Continua la maledizione della Primavera, l’ultimo scudetto è del 1983, un po’ tanto per quella che è sempre stata considerata una grande scuola a livello giovanile.
Ieri sera ho sperato che ce la facesseroad arrivare a giocarsi la finale per il tricolore, ho ascoltato la giovane e ottima accoppiata Zoccolini-Rossi e guardato la partita: ci sono andati vicini, ma non conta.
Credo che Semplici e i ragazzi viola meritino lo stesso l’applauso generale, pur constatando che non mi pare ci siano giocatori già pronti per Montella in quello che dovrebbe poi essere lo scopo fondamentale delle giovanili: creare valore aggiunto, mettendo dentro un titolare almeno ogni due anni.
Ci siamo fatti rimontare due volte con l’uomo in più, è vero, ma a 18 anni non si può pensare di avere la capacità e la malizia per saper gestire un risultato.
Vediamo adesso cosa succederà con Semplici, se sarà confermato per il quarto anno oppure no: se succedesse, sarebbe un piccolo record.

Lo dico io prima che lo scriva David…
E s’era preso pure Higuain!

Eh, lo so: stavo per vincere il premio Nobel per la letteratura, poi è successo qualcosa che ancora non riesco a spiegarmi, ma giuro che era quasi mio…

David Pizarro è un giocatore straordinario come tecnica, ma condiziona la squadra, nel senso che se c’è lui siamo obbligati a giocare in un certo modo, alla fine inevitabilmente imprevedibile.
In tutta onestà a me pare che la sua stagione sia stata da 6,5, tra l’altro segna pochissimo, però è vero che quando è mancato sembravamo un’altra squadra proprio perché abituati da sempre a cercarlo come unico punto di riferimento per far ripartire il gioco.
Comincerei a pensare seriamente ad una Fiorentina senza di lui perché nessuno, neanche Pizarro, può sfidare le leggi della natura e se dal primo al secondo campionato il rendimento è sensibilmente calato mi pare difficile immaginare a 35 anni un’inversione di tendenza.
Ci si potrebbe quindi lasciare col sorriso sulle labbra e senza troppi veleni: la Fiorentina ha dato a Pizarro e Pizarro ha dato alla Fiorentina, il rapporto mi pare equo, anche al netto delle stucchevoli polemiche dell’estate 2013.
Mi sbaglierò, ma Montella ci sta seriamente pensando ad una formazione senza il cileno, poi può darsi che lo voglia di nuovo a tutti i costi, ma io non mi dispererei se per caso non dovesse tornare a Firenze.

Su una questione di fondo hanno perfettamente ragione i militanti del Movimento 5 Stelle: nella corruzione, nel rubare, non esiste alcuna differenza tra destra e sinistra.
La presunta e deprecabile superiorità morale della parte politica che ho sempre votato è un millantato credito e non conta se lo fai per te o per “il partito”, conta il fatto che sottrai denaro e risorse alla collettività e quindi a me, a noi, a voi, a tutti.
Ma la schizofrenia italiana è proprio questa: siamo molto indulgenti nei confronti di chi corrompe e si fa corrompere e al tempo stesso ci disperiamo se cresce il nostro debito pubblico, se non sblocchiamo fondi per aiutare le imprese, specialmente le più piccole.
Siamo indulgenti perchè è ormai connaturato nel nostro DNA l’idea che funzioni così, che nulla cambierà, che “in fondo non è così grave” prendere e dare soldi per vincere un appalto o per un avanzamento di carriera.
E, peggio ancora, spesso non rispondiamo alla decisiva domanda di fondo: che faremmo noi al posto loro, al posto di questi ladri?
Quando ero un ragazzo c’era uno slogan che diceva “non moriremo democristiani”, ma ci credevano in pochi e io non ero tra quelli.
Poi la DC è stata spazzata via, sono crollati i muri, il comunismo con tutte le sue atrocità resiste solo in poche aerre del mondo, ma noi siamo ancora qui come cinquanta anni fa a dibatterci tra tangenti e racconti da voltastomaco: riusciremo a morire non dico da onesti, ma almeno un meno ladri?

Va bene la tradizione che ci vuole quasi sempre in difficoltà prima di fare un ottimo Mondiale (ma anche nel 2010 si annaspava abbastanza), però qui se ne approfittano.
Primo cattivo pensiero: con un Italietta così, con un Balotelli così, siamo sicuri che anche Rossi a mezzo servizio non facesse comodo?
Secondo cattivo pensiero: che senso ha provare sul filo di lana Verratti e Pirlo insieme, non è che a dieci giorni dal Mondiale siamo ancora alla ricerca di un gioco?
A me sembra incredibile credere che l’assenza di Montolivo (Montolivo!) abbia mandato a carte all’aria tutti i piani tattici di Prandelli.
Oppure è davvero così e allora vuol dire che siamo scesi parecchio in basso.
Quelli che tifano contro gli azzurri si staranno stropicciando le mani soddisfatti, che come me vuole vedere vincere l’Italia è molto, ma molto preoccupato.

Qui si sta esagerando con Prandelli ed io non riesco a capire, ma forse è un mio problema perché non riesco a sintonizzarmi con la parte più arrabbiata di voi.
Ha sbagliato a non chiamare Rossi, la vicenda è stata gestita molto male, ma a me paiono fuori luogo anche le esternazioni del nonno di Rossi e anche, a dirla tutta, andare ad intervistare il nonno di Rossi.
Resta comunque il quesito per me senza risposta: ma che vi ha fatto Prandelli di male?
Sento in giro cose asssurde, gente che gli dà di gobbo, che lo accusa di non aver vinto l’Europa League (come se in panchina fino alle semifinali fosse andato un altro tecnico), di essere stato un male per la Fiorentina.
Io da tutto questo prendo le distanze: Prandelli è un ottimo allenatore e, per come ho avuto modo di conoscere, vale molto anche come uomo.
Poi sbaglia come me, come voi, come tutti, ma tutti questi veleni mi sembrano davvero fuori luogo.

Sì, ci sono rimasto male.
Sarà stato giusto, sarà pure un bene un bene per la Fiorentina che se lo ritroverà motivatissimo a luglio, ma io ci avevo fatto la bocca: mi sarebbe piaciuto vedere Pepito in Brasile.
Prandelli avrà valutato tutto e naturalmente non credo abbia fatto scelte autolesionistiche, forse aveva ragione Montella a dire che aveva affrettato i tempi, ma il ragazzo meritava di provarci.
E’ una bella botta per il suo morale, inferiore a quella degli infortuni, ma fa male lo stesso.
E non credo che siano solo i tifosi viola ad essere dispiaciuti di questa scelta.

Quando tocca il pallone è davvero come con Baggio, lo vedi che è di un’altra categoria.
Ieri sera Pepito si è limitato agli assist e sinceramente non so quanto il test sia servito a Prandelli per la decisione definitiva: io lo porterei confidando in un rapido miglioramento della condizione, ma le scelte del CT andranno rispettate in ogni caso.
Gli manca ancora la cattiveria agonistica e sarebbe stato incredibile il contrario, in più c’è Cassano che per quanto sia a mio parere insopportabile un po’ gli assomiglia a livello tecnico.
Decisione molto complicata, a tutti livelli.
Non riesco come tanti ad essere contento per il grave infortunio a Montolivo, quando c’è di mezzo la salute ogni altro discorso passa in secondo piano.
Sono semmai curioso di vedere cosa accadrà con Aquilani, non so se uscire dal campo prima per la botta alla testa sia stato peggio o meglio, viste le difficoltà della Nazionale.
E’ superiore a Parolo in tutto, ma anche in questo caso c’è da aspettare e incrociare le dita (per quelli come me che hanno a cuore la maglia azzurra e ancora di più i giocatori della Fiorentina che la indossano).

La domanda è rivolta a chi ha votato per il Movimento 5 Stelle, uomini e donne che rispetto profondamente, così come rispetto chi ha votato per Berlusconi o la Destra.
Siete soddisfatti di come si stanno muovendo i fondatori di quello che fu il più innovativo tra i soggetti politici degli ultimi quindici anni?
Vi piace l’alleanza con l’Ukip?
Che effetto fa a centinaia di migliaia di persone dal profondo senso democratico vedere Grillo amoreggiare politicamente con un uomo come Nigel Farage?
Attendo curioso le vostre risposte, prego astenersi i “benaltristi”, cioè, tanto per intendersi, quelli che tireranno fuori altre storie e altri uomini, il “sì, ma anche Tizio…ecc”.
No, qui si sta parlando di chi in Italia avrebbe dovuto rovesciare come un calzino il corso delle cose e che sta facendo esattamente come tutti gli altri politicanti di professione: alleanze, epurazioni, negazione del diritto al dissenso, mancato rispetto della parola data, vedi alla voce “addio in caso di sconfitta”.
Mestierante per mestierante, credo sia meglio affidarsi a persone più serie e più democratiche, no?

E’ il momento più difficile della stagione, bisogna stare tranquilli e non rincorrere le voci.
E’ chiaro che tutto ruota intorno a Cuadrado e io ho l’impressione che ancora non ci siano idee precise: come detto molto dipende dall’offerta, ma Andrea Della Valle sta seriamente pensando a come fare per evitare la partenza.
In fondo può permettersi uno sfizio…
Sul resto, la fine delle comproprietà complica parecchio le cose perché uno come Babacar o lo dai via tutto o rischi col prestito, nel senso che non è detto che lo valorizzino.
Non riesco a capire da cosa tragga origine questo pessimismo strisciante, visto che sono tutti estremamente abbottonati, anche a microfoni spenti.
Forse è la paura di un ridimensionamento, forse è l’assenza di notizie, sinceramente non so, ma dobbiamo evitare di logorarci e di farci del male da soli.

O porca miseria, avevamo già preso Vidal e non ce ne eravamo accorti…
Ecco un nuovo pizzino di Corvino, stavolta a Tuttosport e sempre in attesa di essere ingaggiato da una delle sette/otto più grandi squadre europee, deve solo scegliere e non si decide da quasi due anni.
“Vidal? Non l’ho solo sfiorato, l’ho proprio incontrato…venne a casa mia a Firenze poi la trattativa non si concluse”

Marco Travaglio è uno strepitoso giornalista, che a volte prende strade un po’ troppo semplici per affondare le unghie sulla propria preda, ma che si fa leggere sempre con grande gusto.
Dal giorno del trionfo di Matteo Renzi sono imperdibili le sue cronache sulla corsa a salire sul carro del vincitore, oggi definito opportunamente cargo, vista la massa di persone che spinge per trovare anche uno strapuntino.
Basta pensare che nella foto di gruppo post trionfo, oltre al giovane turco anti-renziano Orfini, a Stumpo che impedì il voto a chi non aveva votato alla prima tornata alle primarie del 2012, c’era addirittura Fassina chi?, anche se nascosto, forse per un rigurgito di dignità.
Ottima pure la battuta di Andrea Salerno: “Partita la gara a chi conosce Matteo da prima. Qualcuno twitta: ecografia prenatale”.
In Italia è sempre andata così, si corre sempre in soccorso dei vincitori, ma stavolta è tutto molto di più, anche perchè lo stile informale di Renzi facilita il contatto e quindi sono migliaia le persone che possono dire di aver interagito con lui, fosse solo per un selfie o una stretta di mano.
Ieri D’Alema (D’Alema!) raccontava felice e contento di come lui e il premier si scambiassero sms “come dei ragazzi”.
Tutto questo a noi fiorentini, che magari conosciamo davvero Renzi da molto prima che diventasse Renzi, fa molto sorridere, rafforzandoci ahimé nella convinzione di essere come sempre e da secoli al centro del mondo.

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