Fiorentina


VORREI PRECISARE CHE NON MI HA COLPITO IL FATTO CHE BATI NON VENGA (PENSO CHE DOMANI QUALCUNO DI QUELLI ANNUNCIATI NON CI SARA’), QUANTO L’ASSOLUTO SILENZIO.
SAREBBE COSTATO MOLTO DIRE DUE PAROLE PER SALUTARE E RICORDARE STEFANO ED INVITARE IL POPOLO VIOLA A PARTECIPARE?
HO SAPUTO CHE C’E’ STATO UN TENTATIVO DI CONTATTO FINITO NEL NIENTE

Dopo oltre trent’anni passati nell’ambiente, confesso di frenarmi sempre meno con furbi e facoceri ed essere perciò sempre meno diplomatico, cosa che comporta ovviamente qualche svantaggio.
Quello che sto per scrivere rientra quindi nella serie: ma chi te lo fa fare?
Nessuno, però mi nasce dentro e allora esterno.
La domanda è: come mai in questa lunga serie di grandi personaggi che da settimane scendono in campo fisicamente o idealmente per Stefano Borgonovo, e che comprende anche chi lo ha affrontato solo da avversario come Zenga e Bergomi, manca del tutto la voce di Batistuta, che pure è stato suo compagno di squadra?
Le risposte possono essere tre.
1 – Nessuno ha avvertito Bati dall’altra parte del mondo delle condizioni di Stefano, lui non possiede un computer e non ha alcun collegamento con l’Italia
2 – Bati ha provato disperatamente a mettersi in contatto con qualche suo amico giornalista per dare il proprio contributo, ma dall’Australia o dall’Argentina i collegamenti telefonici non funzionano da settimane
3 – Deve giocare a golf e perciò non ha tempo da perdere
Peccato, perchè la coppia delle meraviglie (Baggio/Antognoni) domani sera poteva diventare un trio fantastico, ma comunque godiamoci lo stesso l’avvenimento e corriamo a comprare il biglietto.

P.S. Vista l’ora, ovviamente non ho ancora letto i giornali: sarei felice di essere smentito.
E anzi, visto che questo è il blog più letto tra i miei colleghi, la mia puntura di spillo potrebbe essere lo stimolo per qualche bel collegamento telefonico in diretta alla faccia del Guetta…
Beh, una volta tanto sarei contento di prendere un buco.

P.P.S Leggo che mi si accusa di pettegolezzo, mettendo in relazione quanto scritto con ciò che avevo pubblicato la scorsa settimana. Scusate, ma cosa c’entra? Non ho mica detto che Bati è scappato con una ballerina o che la moglie ha una relazione con Maradona, ho solo fatto notare come manche all’appello un compagno di squadra ed il più grande giocatore della storia della Fiorentina.
E, ribadisco: domani tutti allo stadio!

Intanto siamo tornati a vincere da garnde squadra, dominando in trasferta contro una più debole, come ci ha abituato da tre anni benissimo Prandelli.
Il giochino è sempre quello: dove cominciano i meriti viola e dove finiscino i demeriti del Chievo?
Non lo sapremo mai, intanto accontentiamoci di sapere che la difesa da tre gare non prende gol e che stavolta Frey non ha dovuto fare miracoli.
Poi siamo saliti a centrocampo, dove la qualità l’hanno data Kuz ed un Montolivo di ottimo livello.
Se poi non è troppo simpatico nelle dichiarazioni fuori dal campo, questo è un altro discorso, che non deve toccare le sue prestazioni.
A me è piaciuto molto Dainelli e per la continuità pure Felipe Melo, mi spiace un po’ per Pazzini che cerca di rubare dei minuti da giocare, ma come si fa a tenere fuori anche solo per una partita un Gilardino così?

Cominciamo dai deliri da onnipotenza.
Meno male che avevo dei testimoni ieri a Radio Blu, quando ho ricevuto un’allucinante telefonata da chi crede che il mondo giri intorno alla sua illustrissima persona, altrimenti, se lo racconto agli amici con tanto di nome e cognome, mi prendono per matto.
Roba da non credere, davvero.
E tutto perché l’illustrissima persona pensava (e non c’entrava niente…) di essere al centro dell’accenno fatto nel mio post precedente e addirittura, oltre a offese varie, c’è stata la minaccia di venire sotto casa mia con i carabinieri.
E lì, lo confesso, mi sono trattenuto a stento perché mi veniva da ridere.
Mi era infatti venuto in mente Pinocchio, quando lo vanno a prendere e già vedevo la faccia di Valentina e Camilla mentre mi portano in prigione… ho quindi pensato a chi potesse essere la fatina, ma proprio sul più bello l’immagine è svanita.
E veniamo ai signori: Bergomi e Zenga.
Il loro intervento per promuovere la partita di Stefano è stato qualcosa di unico e se di Bergomi è ormai riconosciuta la serietà ed il suo impegno (con Maldini) in un’associazione milanese a favore dei bambini, beh…Zenga si porta dietro quell’immagine del campione che è stato, un po’ guascone e un po’ sopra le righe.
Ed invece quello che ha detto, e come l’ha detto, su Borgonovo è stato bellissimo.
A trasmissione conclusa, ho poi ricevuto la telefonata di Riccardo Bianchi da Como, un vecchio amico che non sentivo da almeno quindici anni e con cui ho diviso diverse trasferte sul lago.
Ora scrive sulla Provincia e conosce Stefano da una vita, mi ha raccontato delle ore passate insieme a lui e di come mi abbiano preso in giro per la mia erre moscia e per l’urlo del gol.
E’ stato emozionante, e sarà bellissimo rivedere Stefano dopo tanti anni mercoledì e, davvero, non si può mancare ad un appuntamento così con lui e tutti i suoi amici.

In questo periodo non riesco a rispondere, come già altre volte mi è successo, anche a causa del gran numero di post e questo mi fa molto piacere.
Quello che mi fa meno piacere è rincorrere i messaggi che avevo approvato per andare a cancellare questo o quel gossip sulla vita privata delle persone.
Faccio riferimento a quanto mi accadde nel 2001, quando su un sito, per settimane, comparvero frasi ingiuriose e offensive sul sottoscritto.
Riassumo: non mi ero mai laureato, non ero neanche diplomato, ero stato il ruffiano del tale giornalista e solo per questo mi ero affermato, non pagavo i conti dal pizzicagnolo, ero il servo di Cecchi Gori, avevo leccato il fondo schiena di qualche potente.
Oggi leggo che il sindaco Domenici ha querelato per molto meno (e un paio di anni fa un/a simpatico/a collega che senza di me oggi farebbe un altro lavoro voleva denunciarmi all’ordine dei giornalisti solo perché su questo blog c’erano un paio di commenti negativi sulla sue capacità professionali che non gli/le piacevano…) e sinceramente, poiché non esiste scadenza al reato di diffamazione, quando in casa inciampo su quei fogli che ho conservato cado anch’io in tentazione, ma non è questo il punto.
Il punto è che non capisco questa voglia quasi sanguinaria di sapere i fatti degli altri e poi far circolare le voci.
Tutte cose che danneggiano la Fiorentina, ma a al tifoso pettegolo questo non importa.
Il tizio sa benissimo che il giocatore X si è accoppiato con al fidanzata del giocatore Y, che la moglie del centrocampista Z lo ha buttato fuori di casa e che i buttafuori delle discoteche fiorentine fanno gli straordinari per cacciare mezza rosa della Fiorentina dai loro locali alle tre del mattino.
Non saprei come definire queste persone, ma so come invece ci si sente quando soffia il venticello della calunnia: ci si sente malissimo e si ha voglia di spaccare il mondo.

Metabolizzata la sconfitta di Roma e facendo finta di aver perso anche con Genoa e Steaua (perché così sembra a fiutare l’ambiente), adesso mi aspetto una prova rabbiosa, di carattere.
Sarebbe inaccettabile a Verona una partita senza grinta, senza aiutare il compagno in difficoltà.
Insomma, vorrei che la Fiorentina mi desse ragione quando l’ho difesa martedì sera, cosa di cui non sono assolutamente pentito.
Alcuni hanno scritto cose veramente pesanti, che non condivido assolutamente, ma che ho ovviamente pubblicato.
Il simbolo di questa reazione, se giocherà, dovrebbe essere Montolivo, troppo “esangue” per essere vero.
Animo ragazzo: alla tua età Baggio e Antognoni erano titolari in Nazionale, tu, se continua così, perdi il posto anche nella Fiorentina.

Non è stato giusto fischiare la Fiorentina di ieri.
Stavo per scrivere che non si poteva, ma poi deve prevalere la massima libertà di ognuno e quindi , se uno vuole fischiare, lo faccia pure.
Però sono fischi ingenerosi, perché si vede che la squadra più di questo adesso non può dare, compresi Mutu e Montolivo, che continuano ad essere quelli che più ci mancano.
E poi alla prima di Champions a Firenze ci voleva un altro atteggiamento, molto più benevolente nei confronti di chi ci ha portato fino a qui.
Ero in netta minoranza in sala stampa a dire che il primo tempo non era stato male, si vede che mi ero fatto prendere dalla voglia di Champions.
Il secondo invece è andato veramente male e qualcuno dovrà spiegara ad Almiron che non può partire sempre sparato per poi calare in quel modo e un po’ vale pure per Santana, che però alla fine è stato fra i migliori.
Una domandina semplice, semplice: ma se fosse venuto Amelia al posto di Frey che diremmo adesso?

Me lo chiedevo ieri sera mentre era in corso “Forza viola” su Rtv38: ma davvero abbiamo giocato così male?
Ma davvero siamo così in crisi ed in mezzo al guado?
A me sinceramente mi sembra di averne viste di peggio e poi comunque avevamo vinto contro il Genoa rivelazione post Roma.
Eppure è tutto un discutere di Mutu, della manovra che non funziona, di Vargas che non si inserisce e via a seguire,
Non sto parlando di noi giornalisti, ma di voi che scrivete gli sms, e già sabato sera mi ero accorto che in tanti erano scontenti.
E allora ad un certo punto ho chiesto ad Orrico, gran uomo di calcio: “scusa, ma contro il Genoa abbiamo meritato la vittoria?”
Lui ha risposto sì e a me è venuto in mente che questa botta di catstrofismo e tafazzismo è figlia del fatto che sia stato Prandelli a dire che esistono dei problemi.
Cesare ha un tale ascendente sulla città e sui tifosi che ogni sua parola penetra nel tessuto connettivo del popolo viola e diventa legge.
Lui però voleva scuotere lo spogliatoio, sfrondarlo dai malumori e vedrete che questo pomeriggio, alla conferenza stampa pre Steaua, i toni saranno certamente più distesi.

La stessa cosa del dopo Bologna, con la differenza che il Genoa è più forte e che Frey è davvero fortissimo.
Il gioco è arrivato quasi alla fine, per una decina di minuti, prendiamo come buon segno in attesa delle prossime partite.
C’era troppa esagerazione nei commenti dopo Roma ed è in questi casi che sono sempre più convinto della scelta di Radio Blu di far parlare i giornalisti, i protagonisti, gli addetti ai lavori, piuttosto che aprire le linee telefoniche o riempire le trasmissioni di sms.
Non ascolto mai o quasi, ma chi è deputato a farlo mi ha raccontato di scenari apocalittici, spesso assecondati per paura di contraddire da chi sta dall’altra parte del mirofono.
L’unica controindicazione sono i costi: in quel modo i programmi costano un quarto del Pentasport…
Tornando al calcio, non stiamo benissimo ora, ma non eravamo morti prima.
E su Gilardino meglio stare zitti, altrimenti rischieremmo la retorica, però un salto dalle parti di Milanesso mi piacerbbe farlo.
Ma ci pensate: pensavano di averci dato una fregatura ed invece ora hanno tre palloni d’oro che girano vorticosamente?

Sarò infamato da Prandelli, ma stasera il risultato conta più della prestazione.
Urge salire in classifica, non importa come.
Certo, vorremmo vedere più collaborazione in campo, magari pure qualche urlo tra compagni, se è il caso, perché fa parte della logica del calcio, mica siamo ad un torneo di bridge.
Per quanto riguarda gli esclusi dalle convocazioni, la scelta più sorprendente è quella di Pasqual, fuori pure in Champions.
E’ il segnale di un malessere profondo, che a questo punto potrà essere curato solo a gennaio con un’eventuale cessione.
E per la partita valutiamo con attenzione la prova di alcuni in particolare, per capire se hanno capito le parole di Prandelli e Corvino.

Stefano Borgonovo legge e sente tutto, per esempio ha letto il post di Fagotto.
E allora ha scritto a Carlo Pallavicino, che mi ha autorizzato a pubblicare qui le sue parole che sono dirette a tutti quelli che gli vogliono bene.

cavolo carlo sono eccezzionali,sono quasi imbarazzato,ma tu
sai perfettamente quanto io ami firenze,la sua gente,la loro
schiettezza,la loro fantasia,e coerenza… poi,al mondo non
c’è nulla che possa minimamente,eguagliare l’amore
che hanno verso la FIORE…GRANDI!!
ciao,STEFANO.

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