Fiorentina


Ecco il paradosso: lo sventurato Delio Rossi, a cui non importerebbe niente della difesa, incarta un pareggio a reti inviolate contro il grande Milan, ma grande davvero, perché gioca il miglior calcio d’Italia.
Ad essere sinceri ed obiettivi, però abbiamo poca voglia di esserlo dopo i 18 mesi di quaresima con Mihajlovic, c’è andata di lusso tra rigori, pali e gol regolari annullati, però io nel secondo tempo ho visto qualcosa che assomiglia ad una squadra.
Nel primo ci hanno messo sotto in modo imbarazzante, un po’ come la Juve a Torino, solo che eravamo a Firenze, eravamo in tanti, loro sono meno cattivi e qualcosa dalla panchina si è mosso anche nei quarantacinque minuti.
Nastasic mi ha sorpreso (e qui Corvino è stato bravo) e Behrami entusiasmato: la grande preoccupazione è l’attacco, senza dimenticare che mancava Jovetic, oggi viste le condizioni di Gilardino molto più del 50% del reparto.
Su Silva sono (quasi) arreso, ormai con i suoi zero gol si sta avviando a far compagnia a Bonazzoli-Castillo (insuperabile!)-Keirrison, mentre non ho capito bene quando si sveglierà dal torpore Munari, che in pratica non fa niente.
Si sono invece notati dei segni di ravvedimento da Kharja e venti-minuti-venti ottimi di Montolivo, quando in radiocronaca ero ormai oltre la stizza.
Gran punto quindi, che ci fa passare una bella domenica, in attesa che il professor Rossi operi più in profondità.

Cominciamo a scaldare i motori perché domani sera non sarà proprio una partita come tutte le altre, neanche direi “una grande partita come tutte le altre”.
Esasperando un po’ il concetto sul limbo in cui abbiamo vissuto negli ultimi venti mesi, immagino che stia per aprirsi una nuova fase della Fiorentina e che tutti noi siamo alla ricerca dei protagonisti e anche degli attori non principali.
C’è l’eccitazione per l’avversario fortissimo, il migliore in Italia, insieme all’appassionante curiosità di capire come comincia il nuovo percorso di Rossi.
Se pensiamo alla Fiorentina, da una decina di giorni siamo tutti più allegri, ci è tornata la voglia di ridere dentro, come non accadeva da tempo immemore, calcisticamente parlando.
Lasciamoci quindi un po’ andare, fantastichiamo per il futuro prossimo venturo e riempiamo gli ultimi spazi liberi del Franchi.

Devo delle scuse a Riccardo Paludi: ho sospeso il suo post sulla bellissima notizia della sala stampa del Franchi intitolata a Manuela per costruire intorno alla notizia i primi 30 minuti di Anteprima Pentasport.
Davvero una sorpresa per tutti, un gesto di classe della Fiorentina a cui, oltre naturalmente ai Della Valle, non sono estranei Sandro Mencucci e Gianfranco Teotino.
Direi anche un atto riparatorio per quello che successe nel giugno 2010, quando nessuno della Fiorentina si presentò ai funerali di Manuela: bravissimi, non è facile riconoscere i propri errori.
E ora Manu, da lassù, non fare troppo la preziosa: sorridi, perché sabato sera alle 19, quando si svolgerà la ceruimonia, ci saranno davvero tutti quelli che ti volevano bene (e siamo in tanti).
Ci hai insegnato molto, ti dobbiamo tanto e ci manchi come il primo giorno.
E tu Aldo, non fare il bischero: qui c’è bisogno di te, delle tue prese in giro, della tua lealtà e della tua amicizia.
Guarda di fare il tagliando alla svelta perché ti voglio chiamare presto al Pentasport e a questo punto, nonostante la mia ritrosia a viaggiare, voglio pure venire di persona a Piombino per abbracciarti.

Tutto vero quello che si è detto in questi giorni: non si può pretendere nulla da Rossi, il Milan è la squadra più forte del campionato, ci mancheranno giocatori importanti, specialmente in difesa.
Nonostante questo, io non vorrei domenica sera ad avere i brividi nel leggere la classifica, pensando anche che andremo a Palermo sette giorni dopo.
E quindi ve lo dico con molta sincerità: preferisco fare punti giocando quasi…”alla Mihajlovic”, che perdere con l’onore delle armi e con Allegri che a fine gara ci racconta di aver visto “un’ottima Fiorentina”.
Lo so che un’eresia ciò che ho appena scritto, se pensiamo ai patimenti e alla noia dell’ultimo anno e mezzo calcistico (e comunque col “metodo-valeriana Mihajlovic contro le grandi abbiamo quasi sempre perso), ma qui ci siamo un po’ complicati la vita e vorrei non avere nulla a che fare con certe aspre battaglie che i nostri delicati eroi non sono secondo me in grado di sostenere.

Kroldrup? Non pervenuto da mesi, uno degli infortunati misteriosi della Fiorentina. Non ha mai giocato in questa stagione, ma della sua assenza pare non freghi niente a nessuno.
Camporese? Se è rimasto fermo al dribbling di Eto’o, è un bel problema. Non ha fatto faville in Primavera e forse si è un po’ depresso, non solo per colpa sua.
Nastasic? Frastornato da Moscardelli (Moscardelli!), torna ad appena due giorni dalla partita e Rossi non lo conosce assolutamente (Camporese sì, gli ha pure fatto gol a Palermo).
Felipe/Del Bello? Dipende se gioca Felipe o se gioca Del Bello… Per la serie triplo salto mortale con avvitamento! Dal pre-pensionamento ad Ibrahimovic, se fosse un film sarebbe una bella trama, ma purtroppo è il Milan.
Non sarà facile l’esordio di Delio Rossi…

A 25 anni nel calcio o si è o non si diventa più, salvo casi eccezionali e penso a Massaro, che a Firenze non la metteva dentro neanche a spingere e che poi nel finale di carrieta nel Milan è diventato un formidabile goleador.
Ecco quindi che per il nostro caro Cerci Alessio da Valmontone si prospetta un’occasione più unica che rara: avere come insegnante Delio Rossi, cioè uno dei migliori in Italia.
A questo punto dipende solo da lui: se vorrà dare un seguito alle sue indubbie capacità tecniche, limitate secondo me dalla continua ripetizione del colpo migliore, dovrà per forza capire che il calcio si gioca in undici.
Se invece non si sforzerà di migliorare tatticamente, di stare in partita sempre o quasi, avrà sprecato l’ultima occasione per diventare un giocatore importante e si dovrà accontentare di stare sempre a metà strada tra il campo e la panchina, buono solo nei momenti di emergenza.

Chissà se i nostri eroi viola avranno capito che il vento è cambiato e che, a parte Corvino, molto tutelato direi a livello mediatico, sono loro adesso con la faccia al vento.
Sparito il comodo parafulmine Mihajlovic, ora non ne sarà perdonata una a questi ragazzi su cui la società doveva intervenire prima e con maggiore forza per evitare che sviluppassero il pericolosissimo concetto di impunità.
Vediamo se non gireranno più per Firenze le storie di gente sorpresa ben oltre mezzanotte a bere nei locali (che senso abbia non lo so, ma sono quasi astemio e quindi fuori concorso) o sui treni per Milano.
Alla fine poi i nomi sono sempre gli stessi e, per fare un esempio, uno come Pasqual in sei anni di militanza alla Fiorentina io non l’ho mai sentito “chiacchierato” neanche una volta.
Questione di carattere e di testa.

Grande stile di Sinisa Mihajlovic nel momento dell’addio, mi ha sorpreso favorevolmente e lascia a tutti un ricordo molto dignitoso, perché alla fine ricorderemo anche queste parole di scuse, non proprio consuete nel mondo del calcio.
Bravo, veramente bravo.
E ottimo esordio mediatico di Delio Rossi, che è molto meno orso di quanto si voglia far credrer, basta pensare al tuffo nell’acqua gelida dopo un derby vinto.
Ho letto che a qualcuno non va bene perché usa troppo la gomma da masticare: via ragazzi, non cominciamo a farci del male da soli.
Piuttosto preoccupano le condanne di Calciopoli:possono due imprenditori del livello mondiale di Diego e Andrea Della Valle prendere una condanna penale per aver cercato di difendere la Fiorentina?
La domanda è retorica e la risposta scontata, solo che qui bisogna ritrovare un minimo comune denominatore, perché non vorrei che l’amarezza tracimasse in desiderio di chiudere baracca e burattini.
Perché io c’ero al Franchi in quella fredda e amarissima serata post Messina, quando tutti chiedemmo ai fratelli DV di fare qualcosa, di muoversi per evitare che la Fiorentina fosse ancora massacrata.
E chi di noi non suggerì alla dirigenza di rivolgersi al dirigente fiorentino più importante d’Italia per salvaguardare gli amati colori viola?
Eravamo tutti d’accordo in quell’aprile 2005, quando Diego e Andrea Della Valle (che stavano nel calcio da quasi tre anni!) manco sapevano che si potesse telefonare ai designatori arbitrali…
Anche altri, molti altri, hanno fatto “telefonate di difesa” ai potenti del calcio dell’epoca e non sono stati affatto puniti.
Ritroviamo quindi la compattezza in favore della Fiorentina e dei loro proprietari oggi giustamente infuriati, magari ripensando anche a quelle persone che per difendere i viola e i Della Valle da qualche anno vivono nell’angoscia per via di un risarcimento alle Ferrovie che non possono sopportare economicamente.

ACF Fiorentina comunica il cambio della guida tecnica della prima squadra.
A Sinisa Mihajlovic, che ha ricoperto questo ruolo con impegno e professionalità, vanno i più sentiti ringraziamenti della società e i migliori auguri perché la sua carriera possa continuare con crescenti soddisfazioni e meritati successi. Un ringraziamento particolare anche allo staff tecnico che lo ha assistito.
Il nuovo allenatore sarà Delio Rossi, che ha raggiunto un’intesa per guidare la prima squadra fino al 30 giugno 2013

Scusate, ma la vicenda di Montolivo e Gamberini (capitano ed ex capitano della Fiorentina!) è veramente incredibile e trovo triste che tutto finisca con delle scuse postume e posticce solo perché la tv li ha beccati (più Montolivo di Gamberini, a dire il vero) nel minuto di raccoglimento.
Il mio suggerimento è il seguente: per scusarsi davvero devolvano il 10% di un loro stipendio mensile alle popolazioni toscane e umbre travolte dall’alluvione.
Questo sarebbe un bel gesto, altro che poche parole messe insieme dopo ben otto ore.

Un finale dignitoso sarebbe stato questo: Mihajlovic si presenta nella tribuna stampa del Bentegodi e dice a tutti “grazie alla Fiorentina dell’opportunità offerta, purtroppo mi sono accorto che non esistono più le condizioni per andare avanti e dunque rassegno le dimissioni”.
Medaglina di Ciuffi e via andare.
Invece mi è toccato ascoltare di una squadra che ha giocato bene, di una sconfitta immeritata e ancora non ho capito se ci faceva o ci credeva veramente in quello che diceva.
Certo, mica è tutta colpa sua, una buona fetta di responsabilità ce l’ha pure Corvino e se continueranno a decidere di non decidere aumenteranno le colpe dei Della Valle, che comunque i soldi li hanno messi anche nella scorsa estate, tanto per restare alla cosa che più interessa i tifosi.
A questo punto mi arrendo anche su Montolivo: teniamolo fuori.
Dopo nove partite ad una media sul 5 è il caso di dire che ho perso la scommessa sul fatto che avrebbe giocato un campionato di gran livello, spinto dall’orgoglio.
Ma qui il problema è soprattutto Mihajlovic, anche perché fa da parafulmine a gente che dovrebbe baciare la terra sotto i piedi per il solo fatto di vestire la maglia viola e che invece delude ogni giorno di più.
Ed il più vergognoso di tutti è per me Vargas, ancora fuori forma a novembre inoltrato.
L’ho visto mentre si riscaldava: sembrava non toccasse a lui ed è sempre sovrappeso, ma si può.
Tiriamo una riga su diverse cose, chiamiamo Delio Rossi e proviamo a ripartire con i cocci che abbiamo in mano.

« Pagina precedentePagina successiva »