Fiorentina


A volte bisogna anche sfruttare le amicizie e i frenquentatori del blog.
Finalmente una notizia di mercato, ma non l’ho trovata io e neanche Nick.
Grazie Fagotto…

Beh David, a questo punto mi sbilancio anche io. Mi trovo in Francia per lavoro, per l’appunto a Lione.
Oggi, in hotel , ho ascoltato in streaming il penta ( m’hanno fatto spendere una cifra assurda e ho persino discusso in francese col consierge che ritiene il Lens, di cui è tifoso, migliore della Fiorentina…Lasciamo perdere…).
Ad un certo punto è venuta fuori la storia che Corvino si trovasse a Lione .
Mi sono un po’esaltato e ripienato di sindrome da Sherlock Holmes.
Dato che stasera avevo ben poco da fare mi sono armato di speranza e ho girellato a piedi per la città, entrando in ogni locale che mi capitava a tiro.
Verso le 23 sono capitato in una specie di cafè bar fuori dal centro, piccolissimo, dopo aver bevuto già due o tre birre. Eccolo!
Il buon Pantaleo.
L’ho visto.
Stava parlando con due persone. Uno ricciolo, elegantissimo e l’altro, un tizio senza capelli, giovane, o comunque sotto la trentina.
Se non sbaglio Cris è senza capelli.
Sono da poco tornato in albergo.
Ho la faccia di quello che ha fatto lo scoop del secolo.
Magari poi domani prenderemo Barzagli.
In ogni caso stavo pensando una cosa: ma quanti tifosi, farebbero quello che fanno i tifosi viola?
Insomma, anche mentre siamo per lavoro all’estero, il primo pensiero va alla nostra squadra.
E’proprio vero, siamo degli eroi, per una squadra che ha vinto poco esiste una tifoseria da 1000 e una notte.
Adesso vado a letto felice, vedendo PantaLEO a 10 metri da me ad un tavolino, mi son sentito come a casa.
Siamo ovunque.
Oh David, domani alle 17 sono di nuovo a Firenze e alle 18,05 pronto a seguire il penta.
Mi raccomando, ti voglio in console. Un abbraccio.

Avendo avuto purtroppo, causa colica renale, un po’ più di tempo a disposizione, ho letto molte sciocchezze su Radio Blu, quando la cosa più semplice, se a qualcuno non piace più la nostra programmazione, sarebbe cambiare stazione.
Senza fare guerre sante o dando vita ad iniziative ridicole e passibili di querela.
Perderemo ascolti nella prossima rilevazione Audiradio?
Può darsi di sì, ma siccome nel passato abbiamo sempre ondeggiato tra i 75.000 e i 100.000 utenti non credo proprio che sia il caso di preoccuparsi, come non ci siamo mai esaltati per i successi.
Ogni cambiamento di rotta ha un suo prezzo da pagare, magari per alcuni ascoltatori è un prezzo salato.
Mi dispiace perché ho un rispetto sacrale per chi ci segue e ogni persona che se ne va dalle nostre modulazioni è una piccola fitta al cuore, ma spero che ne arrivino altri di ascoltatori, magari più di quelli che se ne sono andati.
Comunque sia, noi continuiamo a fare seriamente il nostro lavoro, investendo professionalmente sull’attualità.
Oggi per esempio rendiamo omaggio a Luca Toni, con cui, come saprete, non sono mai stato troppo tenero fuori dal campo.
Come faremo ad onorare i suoi due anni fiorentini?
Mandando due inviati a Monaco di Baviera per seguire in diretta, alle 17, la conferenza stampa di presentazione al Bayern.
Ecco, questo è il nostro modo di intendere la radio, sul posto, essendoci sempre.
Questa è Radio Blu.

E’ stato poi così importante il campionato di Liverani?
A me pare che sia stato un campionato da 6 e sinceramente speravo in qualcosa di più, pur essendo tra gli estimatori di questo ragazzo di trent’anni, che ha parecchio sale in zucca e gli angeli nei piedi.
Non ne farei quindi una questione di Stato se adesso Prandelli decidesse di cambiare modulo e tornare al tanto amato 4-2-3-1.
Costruire un’altra volta la squadra intorno a Liverani può essere un rischio, pensando all’anno in più del giocatore (oddio, grandi passi indietro sul piano dinamico non ne dovrebbe fare…) e soprattutto alle caratteristiche degli altri eventuali nuovi acquisti.
Con uno come Pazzini davanti devi essere per forza più veloce nella manovra, sfruttare la tempistica di Giampaolo, bravissimo a sfruttare gli spazi liberi.
Per questo, se davvero Liveran se ne andrà via, non sarà tutto questo dramma.

P.S. Ho una certezza in più nella vita: le coliche renali non sono come spesso si sente raccontare.
Sono molto peggio!

BENE, VEDO CHE SONO IN MINORANZA SULLA VALUTAZIONE DA 6 DI LIVERANI E NON DISCUTO.
VOLEVO SOLO RICORDARE CHE SONO SEMPRE MOLTO AVARO NEI GIUDIZI (LEGGI I POST SU MONTOLIVO DI QUALCHE MESE FA) E CHE TUTTO QUESTO ENTUSIASMO SU LIVERANI NON L’AVEVO NOTATO DURANTE IL CAMPIONATO.

Ah, io non lo so davvero, ma almeno lo confesso candidamente e pubblicamente.
Il fatto è che non lo sa nessuno, anche se qualcuno millanta conoscende che non ha.
Con Corvino è così, ci dobbiamo abituare ed è inutile sparare nomi impossibili da Diarra a Gilardino, passando per Ribery.
Quelli non ci toccano, bisogna pescare dove gli altri non sono stati perché tanto si gira sempre intorno al solito punto centrale: il tetto degli ingaggi.
Ogni tanto vado sulla posta elettronica per vedere se è arrivato un comunicato dell’ACF Fiorentina che ci informa dell’avvenuto acquisto di qualcuno.
Poi sarà divertente andare a ritroso per vedere quanti sono quelli che l’avevano detto o scritto.

Confesso che mi faceva un po’ fatica pensare di condurre il faccia a faccia con Corvino.
Sono fatto strano, c’era qualcosa che mi sfuggiva, qualcosa che da quasi due anni e non riuscivo ad afferrare e che mi rendeva difficoltoso il dialogo con il più bravo direttore sportivo che abbia mai conosciuto a Firenze.
Avrei volentieri lasciato microfono e palcoscenico a Ceccarini se non fossero intervenuti fattori esterni che non è qui il caso di spiegare.
Mi era dato un accenno di spiegazione, che però non era sufficiente: a me resta enormemente sulle scatole il mercato, non sopporto quel continuo mulinare di voci e balle che alimenta le giornate estive e quindi non mi andava di sentirmi non rispondere alle domande che in tanti mi rivolgono come se noi giornalisti sapessimo davvero le segrete cose (attenzione in questo campo ai millantatori, a quelli che “me lo ha detto …”).
Però, ripeto, sentivo che non era solo quello,che c’era dell’altro.
Quello che c’era l’ho capito solo alla fine di 90 minuti estremamente piacevoli, che mi hanno tornare la voglia di riavere Corvino al più presto in studio.
Pantaleo è permaloso come me, siamo uguali in questo.
Avevo già accennato all’argomento qualche mese fa, ma adesso ne ho la piena percezione; bravissimo, straordinariamente preparato, furbo, ma permaloso.
Lo ha in pratica ammesso lui stesso quando ha detto che sulla permalosità i giornalisti ed i direttori sportivi si equivalgono.
Ed è stato bello potersi specchiare in qualcuno che ha il tuo stesso difetto, che nasce probabilmente dalla stessa condizione di essere partiti da sotto zero.
Poi lui è arrivato dove è arrivato, mentre io sono solo qua, ben felice comunque di esserci.
Alla fine ero veramente soddisfatto, perché era scomparasa quella patina di diffidenza che c’era sempre stata tra noi, anche se non cambierà niente nei nostri rapporti professionali: lui agirà da direttore sportivo e io giudicherò da giornalista.
Ovviamente la mia condizione è molto più semplice della sua, ma almeno un vantaggio me lo vorrete concedere…

Grande stile da parte dei Della Valle nei giorni della partenza di Toni.
Sembra quasi che riescano davvero a trasferire un certo modo di comportarsi dal mondo esterno (il loro mondo) a quello del calcio e si spiega anche così il silenzio che c’è attorno alla cessione di uno dei migliori attaccanti in assoluto.
Perché non è mica normale per Firenze reagire così, o forse dovremmo abituarci a questa “normalità” meno passionale, ma anche meno isterica della precedente.

P.S. Che fantastica dimostrazione di affetto state dando qui e su fiorentina.it a Leonardo.
Siete incredibili ed è bellissimo vedere quanta gente gli è affezionata.
Ieri sera Stefano Prizio mi faceva giustamente notare come (al contrario di me e di lui…) Leonardo sia sempre andato d’accordo con tutti ed è vero, senza però mai abbassare la testa (anzi, qualche volta ho dovuto mediare su alcune intemperanze giovanili…).
Gli vuole bene chi lo conosce e chi lo ha solo visto in televisione o sentito parlare in radio: sono orgoglioso di lui.

Stasera niente, c’è solo da addormentarsi felici con addosso una sensazione che deve essere una lontana parente di quando si vince uno scudetto.
Un arrivo bellissimo ed un punto di partenza per cominciare a sognare, perché io non voglio accontentarmi del quarto/ottavo posto.
Si vede la mano di Prandelli nel cambio del modo di giocare e ora ditemi chi è davvero più bravo di lui in Italia, ma vogliamo anche dire che forse ha trovato la piazza ideale per esprimersi?
Che magari nella Torino bianconera, in panchina, certi fremiti non li avrebbe provati e quindi magari si sarebbe inconsciamente seduto.
Buonanotte Fiorentina, stasera è bello sognare in viola.

Mi auguro che l’amico Prizio, che ha scritto un interessante pezzo sull’argomento su fiorentina.it, mi creda sulla parola: anch’io avevo pensato a proposito di Bojinov alla parabola del figliol prodigo dopo aver sentito ieri sera a Radio Blu l’infaticabile procuratore Palomba darsi molto da fare mediaticamente per il ritorno fiorentino del bulgaro.
Dirò subito come la penso: è un grande rischio, perché qui se fallisce un’altra volta davvero si azzera il capitale speso 20 mesi fa.
Cioè Bojinov non firma nessun prolungamento del contratto e se ne va a parametro zero nel 2009, magari dopo l’ennesima stagione in prestito.
Quante possibilità ci sono che fallisca?
Spero poche, ma non ne sono certo, perché è una gara di resistenza con il proprio carattere e a 21 anni è difficile avere la maturità per dominarsi.
Detto questo, dopo aver “ringraziato” per mesi Toni, che nell’agosto scorso ha “accettato” di giocare con la Fiorentina dopo essere andato a chiedere durante il ritiro di finire all’Inter con i viola in B penalizzati di 15 punti, cosa volete che sia dimenticarsi delle diverse sciocchezze dette da Bojinov negli ultimi dodici mesi?
Un gioco da ragazzi.
Però, se dovesse arrivare qualcuno che ci dà dieci milioni di euro per il caretllino, o anche cinque per la comproprietà, io prenderei l’offerta al volo, farei un pianto e un lamento sui tanti, troppi soldi spesi nel gennaio 2005 e girerei pagina.

DEBBO ANCORA DELLE SCUSE A COLORO A CUI NON RISPONDO, MA NON C’E’ NIENTE DI PERSONALE.
IL FATTO E’ CHE HO UNA PERSONA FIDATA CHE FILTRA I POST, MA CHE NON PUO’ OVVIAMENTE PENSARE AL POSTO MIO E QUINDI IO MI RITROVO LA SERA CON UN SACCO DI “COMPITI”, PERALTRO GRADITISSIMI, DA SVOLGERE.
A VOLTE PREVALE LA STANCHEZZA E LASCIO PERDERE …GRAZIE DELLA COMPRENSIONE

Confesso di non capire più nulla dell’affare Toni.
A Messina uno dei colleghi che stimo di più e che si occupa di mercato, Massimo Basile di Stadio, mi ha detto che sarà dura prendere anche dieci milioni di Euro, cioè la cifra spesa due anni fa.
Mi sembra pazzesco e provo ad immaginare che sia per via della norma Uefa legata ai parametri per i giocatori sopra i 28 anni.
Una norma di cui però Toni e Tinti hanno detto di non voler sfruttare e che d’altra parte non è mai stata messa sul piatto da alcun agente Fifa o procuratore.
Io credo che per meno di 18 milioni di euro (ed è già una perdita secca di 7 milioni rispetto ad un anno fa) sia folle dare via il centravanti Campione del Mondo, ma si obietterà che rischiamo di vederlo partire per meno della metà.
E allora a questo punto io direi di giocare il tutto per tutto: tu Bayern non mi dai 18 milioni di Euro? Bene, non ti do Toni.
A questo punto vediamo a che gioco gioca Luca, facciamo insomma venire allo scoperto Tinti.
E’ pericoloso, ma i Della Valle penso che se lo possano permettere.
Al contrario sarebbe veramente triste vederlo partire alle cifre di un qualsiasi centravanti normale.

Non cambia nulla, ed è vero, però io mi sono arrabbiato lo stesso per il pareggio.
Sarà perché a sedici anni guardavo Rai 2 e aspettavo con impazienza la classifica degli assist, l’unica nella quale uno dei nostri, ovviamente Antognoni, poteva primeggiare; oppure perché mi sarebbe piaciuto che la coppia Toni-Mutu fosse la più forte di tutte a fine campionato.
Insomma mi piacciono queste cose, e avrei quindi sommamente gradito affiancare la Roma nella classifica senza Palazzi/Ruperto/Sandulli e fare un punto in più dello scorso splendido campionato.
In più, stando lì a Messina, mai e poi mai avrei pensato di non vincere e ancora mi chiedo il perché sia successo.
Va bene, mettiamoci una pietra sopra, non esageriamo con lo scontento a infiliamoci nel gioco affascinenante e pericoloso del mercato.

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