Premessa: se Neto sarà il portiere titolare della stagione che sta per iniziare, io nei suoi confronti sarò condizionato alla rovescia.
Nel senso che farò un tifo indiavolato per lui, cercando di essere il meno cattivo possibile, di incoraggiarlo sempre, pur nell’indispensabile diritto alla critica, privilegio che mi sono sempre concesso in tutti questi anni.
Il fatto è che non mi pare che si stia andando in quella direzione, perché se è vero che un portiere non è debba che debba proprio studiare gli schemi (ma con Montella è un assioma valido fino ad un certo punto), e quindi l’eventuale titolare può arrivare anche più tardi, è altrettanto certo che da parte del tecnico viola non c’è mai stata una presa di posizione senza se e senza ma.
Nulla insomma che chiuda definitivamente la faccenda e da quello che si percepisce a Moena pare che i dubbi di Montella aumentino invece di diminuire.
Personalmente ribadisco il concetto: affidare la porta a chi nella passata stagione è stato la riserva di un portiere che non ha convinto l’allenatore mi pare un azzardo da non correre, specialmente in relazione al livello tecnico raggiunto dalla Fiorentina.