Ogni giorno arrivano in redazionea a firenzedintorni.it proposte e controproposte di Sara Funaro ed Eike Schmidt: è un fluire di idee apprezzabile, ma forse eccessivo

Facciamo fatica noi a tenere il conto di quello che pensano di fare una volta eletti, figuriamoci chi andrà a votare, anche perché Firenze non è una città scivolata nei bassifondi del vivere civile: da queste parti si sta bene,  non è detto però che si possa stare meglio

I temi sono quelli: sicurezza, turismo da regolare, un freno all’affitto selvaggio, viabilità, aeroporto e in ultima analisi lo stadio, molto di moda nelle ultime ore

Tanto altro non c’è e credo che alla fine si voterà più di pancia, cioè in base al credo politico e alla simpatia verso i candidati, che di testa, cioè provando a ricordare quello che hanno detto

E con Firenzedintorni ci saremo anche dopo, a controllare cosa verrà o non verrà fatto di quanto promesso

No Retegui e nemmeno Pinamonti, che a me continua a piacere, ma ne ho toppati talmente tanti in passato, da Cutrone a Nzola, che preferisco evitare

Non esiste nessuna clausola che garantisca il futuro rendimento e da sempre nel calcio si paga per quello che si è stati e non per quello che sarà, per questo sono tutti investimenti a rischio, soprattutto quelli più costosi

Detto questo, non è permesso sbagliare il sesto attaccante di fila, soprattutto se si considera che i cinque precedenti hanno fallito abbondantemente il traguardo del minimo sindacale, bilancio ancora più amaro se si considera che alla fine Cabral e Jovic sono stati i meno peggio

Si parte dal centravanti e si va avanti, magari trovando un punto di incontro con Bonaventura e Castrovilli perché nel calcio il pallone è importante e chi lo sa trattare con cura per me vale più di tanti podisti

Ottanta anni fa, in questi giorni, a Firenze si ammazzava e si torturava per provare a fermare la democrazia, basta farsi un giro a Villa Triste e rileggersi la storia di quel posto per essere scossi da un fremito libertario: andateci, se avete un po’ di tempo

Sono morti, sono stati torturati dalla feccia nazifascista per noi, che siamo figli e nipoti di quei martiri, perché due anni dopo si potesse essere liberi di scegliere chi dovesse guidarci politicamente, ma non è solo quello

Chi non va a votare, sbaglia, a prescindere; puoi votare contro o a favore oppure mettere la scheda bianca, ma astenersi non ha il minimo senso, non è una forma di protesta, piuttosto di ignavia, di delega ad altri di decidere della nostra vita quotidiana

E tutto questo non ha il minimo senso

Potremmo anche aspettare prima di lamentarci, vediamo se arriva davvero un centravanti degno di questo nome e che soprattutto faccia gol e quali saranno gli altri nuovi arrivi

La conferenza è stata meglio di quanto ci si potesse aspettare: scuse, dichiarazioni abbastanza impegnative per il futuro, la voglia di non mollare

Su Palladino ogni valutazione è inutile e prematura, nessuno, credo neanche lui, sa dove possa arrivare: gli piace il profilo basso e sarà interessante vedere se e come resiste alle pressioni fiorentine, speriamo solo che non sia permaloso perché da queste parti è poco consigliabile

Sliding doors: Ranieri non si fa fregare, si va ai rigori e vinciamo la Conferenze, oppure Bonaventura o Kouame non ripetono Baggio nel 1990 o Mandragora l’anno scorso e segnano, che succede?

Pullman scoperto in giro per la città, fuochi d’artificio, Commisso osannato, Italiano rimpianto e non è male neanche quel Pradé…

Ora invece siamo ai processi sommari, alle scuse per me assurde della squadra dopo la vittoria di Bergamo, ma scuse per cosa?

Perché hai perso la finale?

Sembra che si sia andati in serie B e allora ci vuole equilibrio e anche un minimo di coerenza: le presunte malefatte dirigenziali sarebbero state le stesse anche in caso di vittoria ad Atene, perché non si azzecca un centravanti da due anni e mezzo e altre cose sono state sbagliate, esattamente come quasi tutte le squadre di serie A, con l’eccezione di Inter, Atalanta e Bologna

E poi è assurdo continuare a considerare la parte più calda della tifoseria, genericamente definita come Curva Fiesole, come la sola depositaria della verità del tifo: loro ci mettono il cuore, sono dappertutto, fanno cose egregie ed altre criticabili, ma contano esattamente come tutti gli altri e trovo molto triste questo doversi andare a giustificarsi dopo una partita a favore di telecamera

Nessuno rappresenta nessuno e tutti contano alla stessa maniera e comunque qui c’è da ripartire e non trasformare Firenze in una Norimberga calcistica

Sono discretamente preoccupato per gli sviluppi post Atene: il comunicato della Fiesole mi è sinceramente sembrato eccessivo, un po’ come la contestazione con il Siviglia di nove anni fa

La stagione viola è stata la peggiore delle tre di Italiano, ma non così fallimentare come sembrerebbe uscire dalle righe della parte più calda della tifoseria

Non si arriva in finale per grazia ricevuta, e alla fine siamo in testa alla classifica della normalità, che parte appunto dall’ottavo posto

Non capisco poi perché salvare solo Italiano dal presunto Titanic viola, lui è il comandante e Commisso l’armatore, possibile che abbiano sbagliato solo gli altri?

Capisco la rabbia e la delusione, ma non è così che si costruisce con Commisso, se ho imparato a conoscerlo e semmai avrei sottolineato il l’agghiacciante silenzio post sconfitta, con tanto di mancato ringraziamento a chi era ad Atene, al Franchi e al Viola Park

Adesso può davvero succedere di tutto e, dico la verità, la cosa mi piace pochissimo

Come si dice dalle nostre parti: il problema non è il bere, ma il ribere e fra tutti gli scenari possibili la ripetizione della beffa dello scorso anno sarebbe stato il peggiore

Invece è accaduto: il difensore che entra al posto di quello che non si regge più in piedi (perché Ranieri e non Parisi, non si sa) e si prende il gol quando ormai sono tutti sintonizzati sul pareggio, ma qui il problema è soprattutto uno e gigantesco: gli attaccanti

Non esiste che si debbano rimpiangere, e a ragione, Jovic e Cabral, non esiste snaturare Beltran, pagato una fortuna e ignobilmente trasformato in un centrocampista tuttofare, neanche fosse Barella

Sette gol in due in 58 partite, roba da matti, cifre che impongono ai vari Casarsa, Desolati, Sella e perfino Pagliari e Speggiorin una causa per risarcimento danni

Colpa di Italiano? Boh

Sono loro scarsi? E chi lo sa, e comunque chi scrive avrebbe speso due anni fa una quarantina di milioni per Belotti, tanto per dire quanto sia difficile il calcio

Una botta del genere è veramente atroce e abbiamo una media da pianto…greco nelle finali europee: una vittoria e cinque sconfitte, molto peggio della Juve, che abbiamo sbeffeggiato per anni

Adesso tocca a Commisso, deciderà lui come e con chi ripartire: che il popolo viola ami incondizionatamente la Fiorentina credo che se ne sia abbondantemente accorto

Sogno di rimanerci male, lo avevo già fatto un anno fa e c’ero rimasto malissimo, ma non per quello che speravo

Trentasette anni a seguire in trasferta la Fiorentina, e mai una vittoria europea, con la maledizione del 1990 e due semifinali molto diverse

Che bello se mi facessero questo torto, se facessero raccontare a Giovanni, Matteo e Rocio il secondo successo dopo 63 anni

Dai Fiorentina, c’è un popolo che ti segue e un giornalista stagionato che stasera farà solo il tifoso

Il Napoli perse uno scudetto in albergo, davanti alla televisione, quando Higuain segnò il 3 a 2 all’Inter: vennero a Firenze ed erano fuori giri per la troppa pressione, lo stesso successe proprio alla Juve e proprio ad Atene 41 anni fa. Tutti sovraeccitati e convinti di vincere la prima Coppa dei Campioni della storia, vanno in campo, prendono un gol del meraviglioso Magath e non combinano niente, pur avendo Platini, Boniek, Rossi, Tardelli e altri Campioni del Mondo

Tutte queste reminiscenze storiche per avvertire che converrebbe stare abbastanza tranquilli prima delle 21 di mercoledì, un po’ perché non porta bene essere troppo fiduciosi e molto per via della pressione che i giocatori avvertono un po’ ovunque

Nella testa di moltissimi c’è il gol al novantesimo di Praga e quella è stata una straordinaria spinta emotiva per arrivare ad Atene, ora però ci vuole la testa fredda per vincerla questa finale: sul cuore caldo siamo già abbondantemente a posto

Entusiasmante, sorprendente, da applausi: l’Atalanta di ieri sera ha annichilito la più forte squadra tedesca giocando una partita meravigliosa, non sbagliando niente e anche chi non sopporta (fuori dal campo) Gasperini non poteva negare il capolavoro bergamasco

Nel vedere le scene finali di giusto trionfo credo di non essere stato l’unico a chiedermi se tra una settimana ad Atene saremmo stati noi a festeggiare, magari non giocando novanta minuti così perché immagino che basti anche qualcosa meno

Li ho sinceramente e sportivamente invidiati: perché loro? L’Atalanta, non il Milan, la Juve o l’Inter: un progetto che dura da otto anni e rimane sempre in quota, con un bilancio ottimo, non sbagliando quasi niente

Poi ho anche pensato che comunque siamo gli unici insieme a loro a giocarci una finale europea e sono andato a dormire un po’ meno di malumore

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