La cosa più simpatica dell’incontro avuto ieri con Prandelli nella sede del Caricentro per aiutare Matrix non la posso raccontare perché esiste un patto d’onore tra i partecipanti alla serata, ma vi posso assicurare che Cesare ha capito perfettamente come funzionano le cose qui a Firenze.
Lo ha capito talmente bene che non mi stupirei se alla fine diventasse pure lui fiorentino, come hanno fatto in passato tanti uomini di calcio.
E siccome è veramente un uomo di spessore ha compreso perfettamente che qui lui non si può limitare ad allenare (bene) la squadra, ma deve invece interpretare a tutto tondo il proprio ruolo di uomo immagine della Fiorentina, quindi un uomo con uno straordinario potere mediatico.
Eccolo quindi fare pressing, insieme a chi scrive, sul povero Giani, che pensava di intervenire ad un normale incontro tra i tifosi ed invece si è trovato stretto alle corde a rispondere su problemi in cui la sua responsabilità è perlomeno parziale.
Chi non conosceva Prandelli è rimasto sorpreso, qualcuno ha tentato un paragone (umano) con Trapattoni, ma Prandelli è meno furbo del Trap e si spende di più.
E queste sono cose che si sentono e basta, in questi casi non occorrono troppe spiegazioni.