Giugno 2010


Silenzio su tutta la linea, a parte le esternazioni di Corvino.
Vista da questa parte della barricata io non riesco proprio a capirla la strategia viola di comunicazione.
Ad un mese di distanza dalla fine del campionato c’è in giro una gran voglia di girare pagina, di sogni estivi, che magari muoiono in autunno, ma che sono da sempre il sale di questa passione.
E quindi perchè mai non far parlare Mihajlovic, magari per accennare a qualcosa della Fiorentina prossima ventura?
Invece niente, ci stiamo un po’ ammosciando dopo l’ottima presentazione del nuovo tecnico, a cui sono seguite solo indiscrezioni negative per i tifosi: l’offerta del Napoli per Gilardino, la mazzata su Mutu, la multa di Frey.
Ragazzi miei, qui c’è voglia di divertirsi col calcio, non di andare sempre e comunque alla guerra mediatica.

…che poi sarei io.
Eh sì, sulla storia della Nazionale sono andato un po’ lungo, invitando quelli che tifano contro l’Italia a restarsene a casa.
Pessimo concetto di democrazia, lo ammetto e mi scuso.
Ma su tutto il resto confermo: tifare contro la propria Nazionale è assurdo e se uno va allo stadio a vederla con una maglia che non è quella della nostra squadra lo può tranquillamente fare, così come mi piacerebbe vedere altri colori e altre bandiere anche quando gioca la Fiorentina.
Se invece uno fa il saluto fascista, allora, oltre ad essere un idiota, è un mentecatto che commette pure un reato, ma le mani si tengono in tasca.
Sempre e comunque.

Ero al Franchi per motivi di lavoro ieri sera con Camilla, quasi 11 anni, e quando ha segnato il Paraguay lei si è chiesta come mai ci fossero dei loro tifosi allo stadio di Firenze.
Ho faticato a spiegarle quelli che esultavano come matti erano semplicemente contro l’Italia, qualunque fosse l’avversario.
Poco dopo si è pure un po’ spaventata nel vedere uno molto esagitato, trattenuto a stento da altri tre, che voleva andare a farsi giustizia da solo in mezzo ad un gruppo in cui tifava tranquillamente un ragazzo con la maglia di De Rossi.
Davvero un bell’esempio per tutti, di civiltà e democrazia.
Io di questa gente, lo confesso, ne ho le scatole piene e mi dispiace se tra loro ci sono nostri ascoltatori di Radio Blu o anche gente che mi segue con affetto sul blog.
Non ne posso più di quelli contro tutti e tutti e comunque, se proprio preferite la Germania, l’Inghilterra o la Francia (tutte Nazioni che ci amano alla follia…), alla squadra del vostro Paese abbiate la compiacenza di farlo nel chiuso delle vostre case.
Oppure ritrovatevi tutti insieme per gufare contro l’odiato tricolore, ma non venite a provocare, perchè di questo si tratta se venite ad esultare al Franchi in una serata dedicata alla Nazionale italiana: si tratta di provocazione.
Io tifo per l’Italia e mi emoziono pure all’inno di Mameli, perché queste sono le mie radici, esattamente come nulla mi potrà mai portare via da Firenze.
Chi butta nel frullatore Abete, Carrarro, Moggi e altri tristi personaggi del passato per giustificare il proprio odio per la Nazionale ha, secondo me, le idee molto, ma molto confuse.

P.S. Qualcuno scrive che c’è stato un saluto fascista che ha provocato la reazione: non lo so perché non ho visto.
Ma se fosse vero, la cosa sarebbe grave, solo che mi piacerebbe ci fosse la stessa sensibilità “democratica” nelle nostre curve ogni domenica.
Contro il saluto fascista, contro il razzismo, ecc…..

Posizioni sempre più radicalizzate e sempre più lontane: ormai i Della Valle hanno diviso il popolo viola.
Esiste, mi pare, una parte minoritaria ma forte di tifosi che pensa che qualsiasi cosa accada si porti dietro un retrogusto negativo, partendo ovviamente dalla malafede degli attuali proprietari della Fiorentina.
Non faccio parte di questa schiera, ma rivendico il diritto di critica per quello che non mi piace, accorgendomi allo stesso tempo di quanto sia difficile il dialogo di chi in teoria dovrebbe far parte della stessa aprrocchia calcistica.
Che fare?
Uno sforzo in più, appunto, da parte di tutti, nel cercare di affrontare le vicende calcistiche con la testa sgombra di pregiudizi.
La vicenda di Frey in questo senso è paradigmatica: sarebbe fondamentale che rimanesse, sono molto contento per le sue ultime dichiarazioni, ma se le ha rilasciate senza il permesso della Fiorentina che dovevano fare in società se non multarlo?

Frey: “Io ho altri tre anni di contratto, sto bene a Firenze e visto il grande mercato che sta portando avanti il mio direttore sportivo sui portieri (ride, ndr) rimarrò ancora in viola. Sono rimasto un po’ sorpreso di tutte queste voci riguardo al portiere. Ripeto, io sono felice a Firenze e la prossima stagione giocherà ancora nella Fiorentina. Nuovi innesti? Chiunque arrivi di sicuro mi farà da secondo perché a Firenze ci sono io e ho ancora tanta voglia di giocare. In questi anni ho dimostrato il mio valore e sono convinto di essere ancora importante”.
Oh, una buona notizia, perché quello del portiere era il ruolo che mi preoccupava di più.
Voltatevi indietro e guardate il suo rendimento negli ultimi cinque anni: è tra i migliori in Europa e cambiarlo avrebbe voluto dire fare una scommessa dall’esito incerto.
Via, forza, che sta nascendo un’ottima Fiorentina.

Vado in piazza Savonarola, antico luogo della mia gioventù, con decine di partitine giocate tra le panchine, per partecipare alla manifestazione “Drink or drive” organizzata dal trascinante Matteo Lucherini.
Saluto un po’ di persone e ad un certo punto vedo il mio amico Domenico Mugnaini parlare intensamente con un signore.
Mi avvicino e me lo presenta: era il babbo di Lorenzo Guarnieri, il ragazzo morto in un incidente in motorino causato da un disgraziato in stato di ebbrezza.
Mi sono bloccato e ho poi ammirato l’enorme forza interiore di quest’uomo, che avrà più o meno la mia età, e che ha saputo tirare fuori da un dolore che non finirà mai una serenità spaventosa per spiegarci cosa sia giusto fare per evitare altri dolori.
Una lezione bellissima e amara per noi così attaccati alle nostre miserie quotidiane.

Il tam tam che mi arriva da qualche giorno non è per niente rassicurante: pare che una bella fetta di tifosi non voglia rinnovare l’abbonamento.
Chi per via dell’addio di Prandelli, chi per la tessera del tifoso (che è imposta dal Ministro degli Interni e non dalla Fiorentina), chi perché in questo momento deve tagliare qualche spesa.
Ecco, mi piacerebbe che spiegaste perché sì o perché no, sperando poi di bissare almeno i ventimila dell’anno scorso, ma mi pare sinceramente molto dura.

Ma davvero a qualcuno in Fiorentina è mai passato per la testa di sostituire Frey con Consigli?
Ragazzi, non scherziamo, io spero che si tratti solo di speculazioni giornalistiche perché il portiere è uno dei ruoli più importanti e proprio per questo ho detto ai ragazzi del Pentasport nei giorni scorsi di evitare di intervistarlo.
Non ho nulla contro di lui personalmente e mi pare pure un bravo ragazzo, ma ricordo ancora il terrore dei colleghi di Bergamo durante l’ultima esibizione viola: ogni volta che il pallone arrivava nell’area dell’Atalanta (poche, purtroppo) loro temevano il liscio, la sciocchezza.
Insomma, non si fidavano assolutamente e quando Consigli si è fatto male da solo erano tutti molto contenti di vedere al suo posto Coppola.
Coppola, dico, non Albertosi o Buffon.
Sarò duro a capire le cose, ma davvero mi sfugge perché si debba in tutti i modi rinunciare a Frey, cambiandolo poi con un portiere retrocesso, che sia Consigli o Curci.
Boh.
Ma se davvero si deve vendere Frey, che negli ultimi cinque anni è stato il calciatore con la media più alta, prendiamo un portiere che sia all’altezza di una squadra che punta alla Champions, o giù di lì.
E lasciamo Consigli a Bergamo e pure Curci a Siena.

Grande manifestazione in favore della Fondazione Borgonovo ieri a Coverciano, grazie al lavoro senza sosta di Walter Ducci, che ha martellato tutti per pubblicizzare l’evento.
Nel nostro piccolo (ma davvero molto piccolo) Radio Blu ha cercato di pubblicizzare l’evento e stamani con molta cortesia “Fiorentina Informa”, che era un po’ la padrona di casa dell’evento, ha diffuso questo comunicato stampa:

“Amicizia & solidarietà”
Stefano Borgonovo ringrazia

Sabato 5 giugno si è svolta al MUSEO DEL CALCIO la manifestazione “Com’è bello ritrovarsi: AMICIZIA & SOLIDARIETA'” organizzata da Fiorentina Informa, il giornale dei tifosi viola, a favore della Fondazione Stefano Borgonovo.
L’interessante iniziativa prevedeva un torneo di calcio tra CRALT Toscana e Liguria Telecom, amici di Colonnata, rappresentativa ex viola e comici fiorentini e rappresentativa di Vicenza.
Un vero successo grazie al grande contributo di Walter Ducci della ‘Fondazione Mondiale Piloti’ e di David Guetta di Radio Blu e alla partecipazione di personaggi come Alberto Malusci, compagno di Borgonovo, Claudio Desolati, Narciso Parigi, Manuela del Grande Fratello, Alessandro Capasso, Franco Ligas, Fini Fini e tanti altri che hanno voluto partecipare
Grazie al contributo dei presenti sono stati raccolti euro 1.532,50.=
Ecco il ringraziamento di Stefano e Chantal Borgonovo:
“Mille volte grazie per aver dedicato questa giornata di sport e amicizia alla lotta contro la Sla , la tremenda malattia che solamente in italia fa soffrire più di cinquemila persone e i loro familiari. Noi, Stefano e Chantal Borgonovo, siamo scesi in campo per cercare di sconfiggere la Sla , è una partita lunga e interminabile, probabilmente finirà dopo una serie infinita di calci di rigore. Ma i malati di Sla ogni giorno scoprono di avere un tifoso in più, è una grande motivazione per continuare a combattere. Numerosi sono gli obiettivi della nostra fondazione, tra i principali quello di sostenere le famiglie dei malati di Sla, purtroppo troppo spesso lasciate sole dall’assistenza sociale. Serve l’aiuto e la sensibilità di tutti, come l’avete voi, riuniti oggi a Coverciano.
Grazie ancora, e segnate un gol anche per Stefano, un giorno proprio su questi campi un giovane Borgonovo si allenava con la maglia della Nazionale…
Stefano e Chantal Borgonovo”

Ebbene, se vi fate un giro sui siti, leggerete su uno di questi lo stesso comunicato, ma opportunamente “purgato” del mio nome e di quello di Radio Blu.
Capito? Questi approfittano pure di Stefano e delle manifestazioni in suo nome pur di fare polemica, di dimostrare il loro livore.
Me ne sono accorto per caso e sinceramente non so se sono più penosi o più comici.
Nel dubbio, quasi quasi scrivo una lettera con pernacchia al direttore di quel sito che ha meno contatti di questo modesto blog fatto solo per divertimento.

Clamoroso in casa Guetta: una figlia (Camilla) ha seguito un avvenimento sportivo in tv dall’inizio alla fine, non sbuffando mai e appassionandosi pure.
Unica licenza presa e concessa, salto del telecomando su Disney Channel ai cambi di campo, ma per il resto siamo rimasti due ore incollati davanti alla televisione, sulla punta del divano al tie-break, con Camilla che gufava per il doppio fallo in alcuni momenti (e nel primo set è pure servito).
Grandissimo pomeriggio di sport, un’emozione unica per chi come ricordava perfettamente l’anno d’oro di Panatta, ma questo è stato ancora più bello perché inaspettato.
Eccezionale Francesca, ce l’avevo io da Grassina il braccino quando era lei alla battuta…
Non ha sbagliato niente e mi ha fatto sentire orgoglioso di essere italiano.

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