E’ probabile che contro l’accozzaglia tecnica austriaca di ieri sera perfino la Fiorentina 3 avrebbe fatto la sua onesta figura, ma quando hai il pallone tra i piedi conta poco contro chi giochi

Conta solo cosa ci sai fare con quell’attrezzo meraviglioso che da un secolo e mezzo accende la fantasia del genere umano maschile

Ecco, col pallone Gudmudsson sa fare cose abbastanza improbabili per la maggioranza dei calciatori professionisti e c’è da chiedersi come mai sia nato in Islanda e non in Brasile, Argentina o magari anche in Italia

Incantevole; difficile trovare atri termini per quei tocchi beffardi che mandano in gol i compagni, oppure quando decide di produrre in proprio e segna

Va lasciato libero in mezzo al campo: pochi compiti di copertura, meglio ancora se proprio non deve marcare nessuno, preoccupandosi solo di quello che farà quando avrà il pallone tra i piedi

E a questo punto viene in mente il grande Ciccio Graziani con l’immenso Baggio: nelle otto partite in cui lo ha allenato minacciò di prenderlo a calci nel fondo schiena se solo fosse tornato nella propria metà campo, come invece voleva il povero Bruno Giorgi

Ecco, Gudmudsson non è Baggio, ma per questa Fiorentina è un gran bel lusso che ci possiamo permettere

I 40 giorni passati in fabbrica quando non avevo ancora 16 anni e volevo pagarmi le vacanze da solo sono stati una pietra miliare della mia vita futura: terribili, ma andrebbero non solo rifatti, ma resi obbligatori nell’adolescenza per la gran parte della categoria dei futuri giornalisti che si lamenta di tutto e per tutto

Cinque ore al giorno a veder passare bombolette spray mettendo dentro quattro biglie, tipo Charlie Chaplin in Tempi Moderni

Intervallo di mezz’ora e abbrutimento totale e formativo per un ragazzo. Quando uscivo alle 13, avevo però il mio motorino e potevo raggiungere gli amici in piscina, ma gli altri, gli adulti, no, non potevano, perché avevano a casa figli che aspettavano fine mese per far quadrare i conti e cercavano pure di fare gli straordinari

Fin dal 1976 mi chiedevo, e mi chiedo, con assoluta ammirazione e altrettanto rispetto: ma come fanno a svegliarsi la mattina e pensare che li aspetta otto ore così, ripetitive, spesso sfinenti fisicamente?

Fanno, soprattutto devono farlo, perché non tutti possono essere influencer, calciatori, consulenti o giornalisti

Ed è per questo che ieri sera mi è quasi venuto da piangere nel vedere l’esultanza degli operai dell’indotto Stellantis quando è stato deciso che la chiusura della loro fabbrica sarebbe stata posticipata di un anno e che quindi sarebbero tornati a lavorare in condizioni che temo non siano troppo diverse da quelle che ho conosciuto 48 anni fa

Felici di tornare laggiù, dove ci si consuma giorno per giorno, ma anche là dove la dignità di poter lavorare è l’unico valore che veramente conta

Dopo otto vittorie consecutive e questa classifica spaziale si può anche scomodare il grande Oscar Willde, facendo scivolare da Ernest a Danilo il protagonista del bellissimo romanzo viola

Perché Danilo Cataldi è il motore silenzioso della Fiorentina, anche se ogni tanto qualche accelerazione la offre a tutti, vedi lo splendido gol di ieri e la successiva rivelazione del siparietto con Bove

Non lo conosco personalmente, così come un paio di decenni non conosco più nessun giocatore, anche per una mera questione anagrafica, ma sarei molto curioso di sapere quanta Fiorentina è già entrata nella sua testa e nel suo cuore

E magari gli ricorderei la meravigliosa storia di due romani de Roma, proprio come lui e Bove, che qualche decennio fa si sono innamorati di Firenze e che qui hanno vinto uno scudetto restando legati per sempre alla città: Merlo e De Sisti

Dunque è colpa di Terracciano

L’eliminazione, molto dolorosa, dalla Coppa Italia passa tutta dalle mani bucate del portiere di riserva viola, fino a quattro mesi fa titolare poco discusso e comunque sempre con un rendimento tra il sei e il sei mezzo

Di quali pesantissimi delitti calcistici si sarebbe macchiato Terracciano? Non ha trattenuto un rigore che peraltro aveva intuito ed ha avuto un secondo di ritardo nell’uscita sul primo gol dell’Empoli, dopo la colossale “quartata”  a centrocampo

Tutto qui?

Sì, tutto qui, eppure basta per la ghigliottina senza appello tra i tifosi: perché non ha giocato De Gea?

Semplice, perché nel calcio ci sono delle regole da spogliatoio che vanno rispettate se si vuole essere credibili con i propri giocatori: in campionato gioca lo spagnolo e in Coppa l’italiano

Ci si dimentica tra l’altro che in molti ipotizzavano Martinelli tra i pali e magari erano pure contenti: mi sarebbe piaciuto vedere e sentire cosa si sarebbe letto e detto se la stessa prestazione l’avesse fornita il giovane talento viola

Ieri Biraghi, oggi Terracciano, colpevole soprattutto di avere davanti a lui un grande portiere, inaspettatamente e per fortuna tra i migliori, se non il migliore della serie A

E’ un peccato a cui non si può porre rimedio? Sì, evidentemente per parecchia gente è qualcosa che non si può perdonare

Ho pensato a Kiaer ed Eriksen e mi sono chiesto cosa sarebbe successo senza quell’intuizione meravigliosa dell’ex giocatore del Milan tre anni fa, quando impedì al mondo di vivere il dramma del suo compagno di Nazionale

I ragazzi della Fiorentina e dell’Inter lo hanno fatto subito,  spontaneamente, mentre Cataldi agiva con freddezza e molti piangevano

Lo hanno fatto per Bove, per la sua famiglia che era allo stadio, lo hanno fatto per noi, che dovremmo smetterla una buona volta di spiare la vita degli altri

Un cerchio magico meraviglioso in cui c’era tutto, la vita e il rischio di morire, il pudore e l’affetto che chi sta soffrendo, uno dei momenti più intensi vissuti in uno stadio

L’avevo scritto che avevo idee che non condividevo sulla Conference e giustamente sono stato rimbrottato

Bene così quindi per ieri sera: vittoria meritata, giocatori tutti sopra la sufficienza, a parte il povero Terracciano e anche Moreno, tre punti importanti per saltare un turno in più e via andare

A me è piaciuto parecchio Ikone e vedo grandi miglioramenti da Sottil, ora un quasi titolare e non mi pare che sia stato un grande spreco di energie in vista di domenica, quando sarà come scalare l’Everest perché l’Inter è molto, ma molto più forte della Fiorentina

Confesso di provare una certa saturazione emotiva verso la Conference, nei miei pensieri non troppo distante dall’antica Mitropa Cup di cui ricordo il successo nel preistorico 1966 perché il gol decisivo lo fece Brugnera, misteriosamente all’epoca il mio giocatore preferito da bambino dopo l’inarrivabile Hamrin

Ho idee che non condivido, tipo quella che manderei in campo tutte le seconde linee, salvo poi diventare più razionale e arrivare alla conclusione che cinque o sei cambi possono bastare, ma la cosa più grave, lo ammetto, è che non sarei poi così disperato, per come sta andando il campionato, se ci eliminassero

Sinceramente non produce l’effetto viagra calcistico neanche l’ipotesi della terza finale consecutiva, ma certamente sono io che sbaglio, perché ogni partita è da vincere quando si scende in campo con la maglia viola

E comunque di una cosa sono assolutamente convinto: resisterei con molta fatica alla quarta Conference consecutiva in giro tra Cipro e Galles, per cui, per favore, cerchiamo di evitare

Un portiere, un centravanti e un regista: se li hai forti, tutto diventa più semplice

Com’era l’ultima Fiorentina veramente vincente della storia, perché quella del 2001 è stata un abbaglio prima dell’abisso?

Tanti ottimi giocatori, più tre che erano veramente al di sopra di tutti: Toldo, Rui Costa e l’immenso Batistuta, tanto grande in campo quanto discutibile fuori

La vera domanda per comprendere se possiamo a svegliarci felici e contenti il giorno dopo le partite dipende proprio da quel tris di uomini che fanno la differenza: De Gea, Adli e Kean

Poi, certo, conta l’ossatura della squadra e Amoruso-Padalino per ora sono più forti di Ranieri-Comuzzo, però in certi ruoli puoi cavartela con l’organizzazione di gioco, a patto di avere dei buoni palleggiatori, ma su chi fa la differenza proprio no, non puoi accontentarti, specialmente sul portiere e sull’attaccante

Si può continuare a sognare?

Certamente sì, a patto però di non rimanere delusi se alla fine dovesse arrivare “solo” un quinto posto, perché in quel caso sarà bene ricordarsi ove eravamo lo scorso 30 agosto

…non mi pare che siano meglio della Fiorentina dell’ultimo mese

Ok Sinner, di cui come sempre sempre accade in questi casi, ci renderemo pienamente conto quando smetterà di giocare e comprenderemo quindi la portata di un fenomeno eccezionale, che trova difficili comparazioni italiane

Io sono però da un paio di anni un grande fan di Pecco Bagnaia, che mi ha riportato a vedere tutte le gare della Moto GP molto più che ai tempi dell’immenso Valentino Rossi, andando addirittura nel maggio scorso al Mugello

Mi piaceva la sua semplicità paragonata a tanti gradassi che nello sport in generale, meno in verità nel motociclismo, valevano e valgono meno della metà di lui, ma ora l’ammirazione ha raggiunto vette altissime per come ha accettato il secondo posto nel Mondiale, con una classe straordinaria che piacerà ad Arrigo Sacchi, Gran Maestro della Cultura della Sconfitta

Visto il becerume generale, quelli che “ci mettono la faccia”, i bulli social e televisivi che ci assediano ovunque, c’è davvero da chiedersi: sicuri che Sinner e Bagnaia siano italiani?

Pagina successiva »