L’iter Ferrara sta facendo il suo corso: Luca Speciale attende il via da Pastorin per chiamare Benedetto che, se non avrà impedimenti dal suo giornale, parteciperà ad una trasmissione de la 7.
Ora però voglio cambiare argomento e parlare di Baggio.
Non è il campione più grande che abbia vestito la maglia viola (se si considera la permanenza a Firenze, lo batte Batistuta), non è il giocatore più legato alla squadra (qui lo battono in tanti, in testa Antognoni), ma è quello con cui per una serie di cricorcostanze ho stabilito il feeling più profondo.
Tanto da essere stato l’unico con il suo fisioterapista Pagni ad avere avuto l’onore di ricevere una sua prefazione per un libro (La mia voce in viola).
Leggo ora che potrebbe fare il vice-presidente di rappresentanza nella nuova Juve e mi si gela il sangue.
Robertino, ma perchè?
Io me le ricordo delle difficoltà di ambientamento a Torino e della diffidenza di una tifoseria che in cinque anni non lo ha mai accettato completamente proprio per i suoi trascorsi viola.
Fra l’altro la sua fede calcistica è nerazzurra e insomma, detto papale papale, non se ne potrebbe fare a meno?