Maggio 2025


Gran bel segnale il contratto di De Gea, uno squillo di tromba che racconta di come alla Fiorentina nessuno smobiliti e che c’è ancora voglia di pensare al futuro

In attesa di sapere qualcosa di Kean, ancora più importante di De Gea, va scelto l’allenatore e dopo aver passato settimane a spiegare pubblicamente e privatamente di come Sarri non potrà mai arrivare ad un certo punto mi sono interrogato sul perché di questo divieto assoluto e non ho trovato risposte plausibili

Non si può credere che sia per via dell’incomprensione di quasi quattro anni fa, perché nel calcio si sono superate senza problemi situazioni molto più reali e complesse

E allora perché Sarri non può allenare la Fiorentina?

Troppo impulsivo ed individualista? Ma se ha convissuto con Lotito per due anni e mezzo lasciando tracce così importanti che ora lo rivogliono

Incompatibile col progetto tecnico viola? Non è credibile, perché il progetto lo si costruisce con l’allenatore e non penso che Sarri pretenda Yamal o Barella

E comunque l’unica alternativa capace di compattare il popolo viola sarebbe Pioli, che ci sta pensando, ma che dovrebbe rinunciare a un numero spropositato di milioni di euro per tornare a Firenze: possibile?

Da ieri alle 14 ognuno ha la sua verità ed è bellissimo ascoltare tutte le versioni

Si parte ovviamente dall’Atalanta, che sarebbe rimasta fulminata dal meraviglioso gioco viola e avrebbe quindi virato decisamente su Palladino, dopo l’addio di Gasperini

Si prosegue con la psicanalisi: Raffaele non regge la pressione, ha sofferto per la contestazione con il Bologna, trovandola profondamente ingiusta vista la straordinaria stagione viola, evidentemente aveva saltato le sedute nelle ultime due settimane

Poi c’ è quella che affascina maggiormente, perché qui si entra nella letteratura, con piena soddisfazione dei giallisti: la Fiorentina sapeva da tempo del tradimento bergamasco del proprio allenatore e proprio per questo ha fatto scattare la clausola allungandogli il contratto e rendendo così tutto molto più complicato

E ancora: Kean e De Gea gli hanno detto che se ne vanno e quindi senza di loro ovviamente il ciribé non funziona

Diciamo la verità: ci stiamo divertendo un po’ tutti e sarebbe meraviglioso che adesso Palladino venisse rimpianto, mentre troverei molto triste se davvero tentassero di convincerlo a rimanere

In amore vince sempre chi fugge, figuriamoci quando non si è nemmeno cominciato a flirtare

I tifosi viola non sono solo quelli della Curva Fiesole”: non capisco cosa ci sia di così sconvolgente nelle parole di Rocco Commisso

Non conti maggiormente se paghi dieci volte più di chi va in curva, ma non lo sei neanche se ti fai tutte le trasferte, urlando a squarciagola per novanta minuti

Perché siamo in piena democrazia e davvero in questo caso uno vale uno, dal notaio all’operaio, dal chirurgo a chi spende i suoi pochi risparmi per andare vedersi dal vivo Kean e Zaniolo

Una frase, quella del presidente, che spero segni l’inizio di un rapporto di grande trasparenza con l’intero popolo viola perché troppe volte in passato le varie dirigenze, compresa quella attuale, hanno privilegiato la componente più calda del tifo, magari per indirizzare umori e malumori, glissando quasi sempre sui danni collaterali, vedi scontri europei e cori infamanti, indegni di una città civile

E’ un giochino molto facile, a cui spesso ha partecipato, spesso per paura, anche la critica e da cui mi sono da sempre tirato fuori dicendo ogni volta quello che penso, dall’Heysel ai buu razzisti, beccandomi le mie belle svastiche, gli inviti a tornare nei campi di concentramento, striscioni offensivi e altre carinerie del genere che non mi faranno mai cambiare idea

Ho sempre pensato che la Fiorentina sia di tutti, che ognuno abbia diritto a dire la propria opinione civilmente e che i facinorosi debbano essere messi fuori dal consesso umano, calcio compreso: vediamo se con le parole di Commisso si è fatto un passo avanti

Il sesto posto finale riavvicina la Fiorentina alla sua tradizione, perché, appunto, la collocazione storica viola va dal quarto al sesto posto.

Inoltre ci sono cinque punti in più della passata stagione e quindi le ambizioni proclamate giusto un anno fa sembrano essere state soddisfatte, e allora perché in giro c’è tutto questo scetticismo che sfocia in diverse occasioni con la contestazione a Palladino e alla società?

Le ragioni sono molteplici: si parte dalla natura del tifoso viola, sempre polemico perché da queste parti sono statio fischiati Batistuta, Rui Costa e Toldo e c’è chi nel 1982 pensava che senza Antognoni fosse più facile vincere lo scudetto

Soprattutto però c’è la convinzione che questa squadra avrebbe potuto e dovuto giocare un calcio diverso, più propositivo, più divertente, più in linea con il palato fine di chi la ama, e su questo credo si possa essere d’accordo

Basta a giustificare questa strana sensazione di stagione sciupata? Forse no, ma almeno ci abbiamo provato

Mi piace molto Dodo, in campo come fuori, dove è veramente la quintessenza di come vorrei che fossero i calciatori, poi però penso al suo rendimento: buono, ma non eccezionale

Un solo gol in tre anni, diversi assist, a volte distratto nella fase difensiva, un esterno di livello, in linea con le medie ambizioni europee viola, ma niente di più

Insomma, non è Kean e neanche De Gea, non è indispensabile e tutto gioca sulle sue richieste per il rinnovo di un contratto in scadenza nel 2027 perché se fossero fuori dall’ordinario lascerei perdere

Capisco che chi ama la Fiorentina certi discorsi li sopporta poco, ma questa è la realtà con cui di dobbiamo confrontare quotidianamente

La Fiorentina di Commisso è sempre stata molto attenta agli umori della parte più calda del tifo, talvolta sollecitandone l’intervento, vedi soprattutto alla voce stadio, e non è quindi possibile che sia rimasta indifferente di fronte alla contestazione della Fiesole, trasferita di Ferrovia

La maggioranza, non soltanto gli ultras, del popolo viola non vuole Palladino e sfidare il sentimento popolare nel calcio è molto pericoloso perché vorrebbe dire cominciare la nuova stagione con una salita ripidissima

Qualcosa del genere accadde 14 anni fa con Mihajlovic, quando addirittura  i tifosi viola votarono nei sondaggi nerazzurri per trasferirlo a Milano: poi il tecnico rimase tra i malumori generali, salvo poi essere licenziato dopo una sconfitta a Verona

Per Pradé il discorso è diverso, meno pressante, ma anche in questo caso esistono molte perplessità sul fatto che possa guidare anche il prossimo mercato

Intanto la Fiorentina vince tra lo scetticismo generale, giocando davvero male, ma alla fine se ne sono accorti in pochi

Negli anni ci siamo fatti prendere in giro da giocatori e allenatori che hanno usato la Fiorentina come un taxi per arrivare dopo una stagione o due a destinazioni più prestigiose e adesso vorremmo organizzare una battaglia mediatica contro Vincenzo Italiano con tanto di contestazione generale?

Mi piacerebbe capire i motivi di tanto livore, ma che cosa avrebbe fatto qui a Firenze di così dannatamente offensivo per meritarsi tutto questo odio?

Al netto della bellissima dedica a Joe Barone post vittoria di Coppa Italia, questa mi pare veramente una stupida battaglia contro i mulini al vento: ha esultato troppo a Bologna, dimenticandosi della morte della madre di Palladino? Vero, ha sbagliato e ho sottolineato e criticato quello che è accaduto al Dall’Ara, ma qui mi fermo, perché il comportamento di Italiano a Firenze è sempre stato irreprensibile: ha sempre difeso la Fiorentina e fatto il massimo da professionista per la rosa che aveva a disposizione

Talvolta il suo gioco era soporifero, in altre occasioni trascinante, ma al Franchi si è visto molto di peggio ma in silenzio o addirittura con entusiasmo

E per esempio, viene ricordato come “uno di noi” Terim, che con Toldo, Rui Costa, Cois e Chiesa a disposizione, ci fece cacciare al primo turno dalla Coppa Uefa dal modesto Tirol Innsbruck e che poi dette le dimissioni dopo essersi accordato in gran segreto col Milan, a soprattutto dopo aver perso tre partite di seguito e pareggiata una col Brescia in casa con la squadra ormai avvitata su se stessa

Terim però era uno straordinario parlatore, trascinava la piazza gettando sotto la pioggia la giacca oltre la Curva e aveva splendidi rapporti con gli allora rappresentanti più influenti del tifo viola e quindi viva Terim e abbasso Italiano, uno quasi scontroso, discretamente permaloso e mai veramente sintonia con noi fiorentini che, come è noto a tutti, siamo i più ganzi del mondo

Ognuno faccia ovviamente quello che vuole, sinceramente andrei oltre Italiano e domenica mi preoccuperei solo di evitare un’altra pessima figura in campo

Una sola cosa ha sempre funzionato in questa stagione viola che sta ormai declinando verso il disastro assoluto: l’appoggio dei tifosi, addirittura commoventi per come hanno cercato di risollevare una squadra che non ha gioco ed è proprio da qui che si deve partire, anzi ripartire

Perché le responsabilità di Palladino sono evidenti, perché con questa rosa la stragrande degli allenatori della serie A avrebbe fatto certamente meglio sul piano della manovra e in questo purtroppo avevamo ragione: il tecnico meritava di arrivare a fine stagione, ma non andava riconfermato per la prossima, figuriamoci poi se era il caso di allungargli il contratto

Adesso la patata bollente e l’ha in mano Commisso, l’unico che decide e a cui evidentemente Palladino ha offerto garanzie che la maggior parte di noi neanche intravede

Si attendono notizie sulla rifondazione viola prossima ventura, perché qui c’è molto da fare e pure con una certa velocità

Nel maggio 2015 la Fiorentina di Montella, che al contrario di quella attuale un gioco ce l’aveva, venne eliminata dal Siviglia, con un doppia sconfitta in Spagna e Firenze e ingenerosi fischi dei tifosi annessi

Era la semifinale di Europa Leagues, proprio come giovedì, e la squadra reagì alla grande, guidata magnificamente dal proprio allenatore e vinse tutte le partite successive e finendo quarta in campionato

Ecco, dopo le varie contraddizioni di questa stagione così strana, ci aspettiamo tre partite all’altezza del passato più o meno recente della Fiorentina, perché possiamo e dobbiamo finire la stagione con dignità

Gudmundsson non si è mai acceso, Kean era normale, Fagioli è andato meglio, ma non è bastato, il Betis ha un gioco, la Fiorentina non si sa: l’eliminazione europea si spiega così

Dispiace, ma bisogna ammettere quando l’avversario è più forte e merita la vittoria

Poi si può discutere su tutto, a cominciare dal contestato prolungamento del contratto di Palladino, che a questa squadra ha dato abbastanza poco, se si considera la qualità complessiva della rosa

Hai De Gea, Kean, Gosens, Gudmundsson, Fagioli, una panchina di alto livello e offri così poco?

Urge, senza frenesia, profonda riflessione

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