La Fiorentina di Commisso è sempre stata molto attenta agli umori della parte più calda del tifo, talvolta sollecitandone l’intervento, vedi soprattutto alla voce stadio, e non è quindi possibile che sia rimasta indifferente di fronte alla contestazione della Fiesole, trasferita di Ferrovia

La maggioranza, non soltanto gli ultras, del popolo viola non vuole Palladino e sfidare il sentimento popolare nel calcio è molto pericoloso perché vorrebbe dire cominciare la nuova stagione con una salita ripidissima

Qualcosa del genere accadde 14 anni fa con Mihajlovic, quando addirittura  i tifosi viola votarono nei sondaggi nerazzurri per trasferirlo a Milano: poi il tecnico rimase tra i malumori generali, salvo poi essere licenziato dopo una sconfitta a Verona

Per Pradé il discorso è diverso, meno pressante, ma anche in questo caso esistono molte perplessità sul fatto che possa guidare anche il prossimo mercato

Intanto la Fiorentina vince tra lo scetticismo generale, giocando davvero male, ma alla fine se ne sono accorti in pochi

Negli anni ci siamo fatti prendere in giro da giocatori e allenatori che hanno usato la Fiorentina come un taxi per arrivare dopo una stagione o due a destinazioni più prestigiose e adesso vorremmo organizzare una battaglia mediatica contro Vincenzo Italiano con tanto di contestazione generale?

Mi piacerebbe capire i motivi di tanto livore, ma che cosa avrebbe fatto qui a Firenze di così dannatamente offensivo per meritarsi tutto questo odio?

Al netto della bellissima dedica a Joe Barone post vittoria di Coppa Italia, questa mi pare veramente una stupida battaglia contro i mulini al vento: ha esultato troppo a Bologna, dimenticandosi della morte della madre di Palladino? Vero, ha sbagliato e ho sottolineato e criticato quello che è accaduto al Dall’Ara, ma qui mi fermo, perché il comportamento di Italiano a Firenze è sempre stato irreprensibile: ha sempre difeso la Fiorentina e fatto il massimo da professionista per la rosa che aveva a disposizione

Talvolta il suo gioco era soporifero, in altre occasioni trascinante, ma al Franchi si è visto molto di peggio ma in silenzio o addirittura con entusiasmo

E per esempio, viene ricordato come “uno di noi” Terim, che con Toldo, Rui Costa, Cois e Chiesa a disposizione, ci fece cacciare al primo turno dalla Coppa Uefa dal modesto Tirol Innsbruck e che poi dette le dimissioni dopo essersi accordato in gran segreto col Milan, a soprattutto dopo aver perso tre partite di seguito e pareggiata una col Brescia in casa con la squadra ormai avvitata su se stessa

Terim però era uno straordinario parlatore, trascinava la piazza gettando sotto la pioggia la giacca oltre la Curva e aveva splendidi rapporti con gli allora rappresentanti più influenti del tifo viola e quindi viva Terim e abbasso Italiano, uno quasi scontroso, discretamente permaloso e mai veramente sintonia con noi fiorentini che, come è noto a tutti, siamo i più ganzi del mondo

Ognuno faccia ovviamente quello che vuole, sinceramente andrei oltre Italiano e domenica mi preoccuperei solo di evitare un’altra pessima figura in campo

Una sola cosa ha sempre funzionato in questa stagione viola che sta ormai declinando verso il disastro assoluto: l’appoggio dei tifosi, addirittura commoventi per come hanno cercato di risollevare una squadra che non ha gioco ed è proprio da qui che si deve partire, anzi ripartire

Perché le responsabilità di Palladino sono evidenti, perché con questa rosa la stragrande degli allenatori della serie A avrebbe fatto certamente meglio sul piano della manovra e in questo purtroppo avevamo ragione: il tecnico meritava di arrivare a fine stagione, ma non andava riconfermato per la prossima, figuriamoci poi se era il caso di allungargli il contratto

Adesso la patata bollente e l’ha in mano Commisso, l’unico che decide e a cui evidentemente Palladino ha offerto garanzie che la maggior parte di noi neanche intravede

Si attendono notizie sulla rifondazione viola prossima ventura, perché qui c’è molto da fare e pure con una certa velocità

Nel maggio 2015 la Fiorentina di Montella, che al contrario di quella attuale un gioco ce l’aveva, venne eliminata dal Siviglia, con un doppia sconfitta in Spagna e Firenze e ingenerosi fischi dei tifosi annessi

Era la semifinale di Europa Leagues, proprio come giovedì, e la squadra reagì alla grande, guidata magnificamente dal proprio allenatore e vinse tutte le partite successive e finendo quarta in campionato

Ecco, dopo le varie contraddizioni di questa stagione così strana, ci aspettiamo tre partite all’altezza del passato più o meno recente della Fiorentina, perché possiamo e dobbiamo finire la stagione con dignità

Gudmundsson non si è mai acceso, Kean era normale, Fagioli è andato meglio, ma non è bastato, il Betis ha un gioco, la Fiorentina non si sa: l’eliminazione europea si spiega così

Dispiace, ma bisogna ammettere quando l’avversario è più forte e merita la vittoria

Poi si può discutere su tutto, a cominciare dal contestato prolungamento del contratto di Palladino, che a questa squadra ha dato abbastanza poco, se si considera la qualità complessiva della rosa

Hai De Gea, Kean, Gosens, Gudmundsson, Fagioli, una panchina di alto livello e offri così poco?

Urge, senza frenesia, profonda riflessione

Una mossa da grande squadra, per la tempistica, resta da vedere se la fiducia concessa al tecnico viola sarà prossimamente ripagata con i risultati, a cominciare da stasera

Per Rocco Commisso i valori umani, vedi alla voce Iachini, contano almeno quanto le capacità professionali di chi lavora per e con lui ed è una rarità in un mondo cinico come quello del calcio

Resta da vedere se Palladino ha finito l’Erasmus viola e regalerà al popolo viola una squadra e un gioco all’altezza delle potenzialità dell’organico più forte da diversi anni in qua

Oggi si parla più di questo che della gara più importante della stagione e forse questo non è un male per abbassare la tensione in vista di una partita che mi sembra molto più complicata dalla percezione generale

Alla fine non aveva tutti i torti Palladino a mettere in campo una formazione che in pochi, pochissimi, hanno capito, perché la prestazione c’è stata e già il pareggio sarebbe stato stretto

Come si spiega quindi la sconfitta di Roma? Semplice, non si spiega con la logica, ma con il fascino del calcio, con la sua imprevedibilità

Vuoi forse prendertela con Kean che due volte davanti a Svilar non la mette dentro?

 Fosse successo a Beltran chissà cosa avremmo scritto, ma cosa vuoi dire al miglior attaccante del campionato?

Il campionato temo che sia andato, resta la Conference e sarà durissima, molto più di quanto sento dire in giro

Non è ancora compromesso niente ed è andata bene perché, onestamente, i gol da recuperare potevano essere tranquillamente due, senza De Gea e alcuni loro errori sotto misura

La Fiorentina è mancata nella qualità, là dove la differenza avrebbero dovuto farla Gudmundsson e il sempre più preoccupante Fagioli, mentre invece abbiamo ammirato un Isco stellare un Lo Celso, per fortuna tenuto parecchio in panchina, ma è stato tutto il centrocampo del Betis a girare meglio di quello viola, privato del motore Cataldi e col solo Mandragora in forma europea

Ci siamo aggrappati alla possibile finale con la forza del carattere, e questo è senz’altro un gran merito, impersonificato da Ranieri, che sarà pure irritante, ma che non molla proprio mai

Molto bene Gosens e sorprendente Parisi a destra, anche lui con il piglio giusto

Loro sono favoriti, noi aspettiamo il miglio Kean possibile e che quei due, Gudmundsson e Fagioli, comincino finalmente a giocare

Mi è piaciuto come quasi tutti abbiano rispettato il grave problema di Kean, certo qualcuno che crede di essere più furbo degli altri c’è sempre, ma sono eccezioni, per fortuna molto rare

Adesso si pone il problema se metterlo o meno in campo a Siviglia e la soluzione non pare così complicata: sarà a lui a decidere se se la sente oppure no di giocare, un po’ come tutti i tecnici dell’era Batistuta hanno fatto con Batigol quando tornava alla vigilia delle partite dopo voli transoceanici

Loro, da Ranieri a Trapattoni, chiedevano se pensava di giocare e lui rispondeva sempre e comunque di sì, per il bene della Fiorentina, ed è quello che penso accadrà domani sera in Spagna

Seconda vittoria consecutiva, meritata, contro una cosiddetta piccola e credo che si potrebbe anche essere pienamente soddisfatti, anche se al momento siamo un po’ l’Inter di seconda fascia: in corsa per tutto, col rischio di rimanere con un pugno di mosche in mano

Partita parecchio brutta, ma a giocare bene bisogna essere in due e comunque le due reti sono state bellissime e questo potrebbe anche bastare in una stagione che certamente non ha mai visto la Fiorentina imporsi come manovra e sopraffazione tattica e tecnica degli avversari

Gli insoddisfatti si dimenticano della seconda partita consecutiva senza Kean e dell’assenza di Dodo, proprio gli unici due, guarda te la sfortuna, che non hanno ricambi diretti per cui bisogna sempre inventarsi qualcosa per provare a non soffrire troppo

La Fiorentina di questa stagione farà più punti di quella di Italiano, ma rischia di non andare in Europa, colpa del campionato che si è livellato in alto e almeno su questo Palladino non ha colpa

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