Luglio 2008


Stacco la spina per una decina di giorni per poi ripartire con sempre più passione.
I messaggi verranno moderati dal mandante morale del blog, ovvero il professor Pestuggia, infinitamente più buono di me.
Rivolgetevi quindi a lui per i vostri quesiti viola, ma solo tra un paio di giorni perchè adesso sta facendo il suo periodo di ossigenazione e meditazione in montagna.
Un abbraccio ideale a tutti, anche a quelli che mi hanno fatto e mi fanno arrabbiare.

Ribadiamo qualche punto fondamentale, perché a me pare che qui qualcuno sia un po’ troppo sensibile, salvo domani essere lo stesso che si scaglia contro Corvino, i Della Valle e magari pure Prandelli.
La campagna acquisti è da 8,5 e questa Fiorentina DEVE puntare a stare tra le prime quattro, quindi sono molto soddisfatto e anche un po’ sorpreso di quanto hanno speso i Della Valle.
Il discorso sui giovani è di una linearità elementare e segue ciò che disse Prandelli nell’autunoo 2005; “se volete, io i giovani li lancio, ma siccome non possiamo bruciarli, bisognerà insistere su di loro anche quando le cose non andranno benissimo. Questo ci costerà dei punti”.
Non lo fece e per tre volte siamo andati in Champions.
E oggi il concetto è proprio questo.
Immaginiamo per esempio di far esordire Mazuch contro l’Atalanta e per somma sfortuna Vieri ci fa gol, possiamo permetterci di insistere su questo ragazzo la partita successiva, a rischio magari di altri scivoloni?
Direi proprio di no, visto che di punti ne possiamo perdere pochi e che la nostra ambizione è quella di un campionato di vertice.
Chi fa paragoni con Baggio e/o Rivera non ha, scusate, capito niente: se appena entrato un giovane gioca come giocò Antognoni a Verona è chiaro che lo teniamo titolare per tutto l’anno, ma su mille giocatori di vent’anni quanti ce ne sono già pronti per una squadra al vertice di un campionato difficile come quello italiano?
Cercate quindi per cortesia di leggere attentamente quello che scrivo, ma può anche essere che sia colpa mia che non mi so spiegare efficacemente.

Se ragioniamo o proviamo da ragionare da grande squadra, sarà bene mettersi d’accordo una volta per tutte sulla questione giovani.
Noi over 45 siamo figli di un calcio che non c’è più e della favola della Fiorentina ye-ye, che diventò quasi improvvisamente da scudetto e che comunque poi sfiorì abbastanza velocemente, considerati i cicli di altre squadre.
Una cosa del genere non è più ripetibile per due ragioni fondamentali: erano chiuse le frontiere e non c’era lo svincolo.
E d’altra parte ci vollero almeno un paio di campionati per veder maturare i Brizi, i Ferrante, i Merlo e i Chiarugi: oggi possiamo permetterci una cosa del genere?
Direi proprio di no, nel 2009 se arrivi quinto si parlerà di fallimento e tralasciamo il discorso Champions.
Quindi i ragazzi viola, Jovetic compreso, avranno pochissime possibilità di recupero nell’infausto caso in cui non dovessero funzionare subito.
Scrivo questo per far capire come non sia una situazione affatto facile, per loro ma anche per Prandelli.
D’altra parte, se vogliamo essere una grande squadra, qualche scotto lo dovremmo pure pagare.

Come ogni fiorentino (fortunato), anche questa estate mi faccio su e giù dalla Versilia, dove con alterne fortune mamma Guetta cerca di arginare le furie distruttrici di Cosimo e gli altalenanti umori delle due principessine.
Dico questo per speigare come sia impossibile rispondere alle domande e trovare il tempo per fare tutto.
Ieri però non ho resistito alla tentazione di capire cosa ci fosse dietro il criptico e scarno comunicato viola che invitava la stampa allo stadio per non meglio precisate notizie della società.
Nonostante ce ne fossero ben cinque di Radio Blu, sono andato di persona nella calura del Franchi e così ho visto la delusione dipinta nei volti di tanti alla notizia che non c’era Della Valle, non c’erano acquisti da annunciare e non c’era neppure il plastico del nuovo centro sportivo.
C’era più semplicemente l’inizio di una nuova avventura, la Fondazione Fiorentina, che partirà il 30 luglio in occasione della partita contro il Barcellona.
Mi pare un’altra ottima idea, la prosecuzione di un percorso iniziato con il Viola Fair e accolto tra lo scetticismo dei più, tra i quali mi ci metto anch’io, perchè di discorsi sullo stile ne ho sempre sentiti tanti, ma di fatti in questi oltre trent’anni di Fiorentina ne avevo visti molto pochi.
Portare Platini, l’Uefa e il Barcellona (gratis!) a Firenze è un gran successo, togliere gli sponsor per la gara un bel gesto, dare l’incasso in beneficenza un tocco in più di stile.
Piano piano stiamo diventando davvero grandi.

Poi ci sono quelli che dicono: certo che con quello che si è speso si poteva comprare meglio…
Sono gli incontentabili, quelli che “a prescindere” non gli va mai bene niente.
L’ho detto privatamente a Corvino e lo ripeto qui sul blog: la campagna acquisti viola è da 8,5, due bei punti in più ripetto al luglio scorso, dove non a caso oggi ne sono rimasti pochi, compresi quelli arrivati a gennaio.
Se arrivasse pure Burdisso, il voto sale di mezzo punto e, insomma, non saprei davvero dire cosa avrebbero in più il Milan e la Juve, per giunta invecchiate di un anno.
Attenzione: la Champions prosciuga il doppio rispetto all’Uefa e quindi le tensioni saranno altissime già il prossimo mese e però adesso la Fiorentina ha una rosa attrezzata per il doppio impegno.
Se poi qualcuno pensa di essere così bravo da risparmiare qualche milione di euro rispetto a quanto speso da Corvino, beh, non ha che chiamare lo 05550311 e chiedere di Andrea Della Valle e/o Mencucci e Cognigni per proporsi come direttore sportivo.

Non mi piacciono Simic, Domizzi e Ferrari: se dovono arrivare loro, meglio tenerci i nostri, e provare a recuperare Dainelli e Da Costa.
Non mi entusiasma Campagnaro e Mantovani è una scommessa che una squadra di Champions (speriamo) non può permettersi, almeno se lo si immagina come titolare.
L’ideale rimane Burdisso e credo che Corvino stia conducendo la trattativa alla sua maniera, cioè come un’interminabile partita a scacchi.
Il fatto è che quelli che giocano con un’altra maglia ci sembrano sempre più bravi, perché io non sono mica troppo convinto che, rigori a parte, Domizzi sia così meglio di un Dainelli senza problemi fisici.
Ricordiamoci dell’ultima annata di Kroldrup e cerchiamo di stare attenti ad eventuali passi in avanti di Da Costa.

Roba da matti, e poi dicono che a Firenze vogliamo troppo…
Si può, e in certi casi si deve, discutere Berlusconi per la sua attività politica, ma credo che sia pacifico che come presidente e proprietario del Milan da oltre 22 anni sia stato il massimo che potesse capitare ai tifosi rossoneri dopo la doppia serie B per scommesse e sul campo ed il quasi fallimento di Farina nella prima metà degli anni ottanta.
Nell’ultima stagione “fallimentare” hanno vinto la Coppa Intercontinenatele e la Supercoppa europea, quattordici mesi fa festeggiavano la Champions.
Si vede però che a qualcuno a Milano fanno male il caldo e Moratti ed ecco quindi la lettera aperta scritta da un gruppo non so quanto esiguo di ultras rossoneri:

Cari fratelli rossoneri. Chi ama il Milan non può non capire la situazione difficile di questi anni a livello di mercato. Galliani nelle sue interviste manifesta continuamente la mancanza di risorse economiche, la differenza di introiti, di fisco e di cultura calcistica nei confronti di Spagna e Inghilterra e questo ci fa pensare ad un futuro piuttosto che sereno – si legge nel messaggio presente all’indirizzo www.firmiamo.it/berlusconivendiilmilan – Oltretutto il nostro presidente non ha più intenzione di investire nella società e da quando è in politica il Milan non è più competitivo economicamente in Europa. Questo succede (oltre ai fattori che cita Galliani nelle interviste) per il famoso conflitto di interessi. Un patron di una società non può governare l’Italia per cercare di risollevarla e poi spendere fior fior di euro per la stessa. In effetti questo ragionamento è logico e va bene per tutti, ma non per noi – continua il messaggio – Non possono essere i milanisti a pagare per risollevare le sorti dell’Italia e degli Italiani. Oltretutto c’è una politica assurda di Fininvest che è quella di non investire più con forza nel Milan. Tutto questo dovrebbe metterci i brividi, dovrebbe farci riflettere tutti. Siamo grati al presidente per tutto quello che ha fatto per il Milan e per noi tifosi, ma la verità è che negli ultimi anni 2 anni quello che abbiamo vinto è frutto di un miracolo della squadra. Allora poichè non si vive sempre di miracoli e di fortuna, io chiedo a tutti i tifosi che come me hanno a cuore le sorti del Diavolo: Se sono questi i presupposti potrà esserci un futuro degno di questi colori? Fuori gli attributi popolo rossonero, facciamoci sentire in modo serio, per una petizione forte e manifestiamo liberamente le nostre delusioni. Firmiamo e cerchiamo di ridare al Milan la dignità che gli spetta. Per il bene di tutti ma specialmente del Milan, caro presidente vendi e restituiscici l’orgoglio di essere milanisti!!!!!â€?.

Avrei un paio di nomi da suggerire per l’eventuale acquisto della società: Tutoooonci (anche con 6 o) e Romanelli: che ne dite?

Sto parlando della storia di Mutu, davvero stucchevole.
Lui è a Miami, Mencucci rilascia dichiarazioni giustamente diplomatiche, a Roma continuano a darlo come probabile acquisto, Moggi tace, Corvino anche.
A me pare che sia in atto una specie di pace armata, è una mia sensazione, sia chiaro, però ho come l’impressione che i veleni non siano del tutto spariti.
E’ un peccato perché adesso c’è bisogno di serenità e di chiarezza per recuperare il rapporto nella sua pienezza.
Continuo a ritenere Mutu il giocatore più forte dell’attuale rosa della Fiorentina, poi speriamo che qualcuno lo superi come rendimento, ma se ci voltiamo indietro nessuno negli ultimi due campionati ha fatto meglio di lui.
Neanche Frey e nemmeno Gamberini.
Però lo vorrei sentire parlare col sorriso e dire tutte quelle belle cose che ci ha raccontato per mesi nella passata stagione e vorrei pure che lo facesse alla svelta, per smettere di avere cattivi pensieri.

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