Sono ancora a Roma in attesa dell’aereo per Firenze ed il mio pensiero in questa domenica di grande gioia, in cui sono stati serviti anche tutti quelli che dicevano che portavamo male con la storia di Monte Senario, corre al mitico arbitro Saccani.
Quello che a Torino ci ha fatto perdere la partita con la Juve, provocando l’arrabbiatura via video di Andrea Della Valle.
Ve lo ricordate? In questo momento la Juve sta pareggiando, ma se avessimo preso un punto a Torino, oggi saremo perfettamente pari in tutto e ci giocheremmo il terzo posto.
Comunque vada a finire, stiamo chiudendo alla grande.
E’ la Fiorentina delle seconde linee, Jovetic ci sta sbocciando in mano, ma a me oggi sono piaciuti moltissimo Montolivo e Melo e comunque trovatene voi uno sotto la sufficienza perché io davvero non ci riesco.
Continuiamo a sperare nel miracolo, però, davvero… grazie Saccani, di cuore.

Scrivo da una postazione vergognosa, in piedi, a Fiumicino, dove la nostra amata compagnia Alitalia mi fa attendere 4 ore a causa di un volo che non c’e’ piu’ ma che io ho regolarmente registrato sul mio biglietto elettronico stampato stamani e che era annunciato in pompa magna, per l’esattezza al termina A05.
In pratica ho perso l’ intera giornata, mentre ho vaghe notizie del bagaglio che a questo punto potrebbe avere tre destinazioni possibili: 1) essere arrivato prima di me, perche’ esisteva una coincidenza, che ovviamente era tenuta nascosta, nel qual caso perdero’ almeno un’ora a Catania per ritrovarlo; 2) arrivare con me, che e’ l’ipotesi miracolosa piu’ favorevole; 3) arrivare dopo di me e quindi farmi chiudere la giornata di viaggio verso le 20, quasi dieci ore dopo essere arrivato a Peretola.
Piu’ o meno il tempo che occorre per andare a New York, attesa all’aeroporto compresa.
Ma comunque tutto e’ in linea con i prezzi (parlo di New York), visto che il volo andata e ritorno e’ costato quasi 300 euro (quello a Brindisi tra quindici giorni 386 euro)…
Strano che la nostra compagnia di bandiera abbia vuto tutti quei problemi negli ultimi anni, non l’avrei mai detto…

Credo e spero che a Catania giochi Kuzmanovic, che mi pare in rimonta su se stesso.
Purtroppo la stagione di Jorgensen è stata tutta in salita e sinceramente non mi è sembrata così lontana da quella di altri flop viola (Almiron, Zauri) se non fosse che è stata determinata dai gravi problemi di salute avuti per tanti mesi.
Ma mettere Martino titolare domenica è un azzardo, incomprensibile al momento.
Meglio Kuz, che magari prende coraggio e osa un po’ di più, soprattutto se capisce che qui tutti hanno pazienza e credono che possa diventare il giocatore che ha promesso di essere.

P.S. Ieri è stata una giornata di grandi soddisfazioni per noi “faticatori” della radio.
Sono infatti arrivati i dati di ascolto relativi al primo rilevazione 2009, che da quest’anno hanno allargato il numero delle persone interpellate: in Toscana ci sono solo 2 emittenti censite (il minimo mi pare si di 50mila persone), Radio Cuore con 123mila ascoltatori nell’ora media e Radio Blu con 109mila.
Il progresso è stato del 10% rispetto all’ultimo dato 2008: grazie a tutti, anche a coloro che ci contestano, ma rimangono incollati sui 91.7 e 91.9.
E sempre ieri abbiamo concluso un accordo importante, che arricchirà da settembre la nostra programmazione sulla Fiorentina, ma per ragioni di correttezza daremo l’annuncio solo a campionato finito.

Pur deludendo le attese credo che la doppia sfida tra Chelsea e Barcellona abbia certificato la nostra lontananza a certe vette.
Continuo a pensare che solo il Milan, se sacrifica un paio di partite di campionato, possa competere per mentalità e tecnica a quei livelli.
Non certamente la Juve e neanche l’Inter, che specula troppo sui suoi campioni.
Meno che mai, purtroppo, la Fiorentina, che comunque sta facendo miracoli con le risorse economiche che ha.
Ma è un altro calcio, che ti avvolge e ti trascina anche quando non ci sono i colpi dei fuoriclasse.
Forse è una questione di mentalità o forse solo di qualità dei singoli, perché le grandi giocate ce l’hanno un po’ tutti, però un conto è farle il mercoeldì in allenamento e un altro il mercoledì nella semifinale di Champions.

Diamo a Pestuggia quel che è di Pestuggia: l’idea del Fioretto viola in caso di tezo posto, e quindi superamento della Juve, è tutta sua.
Me l’ha comunicata oggi alle 14 e l’ho sposata in pieno.
Se ci arriviamo davvero al terzo posto, partiamo tutti per Monte Senario il 2 giugno e non ci farà neanche male dal punto di vista fisico.
Un’idea pazza e suggestiva, d’accordo, ma attenzione perché Saverio su queste cose è preveggente: vi ricordate lo “yes, we can” del 2 marzo 2008 a Torino, quando eravamo sul 2 a 1 per la Juve?
Per dare la vostra adesione scrivete a fiorettoviola@gmail.com, ma poi, in caso di miracolo, venite davvero!

I have a dream: la Juve ai preliminari e noi al terzo posto.
Banale, no?
Avete ragione, ma si potrà sognare ogni tanto nel calcio o si deve essere sempre così terribilmente seri?
Intanto mandiamo un affettuoso saluto a Saccani, che non smetteremo mai di ringraziare per quel rigore non concesso su Jovetic a Torino.
Oggi è andata come doveva andare, abbiamo sofferto, ma meritato di vincere.
Se poi vogliami farci del male, stiamo pure dietro agli ascoltatori masochisti di Radio Blu, che hanno parlato di partita “rubata”.
Ma dove? Ma quando?
Il Toro (povero Toro, speriamo si salvi…) ha fatto due tiri in porta e se gli avessero dato il gol allora sì che sarebbe stato un furto.
Abbiamo riacquistato Vargas e riacquistato Pasqual, bene pure Jovetic, però se qualcuno mi viene ancora a dire che senza Mutu andiamo meglio giuro che mi arrabbio di brutto.
E per domenica sera, forza Milan.

E’ un passaggio di una vecchia canzone di Morandi dedicata ai figli che fanno impazzire, ma “in fondo a modo loro, ti tengono nel cuore”.
Speriamo.
Questi ricordi di Guccini e di Gaber venuti fuori dai vostri post mi hanno portato ad essere un po’ nostalgico: ieri sera a mezzanotte sono stato cinque minuti fermo nel corridoio a vedere la foto di Valentina e Camilla abbracciate, una foto di cinque anni fa e pare che sia passato un secolo.
Ora c’è l’adolescenza, che lotta, che mistero.
Credo che miei ricordi siano falsi, nel senso che li ho selezionati e magari conservati solo per quello che oggi mi fa piacere ricordare.
O magari renderli funzionali nell’insegnamento a Valentina.
Certo che è una battaglia: una testa che comincia pensare da grande, emozioni che non sai dominare ed una tenerezza ancora da bambina.
Mi sforzo a dirle di non sprecare il tempo: troppo computer, troppo Disney Channel, troppe bischerate, ma io, tornando al quesito iniziale, com’ero?
A volte ripercorro certi passaggi, ho dei rimpianti (non molti, a dire il vero, e tutti legati alle ragazze), però non sono mica tanto sicuro di non averlo sprecato pure io il tempo.
Si pensava e si sospirava di più nel 1974, eravamo tutti meno sfrontati ed la conquista era enormemente più difficile.
Io poi ero di una timidezza sconvolgente, tanto che il primo bacio vero (non avrei saputo neanche da che parte cominciare e avevo già da un pezzo passato i 14 anni…) me lo ha stampato una ragazzina molto sveglia che oggi è una bellissima donna, protagonista della jet-set commerciale italiana.
Una che va al Bilionare, tanto per intendersi.
Scusate per questi ricordi, ma tra Guccini, appunto, Gaber e qualche canzone anni settanta, stasera mi è presa così.
Se avete voglia, raccontate qualcosa anche voi.

Vorrei tranquillizzare chi mi vuole bene e dare una piccola delusione a chi punta diritto sul mio infarto per via delle battaglie intraprese via internet o attraverso le modulazioni di frequenza: io sono una persona che relativizza molto, lavora di più e che non ha troppo tempo per angustiarsi per le sciocchezze che vengono dette e scritte sul proprio conto.
Anche sulle bischerate e sulle falsità che magari tre persone diverse fanno arrivare tramite trenta o quaranta messaggi di insulti.
Sintetizzando: me ne frego.
Certo, ho un carattere particolare, prendo posizione, non mi nascondo, ma poi la cosa finisce lì, mi passa tutto.
Ergo: tutte le cose di cui si è straparlato negli ultimi tre giorni, una volta esternato il mio pensiero, mi interessano nella misura in cui possono coinvolgere la radio, quindi pochissimo.
Ho detto la mia, ho scatenato un po’ di casini (però, nella sostanza, avevo ragione: Radio Blu NON è l’house organ della Fiorentina e affermarlo è offensivo, e al famoso ed imperdibile premio hanno partecipato 6 radio toscane su 30) ma in fondo è anche il bello di queste cose.
Ragazzi si sta parlando di calcio e so di essere fortunato ad avere una tribuna da cui parlare invece di urlare al vento.
Sono insomma molto sereno, stasera vado a godermi il testo di Gaber con Barbareschi alla Pergola e sinceramente credo che fare il giornalista sia un lavoro come un altro, magari più divertente.
Non mi sento affatto un missionario della verità, insomma, e poi il calcio è veramente poca cosa rispetto alla vita normale, lo dico spesso, ma c’è troppa gente che non lo sa e si prende troppo sul serio.
Via ragazzi, staimo raccontando di uno sport, mica siamo a fare un reportage in Iraq.
Mi ha fatto ovviamente piacere il comunicato della redazione di Radio Blu, che ha capito che se mi sono mosso in un certo modo era solo per salvaguardare il lavoro di tutti, ma la principale occupazione di oggi è cercare di confezionare un Pentasport che sia gradito a chi ci ascolta.
E se è vero che gli articoli che ho scritto e che scriverò serviranno il giorno dopo solo per incartare il pesce, è altrettanto certo che nella prossima settimana, dei fiumi di parole dette a sproposito un po’ da tutti, non resterà neanche “un’impressione che ricorderemo appena”, come ha scritto a suo tempo il sommo poeta Guccini Francesco.

Alla faccia dei moralisti e di quelli che urlavano allo scandalo perché la Fiorentina faceva ricorso.
Lo scrissi di getto appena arrivò la notizia della maxi squalifica a Melo e anche riflettendoci con più calma ero convinto che fosse giusto provare a ridurre la sanzione.
Cosa dicono adesso quelli che “la Fiorentina sta facendo una brutta figura verso l’intera Italia calcistica”?
Intanto riavremo presto un giocatore fondamentale per il centrocampo viola e a questo punto, poiché voglio stravincere, mi piacerebbe pure sentire le parole di scuse di Melo alla prima conferenza stampa utile.
Scuse non verso Lopez, ma nei confronti dei suoi tifosi, compagni di squadra, dirigenti e allenatore.

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