Partita parecchio scadente, ma bisogna essere in due per giocare bene e la Fiorentina era veramente stremata, fisicamente e psicologicamente.

A me piace vincere così, ammiro il calcio di Sacchi e di Guardiola, ma sono figlio degli anni settanta, in cui contava soprattutto il risultato e se vincevi non meritandolo alla fine c’era anche più gusto.

Sfido chiunque a dire però che il Lecce avrebbe meritato di più, perché ha fatto ancora meno di noi, che abbiamo combinato poco.

Settima vittoria consecutiva, quarta in campionato e con una panchina che promette alternative interessanti, a cominciare da Castrosvilli: un mese fa un inizio di primavera così non se lo aspettava nessuno