Che delusione la prevendita per la partita di domani sera.
Come si faccia ad andare in 32mila a metà agosto per il preliminare di Champions e la metà per la partita che ci potrebbe aprire le porte agli ottavi è per me un mistero.
Non tiriamo in ballo i prezzi, perché sono più o meno gli stessi del campionato e stiamo parlando del palcoscenico più importante d’Europa.
Io spero che ci sia uno sprint finale, che almeno venga raggiunta almeno la non molto onorevole cifra di ventimila spettatori.
Guardate che il pubblico conta parecchio per non distrarsi, per evitare di pensare a quello che succede a Lione.
Fate uno sforzo, lasciate perdere la televisione (e comunque la partita è in visione solo a pagamento, come sempre) e fate un salto al Franchi: se lo meritano i giocatori, Prandelli e i dirigenti.
Novembre 2009
Tutti allo stadio
Col carattere
Un’ottima vittoria, ottenuta con grinta e dopo la decisione di cacciare Dainelli e qui devo essere sincero: in diretta ho avvertito la netta sensazione che Tagliavento non vedesse l’ora di pareggiare i conti e portare il Catania in dieci.
Tre uomini su tutti: Marchionni, Vargas e De Silvestri, come dire che in assenza dell’uomo di fantasia, cioè Mutu o Jovetic ci siamo arrangiati sulle fasce laterali.
A fine gara mi sono arrabbiato con un ascoltatore che parlava di “partitina”, di Fiorentina modesta e di rovesci meritati con Napoli e Genoa.
Ma quando? Ma dove?
Ora veramente basta col disfattismo, la rosa è corta e lo sapevamo, però cerchiamo di non farci del male da soli andando sempre e comunque contro.
Siamo tornati in corsa per il quarto posto e mercoledì ce la giochiamo per il passaggio del turno in Champions.
Ci credo talmente tanto da aver inviato un giornalista in Francia: Andrea Pratellesi racconterà infatti Lione-Liverpool e a noi converrà molto fare il tifo per gli spocchiosi francesi.