Agosto 2013


Comincia davvero oggi la nuova stagione, ed è la prima senza Mario.
Un anno fa di questi tempi stava pensando ovviamente allo scudetto, il fatto è che ci credeva davvero, come ad ogni agosto, anche quando c’erano Ricciarelli e Bruzzone.
Confesso che a volte il martedì, il suo giorno, penso di sentirlo al Pentasport, oppure di sentir partire l’inconfondibile musica del Sullivan Show.
Un riflesso condizionato che è durato a lungo anche con Manuela, con lei accadeva il lunedì.
E allora sono un po’ pentito di aver fatto troppo il direttore e di aver limitato il Sullivan una volta al mese, com’era giusto che fosse per la mia idea di radio (devi avere voglia di risentirle le persone, non puoi farle parlare per ore tutti i giorni, altrimenti vengono a noia, soprattutto se si parla di un argomento leggero come la Fiorentina), ma poi mi dico che non sarebbe cambiato niente perché tanto il vuoto enorme ci sarebbe stato lo stesso.
In tutti questi mesi ho sentito parecchia gente che non c’entrava niente con la vita di Mario sciacquarsi la bocca parlandone in termini entusiastici o “usarlo” per esprimere un dolore falso e magari molti si saranno chiesti perché eviti spesso l’argomento o perchè ne parli così poco.
Semplice: è una forma di pudore, un mio modo di vivere la situazione, tanto quello che sento e che provo lo so solo io, ma oggi che comincia l’avventura viola in Spagna ho pensato a quanto mi manca e avevo voglia di raccontarlo anche a voi.

L’ho appena sentita dal signor direttore Mauro Suma a Milan Channel: “con la Fiorentina in fondo siamo uno a uno. Noi abbiamo preso Montolivo a parametro zero e loro sono andati su Ambrosini appena hanno saputo che non avrebbe rinnovato con noi. Non capisco perché si agitino in questo modo”.
Fantastico.
Ho ripensato agli anni in cui ero responsabile a Canale Dieci e alle mie colpe (quando non bloccai Vittorio Cecchi gori che sproloquiava di mezzi illimitati, quando non intervenni decisamente nel contenzioso Sconcerti-Antognoni, soprattutto a quando ho creduto per un anno di troppo dal 2000 al 2001 alle promesse cecchigoriane).
Ma mi sono anche ricordato delle mille volte in cui ho fatto arrabbiare i dirigenti della Fiorentina per aver espresso le mie idee ed essermi battuto perché le esprimessero gli altri, da Mario Ciuffi a chi contestava la proprietà.
Ero inviso a Cardini e a momenti alterni a Luna e Poggi, non so nemmeno quante volte hanno chieso la mia testa e mi sono salvato solo con gli ascolti e gli sponsor che portavano le mie trasmissioni.
Ecco, detto tutto questo, a me una ….. come quella declamata dal signor direttore Mauro Suma non sarebbe neanche passata per l’anticamera del cervello e lo dico col massimo rispetto per il Milan, che ritengo la più prestigiosa società italiana.
A tutto c’è un limite, anche alla decenza.

Meglio non illudersi troppo per le brutte figure di Inter, Milan e Juve a livello internazionale.
In questa fase della stagione le squadre italiane sono tradizionalmente imballate, non vanno neanche a spingerle e gioverà ricordare certe ripassate spagnole o inglesi rimediate dalla Fiorentina negli anni passati, anche alla vigilia di stagioni di grandi soddisfazioni.
Tra poco arriverà il difficile anche per noi, tra Villareal e Sporting (e Radio Blu ci sarà, nonostante la diretta spagnola ed una congiuntura economica che vi assicuro è la peggiore da quando faccio radio, cioè dal 1977), perché per ora abbiamo affrontato squadra sinceramente molto al di sotto dello standard medio del calcio italiano.
Tutti parlano bene di noi e sappiamo che potrebbe essere un pericolo, ci potremmo cioè credere di essere davvero l’alternativa alla Juve: in quel momento avremmo già perso molto.
E comunque Inter, Milan e Juve non sono quelle squadrette strapazzate da tutti nel solito bugiardo calcio d’agosto.

Premessa: se Neto sarà il portiere titolare della stagione che sta per iniziare, io nei suoi confronti sarò condizionato alla rovescia.
Nel senso che farò un tifo indiavolato per lui, cercando di essere il meno cattivo possibile, di incoraggiarlo sempre, pur nell’indispensabile diritto alla critica, privilegio che mi sono sempre concesso in tutti questi anni.
Il fatto è che non mi pare che si stia andando in quella direzione, perché se è vero che un portiere non è debba che debba proprio studiare gli schemi (ma con Montella è un assioma valido fino ad un certo punto), e quindi l’eventuale titolare può arrivare anche più tardi, è altrettanto certo che da parte del tecnico viola non c’è mai stata una presa di posizione senza se e senza ma.
Nulla insomma che chiuda definitivamente la faccenda e da quello che si percepisce a Moena pare che i dubbi di Montella aumentino invece di diminuire.
Personalmente ribadisco il concetto: affidare la porta a chi nella passata stagione è stato la riserva di un portiere che non ha convinto l’allenatore mi pare un azzardo da non correre, specialmente in relazione al livello tecnico raggiunto dalla Fiorentina.

Il senatore Silvio Berlusconi vuole prima di tutto la riforma della giustizia, almeno prima che venga dichiarato decaduto dalla carica che occupa.
Che abbia qualche interesse personale da difendere?

Una domanda veramente col sorriso sulle labbra a tutti gli amici (e sottolineo amici!) che hanno votato per il PDL: come potete tollerare che un Paese come l’Italia, che è il mio ed il vostro Paese, possa essere appeso alle condanne o alle assoluzioni di un uomo che è ormai palesemente fuori corsa?
Liberate le grandi risorse che un movimento di estrazione liberale, e che in fondo è sempre stato maggioritario in una Nazione conservatrice come l’Italia, ha al proprio interno.
Si può tranquillamente andare oltre Berlusconi, il suo potere mediatico, i suoi soldi, il suo carisma.
Si può andare avanti, finalmente.

Fissiamo un termine e poi basta, decidiamo cosa fare.
Questo tormentone di Ljajic e’ durato fin troppo e rischia di avvelenare giorni molto sereni.
Possiamo fare a meno di lui?
Certamente sì, anche se con dispiacere perché avevamo visto grandi potenzialità, ma a due mesi e mezzo dalla fine del campionato secondo me abbiamo tirato fin troppo la corda dell’incertezza.
Se il Milan pensa di rifare lo sgarbo di Montolivo, sarà bene consegnare ai rossoneri un giocatore arrugginito da un anno di inattività.
Non ho capito bene quale sia l’offerta viola, se è davvero di poco superiore al milione mi pare che onestamente non ci sia tutta questa voglia di trattenerlo.
E comunque bisogna decidere nei prossimi tre, quattro giorni, oltre è veramente troppo.

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