In trincea
Resistere, resistere, resistere. Soprattutto sul piano psicologico.
Mi sento un fortunato perché posso muovermi per lavoro, portandomi però dentro la paura di fare del male indirettamente a chi amo. Per questo sono attentissimo a tutto, rinunciando alla quotidianità.
Sono giorni strani, anche stimolanti per il lavoro, il timore è per la lunghezza dell’anomalia, il senso di stanchezza che prenderà un po’ tutti.
Bisogna attrezzarsi mentalmente, pensare davvero di essere in guerra, una sensazione mai provata dal 90% degli italiani, eppure è la sola strada per non cadere in depressione.
E ce la faremo.