Serata particolare a trecento metri da casa mia, quelli che percorro con maggior fatica perché sono i primi la mattina alle 5.30, quando combatto la mia battaglia quotidiana per una forma appena accettabile.
Nella pubblica piazza di Grassina andrà infatti in scena un talk-show sulla Fiorentina a cui non potevo sottrarmi.
Per l’occasione verrà pure quasi tutta la famiglia (Valentina è data in forte dubbio), ma soprattutto ci saranno i protagonisti della trasmissione culto tra i tifosi, “Viola nel cuore”: Vonci, Brazzini e Vuturo, che giocheranno con un fuoriclasse come Mario Ciuffi e un classico regista come Saverio Pestuggia.
Non ci sono schemi e faremo quello che ci detterà l’istinto, sicuramente ci divertiremo.
Si parte alle 21.30 e se venite, l’ingresso è ovviamente libero, mi farà molto piacere.

Mi piace molto il Gilardino giocatore, mi sono piaciute pochissimo le sue dichiarazioni di oggi in occasione della presentazione del suo sito.
Quel voler ridiscutere con una certa fretta del suo contratto significa una sola cosa: una richiesta di aumento e/o un allungamento del suo rapporto, magari tutte e due le cose.
Mi risulta che Gilardino sia con Frey il giocatore più pagato della Fiorentina con 2 milioni abbondanti di euro l’anno netti, un contratto liberamente sottoscritto per cinque stagioni nel 2008, quando lui ha puntato sui viola per un suo rilancio.
Ma anche i viola hanno puntato su di lui facendo fuori Pazzini, ed era giusto così in quel momento.
Non mi sono piaciute le sue parole e mi è piaciuto ancora meno il momento: cercare di mettere adesso all’angolo i Della Valle e Corvino è un po’ mediaticamente come sparare sulla Croce Rossa, senza contare che Gilardino viene dalla sua stagione peggiore forse in assoluto della carriera, anche se non del tutto per colpa sua.
Non si può affrontare un problema del genere in estate, a meno che non arrivi davvero un’offerta da 18 milioni, una cifra che è perlomeno pretestuoso mettere in relazione ad un nuovo ingaggio più alto.
La Fiorentina è immersa nel suo assordante silenzio, ma sta lavorando per cercare di costruire una squadra competitiva ed io aspetteri l’inizio del campionato per dare un giudizio definitivo.
Fare pressioni ora vuol dire fregarsene di tutto questo, a due anni dalla conclusione del rapporto, quando ci sarebbe tutto il tempo per parlarne con calma.
Ed io tra Gilardino, di cui comunque non farei mai a meno, e la Fiorentina non ho dubbi da quale parte stare.

P.S. SUI POST PRECEDENTI RELATIVI AI CONDUTTORI MILIONARI DI SINISTRA CHE INCASSANO E STREPITANO SE NON VIENE RINNOVATO IL CONTRATTO ABBIAMO UN AGGIORNAMENTO: UNA STRAZIANTE LETTERA DI MEZZA PAGINA DI SERENA DANDINI AL CORRIERE DELLA SERA COSI’ INTITOLATA “NESSUNO SA DIRMI SE CE LA FARO'”.
IO HO PIANTO, E VOI?

Che tristezza alcune reazioni sul post legato ai vergognosi lamenti delle star televisive.
Quasi tutte le contestazioni partivano da un assunto che mi veniva attribuito e che invece non c’era assolutamente sul post: io non criticavo le trasmissioni di Santoro/Fazio/Floris e compagnia cantante.
Anzi, vi dirò di più: sono tra le poche che vedo in televisione e il loro valore corrisponde esattamente a quello che riescono a produrre in termini di ascolti e di entrate pubblicitarie.
Ergo: guadagnano quello che decide il mercato, ne’ più ne’ meno.
Le mie considerazioni riguardavano tutte le pressioni esercitate per rinnovare i contratti (vedi lettera strappalacrime di Fazio su Repubblica) e l’abnorme spazio dedicato dai giornali “liberi” a Santoro, che si era intascato una buonuscita di 2,5 milioni di euro, e che NON aveva firmato con la 7.
Mi accorgo amaramente che la propensione al dialogo da parte di alcuni proprio non esiste.
C’è chi mi ha dato del cerchiobottista, chi ha tirato fuori la solita bischerata che dovrei parlare solo di calcio (e certo, nel cervello ho un solo neurone, fatto a forma di pallone…), uno ha addirittura detto che non dovevo permettermi di nominare Socci (che avevo segnalato insieme ad altri di destra tra i flop televisivi, come esempio di come certi programmi riescano molto meglio alla sinistra).
Leggendo i vari attacchi, non molti per l averità, diciamo un 20% rispetto agli oltre 100 post, mi sono prima arrabbiato e poi sono caduto nella delusione perché ho capito che manca davvero la voglia di ascoltare la controparte.
Siete incattiviti, amici miei, imbevuti di pregiudizi e preconcetti, permeati di un odio politico viscerale che se dovesse espandersi non ci porterà, ve lo assicuro, molto lontano.

Ai giocatori della Fiorentina sarà quasi sembrato di tornare a scuola: in vacanza dal 25 maggio al 12 luglio, quando si ritroveranno per le visite mediche.
Non ho sinceramente capito il perché di questo stacco così anomalo, visto che di solito i calciatori hanno diritto ad un mese di stop, che sinceramente mi pare più che sufficiente.
Non mi è sembrata così stressante l’ultima stagione viola e nell’ultimo mese c’è voluto un ottimo Mihajlovic per evitare lo sbraco mentale e totale, perché buona parte della truppa dava l’impressione di essere già con la testa al mare.
Si potrebbe obiettare che la rosa non è ancora definita, ma è un ragionamento che convince poco, perché ormai siamo abituati alle partenze e agli arrivi dai ritiri.
Con sette settimane di ferie credo invece che la Fiorentina avrà battuto tutte le altre squadre della serie A, però può darsi che vada bene così.

Non sopporto più Santoro.
Lo dichiaro brutalmente, pur apprezzandone le doti giornalistiche, ma non reggo più la sua vocazione al martirio innaffiata da liquidazioni milionarie (in euro) che gli sono state corrisposte non ricordo nemmeno più quante volte, e comunque ad ogni burrascosa interruzione di rapporto.
Il fatto è che quelli di destra non sanno fare la televisione (penso a Socci, Sgarbi, Paragone, anche l’ultimo Ferrara) e quelli di sinistra sì (Fazio, Lerner, Floris, appunto Santoro).
Detto questo, non è possibile assistere alle manfrine che vanno in scena ad ogni loro rinnovo di contratto, ovviamente a molti zeri.
In questo apprezzo molto Grillo, che non ha rapporti con nessuno e che i soldi li fa con i suoi spettacoli, rischiando quindi in proprio.
Giustifico solo la Gabbanelli (bravissima), che fa bene a chiedere la protezione legale dalla Rai per i suoi programmi di inchiesta, ma gli altri e le altre non hanno proprio niente dei perseguitati.
Prendiamo Fazio, che nel 2001 prese una vagonata di miliardi per NON lavorare a Telemontecarlo, futura 7 e poi come se niente fosse è tornato alla Rai e per due giorni alla settimana parla di libri e cd con gli amici e con gli amici degli amici.
O l’Annunziata, già presidente della Rai, che occupa pagine di giornali perché ora se ne va dai Rai3: ma chi se ne frega?
Ha già collaborazioni straordinarie, qualcuno la imbarcherà certamente.
Tutti e tutte sono vittime del sistema quando è in pericolo il proprio contratto, si usa il termine “cacciati”, quando invece è solo la fine di un contratto milionario a cui per scelta aziendale (si possono ancora fare le scelte aziendali?) non è stato dato seguito.
Quanti miliardi in lire ha preso Celentano negli ultimi venti anni dalla Rai?
E ora denuncia che lo “tengono fermo”!
Ma hai quasi 73 anni, hai sempre fatto quello che hai voluto, combinando pure notevoli casini (ricordate la storia del referendum sulla caccia?), vorrai fare posto ad altri?
E invece no: occupazione di trasmissioni per farlo tornare e poi da settimane lenzuolate su Santoro, che dopo aver firmato una separazione consensuale con la Rai da 2milioni e mezzo di euro spara sulla 7 perché non l’ha preso, e Mentana (che considero un genio della televisione) che via etere vuole sapere il perché.
Ma girate un po’ nelle redazioni delle radio, delle televisioni locali, cari baroni e mandarini di questa professione, guardate un po’ come corrono o spesso si inceppano i modesti emolumenti di tanti padri e madri di famiglia.
Oppure fate un salto nei giornali, parlate con i precari, ma non solo con loro, per rendervi conto di quanto sia difficile arrivare ad avere uno stipendio decente di 1000/1300 euro al mese e vergognatevi di tutto quello che dite e scrivete quando vi prende la fottuta paura che non venga rinnovato il vostro contratto a molti zeri (qualche settimana fa c’era su Repubblica una lettera strappalacrime di quel gran furbone di Fabio Fazio che accusava la Rai di non volerlo fare più lavorare).
Quando si capirà che a parte pochissime eccezioni sono loro, queste star così fragili e così strapagate, a dover ringraziare il mezzo che li ha fatti diventare famosi e non viceversa?
Chiudo questa mia personale “avvelenata” con un’annotazione molto immodesta e molto personale: sono da sette mesi il direttore di una radio a diffusione nazionale che sta andando benissimo, ha un ascolto quotidiano superiore al mezzo milione di persone, ma che è pubblicitariamente penalizzata dall’assurda mancanza di diffusione dei dati Audiradio perché i santoni dei grandi gruppi radiofonici da otto mesi si stanno scannando tra loro.
Non soffro quindi assolutamente di invidia verso questa florida Spa del pensiero progressista, non farei a cambio con nessuno e vi farei leggere le decine di lettere che mi arrivano ogni mese via mail per chiedere di collaborare con Radio Sportiva.
Ci sono delle assolute eccellenze, ex ragazzi di 30/35 anni con esperienze assortite che non sanno dove andare a sbattere la testa e che sarebbero disposti a tutto pur di fare qualcosa con noi.
Di questo bisognerebbe preoccuparci, altro che “del conflitto di interessi per non farmi lavorare” come ha datto San-martire-Santoro.
Fermo restando che il conflitto di interesse esiste e che prima usciamo dalla palude berlusconiana e meglio è per tutti, anche e soprattutto per chi è di destra.

Nessuno ha fatto notare la totale dispersione viola estiva.
Riepilogo gli ultimi tre anni: nel 2008 si giocò Fiorentina-Barcellona, si onorò in una splendida cornice la memoria di Artemio Franchi e venne presentato il progetto della Fondazione con Platini, il presidente Uefa, a fare da testimonial.
Nel 2009 ci fu un notevole calo di interesse, soprattutto per via dell’avversario, il Paris Saint Germain, che proprio non accendeva la passione calcististica e lo spettacolo in campo e sugli spalti fu abbastanza triste.
Nel 2010 del Memorial Franchi si sono perse le tracce, ma in compenso venne lanciata l’estate viola, con tanto di show di Pantaleo Corvino, interessante per i tifosi e condotto alla grande da Gianfranco Monti.
Seguì pochi giorni dopo la presentazione sul palco di una Fiorentina liofilizzata (quattro giocatori e Mihajlovic, se ricordo bene) e comunque desiderosa di uscire allo scoperto.
E nel 2011? Niente di niente.
L’estate viola si è sciolta col caldo e ancora non si sa se, quando e come la nuova squadra si presenterà alla città.
Attendiamo fiduciosi future notizie.

Anche a me è venuto da dire: ma Remulo?
Una battutaccia, un po’ come quella di Osvaldo nel 2007, che richiamava il locale a Ponte a Mensola.
Questo brasiliano è ancora meno conosciuto e ho avvertito chiaramente lo smarrimento perfino tra Loreto e Bargellini (Pestuggia è fuorigioco, essendo addirittura più vecchio di me…) quando all’ultimo giro di Pentasport è arrivata la notizia.
E chi è?
Ce lo siamo chiesti tutti, sperando nello stesso momento che Corvino abbia ritrovato la mano felice dei giorni belli.
Ma ormai la politica societaria viola è segnata: si abbattono gli ingaggi, si tagliano i rami secchi, si vende (miracolosamente, a quelle cifre) un Cerci e con quello che si prende si comprano tre Romulo.
Esaltante? Assolutamente no, ma inevitabile ed è inutile strepitare troppo, chi non ci sta si mette in sciopero del tifo oppure prova a cercare chi ci compra tirando fuori almeno 120 milioni di euro, più quelli per una campagna acquisti da grande squadra.
Siamo completamente nelle mani di Corvino, dei suoi Romuli e Remoli, anche se mi auguro che almeno Mihajlovic qualcosa conoscesse del nuovo acquisto.
Nel caso contrario non rimane che affidarsi al precedente, che però resta un’eccezione: Prandelli, per sua stessa ammissione, non conosceva niente di Jovetic prima che Corvino lo portasse a Firenze…

Se davvero Corvino riesce a piazzare Cerci al Manchester per 7 milioni, si rimette quasi in pari con l’affare alla rovescia D’Agostino e riceverebbe i miei personali applausi.
Smentirebbe tutti, a cominciare da chi scrive, e si prenderebbe una bella rivincita con chi, compreso il sottoscritto, lo ha spernacchiato per almeno sei mesi.
E’ un’operazione assolutamente da fare, senza pensarci un attimo, per fare cassa e per chiudere ogni possibile veleno futuro tra il giocatore, non proprio un genio della comunicazione, e la tifoseria, ancora molto arrabbiata con lui.
Se poi dovesse esplodere nel campionato inglese, peraltro molto diverso da quello italiano e forse più adatto alle sue caratteristiche, ce ne faremo una ragione: ne abbiamo viste di peggio negli ultimi anni.

Mi verrebbe da dire che abbiamo una classe giornalistica in linea con l’ultima stagione della Fiorentina.
Questa storia degli occhiali rubati a Mihajlovic è veramente penosa e spero davvero che non siano un bluff le telecamere a circuito chiuso della sala stampa.
A questo punto, visto che sono passati diversi giorni dal furto e che nessuno ha riportato il maltolto, chiederei di conoscere il nome del o della colpevole, perché davvero non si può tollerare un fatto del genere che sputtana un po’ tutti.
Così è troppo facile: nessun colpevole, tutti colpevoli.
Per mia natura mi fido sempre delle persone, se però mi freghi una volta con me hai chiuso e non ci sono possibilità di recupero.
Ci vuole il nome, il cognome e pure il ritiro o almeno la sospensione della tessera, se è stato un giornalista.
Altrimenti, se fosse stato un tecnico della tv, l’interdizione a seguire la Fiorentina per almeno un anno, per vedere se impara come si vive al mondo.

E’ la più folle operazione di mercato compiuta da Corvino, direi in generale dalla Fiorentina dei Della Valle, e con questa ultima vicenda noi con Felipe e D’Agostino stiamo all’Udinese come nell’affare Melo la Juve sta alla Fiorentina.
Un’equazione sconfortante, direi.
L’unica spiegazione possibile porta a Montolivo: buttiamo via D’Agostino, con una perdita da urlo, solo perché è pronto un nuovo contratto con il capitano viola, che molto poco gradiva la sua presenza tattica.
Mi pare fantacalcio, perché non si hanno notizie di disgelo tra le parti dopo le invocazioni dellavalliane di oltre venti giorni fa, ma non si sa mai, a qualcosa ci si deve pure aggrappare.
Intanto ho saputo dal diretto interessato la cifra pagata nel 2010 per la metà del suo cartellino: 5.650.000 euro.
A cui vanno aggiunti e 2.200.000 euro lordi di ingaggio, che detratti dei 111.000 euro recuperati dall’Udinese (che tra Felipe e D’Agostino si è fatta d’oro con la Fiorentina) e divisi per le 14 partite giocate da questo ottimo centrocampista che ama Firenze fanno esattamente 552.000 euro a partita, più di un miliardo delle vecchie lire, una cifretta mica da ridere.
Spiace fare tutti queste operazioni, ma siccome negli ultimi anni ci hanno sinceramente frantumato le parti più intime e più care a noi maschietti con gli splafonamenti, le plusvalenze, le riduzioni di ingaggio, eccetera, eccetera, non possiamo che adeguarci e fare due calcoli anche noi.
Per ora comunque ne abbiamo fatti fuori cinque: due gregari, due buoni giocatori (D’Agostino ottimo, se sta bene) e un campione ingestibile.
Non si hanno in compenso notizie di Marchionni, utilissimo in futuro per il progetto, con i suoi 2.600.000 euro di ingaggio annuale (triennale, firmato nel 2009).
Se ci impegniamo ancora un po’, tra poco partono il talento tamponatore di fascia, il portiere dei miracoli per almeno cinque stagioni e, se arriva l’offerta giusta, l’indeciso capitano, mentre il bomber vorrebbe tanto incontrare il patron per capire.
Una volta compreso tutto, faccia sapere qualcosa anche a noi, perché dopo un pessimo campionato questi sono giorni davvero poco allegri per chi ama la Fiorentina.

P.S A me non piace assolutamente che venga dato ai Della Valle di ciabattini per due semplici ragioni.
La prima è che si vuole dare una connotazione dispregiativa a questa professione, che invece è assolutamente dignitosa, così come tutte quelle che comportano fatica e dedizione.
La seconda è che proprio siamo lontani anni luce da ciò che i Della Valle rappresentano nel mondo, non solo mediatico.
Però mi sono stufato di correggere i vari post e poi ho sempre dentro di me questo demone della democrazia, che a volte fa passare concetti e parole che non uso mai, ma che al tempo stesso non so se sia bene o meno censurare.

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