Va bene la tradizione che ci vuole quasi sempre in difficoltà prima di fare un ottimo Mondiale (ma anche nel 2010 si annaspava abbastanza), però qui se ne approfittano.
Primo cattivo pensiero: con un Italietta così, con un Balotelli così, siamo sicuri che anche Rossi a mezzo servizio non facesse comodo?
Secondo cattivo pensiero: che senso ha provare sul filo di lana Verratti e Pirlo insieme, non è che a dieci giorni dal Mondiale siamo ancora alla ricerca di un gioco?
A me sembra incredibile credere che l’assenza di Montolivo (Montolivo!) abbia mandato a carte all’aria tutti i piani tattici di Prandelli.
Oppure è davvero così e allora vuol dire che siamo scesi parecchio in basso.
Quelli che tifano contro gli azzurri si staranno stropicciando le mani soddisfatti, che come me vuole vedere vincere l’Italia è molto, ma molto preoccupato.

Qui si sta esagerando con Prandelli ed io non riesco a capire, ma forse è un mio problema perché non riesco a sintonizzarmi con la parte più arrabbiata di voi.
Ha sbagliato a non chiamare Rossi, la vicenda è stata gestita molto male, ma a me paiono fuori luogo anche le esternazioni del nonno di Rossi e anche, a dirla tutta, andare ad intervistare il nonno di Rossi.
Resta comunque il quesito per me senza risposta: ma che vi ha fatto Prandelli di male?
Sento in giro cose asssurde, gente che gli dà di gobbo, che lo accusa di non aver vinto l’Europa League (come se in panchina fino alle semifinali fosse andato un altro tecnico), di essere stato un male per la Fiorentina.
Io da tutto questo prendo le distanze: Prandelli è un ottimo allenatore e, per come ho avuto modo di conoscere, vale molto anche come uomo.
Poi sbaglia come me, come voi, come tutti, ma tutti questi veleni mi sembrano davvero fuori luogo.

Sì, ci sono rimasto male.
Sarà stato giusto, sarà pure un bene un bene per la Fiorentina che se lo ritroverà motivatissimo a luglio, ma io ci avevo fatto la bocca: mi sarebbe piaciuto vedere Pepito in Brasile.
Prandelli avrà valutato tutto e naturalmente non credo abbia fatto scelte autolesionistiche, forse aveva ragione Montella a dire che aveva affrettato i tempi, ma il ragazzo meritava di provarci.
E’ una bella botta per il suo morale, inferiore a quella degli infortuni, ma fa male lo stesso.
E non credo che siano solo i tifosi viola ad essere dispiaciuti di questa scelta.

Quando tocca il pallone è davvero come con Baggio, lo vedi che è di un’altra categoria.
Ieri sera Pepito si è limitato agli assist e sinceramente non so quanto il test sia servito a Prandelli per la decisione definitiva: io lo porterei confidando in un rapido miglioramento della condizione, ma le scelte del CT andranno rispettate in ogni caso.
Gli manca ancora la cattiveria agonistica e sarebbe stato incredibile il contrario, in più c’è Cassano che per quanto sia a mio parere insopportabile un po’ gli assomiglia a livello tecnico.
Decisione molto complicata, a tutti livelli.
Non riesco come tanti ad essere contento per il grave infortunio a Montolivo, quando c’è di mezzo la salute ogni altro discorso passa in secondo piano.
Sono semmai curioso di vedere cosa accadrà con Aquilani, non so se uscire dal campo prima per la botta alla testa sia stato peggio o meglio, viste le difficoltà della Nazionale.
E’ superiore a Parolo in tutto, ma anche in questo caso c’è da aspettare e incrociare le dita (per quelli come me che hanno a cuore la maglia azzurra e ancora di più i giocatori della Fiorentina che la indossano).

La domanda è rivolta a chi ha votato per il Movimento 5 Stelle, uomini e donne che rispetto profondamente, così come rispetto chi ha votato per Berlusconi o la Destra.
Siete soddisfatti di come si stanno muovendo i fondatori di quello che fu il più innovativo tra i soggetti politici degli ultimi quindici anni?
Vi piace l’alleanza con l’Ukip?
Che effetto fa a centinaia di migliaia di persone dal profondo senso democratico vedere Grillo amoreggiare politicamente con un uomo come Nigel Farage?
Attendo curioso le vostre risposte, prego astenersi i “benaltristi”, cioè, tanto per intendersi, quelli che tireranno fuori altre storie e altri uomini, il “sì, ma anche Tizio…ecc”.
No, qui si sta parlando di chi in Italia avrebbe dovuto rovesciare come un calzino il corso delle cose e che sta facendo esattamente come tutti gli altri politicanti di professione: alleanze, epurazioni, negazione del diritto al dissenso, mancato rispetto della parola data, vedi alla voce “addio in caso di sconfitta”.
Mestierante per mestierante, credo sia meglio affidarsi a persone più serie e più democratiche, no?

E’ il momento più difficile della stagione, bisogna stare tranquilli e non rincorrere le voci.
E’ chiaro che tutto ruota intorno a Cuadrado e io ho l’impressione che ancora non ci siano idee precise: come detto molto dipende dall’offerta, ma Andrea Della Valle sta seriamente pensando a come fare per evitare la partenza.
In fondo può permettersi uno sfizio…
Sul resto, la fine delle comproprietà complica parecchio le cose perché uno come Babacar o lo dai via tutto o rischi col prestito, nel senso che non è detto che lo valorizzino.
Non riesco a capire da cosa tragga origine questo pessimismo strisciante, visto che sono tutti estremamente abbottonati, anche a microfoni spenti.
Forse è la paura di un ridimensionamento, forse è l’assenza di notizie, sinceramente non so, ma dobbiamo evitare di logorarci e di farci del male da soli.

O porca miseria, avevamo già preso Vidal e non ce ne eravamo accorti…
Ecco un nuovo pizzino di Corvino, stavolta a Tuttosport e sempre in attesa di essere ingaggiato da una delle sette/otto più grandi squadre europee, deve solo scegliere e non si decide da quasi due anni.
“Vidal? Non l’ho solo sfiorato, l’ho proprio incontrato…venne a casa mia a Firenze poi la trattativa non si concluse”

Marco Travaglio è uno strepitoso giornalista, che a volte prende strade un po’ troppo semplici per affondare le unghie sulla propria preda, ma che si fa leggere sempre con grande gusto.
Dal giorno del trionfo di Matteo Renzi sono imperdibili le sue cronache sulla corsa a salire sul carro del vincitore, oggi definito opportunamente cargo, vista la massa di persone che spinge per trovare anche uno strapuntino.
Basta pensare che nella foto di gruppo post trionfo, oltre al giovane turco anti-renziano Orfini, a Stumpo che impedì il voto a chi non aveva votato alla prima tornata alle primarie del 2012, c’era addirittura Fassina chi?, anche se nascosto, forse per un rigurgito di dignità.
Ottima pure la battuta di Andrea Salerno: “Partita la gara a chi conosce Matteo da prima. Qualcuno twitta: ecografia prenatale”.
In Italia è sempre andata così, si corre sempre in soccorso dei vincitori, ma stavolta è tutto molto di più, anche perchè lo stile informale di Renzi facilita il contatto e quindi sono migliaia le persone che possono dire di aver interagito con lui, fosse solo per un selfie o una stretta di mano.
Ieri D’Alema (D’Alema!) raccontava felice e contento di come lui e il premier si scambiassero sms “come dei ragazzi”.
Tutto questo a noi fiorentini, che magari conosciamo davvero Renzi da molto prima che diventasse Renzi, fa molto sorridere, rafforzandoci ahimé nella convinzione di essere come sempre e da secoli al centro del mondo.

Anche quelli che non amano la nazionale, perfino quelli che tifano contro gli azzurri dovrebbero sperare che Pepito vada in Brasile.
Stringono i tempi e, dico la verità, a me sembra che si respiri una brutta aria, da “vorrei, ma non posso”, nel senso che forse Rossi non sta offrendo quelle garanzie che Prandelli chiede per inserirlo tra i 23 in partenza.
Se pensiamo alla straordinaria forza di volontà di questo ragazzo, alla solarità del suo carattere, a quanto ci tenga e al fatto che sarebbe il secondo Mondiale consecutivo saltato e meritato (nel 2010 fu Lippi a lasciarlo colpevolmente fuori), io credo che si possa tranquillamente tifare perché Pepito coroni il suo sogno.

Se davvero vogliamo tentare di essere un Paese migliore, bisogna avere rispetto per quei tre italiani su quattro che o non hanno votato o hanno dato la loro preferenza a Grillo, Berlusconi o ad altri partiti.
E’ vero, i 5 Stelle quel rispetto non l’avrebbero mai avuto, come dimostrato dai toni tenuti dalla loro discesa in politica e ci sono molti post cancellati e no di questo blog a dimostrarlo.
Ora qualcuno di loro grida ai brogli elettorali (che ovviamente non c’erano nel febbraio 2013), altri suggeriscono di ignorare l’esito delle consultazioni, ma sono spero farneticazioni di genete assetata d’odio.
E’ vero, Berlusconi ha dato più volte di coglioni ai votanti della sinistra, ma credo che ormai il personaggio debba essere derubricato a caso umano, e comunque non si era mai visto nella storia un condannato con sentenza definitiva così libero di muoversi nell’agone politico.
Ha vinto la speranza di un’Italia diversa e io, che ho sempre creduto moltissimo fin dall’inizio in Matteo Renzi, mi sento come se fossimo alla vigilia di un lungo viaggio, un percorso complicato di cambiamenti che ci coinvolgerà tutti e a tutti chiederà un tribut,o piccolo o grande che sia.
Perché è a noi che stiamo meglio che bisogna chiedere e non importa quanta fatica abbiamo fatto (e qui parlo a titolo assolutamente personale) per raggiungere una certa tranquillità.
Ma non voglio più vedere sprechi, rendite di posizione basate sulla conoscenza del potente di turno, non voglio più vedere l’arroganza della parte politica che ho sempre votato e che si è sempre sentita moralmente e culturalmente superiore, non ho mai capito per quale motivo.
Vorrei vedere l’Italia crescere, non lasciando indietro nessuno.

Voterò ancora una volta PD ed il fatto confortante è che a distanza di tre mesi non sono affatto deluso da Matteo Renzi e dal suo governo.
Pur trovando discutibile il modo in cui è diventato Presidente del Consiglio, un modo molto democristiano, mi pare stia davvero provando a cambiare l’Italia, cercando di rimuovere i sepolcri imbiancati e promuovendo il merito.
Provo a capire e ad ascoltare la parte che vota Grillo, spogliandomi dei privilegi ottenuti in 35 anni di lavoro molto serrato, e riesco a comprendere la rabbia di chi non ha mai avuto risposte, ma mi chiedo se quella dei 5 Stelle sia “la risposta”.
A me pare di no, confesso di averne paura per la violenza verbale che li contraddistingue e che potrebbe essere il prologo a qualcosa di molto peggio.
Governare è molto più difficile che stare all’opposizione, dove per ogni argomento hai almeno tre o quattro ragioni per giustificare i tuoi no e magari urlarli.
Ma questa Italia, come ogni altro Paese del mondo, deve essere governata e non vedo in questo momento nessuno in grado di farlo più di Renzi.

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