Fiorentina


Poiché pare che il campionato della Fiorentina non possa continuare se non cediamo entro venerdì Nastasic, almeno facciamocelo pagare al prezzo giusto.
Per me il valore reale del giocatore, visto che Ramadani insiste e Mancini non desiste, è 16 milioni di euro più questo Savic che gioca (anzi giocava, visto che in un anno è stato quasi sempre fuori per scelta tecnica) a destra e che sinceramente mi lascia abbastanza indifferente, ma sono pronto a tornare sui miei passi.
Con quei soldi bisogna assolutamente prendere un altro buon difensore tendente all’ottimo, e soprattutto un attaccante con i controfiocchi.
Non Borriello, non Quagliarella, al limite Matri, per intendersi.
Se poi Pradé e Macia alla fine riescono a non far tirare fuori soldi ai Della Valle con una campagna acquisti del genere (ma la ferita di Nastasic per me faticherà a rimarginarsi) a noi che ce ne importa?

Partiamo da un presupposto oggettivo: io non so quanto valga questo Savic, di cui in tutta onestà ignoro le qualità calcistiche, ma mettiamo che oltre ad essere montenegrino e amico di Jovetic sappia anche fare abbastanza bene il difensore e che dunque possa raggiungere i 3 milioni di euro (so bene che è stato pagato 7, ma non ha quasi mai giocato, altrimenti Vargas varrebbe 8 milioni…).
Con i dodici cash noi stiamo vendendo Nastasic al Manchester City per 15 milioni e qui il dibattito è apertissimo: sono abbastanza o sono pochi per un diamante ancora grezzo che ha solo 19 anni?
Ma il quesito più preoccupante è un altro: perché stiamo vendendo Nastasic?
Non certo per bisogno, visto l’entusiasmo di Andrea Della Valle; non certo per esigenza tacnica, vista la stima assoluta di Montella per il giocatore.
E allora, perchè?
Dobbiamo forse accontentare il signor Ramadani perché non rompa le scatole con la clausola che potrebbe essere qualcosa di più serio di quanto immaginato finora?
Questa operazione non sta in piedi da qualunque parte la si guardi e rischia di raffreddare gli entusiasmi post Udinese e post campagna acquisti.
Se entrano quei soldi il mercato della Fiorentina va a pareggio e l’unica cosa per far digerire questa pillola davvero amara sarebbe l’arrivo di un grandissimo attaccante.
Pregasi quindi astenersi Borriello, Quagliarella e simili, grazie.

GUARDATE CHE IL CONTRATTO DI NASTASIC CON LA FIORENTINA SCADE NEL 2016!
E’ STATA UN’OTTIMA OPERAZIONE DI CORVINO, LA MIGLIORE CON QUELLA DI BEHRAMI DEGLI ULTIMI CINQUE ANNI, QUINDI PER FAVORE CERCATE DI VALUTARE PIU’ ATTENTAMENTE TUTTO PRIMA DI LANCIARVI IN CERTEZZE CHE POI SI DISSOLVONO COME NEVE AL SOLE, GRAZIE

E lui, Ramadani, il Caliendo dei nostri tempi, prova e riprova a chiamare Pradé, Macia, pare addirittura Andrea Della Valle, ma la linea non c’è, forse è colpa del gestore o del troppo traffico in corso.
Pare abbia in mano non una, ma addirittura tre offerte da trenta milioni per la sua gallina dalle uova d’oro, ma da Firenze non lo stanno a sentire.
Non è per essere scortesi, ma proprio non hanno tempo e poi non c’è campo, la linea non prende, succede.
Mi piace tantissimo questo comportamento border-line dei dirigenti viola, a cominciare da Andrea, che vadano per una volta a quel paese il fair-play e il patto tra gentiluomini.
C’era un patto, una cluasola federalmente non valida?
Eh, sai com’è caro mio, nel calcio e nella vita le cose cambiano da un giorno all’altro.
E d’altra parte mica è detto e scritto che si debba essere sempre noi a prenderlo in tasca.
Fai un contratto da due milioni e mezzo lordi per quattro stagioni a Vargas e quello ad essere larghi ti gioca un anno e mezzo in tutto, ma i soldi li vuole tutti, poi continua a non dimagrire, ma c’è qualcosa di firmato.
Se però uno va meglio delle aspettative, eccolo lì pronto a battere cassa, a dire “sì, però adesso le cose sono cambiate”.
Infatti cari Ramadani (e Berti, perché ovviamente di mezzo c’è anche lui) le cose sembrano veramente cambiate in Fiorentina.
Ma voi continuate con tenacia a provare: prima o poi la linea si libera e qualcuno risponde, forse il primo settembre.

Come mi è venuta, chi lo sa?
Le mie radiocronache nascono da sole, vengono fuori già con le parole…
Via, mi sono montato la testa, deve essere la Fiorentina che mi fa male e mi porta al paragone con Vasco Rossi.
Però davvero non so perché ieri sera al novantunesimo mi è venuto di dire “lancio sbilenco” su quel magnifico assist di Aquilani per Jovetic.
Se provo ad andare in profondità, ma si tratta di psicologia da quattro soldi, mi viene in mente che da un po’ stavo provando una certa frustrazione per via del possibilissimo pareggio che invece doveva essere una vittoria.
E allora incosciamente tutto in quel momento aveva una valenza negativa, così un passaggio al bacio è diventato un lancio sbilenco.
Però ieri mi è sembrato di essere già col ritmo campionato, al contrario degli ultimi due anni in cui all’inizio faticavo (e si sentiva), forse perché sfasato dal niente che vedevo o usurato dalle assurde polemiche con diesse.
La rivoluzione viola ha fatto bene pure a me e non vedo l’ora di essere a Napoli!

Visto cosa sappiamo fare se remiamo tutti dalla stessa parte, se non ci facciamo prendere dagli isterismi?
Grande Fiorentina, ma grandissimo pubblico, che non l’ha lasciata sola nel momento del bisogno, quando stavamo perdendo immeritatamente.
E anche il pareggio l’avremmo digerito male, perché si sarebbe parlato molto del gioco, ma abbastanza pure del risultato che ci faceva iniziare con un mezzo passo falso.
Nel secondo tempo sono stati entusiasmanti, hanno soffocato l’Udinese, dando l’impressione di poter passare da un momento all’altro, ma se non hai Jovetic pareggi la partita, perché alla fine determinano solo i grandi giocatori.
Eh sì, cinquanta sfumature di viola, perché ognuno la vede a modo suo, ma il cuore batte sempre dalla stessa parte e i novanta minuti di questo pomeriggio mi sono sembrati molto più eccitanti delle evoluzioni sado-maso del Dott Grey.

Troppo facile adesso dire che la clausola (eventuale, ufficiale o ufficiosa, fate voi) non si doveva fare.
No, su questo devo dare ragione a Corvino perché bisogna contestualizzare la cosa e allora qualcuno mi deve spiegare come diavolo avrebbero fatto a convincere Jovetic a firmare fino al 2016 in quella Fiorentina che sembrava allo sbando se davvero non avessero proposto qualcosa a favore del giocatore.
Ci sarebbe stato il bis di Montolivo e avremmo passato tutta questa stagione a logorarci ed arrabbiarci per il fatto che poi se ne sarebbe andato via a parametro zero.
E quanti soldi avrebbe preso Jovetic nel luglio 2013 se una big non avesse dovuto tirare fuori trenta milioni per il suo cartellino?
Io credo che la clausola ci sia, magari non è depositata in Lega, ma se davvero arriva l’offerta (e io ancora dubito che qualcuno paghi trenta milioni, ma non si sa mai) ci saranno i fuochi di artificio.
Semmai il discorso, tornando all’anno scorso, è un altro: era proprio il caso di non dirla questa cosa per raccontare di quanto siano stati straordinari dodici mesi fa i dirigenti viola?

Ok, c’è la crisi, ma non è quella, o almeno c’entra in minima parte.
Trovo molto curiosa la discrepanza esistente tra l’entusiasmo che si respira in giro, e di cui ho avuto un’ampia dimostrazione diretta ieri sera nel Pentasport, e la miseria degli abbonamenti fino ad oggi sottoscritti.
Siamo più o meno alla quota dello scorso anno, quando a tutti giravano fortissimamente le scatole perché ci avevano imposto un’altra volta Mihajlovic.
Sinceramente non so davvero cosa avrebbe dovuto fare in più la Fiorentina più che cambiare tutto, abbassare considerevolmente i prezzi per almeno tre settimane, urlare al mondo che Jovetic rimane e far vedere di aver ritrovato un proprietario appassionato.
Speriamo che chi è scettico oggi venga allo stadio sabato e nelle prossime partite perché giocare con il Franchi semi-deserto a me dà un forte senso di tristezza.

VOGLIO CHIARIRE UN ASPETTO IMPORTANTE: QUALCUNO HA DEFINITO RIDICOLI I MOTIVI ECONOMICI CHE SONO ALLA BASE DEL MANCATO ABBONAMENTO.ùPER SPIRITO DEMOCRATICO HO PASSATO IL POST, MA AL TEMPO STESSO MI DISSOCIO TOTLMENTE DA QUESTO PENSIERO CHE CONSIDERO DEL TUTTO FUORI LUOGO.
HO INVECE IL MASSIMO RISPETTO PER CHI IN QUESTO MOMENTO FATICA AD ARRIVARE ALLA FINE DEL MESE E SOPRATTUTTO PER CHI E’ ALLA RICERCA DI UN LAVORO: FINO A QUANDO SI PARLA DI CALCIO SI PUO’ ANCHE FARE DELL’IRONIA, MA SU CERTE COSE NON SI SCHERZA

Ma se avessimo fatto giocare Yepes e Costant titolari cosa avremmo detto?
Chissà cosa pensa Montolivo del centrocampo del Milan in cui ieri arrancava più o meno come succedeva a Firenze (e contro la Juve non è stato certo tra i peggiori) e quello tutto qualità della Fiorentina?
Con questo, alla fine i rossoneri quasi certamente arriveranno prima di noi, ma intanto mi sembrano una squadra assolutamente non all’altezza del proprio splendido passato.
Via ragazzi, che quest’anno ci divertiamo davvero.

Non so quanto si vincerà, ma certamente non moriremo di noia e di rabbia come l’anno scorso.
Certo, bisogna che quei cinque che fanno girare il pallone (Piazarro, Borja Valero, Aquilani, Matias e Jovetic) non si facciano mai troppo male o che comunque almeno tre di loro si esprimano ai propri livelli, ma se questa condizione viene rispettata ci sarà davvero da divertirsi.
Un ottimo inizio di stagione, una squadra ordinata che ha voglia di farsi voler bene dopo le nefandezze passate e un pubblico che non vedeva l’ora di riabbracciare quello che era suo e che si era perso.
Manca ancora il centravanti, e non è poco, però a tratti la manovra è stata incantevole, nonostante la poca preparazione di alcuni ed il caldo atroce che rendeva difficile anche la visione della partita, figuriamoci giocarla.
Forse abbiamo recuperato Ljajic, anche se sarei molto prudente sull’argomento viste le ultime pesanti delusioni.
Però la Fiorentina c’è, il turno è stato superato e la gente è ripartita dal Franchi sudata fradicia, ma soddisfatta: pensare tutto questo appena un mese fa era pura utopia.

O almeno un ringraziamento, che chiuda due anni abbondanti di atroci delusioni, promesse spesso disattese e responsabilità massime dei proprietari viola che hanno permesso l’annientamento tecnico e ambientale delle ultime stagioni.
E però domani pomeriggio, anche se saremo quattro gatti o poco più, non sarebbe sbagliato sancire mediaticamente un nuovo patto tra chi ama la Fiorentina (cioè i tifosi tutti, senza distinzioni) e chi ha tirato fuori molti soldi per provare a ricostruire una squadra che torni a regalare soddisfazioni.
Per carità, io parto dal presupposto che uno va allo stadio e fa quello che gli pare, però vorrei richiamare l’attenzione su quello che è stato il peccato originale della nostra convivenza con la famiglia Della Valle, l’equivoco di fondo di cui non ci siamo mai liberati.
E cioè questo: noi siamo convinti di aver fatto loro un piacere nel permettere di “usare” la Fiorentina nella loro affermazione planetaria, loro invece pensano che l’aver tirato fuori quasi duecento milioni di euro in dieci anni costituisca un valido motivo per avere fiducia e pretendere un minimo di riconoscenza, se non addirittura di affetto.
Io, dico la verità, da uomo che ogni giorno si muove nel magmatico mondo commerciale in cui bisogna girare con le mutande di ferro e da piccolo manager-direttore che cerca di aggiustare le cose per andare aventi dignitosamente, sono più orientato dalla parte dei Della Valle, salvo poi avere improvvisi sussulti passionali e rivendicare urlando che “noi siamno la Fiorentina e abbiamo la nostra storia da difendere”.
Comunque sia, forse dopo dieci anni questa contrapposizione potremmo anche metterla in soffitta e provare a scrivere con Andrea, ma credo che Diego sia sempre dietro l’angolo, un nuovo capitolo della storia.

« Pagina precedentePagina successiva »