La Fiorentina è diventata una squadra triste, come la sua classifica e come i suoi uomini, che hanno perso la voglia ed il diverimento di giocare a calcio.
Alcuni sono proprio improponibili, come Cerci; altri a gennaio sono ancora alla ricerca della forma, come Gilardino e D’Agostino, che non si capisce bene cosa abbiano, nonostante le rassicurazioni di Mihajlovic “sull’ottimo lavoro svolto negli ultimi giorni”.
Il primo tempo viola è stato sconfortante: nessuno sapeva cosa fare col pallone e ce n’era uno, uno solo che provava a cucire, a correre, a dare la carica.
Il piccolo eroe si chiama Montolivo ed è qui che nasce la speranza per non vedere ingrigire tutto il campionato: aggrappiamoci al capitano, che forse se ne andrà, ma che con la sua aria efebica dimostra di avere molti più attributi di tanti presunti duri che tirano fuori la grinta magari solo quando vengono sostituiti (vero Marchionni?).
Eppure una partita così orripilante nel primo tempo la potevamo addirittura vincere senza gli errori grossolani di Gilardino e Ljajic, segno che questo è proprio un campionato mediocre e che quindi la posizione in classifica della Fiorentina è ancora di più senza giustificazione.
La speranza è anche Babacar e un po’ Santana, un altro che pareva fatto di burro e che invece dimostra molto cuore.
Ma che in sei mesi di Mihajlovic non si siano mai visti novanta minuti filati di buon gioco è qualcosa che invita alla riflessione, così come l’orario della conferenza stampa di Becali, fissata per domani alle 13 in un noto albergo fiorentino.
Alle 12.30 la società presenta lo sponsor (che è la Mazda, come Radio Blu aveva anticipato due settimane fa, in assoluta solitudine): se non è un voler fare un dispetto questo…