Fede viola
Gli undicimila fedeli del verbo viola, che amano a prescindere, gradirebbero un segno della presenza divina
Ci vogliamo dare una mossa?
Gli undicimila fedeli del verbo viola, che amano a prescindere, gradirebbero un segno della presenza divina
Ci vogliamo dare una mossa?
Il campionato di calcio per me è sempre stato come il capodanno, cioè l’inizio di qualcosa che bambino e poi da ragazzino aveva la magia del Natale, che in quanto ebreo non conoscevo nelle sue manifestazioni familiari
Tutto in quei giorni di settembre era possibile, anche che la Fiorentina vincesse lo scudetto e Speggiorin la classifica cannonieri
La cosa strana, a pensarci quasi mezzo secolo dopo, è che la mia insana passione per il giornalismo, nata più o meno in quinta elementare, e l’amore per la Fiorentina hanno viaggiato per almeno un decennio su binari paralleli, nel senso che mai ho pensato che raccontare i viola potesse diventare un lavoro
Volevo fare il giornalista e basta: datemi qualcosa su cui scrivere e sono contento
Poi, verso i diciotto anni, sono cominciate le stagioni della frenesia e anche della rabbia, perché per diversi anni ero come in una bolla di vetro, sospeso tra il mio registratorino da quattro soldi e la voglia di sgomitare in mezzo a decine di porte sbattute in faccia e sorrisi di circostanza ed è in quel momento che mi ha aiutato il carattere: non ho mollato e mi sono inventato un qualcosa che ancora adesso non saprei definire bene
Fermarsi ogni tanto, magari aiutati dal caldo feroce che impone un rallentamento di tutto, vuol dire guardarsi alle spalle e chiedersi quanto sarebbe stato contento il ragazzo che ero di sapere che, con fortuna e un po’ di costanza, da 35 anni racconto la Fiorentina, qualsiasi Fiorentina, non importa se fortissima o scarsa
Beh, sarebbe stato felice e incredulo e…avrebbe avuto assolutamente ragione
Qualche spunto buono, Chiesa generoso e poco altro
Siamo indefiniti, che vuol dire tutto e niente, nel senso che non è per forza un giudizio negativo
Intanto abbiamo vinto, che non fa mai male, ma ovviamente conta il giusto perchè sarebbe più importante avere in rosa i giocatori che servono a Pioli
Visto anche un Kalinic strano, quasi che non toccasse a lui, però è, appunto, solo un’amichevole d’agosto e quindi aspettiamo di vedere cosa succede a Milano, poi eventualmente se ne farà una ragione
Non ricordo nei sei anni fiorentini da giocatore una sola volta in cui Stefano Pioli si sia veramente arrabbiato
Un pomeriggio mi disse con toni educati che era un po’ stufo di essere accomunato a Luppi nelle valutazioni, ma non per una scarsa considerazione del collega, che pure gli era nettamente inferiore, ma perché riteneva che ognuno dovesse essere giudicato personalmente, e aveva ragione
Ogni tanto tasto con lui il terreno per capire quanto sia davvero allarmato per questa Fiorentina che è molto in divenire e i suoi messaggi sono assolutamente rassicuranti, così si va avanti per un altro po’ di giorni, poi torno a preoccuparmi
Solo che qui siamo a venti giorni dal campionato e qualcosa si vorrà pure concedere come tempo al nostro tecnico per provare a mettere insieme i pezzi di un puzzle al momento indecifrabile
Non è che si voglia mettere fretta a nessuno, ma sia chiaro a tutti che in questo momento siamo una squadra da zona destra della classifica e quindi sarebbe il caso di darci una mossa
Sono da due anni un grande estimatore di Kalinic, mi piace moltissimo tecnicamente anche se segna meno di quanto potrebbe
Il suo ultimo mese è stato desolante in tutti i sensi, ma siccome non mi risulta che ci fossero partite ufficiali sarei pronto a ripartire da zero e anche a far finta di niente
Perchè uno come Kalinic sul mercato non c’è da comprare, per i parametri viola, e forse Pioli tenterebbe perfino l’immane impresa di far giocare due punte là davanti
Insomma, più passa il tempo e più la tentazione di vederlo ancora qui aumenta
Nell’educazione dei figli adattiamo inevitabilmente i nostri modelli alla loro vita, filtrando il tutto attraverso le nostre convinzioni e le nostre inclinazioni
Nel gruppetto di bambini che gioca con Cosimo sulla spiaggia uno ha il tablet e gli altri guardano il possessore giocare
Non succede sempre, ma abbastanza per farmi la domanda se tutto questo abbia un senso
Alla fine, con molta fatica mentale, mi sono detto che un senso lo aveva e pur cercando di limitare al massimo la dipendenza tecnologica ho cercato di entrare in quei meccanismi così fuori dal mio mondo
Pare che adesso ci sia una nuova professione destinata a sicuro successo, lo sviluppatore di videogiochi, l’ho scoperto proprio grazie a Cosimo
Sembra un lavoro assurdo, ma si diceva lo stesso di chi aveva deciso che per vivere avrebbe riparato quelle strane scatole chiamate computer…
Che tristezza l’addio di Bernardeschi, senza un briciolo di classe e di riconoscenza per chi lo ha cresciuto fin da bambino
L’unica cosa accettabile è che non ha fatto tante sceneggiate, a parte il ridicolo certificato medico, ma mi aspettavo, dopo averlo conosciuto e apprezzato, qualcosa in più
Manca solo che dica di aver sempre tifato Juventus e siamo a posto
E questa volta non è tanto che sia andato da “lei”, ma come si sia dimenticato di dove è stato negli ultimi tredici anni
Per lui non sarà buttata in campo nessuna sciarpa viola, sarebbe sprecata
Stavolta sono d’accordo con la parte più intransigente del popolo viola
Mi piace l’idea che la Fiorentina, intesa come squadra, vada sostenuta qualunque sia il gradimento o l’avversione alla proprietà del momento
Su quella, secondo me, il giudizio va rimandato a dopo il mercato, per capire se davvero i soldi incassati sono stai reinvestiti
Il come è compito e responsabilità di Corvino
Ma quello che è successo ieri a Moena è un bel segnale e la presenza di Pioli regala a tutto questo un valore aggiunto importante
La Fiorentina si discute e si ama: sempre
Facendo bene i conti, Vecino compreso, dovrebbero essere cento i milioni che arrivano nelle casse viola in cambio della dolorosa emorragia di giocatori, ovviamente i più bravi, altrimenti non sarebbero o saranno pagati così tanto
Ed è a questo punto che vorrò vedere se avverrà ciò che mi è stato più volte assicurato e cioè che quello che verrà incassato sarà reinvestito per rifondare la squadra
Non è il momento di tesoretti da mettere da parte e neanche di buchi di bilancio da coprire, il triste tormentone degli ultimi consigli di amministrazione, ma di spinte anche emotive per ricompattare il popolo viola, decimato nell’affluenza al botteghino per gli abbonamenti
Vediamo cosa succede, perché tra un mese comincia il campionato
Predico bene e razzolo male, nel senso che anche a me questo assalto alla diligenza rompe tremendamente le scatole
Di pancia mi verrebbe voglia di chiamare Corvino per dirgli: quando ce lo compri un giocatore di media/alta riconoscibilità che ci aiuti a superare la depressione calcistica?
Resto convinto che faremo una squadra in grado di puntare all’Europa, solo che non si sa quando e con chi
Se Vecino se ne va non è colpa di nessuno, mentre invece sognerei una pace a tutto tondo con Kalinic, che con Pioli potrebbe fare ancora meglio
E’, come tifosi, un’estate da resistenza umana