L’unica cosa importante a questo punto è che lo scellerato assalitore del pullaman della Fiorentina ce la faccia, poi viene il calcio, molto dopo.
Parlando comunque (a fatica) di pallone si è visto che avevo perfettamente ragione a dirmi soddisfatto del pareggio: contro Lazio e Genoa abbiamo ripreso quanto c’era stato tolto con Milan e Juve, con due differenze a nostro svantaggio.
La prima è che non abbiamo avuto errori arbitrali a favore e che i punti presi in più arrivano solo da coincidenze fortunate.
La seconda è che se avessimo fatto i 4 punti contro le grandi e perso, come avremmo meritato, contro le medie, oggi i punti in classifica sarebbero gli stessi, ma ci saremmo avvicinati molto a Milan e Juve.
Io comunque ci ho creduto fino all’ultimo e mi sono ricordato di Cesena (andate a vedere “La mia voce in viola 1982/83”) perché sentivo nell’aria che poteva succedere.
Ci ho azzeccato, ma è stato come con Borgonovo nel gol alla Juve al novantesimo vent’anni fa: ci vogliono i campioni per vincere le partite.
E questo Mutu sta entrando nella storia della Fiorentina.

P.S. Lo so benissimo che a Cesena eravamo in vantaggio…c’ero.
Lo spirito di Cesena è inteso come risarcimento di quello che subimmo 26 anni fa.

Ho onestamente fatto un esame introspettivo per capire qualcosa di più del perché reagissi in quel modo.
Questi i punti emersi: nel 2010, quindi tra non molto, avrò 50 anni.
Ho una figlia che non si riesce bene a capire se abbia 14, 15 o 16 anni.
Cerco quindi di capire come funziona quando esce di casa, impongo delle regole che vengono rispettate, ma certo non posso impedirle di passeggiare per Grassina o per Firenze con qualcuno: non sarebbe vita, ma una sorta di reclusione.
Penso a quello che potrebbe essere il dopo di chi si è trovato a subire per pura fatalità la furia bastarda di quei relitti umani che molestano e violentano.
Penso non solo ai protagonisti, ma anche al loro contesto familiare.
A come la loro vita sia rovinata, ed intendo pure fratelli, sorelle, non solo genitori.
Ecco, mi sono dato tutte le giustificazioni plausibili, eppure non riesco a limitare il disagio per provare una fortissima voglia di certezza della pena, ordine, possibilità di vivere in pace con gli altri senza aver paura di queste bestie che, mi spiace moltissimo dirlo, sono in larga percentuale non italiani.
Sto insomma provando sentimenti completamente di destra, io che mi ritengo un progressista e che ho sempre votato a sinistra.

Credo che domani sarà molto dura, perché loro stanno molto bene e noi un po’ meno.
Poi magari girano tutti alla grande e ripetiamo la Samp, ma alla vigilia un pareggio lo firmerei subito, e pure con una certa soddisfazione.
Dopo abbiamo l’Ajax e il Chievo, due buone partite per tenerci su in classifica e di morale.
Uscire indenni da Marassi sarebbe una bella prova di maturità, che arriverebbe dopo tre vittorie consecutive e quindi successivamente ad un ottimo periodo.
A volte, nel calcio come nella vita, bisogna sapersi accontentare.

Fra una settimana giochiamo contro l’Ajax e la febbre è molto bassa, me ne sono accorto dal fatto che nessuno mi abbia chiesto come fare per trovare i biglietti (che sono ampiamente a disposizione, visto che ne hanno venduti solo 9mila).
E’ un brusco calo passare dalla Champions all’Uefa, eppure anche in questa stagione potremmo puntare ad arrivare in fondo, e a me continua a piacere di più alzare qualcosa piuttosto che arrivare quarti in campionato.
Insomma, non è solo una questione di soldi e poi c’è sempre una nobile decaduta di grande prestigio.
Speriamo che il popolo viola si svegli, ma la vedo grigia.

Gran balzo in avanti di Felipe Melo nelle quotazioni mondiali e quindi ottimo guadagno per la Fiorentina che si ritrova in casa un giocatore sempre più convinto dei propri mezzi.
Nel primo tempo contro l’Italia ha giocato come evidentemente gli aveva chiesto Dunga, poi ha cominciato a muoversi come fa quando indossa la maglia viola.
E’ stato davvero un ottimo esordio, e quello di Melo può diventare il miglior colpo in assoluto della carriera di Corvino.
Ricordo alcune scettiche corrispondenze spagnole nei giorni dell’acquisto e può essere che a volte qualcuno funzioni meglio da noi che da loro perché magari è più combattivo rispetto ai più cadenzati ritmi iberici.
Intanto però domenica mancherà e non sarà facile sostituirlo.

…se non vinco non mi diverto.
E quindi sono molto più contento stasera di quando sono rientrato da Torino, dove abbiamo giocato nettamente meglio che contro la Lazio, ma abbiamo perso.
Sinceramente pure il pareggio sarebbe andato stretto a loro, figuriamoci perdere, e però non c’è stata nemmeno una decisione arbitrale contestabile.
Solo che la Fiorentina ha Frey e la Lazio Muslera, alla fine la spiegazione della vittoria è tutta qui.
Per il gioco, meglio parlarne un’altra volta, ma non starei troppo a preoccuparmi: Bologna non è troppo lontana come prestazione.
Tre vittorie di seguito, quarto posto, la Roma che risale: anche quest’anno ci sarà da divertirsi.

Io davvero non saprei cosa fare e come muovermi se vivessi l’impossibile esperienza del padre di Eluana.
Non avrei il conforto della fede e forse troverei un minimo di consolazione nel veder crescere altri figli.
Certamente dovrei ogni giorno inventarmi un motivo per cominciare la giornata e altri mille per continuarla.
Quello che trovo inaccettabile è l’accanimento interventista di questo Governo, spinto da una Chiesa bigotta e ferma su posizioni assolutamente retrograde ed indifendibili perché mettono in dubbio la libertà personale, la possibilità di scegliere.
Può nel 2009 un Governo, con tutti i problemi che abbiamo e con la crisi che ci sta sommergendo, entrare così nel privato di una famiglia, arrivando ad una crisi istituzionale solo per compiacere a Sacra Romana Chiesa?
Ma se fossi il padre di Eluana forse oggi un motivo per andare incontro al mio giorno, come cantava Bennato, ce l’avrei.
Chiederei di verificare se è vero che Berlusconi ha dichiarato che sua figlia deve continuare a vivere perché è ancora in grado di partorire, prenderei la strada di Roma e aspetterei pazientemente (una virtù che questo signore deve possedere in larga quantità) sotto Palazzo Grazioli l’arrivo del Presidente del Consiglio.
Poi, cercando di superare le guardie del corpo, gli urlerei in faccia tutta la mia vergogna per sentirmi rappresentato da un uomo così.

Sono molto affezionato a Martin Jorgensen e la sua assenza così lunga ha provocato certamente molti guai alla Fiorentina.
Ancora non si sa se e quando tornerà in campo, mi auguro che lo faccia presto perché abbiamo un gran bisogno delle sue qualità.
Ciò nonostante ritengo doveroso analizzare una situazione un po’ paradossale.
Continuo a leggere che Martin sta discutendo del suo futuro a Firenze e a noi tutti piacerebbe che fosse ancora un giocatore viola anche nella stagione 2009/2010, quando avrà 34 anni e sarà dunque un po’ in là con l’età, ma non certamente vecchissimo.
Quello che non capisco è quando si parla di Jorgensen come futuro uomo immagine della Fiorentina.
Sinceramente a me pare (ed è questa la scorrettezza politica del post, in un mondo pieno di ipocrisie) che ci siano almeno due giocatori che meriterebbero di svolgere quel ruolo più di chiunque altro.
Si chiamano Giancarlo Antognoni e Angelo Di Livio, che per chi non lo sapesse o non lo ricordasse nel 2002 ha rinunciato ad un pacco di soldi per passare dalla Nazionale alla C2, da Totti ad Evacuo.
Poi, se la Fiorentina sceglierà Jorgensen, io sarò molto felice per lui, ma mi resterebbe da capire il perché siano stati ignorati due uomini che davvero hanno rappresentato molto e molto a lungo qualcosa per la Firenze calcistica.

P.S. Le cose su Antognoni le pensavo esattamente allo stesso modo anche prima del nostro fortuito incontro al ristorante di qualche settimana fa. Basta leggere l’archivio del blog per avere una conferma.
P.P.S. Ragazzi, certo che siete strani: io non mi sogno di accostare Antognoni a Di Livio, ci sono pesi diversi nella Fiorentina.
Non è che mi sia messo a fare una classifica, ho solo detto che ci sarebbero stati loro due che qualcosa hanno dato.
Poi è chiaro che Antognoni “è” stato la Fiorentina per 15 anni, ma credo che ai Della Valle e a Firenze qualcosa abbia dato. O no?

Scusate se per una volta utilizzo il mio blog per parlare di cose che riguardano, o riguarderebbero, gli addetti ai lavori, ma negli ultimi giorni ho dovuto rispondere privatamente a diversi messaggi che mettevano in dubbio gli ascolti radiofonici.
Li indirizzavano certamente “amici” di radio concorrenti, ma non importa, perché è doveroso essere cortesi con tutti (o quasi).
L’ho fatto senza pubblicare sul blog perché non volevo alimentare polemiche sterili.
le contestazioni riguardavano quello che avevo scritto a proposito di Corvino e dei mezzi a disposizione: ebbene, la maggior parte delle contestazioni era legata al fatto che i maggiori ascolti di Radio Blu fossero legati ad una maggiore diffusione (cosa tra l’altro non vera per due delle altre tre emittenti che parlano quotidianamente di Fiorentina).
E comunque, per tagliare la testa al toro, mi sono fatto mandare i dati sulla sola provincia di Firenze che vedono radio Blu in testa con 50.000 ascoltatori, le altre ne hanno rispettivamente 35.000, 24.000 e 17.000.
Spero così di aver chiuso, almeno fino ai prossimi dati audiradio, ogni polemica.

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