Marzo 2009


Un colpo allo stomaco in questi giorni di relax che sto vivendo in montagna: è morto Giuseppe Tomasello, ed io penso al poco che siamo riusciti a fare nel raccogliere i fondi per aiutare lui e tutti quelli come lui che soffrivano della sua malattia.
E penso alla fotografia di Tommasino Bacciotti, così assomigliante a mia figlia Camilla, che ci sorride dai pali di Firenze e ci invita a riflettere sul poco che siamo (che è poi quello che Paolo, il babbo, vuole con la sua Fondazione).
Penso a Silvia Tomasello, alle sue telefonate per dirmi se potevamo pubblicizzare quella cena o quella raccolta allo stadio, al suo entusiasmo nella lotta quotidiana.
Una donna straordinaria, che non si è mai fermata a raccontare il suo dolore e la sua angoscia: lei guardava avanti, sognando un futuro per Giuseppe.
Quel futuro non ci sarà e non finiremo mai di chiederci il perché, almeno noi che con la fede abbiamo un rapporto molto complicato.

Piccoli appunti sul gioco di Prandelli.
Ha sempre esaltato le punte: con lui è esploso Adriano, e dopo Gilardino, che molti definivano inadatto a certi livelli.
A Firenze Toni non ha mai segnato così tanto in carriera e Mutu ha sempre funzionato benissimo.
Ancora lo ringraziano gliu attaccanti di Verona e Venezia, che negli anni passati hanno beneficiato dei suoi schemi.
Mi ricordo di quando mi raccontava che Pazzini sarebbe diventato un grande, perché aveva le caratteristiche dell’attaccante di razza.
Ora è successo che i tempi non siano combaciati, che magari uno non abbia avuto la voglia di insistere troppo (per esempio dopo il tour de force di agosto, a Napoli poteva dare un turno di riposo a Gilardino) e l’altro si sia troppo intristito e abbia un po’ perso la voglia di combattere.
Ma che si voglia far passare Prandelli come un rincoglionito del calcio, come uno che non “vede” gli attaccanti mi pare davvero un esercizio a metà tra il masochismo e l’ignoranza.

Jovetic ha giocato libero da vincoli, non stretto dagli impegni tattici di Prandelli e ha corso molto.
Quanto al risultato di tanto impegno, credo che ci si possa dividere tranquillamente: ha esagerato nei dribbling, ha perso tanti palloni, però alla fine se Cannavaro fosse stato giustamente espulso il merito sarebbe stato suo.
Poi ha anche tirato in porta, tenendo finalmente il pallone basso ed impegnando un po’ Buffon.
Ho un dubbio tecnico da profano: non è che Jovetic stia troppo distante dal pallone quando parte per saltare gli avversari?
Non so, è una mia impressione, suffragata dalle tante volte che lo fermano senza neanche troppa difficoltà.
Se dovesse giocare nella Fiorentina in quel ruolo, andrebbe in competizione con Mutu e sinceramente tra i due oggi non c’è partita.
Però vale la pena di aspettarlo, registrando con puntualità i miglioramenti.

Io ho una grandissima curiosità nel vedere questa sera la partita di Jovetic perché non ho ancora capito come lo dobbiamo collocare.
Non parlo della tattica, ma del livello calcistico del ragazzo.
Lo so che è giovanissimo, però sinceramente non mi si è ancora accesa la scintilla, o meglio: si era accesa con lo Slavia a Praga e nella precedente gara della Nazionale, salvo poi rientrare per i diversi passaggi a vuoto.
Se stasera farà benissimo, vuol dire che è un problema psicologico e allora sarà bene lavorare in profondità per risolverlo.
Se invece la partita di Jovetic sarà normale, ci metteremo ancora ad aspettarlo, con un pizzico di delusione.

In merito a quanto apparso oggi sulla stampa locale, la Fiorentina smentisce di avere alcun interesse nella realizzazione di un canale tematico diverso da quello esistente on line, Violachannel.tv, ancora in versione Beta e destinato ad essere implementato nel breve.
Si smentisce inoltre qualsiasi tipo di rapporto con Conto Tv, se si esclude la ricezione di una mail, inviata per altro a tutte le squadre della Serie A, alla quale non è mai stata data risposta a conferma del disinteresse totale della Fiorentina in un progetto simile.

Peccato, perché mi sarebbe piaciuto collaborare con quelle brave persone di Conto Tv, ieri plurintervistati da radio (ovviamente una…) e siti.
Mi sarebbe piaciuto specialmente dopo i simpatici “avvertimenti” (un grazie particolare va in questo caso agli avvocati che ispirano il dottor Crispino, specialmente a uno) e le deliziose “pressioni” ricevute nel mese di febbraio prima di Ajax-Fiorentina…
Avevo già deciso di sostituire la maggior parte dei contenuti del Pentasport, con conseguente grande risparmio economico, con la mirabolante produzione tutta sorrisi e risatine dell’ipotetico Conto Channel Viola Tv ed invece adesso mi tocca richiamare Russo, Sardelli, Loreto e tutti gli altri per dire loro di continuare a lavorare.
Peccato davvero.

Non ho ancora letto l’intervista di Prandelli alla Gazzetta dello Sport, ma mi basta il titolo: “Prandelli: Firenze a vita, qui vincerò”.
Ottimo il momento e rassicuranti le parole di Cesare, che rimane, lo ribadisco, il miglior allenatore italiano per come fa rendere le proprie squadre in relazione a ciò che ha a disposizione.
E ora guardiamo se una parte della tifoseria la smette di considerare i protagonisti del mondo del calcio, tra l’altro strapagati anche per sopportare lo stress, come se fossero dei bambini all’asilo che non devono essere rimproverati perché altrimenti fanno le bizze e magari se ne vanno.
Mi riferisco a tutti quelli che dicono o scrivono, anche su questo blog: “ma allora vuoi alimentare le polemiche?”, “era proprio questo il momento per parlare di certi argomenti” o ancora “sapete cosa faranno Prandelli e Corvino a fine stagione? Stufi dei vostri discorsi, saluteranno e andranno a vincere qualcosa da un’altra parte”.
No, amici miei, di calcio e di Fiorentina si può parlare in massima libertà, per esprimere dissenso o gioire per una vittoria.
Basta avere il cervello collegato con la bocca o con le dita che pigiano su una tastiera ed essere sempre in buona fede.

Bellissimo aprire la posta elettronica all’alba e trovare un email di Stefano a cui avevo scritto il giorno del suo compleanno.
Ti fa capire a quanto siamo tutti “stronzi”, ed io per primo, con le nostre beghe quotidiane di infimo livello tipo premi, audiradio, interviste, esclusive e pagamenti.
Un’emozione allo stato puro, che mi porta ad una piccola scorrettezza, sperando che Stefano non si arrabbi.
Ma poiché una parte della sua email parlava di voi, cioè di Firenze e dei fiorentini, io la riporto imprudentemente il suo pensiero sul mio blog:
DAVID,TU SAI QUANTO IO AMO FIRENZE,E LA SUA GENTE…MA,NON RIUSCIRÒ MAI A BATTERVI PER LA VOSTRA SINCERITÀ,E E INTUITO NEL FARE LE COSE NEI CONFRONTI DI UNA PERSONA CHE RITENETE MERITEVOLE.
Grazie mille Stefano, grazie davvero.
E adesso per favore cerchiamo in qualche modo di partecipare alla serata di venerdì organizzata da Nappi a Genova, dove Stefano sarà presente e dove, per una volta, si potrà perfino applaudire pure il Mancini calciatore per la sua disponibilità ad essere presente.

Tempi di autocelebrazioni e di mistificazioni radiofoniche.
Accade così che nel 2008 venga assegnato un premio nientepopodimeno che per “la migliore trasmissione giornalistica del 2008”, un premio di cui molti ignoravano (colpevolmente, per carità) l’esistenza.
Tra i molti che non sapevano c’era pure Radio Blu.
Ora, per vincere un premio bisogna almeno iscriversi al concorso per il premio stesso, espletare determinate modalità, cosa che non è avvenuta per nessuna delle nostre trasmissioni giornalistiche proprio perchè ignoravamo che esistesse un simile riconoscimento.
La curiosa storiella della autoreferenzialità per questo “trionfo” va avanti da alcuni giorni tra sms e spot audio.
Speravo che la vicenda finisse presto, ma mi dicono che non è così e allora alla fine, semmai a qualcuno sia capitato di ascoltare qualcosa, mi è sembrato giusto raccontare come sono andate realmente le cose.
Magari, ora che lo sappiamo, nel 2010 forse ci iscriviamo o forse no, ma nel 2009, cari amici vicini e lontani, proprio non c’eravamo.

Lazio, Chievo e ora Siena, tutte con le stesse caratteristiche, difetti o qualità.
Dove finiscono i nostri limiti e dove comincia il cinismo?
Certamente giochiamo col freno a mano tirato e tranne Mutu tutti si limitano al compitino e a volte non va bene nemmeno quello.
Tra quelli in difficoltà, Jorgensen, mentre continua ad essere in ritardo Melo.
Speriamo che Gilardino non ne abbia per troppe settimane perché il Bonazzoli visto oggi è sinderamente improponibile.
Comunque vada a finire in questa stagione, e speriamo che vada a finire bene, urge una riflessione generale e approfondita per capire chi è e chi non è da Fiorentina.

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