Come saranno quelli di oggi?
Ci pensavo mentre tornavo a casa dopo Viola d’amore con Daniele Carnasciali: cosa rimarrà di “Fiorentina” a tutti quei ragazzi che oggi vestono la maglia viola?
La nostalgia del tempo che è stato è una brutta amica per formulare analisi lucide e quindi è probabile che mi faccia fregare dal ricordo di quanto era bello “avere tutto per possibilità”, ma ci voglio provare lo stesso.
Daniele è un signore di cinquant’anni, che ha corso su e giù sulla fascia destra per un quinquennio regalando assist, qualche gol e, soprattutto, un’immagine pulita.
Come lui ce ne sono stati tanti altri: non campioni, ma persone normali che avevano la fortuna di saper giocare splendidamente a calcio e che poi hanno “incontrato” Firenze, una città speciale che gli è rimasta attaccata addosso come una seconda pelle.
Sono riusciti perfino a sopportare noi fiorentini…
E quelli di oggi?
Borja Valero a parte, e forse Bernardeschi, Gonzalo e Astori, cosa resterà di loro nella nostra memoria in questo turbinio di milioni di euro e di scarso attaccamento a tutto?
E cosa avrà davvero rappresentato per loro la Fiorentina?

















