Giugno 2008


Vi ricordate la storia dell’arbitro di colore insultato da qualche genitore, uno in particolare, dello Scandicci al termine di una partita di ragazzini classe 1995?
Fu mia figlia, che assisteva alla partita, a raccontarmi dell’episodio.
Una volta verificato il fatto, lo scrissi nel blog, un paio di giornali ripresero la notizia e su questo spazio scoppiò un mezzo finimondo.
Mi accusarono un po’ di tutto, specialmente quel genitore che doveva avere le idee un po’ confuse, ed io mi misi a disposizione per una serata di incontro proprio a Scandicci (tra l’altro la società venne multata, segno che era tutto vero).
Ebbene, ieri sera ho lasciato gli Europei televisivi e, invitato dal PD, sono andato a moderare un dibattito incentrato sul tema delle scuole calcio come possibili cattivi esempi.
Dei genitori contestatori sul blog neanche l’ombra e questo mi ha molto deluso: facile offendere protetti da una tastiera, molto più difficile il dialogo, il confronto.
Poca gente, a dire il vero, ma certo non si parlava di Mutu o dell’arrivo di Vargas.
E però ho sentito qualcosa di positivo e lo capivo dall’attenzione con cui da sotto il piccolo palco preferivano seguire i vari interventi piuttosto che Germania-Austria, in onda contemporaneamente.
C’erano soprattutto i due rappresentanti fiorentini più importanti degli arbitri, Tepsich e Petrioli, e da loro sono uscite le cose più interessanti.
Per una rivoluzione culturale, che eviti le degenerazioni genitoriali con annesse contestazioni verso arbitro, avversari, allenatore che non fa giocare il pargolo, serve gettare questi piccoli semi.
E se poi non si disperdono del tutto nel vento, tanto meglio.

La scelta di fare capitano Montolivo è molto suggestiva, non fosse altro per la tradizione del ruolo e della posizione.
E meno male che non avrà la maglia numero, 10 perché altrimenti sarebbe stato come giocare con uno splendido fantasma ad inseguirlo per tutta la stagione.
Il ragazzo si deve essere un po’ stufato a sentir dire che era troppo buono e così nei mesi scorsi ha tirato fuori una grinta che per ora è, come dire, un po’ introspettiva e che dalla prossima annata diventerà certamente più visibile anche esteriormente.
La nuova responsabilità lo aiuterà in questo, e quindi l’idea di Prandelli è ottima.
L’unico dispiacere è per Donadel, oltre che per Jorgensen e Dainelli, che però non sono meno certi del posto da titolare.
Ho sempre considerato Donadel molto più maturo dei suoi anni, fin da quando neanche ventiduenne è arrivato a Firenze.
Sarebbe stato un grande capitano, alla Dunga, tanto per capirci.

Vista la massa dei post davvero incredibile per un giorno di quasi festa e di metà giugno, e visto che i temi sono più o meno gli stessi, provo a replicare a mia volta con un post.
Capitolo provincialismo. Lungi da me voler essere offensivo, il mio intento è solo quello di uscire da quel cono d’ombra che è stato il nostro passato che conosco almeno quanto voi, perchè il senso di spaccatura tra vecchia e nuova Fiorentina si è forse definitivamente saldato al gol alla Juve di Osvaldo.
Questo per dire quanto mi sia rimasto dentro l’assurdo fallimento viola e quindi la disparità di trattamento tra noi e gli altri.
E’ da provinciale pure considerare Fiorentina-Juve la partita più importante dell’anno ed io lo faccio da sempre, ma tifare contro l’Italia mi pare proprio un esercizio sterile.
Capitolo fischi e cori anti Fiorentina. Io non li ho sentiti, ma certamente ci saranno stati una cinquantina di imbecilli che si sono adoperati per creare casino. E noi vogliamo dare solo soddisfazione? Ma per piacere…
Comunque sia, vedo che qui una larga fetta degli utenti è contro l’Italia del calcio e ne prendo atto con rammarico, non cambiando però di una virgola il mio pensiero.

Proprio non riesco ad arrivarci, sarà una mia mancanza: come si fa a tifare contro l’Italia, magari martedì per la Francia, una delle nazioni storicamente più combattute a livello sportivo?
Io provo al massimo una simpatia per la Spagna per ragioni di affinità, li considero davvero i nostri cugini, oppure per la Danimarca, per una questione personale, cioè un indimenticabile viaggio nel 1980.
Ma godere se l’Italia, come è molto probabile, verrà buttata fuori dall’Europeo è assurdo.
Scusate, ma non vi girano le scatole quando siete all’estero e sentite tirare fuori i classici stereotipi dell’italiano: mafia, mandolino, spaghetti, inaffidabilità?
A me moltissimo e poi negli altri sport che fate: tifate per la Russia nel basket, Cuba nella pallavolo, contro la Trillini e la Vezzali nella schema, contro Bettini nel ciclismo?
No, ragazzi miei, datevi davvero una regolata, non è che se l’Italia perde ci restituiscono la vecchia Fiorentina pre-fallimento o il tiro di Carnevale il 6 giugno del 1993 entra dentro.
Quella è storia, molto amara e da cui siamo usciti penalizzati come pochissimi altri e il vostro atteggiamento sa proprio di autolesionistico provincialismo.

Dopo due anni e mezzo di blog mi sono arrogato un diritto, il diritto di cancellare i post che ritengo inutilmente offensivi e che puntano solo a vedere se mi arrabbio.
E’ stata una decisione molto sofferta, ma credo di avere già dato, nel senso che con molti che razzolavano da queste parti solo per il gusto di insultare me o altri frequentatori del nostro spazio (ed i secondi vi assicuro che sono più dei primi) mi sono azzuffato abbastanza.
Mi vengono in mente tutti quelli che giusto un anno fa volevano rivoluzionare l’universo radiofonico e che mi avevano eletto a capro espiatorio per la dipartita del loro eroe, cosa tra l’altro a cui ero totalmente estraneo.
Per un mese mi hanno tormentato con i loro post offensivi e io, bischero, a provare a rispondere per imbastre un dialogo impossibile com gente che non stava neanche ad ascoltare: chissà che fine hanno fatto…
E’ chiaro che la mia è una scelta opinabile e vagamente liberticida, ma davvero non si poteva più andare avanti.
Qualcuno poi è sparito del tutto perché aveva oltrepassato ogni limite e così, anche nei rari casi in cui scriveva cose normali, è stato cassato.
Spero che tutto questo contribuisca al ritorno di alcuni cari e vecchi compagni di viaggio, che mi auguro ci siano sempre anche se non scrivono.
Da oggi poi torno a rispondere: credo che la super produzione di Radio Blu nell’ultimo mese vi abbia fatto capire l’intensità degli impegni.
E per stasera io tifo per l’Italia.

DOPO LA PARTITA DELL’ITALIA, LE RISPOSTE!

Applaudiamo il ritorno a casa del figliol prodigo e facciamo finta di esserci tutti sbagliati o di aver capito male.
Moggi non ha mai chiesto aumenti, Mutu è contento di rimanere a Firenze e magari la colpa è dei giornalisti, nostra di Radio Blu in particolare perché da cinque giorni stiamo facendo la cronaca sul posto delle vicende viola con il diretto interessato.
Sono sinceramente contento così, perché se veramente finisce tutto in una bolla di sapone la Fiorentina non ha il problema di sostituire una dei più grandi giocatori europei.
Il migliore, lo ribadisco, della Fiorentina.
Cerchiamo di dimenticarci in fretta di questa settimana e ricominciamo da dove eravamo rimasti la scorsa settimana: ma Vargas quando firma?

La sintesi poco elegante ma puntuale ce l’ha data Fabio Russo dal ritiro svizzero della Romania quando, non sapendo che il microfono fosse aperto e quindi non avendo alcuna responsabilità sull’incidente tecnico, ha detto a proposito del dribbling di Mutu ai giornalisti “ma questo ci prende per il c….”.
Ora, premesso che Adrian può fare quello che gli pare e fregarsene quindi dei giornalisti italiani che da tre giorni sono lì solo per sentire se per caso avesse qualcosa da dire dopo la sciagurata uscita del suo procuratore, trovo mediaticamente sbagliata la sua scelta di parlare solo con la televisione che gli garantisce generosi emolumenti per il reality show.
O sta in silenzio stampa, o parla, visto che c’è un’intera città calcistica, che lui ha dichiarato a più riprese di amare, che aspetta di sapere cosa vuole fare.
Detto questo, io penserei a riportare il tutto entro binari più logici e mi ricorderei del valore tecnico di Mutu, che è superiore a quello dei suoi possibili sostituti.
Comunque la si metta, se dovesse andare via, sostituirlo sarà un bel problema perché Adrian Mutu è il più bravo della Fiorentina.
Anche se dovrebbe frequentare un corso di comunicazione.

Serataccia.
Per Mutu, davvero impalpabile, e per una Nazionale che ha mancato sul piano della personalità e qui bisogna tirare in ballo per forza Donadoni, assolutamente privo di carisma.
Mi è testimone l’ottimo Bardazzi, insieme al quale ho visto la partita al Franchi contro il Belgio: Toni mi sembrava imballato, ma poi si sa che le amichevoli contano fino ad un certo punto.
Che fossero emozionati per l’esordio mi pare impossibile, molti di loro sono Campioni del Mondo, qui è stato un problema di aggressività.
Materazzi e Barzagli imbarazzanti, davvero Gamberini saprebbe fare peggio?
Quanto a Mutu, se pensavamo che la vetrina europea facesse salire le sue quotazioni, beh, non si poteva iniziare peggio di così.
Per come ha giocato, anzi non giocato (tanto da essere addirittura sostituito) avrebbe potuto far coppia con Toni in una delle serate da incubo per calcio italiano.

Sarebbe molto meglio se oggi Adrian parlasse, e non solo perché stasera abbiamo un’edizione straordinaria del Pentasport e abbiamo spedito un inviato in Svizzera con un investimento che credo non trovi paragoni.
Sarebbe meglio che parlasse perché qui rischiamo davvero di incartarci, visto che mi pare ci siano società disposte a dare 4 milioni di euro a Mutu, ma non almeno 20 alla Fiorentina per il suo cartellino.
Se lui sta zitto, continueranno a fiorire le ipotesi più disparate con sempre più problemi per Corvino e i Della Valle.
Ovvio che una società che pensa a Mutu giochi sulle posizioni ogni giorno più lontane delle due parti.
Ci vorrebbero parole distensive di Adrian, magari un po’ di sano bluff, concordato con Corvino.
Potrebbe dire: “ok, se non accade nulla di straordinario, se alla Fiorentina non arriveranno offerte importanti, io resto a Firenze e poi si vedrà nel 2009”, un po’ come ha fatto ieri Frey.
Se invece si andrà allo scontro duro si faranno tutti del male: la Fiorentina, che comunque ha il contratto ed il coltello (almeno per questa stagione) dalla parte del manico, e anche Mutu, che non credo abbia fatto una gran figura a livello mediatico.
Chiudo scusandomi per le mancate risposte, ma siete veramente tantissimi (ormai siamo a quattromila visitatori diversi tutti i giorni) e non ho proprio il tempo per replicare, anche se, come sempre, leggo tutto.

Finisce proprio male la storia di Mutu a Firenze, eppure io non riesco a serbare rancore per un campione sul campo ed un uomo poco avveduto fuori.
Ci ha dato tanto, più di quanto ci aspettassimo, pensavamo che la favola fosse vera ed invece ha funzionato tutto fino a quando non gli hanno presentato il conto di Londra.
Mi riesce sinceramente un po’ difficile pensare che nel suo entourage potessero illudersi di non pagare pegno per quello che successe quattro anni fa e quindi certe dichiarazioni che grondavano miele da ogni parola poteva pure evitarcele.
In fondo noi siamo abituati ad essere abbandonati, da Baggio a Rui Costa e Toldo, passando per Batistuta, non ci siamo mai fatti mancare niente negli addii più o meno volontari e ci sarà pure una ragione per cui siamo rimasti così attaccati ad Antognoni.
Più dei milanisti con Rivera, degli interisti con Mazzola e degli juventini con Bettega, tutta gente che ha vinto tutto e Antognoni nulla, o quasi.
E’ molto triste che finisca così, banalmente, per i soldi, ma adesso voltiamo pagina e pensiamocon chi possiamo sostituirlo: Di Natale, Pandev, Rossi o Rocchi sono già delle buone idee.

INFORMAZIONE DI SERVIZIO, BREVE ED IMPORTANTE: DOMENICA ALLE 18 FAREMO A RADIO BLU UN PENTASPORT SPECIALE IN COLLEGAMENTO CON IL RITIRO DELLA ROMANIA, DOVE POTREBBE PARLARE MUTU

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