Dicembre 2015


Brava Fiorentina.
Partita vinta con il giusto sforzo e con una discreta capacità di concentrazione, anche Sousa nel primo tempo pareva indemoniato, ma forse si agitava proprio per evitare che la tensione crollasse.
Partita bruttina ed era difficile immaginare il contrario, con un solo rischio che mi ha ricordato lo sciagurato autogol di Contratto contro la Juve nel 1983.
Già, la Juve.
E’ dopodomani e forse è stato un bene avere così poco tempo per pensarci: andiamo, giochiamo e vinciamo, semplice no?

Vorrei salutare con un grande abbraccio tutto il gruppo del blog che si ritrova questa sera a cena, sarei veramente voluto passare per un saluto, ma ho l’onere e l’onore di presentare questa sera la Hall of Fame insieme a Mario Tenerani e quindi sono bloccato.
Questa famiglia virtuale allargata prosegue nella sua storia decennale, in certi momenti andando oltre i momenti di dolorosa pausa che chi scrive ha avuto negli ultimi due anni, sinceramente i più difficili di una vita molto fortunata.
Mi avete molto aiutato a non mollare mai e adesso che da un po’ il peggio è alle spalle volevo scrivervi una sola parola, che racchiude tutto e che nasce da dentro: grazie.

Se vogliamo fare i politicamente corretti diciamo che va affrontata una partita alla volta, che l’Europa è importante e via a seguire.
Sinceramente io però faccio molta fatica a non pensare a Torino, a “quella” partita, che per me resta la partita.
Sarò provinciale, ma vincere con la Juve per me non ha prezzo e a Torino ancora di piú.
Ora comunque mi impegno e vado a studiare la formazione del Belenenses e dopodomani ci metterò il doppio della concentrazione per raccontare la partita che ci deve aprire le porte dell’Europa.

Alonso ha giocato male.
Se andiamo in queste condizioni a Torino, ce ne danno almeno due: ma hai visto la difesa?
Scusi Sousa, ma cosa facciamo con Rossi che vuole giocare, lo date in prestito?
Sì, ma se Widmer non prendeva il palo chissà come andava a finire…
Tatarusanu (e qui mi ci metto anch’io) non esce proprio mai ed è un pericolo per la Fiorentina.
Bernardeschi è già del Barcellona, a meno che non arrivi un rilancio del Bayern.

Siamo secondi in classifica e abbiamo vinto meritatamente contro una delle squadre più in forma del campionato, però continuiamo così, facciamoci del male…

Era troppo bello per essere vero: è tornata la Juve.
Sono forti e per niente convinti di essere fuori dalla lotta scudetto, figuriamoci.
Senza una squadra leader che va in fuga hanno avuto il tempo per rientrare ed è nel loro DNA non pensare mai al secondo posto.
A noi invece converrà non pensare al loro e alla sfida di domenica 13 dicembre perché l’Udinese è in gran forma e vincere domani è per me obbligatorio, per questo sono d’accordo con l’ipotesi della doppia punta, Babacar-Kalinic.
Bisogna rischiare qualcosa sui loro contropiedi, un altro pareggio comincerebbe, quello sì, ad essere preoccupante.

Manchester, Bayern, Barcellona: non è che forse stiamo un po’ esagerando?
Va bene che in Germania hanno pagato Conan a peso d’oro, però mi sembra sinceramente eccesivo questo interesse mondiale intorno ai giocatori viola.
Prendiamo Borja Valero: davvero il Manchester pensa ad un giocatore di 31 anni che, per colpe non sue, non è neanche convocato con la sua Nazionale?
Mah.
Bernardeschi è un diamante grezzo, difficile dargli un valore oggi e parlarne potrebbe essere un danno per il ragazzo.
Insomma, lo avrete capito, io sono abbastanza scettico, forse perché a me il troppo mercato fa venire l’orticaria.
Poi magari mi sbaglio e tra un po’ di tempo arriva una di quelle offerte che non si possono rifiutare e che, a quel punto sarebbe bene non leggere nemmeno.

Siete tornati ad avere un approccio normale con la vostra vita di tutti i giorni?
A me pare che la grande paura stia passando e che come in tutte le cose il tempo produca i suoi effetti benefici sui traumi che ci portiamo dentro.
Il retro-pensiero è che queste cose le stanno analizzando pure gli spacciatori di morte e che quindi si stiano organizzando per qualche altra azione spettacolare che ci potrebbe tenere nuovamente incollati alla televisione o al tablet per capire cosa stia succedendo.
Dargliela vinta però no: vivere mutilati della nostra libertà di scegliere cosa fare vorrebbe dire arrendersi a chi vuole omologarci e piegarci a logiche a noi estranee ed incomprensibili.
Non l’hanno fatto i nostri nonni oltre settanta anni fa andando (alcuni…) a morire nelle montagne, possiamo ben farlo noi oggi, magari prendendo senza troppa angoscia un aereo.

Non ci arrivo a capire questa storia di Kalinic un’altra volta in panchina.
D’accordo, bisogna recuperare Rossi, ma bisogna rinunciare al secondo migliore attaccante del campionato dopo Higuain?
E ancora: se Pepito è questo, e Sousa lo sa molto meglio di noi perché lo allena tutti i giorni, riterrei opportuno un pianto ed un lamento e rimandare l’operazione recupero a gare più tranquille, per esempio la Coppa Italia tra due settimane.
Ovviamente manca la controprova, ma ho la sensazione che con Kalinic in campo il primo tempo lo avremmo chiuso in vantaggio e forse anche con due gol di scarto.
Alla fine il pareggio è stato il risultato più giusto, non è male, ma ci fa sognare molto meno rispetto al pre-sosta.
E siccome c’eravamo abituati tutti molto bene, adesso stare ad occhi aperti ci piace veramente il giusto.

« Pagina precedente