Io non me la ricordo una partenza così della Fiorentina, contro un avversario di questo livello.
Da stropicciarsi gli occhi, da mettere i pesi stamani per poi non farsi male se e quando si dovesse atterrare.
Una partita perfetta, in cui ci siamo anche presi il lusso di sbagliare due gol davanti al portiere, esercizio di sado-masochismo calcistico che mi piacerebbe non venisse ripetuto troppo spesso.
Non beatifichiamo Sousa (non dimentico di essere stato tra gli scettici al momento dell’annuncio), però era una Fiorentina diversa, più cattiva e concreta: se dura ci divertiremo certamente.
Se poi pensiamo che dalla formazione iniziale erano esclusi per svariati motivi Rossi, Suarez, Joaquin e Babacar, mi viene il fondato sospetto che con un difensore ed un centrocampista importanti (e sempre nell’ipotesi che Pepito giochi almeno la metà delle partite) si possa puntare parecchio in alto.

Dai, che comincia il campionato ed è sempre una festa.
Sarà perché ho la nausea per certe mie vicende del passato, sarà perché ho finalmente imparato a guardare avanti (ed avere tre figli aiuta moltissimo…), fatto sta che con il prossimo inizio delle partite vere sto ritrovando sensazioni quasi fanciullesche.
Certo, se giocassero tutti alla stessa ora la domenica pomeriggio sarebbe una gran cosa, ma questi sono discorsi da nostalgico del calcio che fu, e poi non è affatto male mettermi con Cosimo a vedere qualche bell’anticipo.
E’ cambiato molto anche nella Fiorentina ed il nuovo allenatore si è speso con intelligenza per far capire che un’altra vita senza Montella era possibile e non è neanche detto che sia peggiore della precedente.
La mia più grande speranza è che Pepito giochi almeno la metà delle gare: se questo avvenisse potremmo pure stazionare in zona terzo/quinto posto anche senza (per ora) assegnino di ADV per rinforzi che mi parrebbero necessari.
Il più grande acquisto della Fiorentina è lui, Rossi: tre sue giocate e torna pure l’entusiasmo tra i più scettici.

Non ho capito perché dovremmo vendere Joaquin.
Per un fatto economico?
Ti immagini quanto potremmo ricavare dalla sua cessione, a 34 anni?
Per fare un piacere a lui?
Perché non vuole rinnovare per un solo anno o due e vuole un triennale come gli ha offerto il Betis?
E allora?
Se davvero non vuole rinnovare, gli facciamo concludere la sua esperienza in viola e lo salutiamo con simpatia, la stessa che lui ha dimostrato in queste stagioni fiorentine.
No, scusate, io proprio non ci arrivo, ma sono umilmente pronto ad ascoltare chi me lo spiega, magari con dovizia di particolari.

Naturalmente stavo parlando dell’Iphone 6…

Quando qualcuno o qualcosa riesci darti momenti unici, ispirarti fiducia, regalarti tante cose tra cui, perché no, quel senso del possesso che tanto piace a noi maschi, è giusto che riceva i ringraziamenti in una forma che vada oltre il privato.
Ecco perché uso questo spazio per il nostro primo compimese: di solito non festeggio queste ricorrenze, ma stavolta faccio un’eccezione.
Grazie, veramente grazie per tutto quello che di nuovo hai portato nella mia vita, sperando che duri il più a lungo possibile.

A questo punto non moltissimo, direi un centrcampista ed un difensore, ma bisgna andare sulla qualità perchè dovranno essere due possibili titolari.
Astori è una scommessa intelligente, ma già con Savic eravamo corti dietro e non mi riferisco al numero dei giocaori a disposizione di Sousa.
E anche là in mezzo ci vorrebbe un altro Mario Suarez, più facile, molto piú facile, a dirsi che a farsi.
Non due scommesse o usati sicuri, ma due uomini che non sarà facile trovare sul mercato e che costeranno diversi milioni, ma spero che i Della Valle siano consapevoli che, come avrebbe detto il grande Mario Ciuffi, bisogna preparare assegnino.

Allora: ci sta che io abbia esagerato nel mio commento su quella frase peraltro infelice di Gomez e comunque nel vostro giudizio così duro nei miei confronti c’è tanto della successiva bella lettera dell’ormai ex Supermario.
Quello che però fatico a capire è questo innamoramento mediatico per il più grande pacco mai arrivato a Firenze da Socrates in poi e sto parlando naturalmente del rapporto prezzo/prestazioni.
Ora, nessuno discute che Mario Gomez sia un signore nei modi, che abbia scritto ai tifosi delle belle lettere su facebook e non solo, peccato però che lui fosse stato acquistato per fare gol, per giocare proficuamente con continuità
Ed il riferimento alla donazione alla Fondazione Fiorentina era legato alla sua lunghissima e misteriosa assenza nella prima stagione: proprio perché ti comporti da signore fuori dal campo, sarebbe stato bello (non obbligatorio) un beau geste, qualcosa che andasse oltre le parole.
La storia del mancato riscaldamento durante Fiorentina-Siviglia per me rimane gravissima: è stato un ammutinamento ingiustificato.
Detto tutto questo, e ribadito che contro Gomez non proprio nulla di personale, voi continuate pure ad infamarmi e ad esaltare il tedesco, però vi invito a ripensare a come sia stato trattato Ilicic per quello che ha fatto: due gesti idioti dopo un gol ed una sostituzione.
Riprendete anche il rapporto prezzo/prestazioni di Ilicic, il migliore in assoluto nell’ultimo mese e mezzo, confrontate l’atteggiamento di molti di voi verso lo sloveno e verso Gomez e poi ditemi se davvero qui a volte non si vada a volte a fittonate (come peraltro succede anche a me, che sono fiorentino dalla testa ai piedi e dunque molto piccoso).

Piccolo giochino aggiuntivo, tanto qui stiamo parlando di calcio e il caldo giustifica molte intemperanze verbali che dovrebbero essere censurate e che invece passo perché è, appunto, un gioco.
Date per favore il vostro voto all’esperienza di Gomez a Firenze: il mio è 5 pieno, al di là di quanto sia stato pagato e, cosa ancora più importante, di quanto sia il suo ingaggio.
Ma ci sta che abbia preso un’altra fittonata, fate voi.

Ho trovato di pessimo gusto le parole turche di Mario Gomez alla Bild: “porta male una presentazione in grande stile come è stata quella di Firenze”.
Ma di cosa sta parlando l’ormai ex Supermario?
Portò male la presentazione nel 1984 di Maradona a Napoli?
Mi pare proprio di no, ma forse, se uno ci pensa bene, quello che conta è chi viene presentato.
Una cosa è infatti Maradona, un’altra Gomez, che a Firenze ha deluso molto e non certo per le congiunzioni astrali sfavorevoli.
In questo modo il buon vecchio Marione ci fa passare un po’ tutti per bischeri e questo non è proprio lo status preferito dai fiorentini.

Bene, è arrivata la lettera di ringraziamento di Gomez a Firenze e ai fiorentini e mi fa piacere, io commento quello che leggo e l’attualità cambia ad ogni ora.
Mi rimane però il dispiacere che, come dissi in radio all’epoca, non abbia mai fatto un gesto che andasse oltre facebook e le varie scuse per il mancato rendimento: lasciare un mese del suo stipendio alla Fondazione Fiorentina.
E ancora non mi hanno spiegato perché non abbia fatto il lavoro di riscaldamento contro il Siviglia, nonostante i ripetuti inviti di Montella.
A Firenze siamo un po’ strani, andiamo spesso a fittonate.

Premessa per rassicurare il mio commercialista ed evitare un’inutile visita del fisco: io e Gonzalo Rodríguez abbiamo redditi completamente diversi, ma le congiunzioni astrali e i tre giorni di riposo concessi da Sousa hanno creato una situazione curiosa.
Più esattamente è successo che uno dei difensori più forti del campionato italiano sia capitato con la compagna e futura mamma del piccolo Gonzalino nel mio stesso villaggio in Sardegna, specializzato in bambini dai tre ai diciotto anni, forse per capire cosa v’avrebbe atteso tra qualche estate.
Uno si immagina che Gonzalo Rodríguez in privato sia disponibile, simpatico, come appare nelle interviste, oppure quando ha cantato e suonato (benissimo) alle feste viola o alla partita della Nazionale Cantanti.
E invece…è proprio così.
Assolutamente normale, per nulla infastidito dalle richieste di foto (ovviamente Cosimo ha …colpito), pronto pure a parlare di calcio e lì mi sono fermato io a parte un paio di cosette, perché non è giusto abusare della pazienza altrui.
Comunque è un leader, ma questo lo sapevo già: basta pensare a come entrava nell’area della Juve sul 3 a 0 per loro, a partita e qualificazione ormai compromessa.

Al termine del periodo più difficile della mia vita (ma solo perchè fino ad un anno fa sono stato molto fortunato con la salute e con i figli), ho capito che la vita ha una sua circolaritá.
Se ti comporti male, se menti a tutti e quindi a te, se tradisci la fiducia di chi sta accanto prima o poi paghi.
Non esiste scadenza, ma paghi.
Ma per fortuna esiste una circolarità anche nelle mille cose belle che la vita ti regala ogni giorno e che è fantastico assaporare insieme alle persone che ami.
L’ultima volta che avevo guidato una moto, uno splendido BMW, è stato nel 1987, proprio a venti km da dove sono ora in Sardegna, a Stintino.
Ad essere sinceri lo guidava di più la bella ragazza bionda che era più brava di me (ci vuol poco) e che sapeva pure nuotare e sciare meglio.
Dopo tre giorni ce lo rubarono e facemmo la vacanza con una scassata 126.
Ieri mi è preso il bischero e con Cosimo ho preso a noleggio un BMW 800 per andare al parco acquatico: fantastico!
E chi se le ricordava piu certe sensazioni? Altro che scooter.
Non è finita: sono riuscito finalmente a giocare a calcio davanti a mio figlio giudicante, ce l’ho fatta dopo anni di assenza.
Non è andata male tecnicamente ed è stata un’esperienza unica perchè doppia.
La prima e l’ultima, perchè mi sono rifatto male, ma come dice spesso Cosimo: “chissene!”.
Certe emozioni non hanno prezzo.

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