Miller, chi era costui?
Ho provato a sforzarmi di ricordare se fosse in campo con i Rangers nel 2008, sono andato a controllare: ancora non era tornato alla squadra scozzese e comunque cambiava poco.
Poi ho visto il ruolino di marcia ed è chiaro come sia uno che la butta dentro, in Scozia, ma la butta dentro.
Ora sento e leggo di commenti tra il deluso e lo schifato e allora dico: ma cosa pensavate che prendesse la Fiorentina come vice Gilardino, o terza punta?
Milito? Pato? Borriello?
Sapete del mio giudizio negativo sugli ultimi due anni di Corvino, ma facciamogliela fare santo cielo questa mossa e poi gidichiamo su quello che farà il giocatore in campo.
Miller, sempre che arrivi, ha gli stessi anni di Maccarone, con il vantaggio penso di costare molto meno, fattore di cui Corvino deve per forza tenere conto.
Se poi l’ha buttata di fuori come con Bonazzoli, Castillo e Keirrison, lo criticheremo, ma adesso mi pare sinceramente un esercizio di puro autolesionismo.
Speriamo piuttosto che Mihajlovic lo abbia ben presente e abbia almeno detto di sì, perché questa storia di prendere tutto a scatola chiusa mi lascia molto perplesso.

Sì, una sola domanda: ma tutto questo casino chi lo ha innescato?
Chi è che più di un anno fa ha cominciato a non rispettare i patti, andando fuori dalle righe, non avendo un comportamento normale tra componenti di una squadra di calcio?
Quando sento dire come giustificazione che gli altri anni Mutu faceva quello che gli pareva alla cena degli sponsor, esattamente come è successo nello scorso dicembre, ma che nessuno ha mai pensato di multarlo mi cadono le braccia.
Qui si è perso il senso delle proporzioni, il rispetto per la verità; qui si è persa la più elementare etica del normale comune sentire.
Poi continuiamo pure a criticare la società per diverse sue smagliature, presentiamo il conto a Corvino per i suoi errori di mercato, sottolineiamo il non gioco di Mihajlovic, ma per favore cerchiamo almeno di non renderci ridicoli con ragionamenti deliranti che puntano a difendere l’indifendibile.

P.S. Sono arrivati un paio di post in cui si parla di pesanti attacchi gratuiti e senza senso nei miei confronti provenienti oggi da due guitti radiofonici.
Non ne sapevo niente, perché ho ben altro da fare che seguire questi mentecatti.
Ringrazio per la solidarietà, ma non pubblico perché non mi sembra il caso di diventare protagonista di vicende miserevoli e per non fare pubblicità a questi due poveracci, che, non sapendo bene cosa fare nella vita di tutti i giorni, cercano in qualche modo di sbarcare il lunario e di prendere due lire anche per offendere, almeno fino a quando gliene danno.
Siate comprensivi come lo sono io, e lasciate perdere anche voi che è meglio.

La Fiorentina è diventata una squadra triste, come la sua classifica e come i suoi uomini, che hanno perso la voglia ed il diverimento di giocare a calcio.
Alcuni sono proprio improponibili, come Cerci; altri a gennaio sono ancora alla ricerca della forma, come Gilardino e D’Agostino, che non si capisce bene cosa abbiano, nonostante le rassicurazioni di Mihajlovic “sull’ottimo lavoro svolto negli ultimi giorni”.
Il primo tempo viola è stato sconfortante: nessuno sapeva cosa fare col pallone e ce n’era uno, uno solo che provava a cucire, a correre, a dare la carica.
Il piccolo eroe si chiama Montolivo ed è qui che nasce la speranza per non vedere ingrigire tutto il campionato: aggrappiamoci al capitano, che forse se ne andrà, ma che con la sua aria efebica dimostra di avere molti più attributi di tanti presunti duri che tirano fuori la grinta magari solo quando vengono sostituiti (vero Marchionni?).
Eppure una partita così orripilante nel primo tempo la potevamo addirittura vincere senza gli errori grossolani di Gilardino e Ljajic, segno che questo è proprio un campionato mediocre e che quindi la posizione in classifica della Fiorentina è ancora di più senza giustificazione.
La speranza è anche Babacar e un po’ Santana, un altro che pareva fatto di burro e che invece dimostra molto cuore.
Ma che in sei mesi di Mihajlovic non si siano mai visti novanta minuti filati di buon gioco è qualcosa che invita alla riflessione, così come l’orario della conferenza stampa di Becali, fissata per domani alle 13 in un noto albergo fiorentino.
Alle 12.30 la società presenta lo sponsor (che è la Mazda, come Radio Blu aveva anticipato due settimane fa, in assoluta solitudine): se non è un voler fare un dispetto questo…

Mutu si è presentato da Corvino chiedendo di essere ceduto al Cesena, anzi di andarsene a parametro zero.
Magari stava lì parcheggiato cinque mesi, come fece a Livorno, e poi firmava un bel contratto con un club importante, in Italia o in Europa.
Tutto questo ad un giorno dalla gara col Bologna, senza alcun rispetto per nessuno.
Di fronte al no della Fiorentina si è arrabbiato e se ne è andato: poteva la società fare un altro comunicato, comportarsi in altro modo?
Il fatto è che bisognava usare il bastone subito dopo i cazzotti fuori dalla discoteca alle cinque del mattino, bisognava sospenderlo per due partite, ma dirlo e scriverlo all’epoca dei fatti sembrava un atto sacrilego verso i colori viola.
Mutu è ingestibile, l’ho scritto dopo Natale e lo confermo ora, il problema è che tutti ce ne siamo accorti troppo tardi.
Adesso ci lecchiamo le ferite e andiamo a Bologna frastornati e pure senza Vargas, che rimane un mistero.
Mutu invece non lo è affatto, anzi è la dimostrazione di come ci si possa tranquillamente rovinare con le proprie mani.

Parrebbe proprio di sì, anche se i fuochi di mercato a volte si spengono in fretta e poi, lo sapete, a me il giochino del mercato non è mai piaciuto troppo.
Il giocatore è ottimo, nel pieno della carriera e avrebbe solo due controindicazioni, che dico subito per liberarmene subito: ha avuto un gravissimo infortunio nel marzo 2009 (però, essendo giovane, ha solo 25 anni, ci sono tutte le premesse perché abbia recuperato completamente) ed è più un destro che un sinistro, anche se può fare tranquillamente tutte e due le fasce.
Noi dovremmo eventualmente metterlo a sinistra, perché dall’altra parte abbiamo già De Silvestri, Comotto, Marchionni, Santana, Cerci, che mi sembrano più che sufficienti.
Mentre invece continuiamo ad insistere sul solo Pasqual che, archiviato in tutta fretta Gulan, non ha alternative a meno di non riproporre Felipe sulla fascia.
Naturalmente sono solo supposizioni, ma sembra davvero che ci sia qualcosa di concreto.

Se davvero Gilardino dovesse partire a gennaio, comincerei a dubitare dei Della Valle.
Si rincorrono le voci, mi arrivano sms, squillano i telefoni, ma per me sull’argomento esiste solo la parola di Andrea: follia.
Sì, sarebbe una follia cedere in questo momento, con questa situazione ambientale e con questa classifica il centravanti della Nazionale.
Per poi sostituirlo con chi?
Esiste in giro un centravanti acquistabile dalla Fiorentina ed in grado di assicurarci dieci reti da qui al termine del campionato?
Un’operazione senza senso, neanche economicamente e di Amauri non voglio neanche sentire parlare.
Ora però non vorrei che tra ventisette giorni ci dicessero che il miglior acquisto viola è stato la riconferma del Gila…
Abbiamo bisogno di un suo vice, di un terzino sinistro e di qualcuno a centrocampo più affidabile (non ci vuole molto…) dello Zanetti visto nel 2010: sono le stesse cose che scrivo e dico senza alcun successoe da mesi, anzi per l’attaccante da quasi due anni.

Ridendo e scherzando siamo arrivati a quattro giorni dalla partita di Bologna, in pratica è come se oggi fosse mercoledì, senza sapere chi andrà in porta nel giorno della Befana.
Sento nell’aria ancora un certo distacco per una gara che oltre ad essere dietro l’angolo sarà fondamentale per il futuro della Fiorentina.
Personalmente non sono riuscito a capire quali siano le condizioni di Boruc, se sia cioè più o meno in grado di giocare, e la cosa è preoccupante.
Mi auguro che ci sia una gestione delle sue condizioni diversa da quella di Montolivo, anche perché il ruolo, come sappiamo bene, è estremamente delicato.
Nel caso che il portiere polacco non offrisse le adeguate garanzie, mi sembra evidente che l’unico sostituto possibile sia Seculin, nonostante che stamani qualche quotidiano scriva di un possibile dualismo con Avramov, assolutamente non più proponibile per il bene di tutti, Avramov compreso.
Certo che la sfortuna viola in questo campo è veramente galattica e non credo che si possa addebitare alcuna colpa a Corvino, che aveva previsto un’alternativa importante a Frey, suscitando diverse perplessità in diversi giornalisti, compreso il sottoscritto.
Si attendono invece notizie per la fascia sinistra e per il sostituto temporaneo di Gilardino, che rimarrà certamente a Firenze, almeno fino a giugno.

Che bello sapere che Marco e Antonello si telefonano e scambiano gli auguri: un dialogo è dunque sempre possibile, basta avere una correttezza di fondo e ascoltare, almeno ascoltare!, l’altro/a che parla.
Ci vogliamo porre con la nostra Fiorentina un traguardo minimo per il 2011 che sta per iniziare?
Io direi, almeno, di lottare fino alle ultime due giornate di campionato per un posto Uefa, che è proprio in risultato striminzito, ma tale da giustificare un seuccio strappato con molta forza e benevolenza.
Se non arriviamo nemmeno a quello, pagando i Della Valle il quinto monte ingaggi di Italia, beh allora dovremmo porci delle domande di fondo, oltre ad archiviare la seconda stagione negativa consecutiva.
Pensiamo però positivo, almeno in questi giorni di speranza per un futuro migliore, non solo nel calcio, ma soprattutto nella vita di tutti voi.
Auguri davvero di un grandioso 2011 a voi che dopo cinque anni mi fate sempre tornare la voglia di scrivere e poi vedere come reagite alle mie sollecitazioni.

Erano davvero, come cantava Gaber, “anni affollati di idiomi e di idioti”, e io me li ricordo bene perchè sono cresciuto in quegli anni, che tutti chiamano di piombo e che personalmente ricordo come inspiegabili e pieni di paura.
A distanza di tanto tempo, mi torna soprattutto in mente l’abitudine che avevamo fatto al morto ammazzato dalle BR, o da Prima Linea, o dai NAR, insomma da chiunque si sentisse legittimato non si da chi a sparare a innocenti per vendicare torti e ripristinare così “la giustizia proletaria”.
“Compagni che sbagliano” li chiamavano all’inizio, all’epca del sequestro Sossi, mentre erano nella maggior parte dei casi dei pazzi scatenati trasformati in killer.
Cadevano come birilli e non facevano neanche più notizia i poliziotti, le guardie carcerarie, i professori universitari; qualcosa in più per ragioni di casta succedeva con i giornalisti e la “gambizzazione” (che termine orrendo!) di Montanelli fece ad esempio più notizia dell’uccisione dell’orefice Torregiani a al ferimento del figlio, costretto alla sedia a rotelle dal 1979.
Ecco, io vorrei che oggi trionfasse non certo la “giustizia proletaria”, ma quel poco che rimane del buon senso comune e spererei con tutto il cuore che quella bella faccia da assassino di Cesare Battisti venisse estradato dal Brasile e la smettesse di prenderci per i fondelli con quel sorriso che è un insulto intollerabile per le famiglie offese dalla pazzia del terrorismo.

Io sono fuori categoria, perché mi innervosisco al terzo minuto di ritardo nell’appuntamento per le trasferte e al quinto sbotto con Valentina, nei suoi rientri casalinghi alle ore rigidamente concordate.
E’ che considero la puntualità una questione di maleducazione e quando mi è capitato (perché è capitato anche a me) di non arrivare all’ora stabilit, vivo la situazione con un insopprimibile senso di colpa, chiunque sia la persona che mi sta aspettando.
Ecco perché sono inevitabilmente irritato quando leggo degli altrettanto inevitabili (per qualcuno è davvero una pessima abitudine) ritardi collezionati dagli stranieri viola nel loro ritorno a Firenze.
Ma come?
Hai già dieci giorni abbondanti di ferie, sai benissimo del caos europeo e mondiale di questi giorni di festa funestati dal brutto tempo e non fai nulla?
Ma prendi le adeguate contromisure e punta ad essere in città un giorno prima, così vai sul sicuro.
E invece no, via così dando la colpa al destino cinico e baro che si materializza nei disagi aerei, saltando il primo allenamento post sosta.
Poi magari ha ragione Rialti, fedele lettore di questo blog, quando dice che sto diventando un po’ troppo moralista…

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