Giugno 2006


Strepitosa l’arroganza di Galliani alla convention di Villasismius: “noi non c’entriamo per niente, esisteva solo il sistema Juventus. Siamo vittime di quello che è accaduto”.
Povero cocco, fa tenerezza.
Non perdetevi, se potete, neanche Milan Channel: l’espressione “arrampicarsi sugli specchi” appare limitativa per spiegare il loro modo di raccontare le attuali vicende.
E’ uno scontro epocale quello tra Juve e Milan, se ce l’avessero detto quaranta giorni fa avremmo applaudito a scena aperta.
Purtroppo, come sappiamo, c’è ben poco da ridere.
Intanto tra le intercettazioni dello “scaricato” Meani (dirigente milanista addetto all’arbitro) c’ è pure un curioso interessamento ad un Fiorentina-Milan 1 a 2, finito tra mille polemiche per chiari errori della terna arbitrale, ovviamente a favore dei rossoneri.
Il Milan c’è dentro fino al collo, le battute tra Meani ed il dirigente dell’Udinese prima dell’ultima di campionato 2004/2005 saranno pure da bar, come dicono loro, ma penso che interesseranno parecchio anche a Borrelli.
Sta succedendo di tutto, c’è un mondo che scompare (speriamo!), eppure sono in pochissimi quelli che sottolineano una verità semplice semplice: ogni squadra coinvolta ha agito unicamente per avere dei vantaggi.
Solo la Fiorentina ha chiesto (se lo ha chiesto) aiuto a Mazzini per difendersi da tutte le angherie avute in quattro mesi di campionato.
E’ chiaro il concetto?

L’iter Ferrara sta facendo il suo corso: Luca Speciale attende il via da Pastorin per chiamare Benedetto che, se non avrà impedimenti dal suo giornale, parteciperà ad una trasmissione de la 7.
Ora però voglio cambiare argomento e parlare di Baggio.
Non è il campione più grande che abbia vestito la maglia viola (se si considera la permanenza a Firenze, lo batte Batistuta), non è il giocatore più legato alla squadra (qui lo battono in tanti, in testa Antognoni), ma è quello con cui per una serie di cricorcostanze ho stabilito il feeling più profondo.
Tanto da essere stato l’unico con il suo fisioterapista Pagni ad avere avuto l’onore di ricevere una sua prefazione per un libro (La mia voce in viola).
Leggo ora che potrebbe fare il vice-presidente di rappresentanza nella nuova Juve e mi si gela il sangue.
Robertino, ma perchè?
Io me le ricordo delle difficoltà di ambientamento a Torino e della diffidenza di una tifoseria che in cinque anni non lo ha mai accettato completamente proprio per i suoi trascorsi viola.
Fra l’altro la sua fede calcistica è nerazzurra e insomma, detto papale papale, non se ne potrebbe fare a meno?

La situazione è questa: Mentana introvabile, mentre per Pastorin (la 7) siamo un bel passo avanti, come forse avrete sentito nel Pentasport.
Ho fornito il numero di Ferrara a Luca Speciale, adesso aspettiamo che lo chiamino per una trasmissione che parli di Calciopoli.
Intanto vi segnalo che Sconcerti ha preso il posto di Tosatti, che pare non se la passi tropo bene sul piano fisico, come editorialista del Corriere della Sera e questa è certamente una buona notizia (quella di Sconcerti, non Tosatti).
Siamo ad oltre cinquemila firme raccolte, un’enormità, anche perché mi pare che ancora si sia lontani dalla centralità del problema, che sarebbe evitare in tutti i modi la retrocessione della Fiorentina in B.
Eppure la mobilitazione è imponente, peccato che manchi l’appoggio di altri organi di informazione, ma non si può avere tutto dalla vita.
L’aspetto mediatico è importante, però non fondamentale e vi devo confessare che pur non capendo in pieno questa vostra passione verso certi tipi di trasmissione (forse perché conosco bene diversi protagonisti…) ha fatto bene pure a me impegnarmi con Prizio e Pestuggia nella vicenda.
In fondo la cosa peggiore in questi casi è stare con le mani in mano ad aspettare che tutto succeda.

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