Ci deve essere un virus autolesionistico che da almeno trent’anni circola dalle parti di Firenze e che a volte si propaga negli ambienti viola fuori città.
Non si spiega altrimenti l’accanimento verbale e scritto di alcuni nei confronti di Emiliano Viviano.
Sembra per alcuni che un bel giorno Macia e Pradè uscendo dalla sede e facendo un giro lungo abbiano visto in una partitina alle Cascine un tipo alto con la maglia viola addosso, uno che parava qualcosa, gli abbiano chiesto se tifava per la Fiorentina, se fosse mai stato in Fiesole e dopo le sue risposte entusiastiche lo abbiano portato al Franchi, fatto firmare il contratto e mandato in porta.
Uno sprovveduto, insomma.
Uno che poteva essere chiunque altro e che ha avuto solo la fortuna di amare la maglia viola.
Basta, non se ne può più.
Io ho dato l’insufficienza a Viviano, perché a caldo e dal vivo non mi pare che sia stato reattivo nella carambola Hamsik-Borja Valero, ma da qui a definirlo una sciagura per la Fiorentina ce ne corre.
Gli si voleva dare la fascia di capitano, la maglia numero dieci e ora ci sono quelli certi che Neto sia meglio o addirittura che sia stata una disgrazia rinunciare a Boruc (infatti si è visto le corse che fanno per prenderselo…).
Emiliano Viviano è tra i quattro migliori portieri italiani, non è ancora la meglio della condizione e può pure darsi che abbia un eccesso di tensione per il fatto di essere il portiere della Fiorentina e allora noi che facciamo?
Lo martelliamo e ci martelliamo i testicoli per il solo gusto di farci del male.
Vediamo un po’ per quanto andrà avanti questa storia.

Primo tempo spettacolare, con il Napoli annichilito, ma quante volte abbiamo tirato nello specchio della porta?
Mai.
La prima vera parata De Sanctis l’ha fatta solo nel secondo tempo, sotto di due gol, su un bolide di Roncaglia e poco dopo dopo ha chiuso in uscita su Ljajic e allora mi chiedo: ma è possibile sprecare tutto questo?
Sia chiaro che siamo in un’altra dimensione rispetto agli ultimi due anni terribili e che avremmo assolutamente meritato di pareggiare, però quante altre volte rischieremo di mangiarci le mani perché non concretizziamo?
E El Hamdaoui non è andato nemmeno male, solo che è tutto un tic e toc, divertente e anche utile per arrivare ai sedici metri, ma poi alla fine chi tira?
Una soluzione sarebbero gli inserimenti dei centrocampisti e quindi speriamo che Aquilani recuperi presto la migliore condizione (non va mandato in Nazionale), oppure che Matias capisca alla svelta i meccanismi del calcio italiani e comunque Romulo pare spesso un corpo estraneo rispetto al livello tecnico dei compagni.
E’ stata una sconfitta amara e bellissima perché ci ha restituito definitivamente la Fiorentina e quindi bisogna proseguire su questa strada.
Certo, se avessimo pure un bomber vero sarebbe tutto molto più semplice, specialmente per Montella.

Pare che il signor lingua biforcuta Berbatov abbia chiamato Firenze per sentire se caso mai… nel caso in cui…
Detto che non esiste limite al livello di degradazione morale di questo piccolo uomo, io sono molto orgoglioso del fatto che gli abbiano riattaccato il telefono (ma la chiamata sarà stata a carico del destinatario?) senza nemmeno stare ad ascoltarlo.
Certo, con lingua biforcuta Berbatov avremmo risolto tutti i nostri problemi in attacco e la campagna acquisti cessioni viola sarebbe stata da urlo, ma io preferisco un Toni super-stagionato e di ritorno ad uno così.
Se me stia a casa sua con signora e prole (se ne ha) il signor Berbatov, meglio qualche punto in meno e tanta dignità in più.
Poi magari ha chiamato pure Marotta.
O forse no, perché furbo com’è deve aver capito che alla Juve delle sue prestazioni importava il giusto.
Ciò che interessava a quei maestri di correttezza e lealtà lo ha spiegato benissimo Andrea Della Valle nel suo comunicato di ieri.

Hanno rigirato la Fiorentina come un calzino ed è venuta fuori a costo zero (anzi con una robusta plusvalenza in fondo firmata Corvino) una squadra intrigante che la gente è tornata ad amare.
Hanno in pratica bonificato l’ambiente, facendo piazza pulita in uno spogliatoio pieno di gente veramente da dimenticare.
E’ saltato l’ultimo colpo, il più importante, quello che ha fatto infuriare Andrea Della Valle, autore di un comunicato straordinario che cementa il rapporto con il popolo viola perché mai si era sentito un presidente della Fiorentina così scatenato contro la Juve.
Non potevamo non prendere un attaccante e allora è arrivato Toni e qui il dibattito è aperto, perché le suggestioni del passato si vanno a scontrare con un presente pieno di incognite.
Sono stati complessivamente bravissimi, hanno lavorato a fari spenti e adesso dobbiamo guardare il bicchiere mezzo pieno.
Niente voti, ma per come si era messa alle 17 di oggi poteva andare peggio.

Consentitemi di fare i complimenti a Tommaso Loreto che è stato straordinario arrivando prima di tutti su Toni, riuscendo pure a farlo parlare in diretta a Radio Blu

A me piace sempre essere chiaro: il mercato della Fiorentina è stato oggi molto più soddisfacente delle attese e capisco che sulla cessione di Nastasic ci si possa dividere tra chi vede l’affare irripetibile e chi come me si chiede come giocheremo in difesa.
Però su un punto io credo che non ci possano essere discussioni: non possiamo ripetere gli sciagurati errori delle ultime due stagioni e presentarci a giocare con un solo attaccante di ruolo che è e resta un’incognita anche dopo i venti minuti buoni di sabato scorso.
Se non viene fuori niente entro le 19, io direi che siamo addirittura messi peggio di dodici mesi fa perché nell’agosto del 2011 mica lo sapveamo della luce di Gilardino che si accendeva e spengeva ad intermittenza e poi ci pareva che il Tanque fosse una cosa seria.
Ma oggi?
Per favore non scherziamo.
Io capisco tutto, comprendo i giramenti di Pradé e Macia per Berbatov, immagino che ci aspettino col fucile puntato per chiederci tanto per chi vale il giusto, però ci sono 8 milioni in cassa, mettiamoci sopra il sacrificio economico di ADV e andiamo a comprarci questo benedetto attaccante perché altrimenti saranno dolori

Provo a spiegarmi meglio: non esiste confronto con l’anno scorso come squadra e come ambiente, ma alla vigilia eravamo più tranquilli con Gilardino e il Tanque o ora con il solo El Hamdaoui di attaccante vero? Era questo il senso del discorso e ribadisco che ci vuole un attaccante

Scorretti sono ovviamente i dirigenti della Juve, che vanno su uno come Berbatov solo per il gusto di fare un dispetto alla Fiorentina per via del no a Jovetic.
Sarebbe lui il top-player da presentare ai tifosi?
Auguri, ci vediamo il 26 settembre a Firenze e non c’era modo migliore di questo per far dimenticare il 5 a 0 dello scorso marzo.
Questo sgarbo non rimarrà senza risposta, vediamo però adesso chi arriva a Firenze perché l’attaccante, un fortissimo attaccante, non è necessario, ma come direbbe il Ciuffi indispensabile.
Penoso è Berbatov, che si fa pagare l’aereo dalla Fiorentina, gioca su due tavoli e alla fine va dove lo pagano di più, fregandosene degli impegni presi nonostante le vagonate di milioni di euro guadagnati in carriera.
Non lo vorrei in maglia viola neanche se fosse l’unico attaccante sulla faccia della Terra.
Ingenui sono stati i dirigenti della Fiorentina che con il senno di poi avrebbero dovuto marcare più stretto questo bulgaro dalla lingua biforcuta ed evitare perlomeno di spedire Macia a Peretola.
Non ci abbiamo fatto una gran figura, diciamo la verità.

GRANDE COMUNICATO FINALE DELLA FIORENTINA, LA PAROLA ARROGANZA MI PIACE MOLTISSIMO: BRAVI
E LINGUA BIFORCUTA? FANTASTICO!
NON VA NEMMENO ALLA JUVE, QUESTO QUI CI AVREBBE COMBINATO TANTI DI QUEI CASINI E COMUNQUE CHISSA’ COSA DIRANNO ORA A TORINO, IO PENSO CHE (PURTROPPO) SIA ANDATA BENE PURE A LORO
ORA PERO’ PRENDIAMO L’ATTACCANTE

Poiché pare che il campionato della Fiorentina non possa continuare se non cediamo entro venerdì Nastasic, almeno facciamocelo pagare al prezzo giusto.
Per me il valore reale del giocatore, visto che Ramadani insiste e Mancini non desiste, è 16 milioni di euro più questo Savic che gioca (anzi giocava, visto che in un anno è stato quasi sempre fuori per scelta tecnica) a destra e che sinceramente mi lascia abbastanza indifferente, ma sono pronto a tornare sui miei passi.
Con quei soldi bisogna assolutamente prendere un altro buon difensore tendente all’ottimo, e soprattutto un attaccante con i controfiocchi.
Non Borriello, non Quagliarella, al limite Matri, per intendersi.
Se poi Pradé e Macia alla fine riescono a non far tirare fuori soldi ai Della Valle con una campagna acquisti del genere (ma la ferita di Nastasic per me faticherà a rimarginarsi) a noi che ce ne importa?

Partiamo da un presupposto oggettivo: io non so quanto valga questo Savic, di cui in tutta onestà ignoro le qualità calcistiche, ma mettiamo che oltre ad essere montenegrino e amico di Jovetic sappia anche fare abbastanza bene il difensore e che dunque possa raggiungere i 3 milioni di euro (so bene che è stato pagato 7, ma non ha quasi mai giocato, altrimenti Vargas varrebbe 8 milioni…).
Con i dodici cash noi stiamo vendendo Nastasic al Manchester City per 15 milioni e qui il dibattito è apertissimo: sono abbastanza o sono pochi per un diamante ancora grezzo che ha solo 19 anni?
Ma il quesito più preoccupante è un altro: perché stiamo vendendo Nastasic?
Non certo per bisogno, visto l’entusiasmo di Andrea Della Valle; non certo per esigenza tacnica, vista la stima assoluta di Montella per il giocatore.
E allora, perchè?
Dobbiamo forse accontentare il signor Ramadani perché non rompa le scatole con la clausola che potrebbe essere qualcosa di più serio di quanto immaginato finora?
Questa operazione non sta in piedi da qualunque parte la si guardi e rischia di raffreddare gli entusiasmi post Udinese e post campagna acquisti.
Se entrano quei soldi il mercato della Fiorentina va a pareggio e l’unica cosa per far digerire questa pillola davvero amara sarebbe l’arrivo di un grandissimo attaccante.
Pregasi quindi astenersi Borriello, Quagliarella e simili, grazie.

GUARDATE CHE IL CONTRATTO DI NASTASIC CON LA FIORENTINA SCADE NEL 2016!
E’ STATA UN’OTTIMA OPERAZIONE DI CORVINO, LA MIGLIORE CON QUELLA DI BEHRAMI DEGLI ULTIMI CINQUE ANNI, QUINDI PER FAVORE CERCATE DI VALUTARE PIU’ ATTENTAMENTE TUTTO PRIMA DI LANCIARVI IN CERTEZZE CHE POI SI DISSOLVONO COME NEVE AL SOLE, GRAZIE

E lui, Ramadani, il Caliendo dei nostri tempi, prova e riprova a chiamare Pradé, Macia, pare addirittura Andrea Della Valle, ma la linea non c’è, forse è colpa del gestore o del troppo traffico in corso.
Pare abbia in mano non una, ma addirittura tre offerte da trenta milioni per la sua gallina dalle uova d’oro, ma da Firenze non lo stanno a sentire.
Non è per essere scortesi, ma proprio non hanno tempo e poi non c’è campo, la linea non prende, succede.
Mi piace tantissimo questo comportamento border-line dei dirigenti viola, a cominciare da Andrea, che vadano per una volta a quel paese il fair-play e il patto tra gentiluomini.
C’era un patto, una cluasola federalmente non valida?
Eh, sai com’è caro mio, nel calcio e nella vita le cose cambiano da un giorno all’altro.
E d’altra parte mica è detto e scritto che si debba essere sempre noi a prenderlo in tasca.
Fai un contratto da due milioni e mezzo lordi per quattro stagioni a Vargas e quello ad essere larghi ti gioca un anno e mezzo in tutto, ma i soldi li vuole tutti, poi continua a non dimagrire, ma c’è qualcosa di firmato.
Se però uno va meglio delle aspettative, eccolo lì pronto a battere cassa, a dire “sì, però adesso le cose sono cambiate”.
Infatti cari Ramadani (e Berti, perché ovviamente di mezzo c’è anche lui) le cose sembrano veramente cambiate in Fiorentina.
Ma voi continuate con tenacia a provare: prima o poi la linea si libera e qualcuno risponde, forse il primo settembre.

Come mi è venuta, chi lo sa?
Le mie radiocronache nascono da sole, vengono fuori già con le parole…
Via, mi sono montato la testa, deve essere la Fiorentina che mi fa male e mi porta al paragone con Vasco Rossi.
Però davvero non so perché ieri sera al novantunesimo mi è venuto di dire “lancio sbilenco” su quel magnifico assist di Aquilani per Jovetic.
Se provo ad andare in profondità, ma si tratta di psicologia da quattro soldi, mi viene in mente che da un po’ stavo provando una certa frustrazione per via del possibilissimo pareggio che invece doveva essere una vittoria.
E allora incosciamente tutto in quel momento aveva una valenza negativa, così un passaggio al bacio è diventato un lancio sbilenco.
Però ieri mi è sembrato di essere già col ritmo campionato, al contrario degli ultimi due anni in cui all’inizio faticavo (e si sentiva), forse perché sfasato dal niente che vedevo o usurato dalle assurde polemiche con diesse.
La rivoluzione viola ha fatto bene pure a me e non vedo l’ora di essere a Napoli!

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