa Puel/Prandelli l’ha fatta Mario Tenerani, quando ha chiesto al francese come si comporterebbe ogg in un’occasione analoga a quella dell’anno scorso con Zauri a terra.
Giuro che ci stavo pensando anch’io e stavo valutando se fosse o meno il caso di porre un quesito del genere.
La risposta stizzita data da Puel mi ha confermato che era un’ottima domanda e che Tenerani è davvero uno dei pochissimi, tra quelli che non ci sono, che potrebbe far parte della Nazionale di Radio Blu.
Qui c’è una pioggia continua, uggiosa quasi quanto la voglia di grandezza dei francesi, che si sentono molto superiori alla “povera” Fiorentina, peraltro snobbata perfino in Italia.
Mi dicono che nei notiziari nazionali si parla solo di Milan, Inter e Juve, come se noi partecipassimo ad un’altra competizione.
E’ la solita storia e quindi conviene non arrabbiarsi troppo, anche quando faranno l’elenco delle partite che la Rai farà vedere gratis (gratis per modo di dire, visto che paghiamo più o meno tutti il canone).
Credo che alla fine Mutu partirà dalla panchina e ho paura soprattutto per la loro fascia sinistra, ma la rabbia che ho visto in Prandelli e Montolivo, sì anche in Montolivo, è beneaugurante.

P.S.
Mi spiace, ma a causa anche del comunicato della Fiorentina mi è impossibile rispondere alle domande, mi spiace, sto trottando e preparandomi per la radiocronaca

Per me i Della Valle sono quanto di meglio ci potesse capitare e a chi dice che speculano sulla Fiorentina rispondo che dovrebbero trovare loro una famiglia che spende 110 milioni di euro in sette anni.
Dice: ok, ma ora la società vale molto di più.
Può darsi, ma intanto trovatemi qualcuno che la compra e poi magari ci garantisce il livello degli ultimi quattro anni.
Ma detto questo io sono entrato nella fase di nausea quando sento parlare di Gualdo Tadino o della neve spalata a Gubbio.
Basta!
Sarà perché ieri allo stadio ragionavo sul fatto che ho vissuto dal vivo più della metà dei 78 anni del Franchi, ma veramente non se ne può più della retorica secondo la quale senza i Della Valle noi torniamo diritti in C2.
Ragazzi, ma noi in C2 ci siamo finiti una volta in 83 anni di vita e nel modo che tutti sappiamo e che ancora grida vendetta.
E giusto dodici mesi prima della C2 eravamo a giocarci la Supercoppa contro la Roma all’Olimpico e abbiamo poi superato due turni in Uefa.
Io mi ricordo bene come nel 1978 (ero allo stadio già a mezzogiorno per Fiorentina-Genoa che si giocava alle quattro) ci sembrasse una tragedia finire in B.
Evidentemente avevamo i nostri quarti di nobiltà con Melloni presidente e con Zagano unico acquisto estivo (anche se arrivò, lo so bene, nell’estate 1979).
Quello che voglio dire è che a Firenze il calcio non finirebbe con i Della Valle.
Certo, si starebbe peggio, probabilmente molto peggio, ma in C2 non ci torneremmo di sicuro, e neanche in C1.
Quanto alla B, ci siamo finiti solo due (2!!) volte nel dopoguerra e sempre per sciagurate scelte aziendali, quindi per più di cinquantacinque anni siamo stati in serie A e ci siamo spesso stati più che dignitosamente.
Perché non saremo Milano, Roma o la Torino bianconera, ma non siamo nemmeno l’Ascoli, il Catania o l’Atalanta.
Abbiamo una storia dietro di noi, una bella storia, fatta più di campioni che di vittorie.
E abbiamo un grande cuore, che ci permette di sopportare molto, certamente più di quanto sopporterebbero altre tifoserie.
Ricordiamoci di queste cose ogni tanto.

Raramente ho visto un gol della Fiorentina così bello come quello di Gilardino.
Stupendo e pure utilissimo, che ci permette di archiviare il migliore inizio di stagione della gestione Prandelli, perché così eravamo partiti solo nel 200/06, ma non avevamo certo la preoccupazione di arrivare a giocare la Champions.
E’ il bello del calcio: siamo più o meno tutti perplessi sulla consistenza della rosa (della rosa, attenzione, non della squadra) ed invece partiamo alla grande.
Può darsi che stia funzionando la sindrome del fortino assediato, che cioè gli attuali giocatori viola vogliano dimostrare di essere molto più forti di quanto noi immaginiamo.
Comunque sia, io sono molto soddisfatto e mi godo un successo assolutamente meritato perché il Cagliari non ha fatto niente per essere pericoloso.
Adesso concentriamoci sul Lione.

« Pagina precedentePagina successiva »