Giocano bene, a tratti benissimo, e meno male che non hanno una punta.
Noi invece sembriamo un po’ quei ciclisti che barcollano sulla sella in vista dell’ultimo chilometro e hanno sulle spalle una fuga lunghissima ed inaspettata.
Noi però la punta ce l’abbiamo, anzi ne abbiamo tre, più Jimenez, che alla fine è il miglior acquisto di gennaio.
Sarà dura, ma non è detto che arrivi quarta la Roma: il calcio ed il caldo regalano sorprese inaspettate.
Commovente Donadel nel secondo tempo, in affanno Brocchi dopo una stagione entusiasmante, in ribasso Jorgensen, stabile tendente al bello Fiore, preoccupante Bojinov.
Abbiamo recuperato Lobont, che ha dato una gran risposta a chi (come me e forse gran parte di voi) credeva poco in lui all’indomani delle disavventure di Milano.
Molto bello il momento di raccoglimento per ricordare Tommy e gli striscioni delle due tifoserie, con una vistosa eccezione, che, spiace dirlo, era di colore viola.
Il Granducato di Toscana è stato tra i primi al mondo ad abolire la pena di morte e non era proprio il caso di invocarne il ripristino, pur mantenendo inalterata la mia rabbia ed il mio sgomento per quello che è successo a Parma.

No, niente pena di morte per chi ha ammazzato il piccolo Tommaso Onofri.
Siamo un Paese civile, e che diamine.
Niente esecuzioni, ma un processo serio che offra agli imputati tutte le garanzie previste dalla Costituzione.
E poi niente cella di isolamento per loro, e perchè mai dovrebbero essere isolati?
Mettiamoli invece con i detenuti comuni e poi aspettiamo di sapere cosa succede…
BASTARDI!!!

P.S. Forse non vi è chiaro che tra chi è in carcere esiste un codice d’onore che classifica all’ultimo posto del genere umano chi fa del male a dei bambini.
Per questo ho detto di mettere Alessi (che due giorni fa si è fatto intervistare da Cucuzza, ma ci pensate a che livello di aberrazione si può arrivare…) e la sua banda insieme agli altri detenuti: forse passerebbe loro l’insofferenza verso le urla di un bimbo di diciotto mesi (perché pare sia stata questa la causa della morte di Tommy)

Sento addosso l’aria della grande partita ed è la prima volta che mi succede se a Firenze non arriva la Juve o il Milan (meno l’Inter, forse perché loro tra le grandisembrano Paperino tra Gastone e Zio Paperone).
Insomma, mi ritrovo a pensare a possibili azioni di gioco, a cercare di percepire chi potrebbe essere l’uomo decisivo, salvo poi sbagliare tutto come accadde con Di Loreto prima della sfida con i bianconeri.
Per questo, tranquilli, non ci riprovo
Forse non ci siamo resi conto troppo bene di dove siamo arrivati, di corsa, partendo da una quasi retrocessione, perché questo è stato il salto più grande dall’avvento dei Della Valle.
In fondo tornare in A era un atto dovuto, giocarci la Champions a quaranta giorni dalla fine del campionato è invece un sogno.
Non vedo l’ora che la partita cominci…

Si gioca tra poche ore e ce ne siamo quasi dimenticati: che tristezza non godersi quasi per niente una vigilia da Champions come questa.
Sono molto curioso di vedere cosa si inventeranno Prandelli e Spalletti, perché qualcosa si inventeranno di sicuro, probabilmente a centrocampo, dove non sono così certo (è una sensazione a pelle, niente di più) che Montolivo debba per forza lasciare il posto.
In attacco, diciamo la verità, abbiamo tutti una gran voglia di vedere ancora Jimenez, soprattutto dopo quella “giochessa” di San Siro che ha costretto all’ammonizione Nesta.
Su Lobont invece mi sembra che l’atteggiamento generale a cinque giorni dagli errori di Milano fluttui tra una fiducia trascendentale in Corvino e la speranza che tirino in porta il meno possibile, e comunque mi è sembrato molto debole il partito pro-Berti.
La Roma gioca in questo momento e da tre mesi il miglior calcio della serie A, è giusto riconoscerlo, ma la gara è aperta.
Basta non aver paura.

Chiama per un collegamento Radio Radio, splendida emittente leader di ascolto nel Centro Italia, e sparo subito l’infamia di quanto scritto sul sito dei sedicenti fans romanisti di Chierico (che penso non sappia niente) a proposito della signora Prandelli.
Sbigottimento nell’etere, stigmatizzazione di tutto con inevitabile pistolotto di quello che dice che certe cose sarebbe meglio non dirle.
Vabbeh, fin qui niente di nuovo.
Poi, a sorpresa,l’ intervento di Spadino, capo ultrà della Curva Sud.
Ce l’ha con Passarella per quello che aveva affermato a proposito dell’invito a restare a casa se uno non ha il biglietto e con la decisione della Fiorentina di offrire l’accoppiata Ascoli e Roma.
Gli rispondo pacatamente, ma con durezza, e viene fuori un dialogo tra persone civili, tanto che al quinto minuto di conversazione mi si accende la lampadina: bisogna farlo parlare con Sartoni.
E la sera al Pentasport, grazie anche e soprattutto ad un Bardazzi in forma straordinaria, vengono fuori venti minuti di grande radio.
Inaspettati e per questo ancora più belli.
E allora ribadisco il concetto: un passo indietro tutti, tolleranza zero da parte delle forze dell’ordine e tolleranza mille tra chi è di sponda calcistica opposta ma non si è ancora bevuto il cervello o non ha secondi fini (leggi politica o creare ad arte il caos per ricattare la propria società).

Ragazzi, calma.
Questa guerra tra fiorentini e romanisti è più idiota che violenta.
Leggo e taglio commenti da delirio, ma lo sapete che tra l’altro rischiate penalmente a scrivere certe cose?
Quando usate determinate terminologie, non riesco a capire se ci siete o ci fate, perché davvero non arrivo ad immaginare che i fiorentini abbiano dei romani (e viceversa, naturalmente) le idee che manifestate sul blog.
Cerchiamo di alzarci un po’ dal livello vicino allo zero in cui siamo (siete) finiti.
Sono convinto che molti di voi che hanno spedito certi post da delirio non sappiano nemmeno la formazione della propria squadra e che insomma Fiorentina-Roma sia solo uno sfogatoio per rabbie represse.
Ma si può?
Io dico di no, o almeno chiedo che non venga fatto qui, sul mio blog.

Questa storia dell’arrivo in massa dei tifosi romanisti senza biglietto non ha proprio senso.
Parafrasando Massimo D’Alema, gran tifoso giallorosso, in un Paese normale tremila persone senza tagliando per entrare allo stadio se ne stanno tranquillamente a casa o comunque, siccome certamente non passano inosservate, ad Orte vengono fermate e rispedite al mittente.
Stavolta hanno completamente ragione i capi del tifo: se succederà confusione, se verrà accettata la logica che “tanto non ci si può fare niente”, allora vorrà dire che ci dobbiamo rassegnare alla logica della giungla e soccombere, abbandonando ogni forma del vivere civile.
Aspettiamo e, molto preoccupati, vediamo cosa succederà.

Ecco, ma se quello che ha combinato Lobont nei suoi primi due mesi in viola (Parma, Siena, Milan) lo avesse fatto Toldo, oppure Pagliuca o ancora Sereni, che cosa avremmo detto, letto o scritto?
Detto questo, che è uno sfogo, adesso siamo prigionieri della situazione e bisogna tenere bassa la temperatura.
Sperare che lui si riprenda, anche se per la verità a vederlo in faccia dopo la partita non mi pareva per niente contrito, e questo almeno è un bel segno.
Ci sono stati portieri viola (Landucci) dalle enormi potenzialità e dalla grande classe che la notte non dormivano per un errore commesso.
Alla fine andavano fuori voltaggio e perdevano il posto.
Lobont no, mi sembra tranquillo (semmai dormiamo poco noi pensando, a quanto è avvenuto a San Siro, ma questo è un altro discorso…).
A questo punto facciamo finta di niente almeno fino al termine del campionato, perchè sostituirlo ora vorrebbe dire riproporre lo stesso scellerato copione dell’anno scorso, quando fra Lupatelli e Cejas non sapevamo più a quale santo votarci.
Sì, facciamo finta di niente, ma poi ricordiamoci di tutto mentre imbocchiamo la Firenze-Parma per trattare di un certo portiere francese che ci manca come il pane.

Recuperata a fatica una postazione internet, è giusto raccontare la strana sensazione di una partita dei viola vista in televisione.
Intanto ho avuto la conferma che stare lí sul campo é proprio tutta un´altra cosa, il video anestetizza tutto, toglie pathos.
E´stata una Fiorentina bruttina, con Bojinov in discesa di condizione e con Jorgensen assolutamente impalpabile nel primo tempo.
E però se Toni l’avesse messa dentro, saremmo a raccontare di una Fiorentina ad un passo dalla Champions.
Adesso comunque va sempre bene, basta tenere il vantaggio fino al 2 aprile e (clamoroso, ma vero) tifare Juve sabato sera.
Il migliore in campo nei sessanta minuti di Cagliari? Leonardo Bardazzi, assolutamente perfetto nella radiocronaca (ebbene sì, l´ho ascoltata… potevo forse farne a meno?)

P.S.
Ragazzi, mi sono accorto solo ora dell’errore (l’àvesse), ma dov’ero la tastiera era in tedesco…
Sono ignorante, ma non fino a questo punto, cmq scusatemi

Scusatemi, ma da dove sono (profondo Nord) recuperare una postazione interner e´un´ impresa quasi impossibile e quindi sono costretto a sospendere per qualche giorno, diciamo fino a domenica mattina, quando spero avremo quattro punti in piu´ in classifica.
Solo una cosa sul gesto di De Rossi, perche´mi e´stato richiesto: assolutamente inaspettato e per questo ancora piu´bello.
Stavolta giu´il cappello e se i tifosi della Roma assomigliassero un po´di piu´ a lui, il 2 aprile staremmo tutti piu´tranquilli.
Voi comunque, se volete, continuate a scrivere.

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